Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

La colite spastica, o sindrome del colon irritabile, è un insieme di disturbi enterici che riguarda nello specifico il tratto intestinale chiamato colon.
Le cause della colite spastica rappresentano ancora oggi un punto interrogativo. Colite SpasticaSecondo le ipotesi più attendibili, all'origine della suddetta condizione, ci sarebbe una comunicazione anomala tra encefalo, fibre nervose che innervano l'intestino e muscoli intestinali.
I sintomi tipici della colite spastica consistono in: dolore e crampi all'addome, costipazione, diarrea, sensazione di gonfiore allo stomaco, meteorismo e muco nelle feci.
Dal carattere cronico, la colite spastica non è causa di alterazioni a carico dell'anatomia intestinale e non favorisce la comparsa di tumore al colon o al colon-retto.
Il trattamento consiste in rimedi – tra cui un'efficace terapia antistress, un piano dietetico adeguato ecc – finalizzati a un miglioramento della sintomatologia.

Breve richiamo dell'anatomia del colon

L'intestino è la porzione di apparato digerente compresa tra il piloro e l'orifizio anale.
Gli anatomisti lo suddividono in due settori principali: il piccolo intestino, detto anche intestino tenuee il grande intestino, detto anche intestino crasso.
L'intestino tenue è il primo tratto; inizia a livello della valvola pilorica, che lo separa dallo stomaco, e termina a livello della valvola ileocecale, situata al confine con l'intestino crasso. Il tenue è costituito da tre sezioni (il duodeno, il digiuno e l'ileo), è lungo circa 7 metri e ha un diametro medio di 4 centimetri.
L'intestino crasso è il tratto terminale dell'intestino e dell'apparato digerente. Comincia dalla valvola ileocecale e termina in corrispondenza dell'ano; è costituito da 6 sezioni (cieco, colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma e retto), è lungo circa 2 metri e possiede un diametro medio di 7 centimetri (da qui il nome di grande intestino).


Anatomia e fisiologia del colon

Cos'è la colite spastica?

La colite spastica, nota anche come sindrome del colon irritabile, è un insieme di sintomi intestinali che coinvolgono specificatamente il colon.
La colite spastica è una condizione cronica, che può durare anni e richiedere – proprio a causa della sua lunga durata – un lungo trattamento.
Diversamente da malattie infiammatorie intestinali come, per esempio, il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, la colite spastica non è responsabile di alcun cambiamento dell'anatomia intestinale e non favorisce in alcun modo la comparsa del tumore al colon o del tumore al colon-retto.

ALTRI NOMI

Oltre che con il nome di sindrome del colon irritabile, la colite spastica è conosciuta anche come: sindrome dell'intestino irritabile, colite nervosa, colon irritabile, colon spastico e colite mucosa.

EPIDEMIOLOGIA

Secondo alcune indagini statistiche, la colite spastica interesserebbe il 10-15% della popolazione appartenente ai cosiddetti "Paesi sviluppati".
In base ad altre ricerche, le zone del Mondo con il maggior numero di pazienti sarebbero l'America Centrale  e l'America del Sud; di contro, le zone del Mondo con il minor numero di malati sarebbero le aree geografiche del Sud-Est asiatico.
Il sesso femminile è quello più colpito: le donne con colite spastica sono almeno il doppio degli uomini.
La maggior parte degli individui affetti da colon irritabile ha meno di 45 anni.
È assai frequente l'associazione tra colite spastica e problemi della sfera psicologica, quali depressione maggiore, ansia e disturbi di personalità.

Cause

Nonostante i numerosi studi in merito, le precise cause di colite spastica rimangono ancora un mistero.

IPOTESI PIÙ ATTENDIBILE

L'encefalo e l'intestino sono strettamente connessi tra di loro, attraverso un'ampia rete di nervi.
Secondo gli esperti, la colite spastica sarebbe dovuta a una comunicazione anomala tra l'encefalo, le fibre nervose che innervano l'intestino e i muscoli intestinali.
Tra le varie teorie sui possibili fattori scatenanti il colon irritabile, quella appena riportata è la più attendibile.

FISIOPATOLOGIA

Lo strato di cellule muscolari che costituisce parte della parete intestinale consente, attraverso contrazioni ritmiche, il transito del cibo durante il processo digestivo.
In base a quanto affermano i medici, la presenza della colite spastica sarebbe responsabile di contrazioni troppo forti e di durata troppo lunga o, in alternativa, di contrazioni troppo deboli.
Le contrazioni troppo forti comporterebbero l'insorgenza di sintomi, quali meteorismo, senso di gonfiore all'addome e diarrea; le contrazioni troppo deboli, invece, sarebbero all'origine di un rallentamento del transito intestinale e di feci dure o secche.

GLI STIMOLI DELLA COLITE SPASTICA

Diversi studi clinici hanno evidenziato che, spesso, i sintomi della colite spastica compaiono a seguito di determinate circostanze.
Queste circostanze – definibili anche come "grilletti" (triggers, in inglese) o stimoli della colite spastica – possono variare da paziente a paziente.
Tra i "grilletti" più comuni del colon irritabile, rientrano:

  • L'assunzione di alcuni specifici cibi. Ci sono persone che lamentano i classici disturbi della colite spastica, quando assumono uno o più di questi alimenti: cioccolata, caffè, , spezie, cibi grassi, frutta, piselli, cavolfiore, cavolo, broccoli, latte, sostanze alcoliche, bevande zuccherate ecc.
  • Lo stress. Molti individui con colite spastica tendono a lamentare i disturbi peggiori durante i momenti di stress.
  • Le alterazioni ormonali. I medici ritengono che gli ormoni possano giocare un ruolo da "grilletto", per il fatto che le donne, soggette a cicliche alterazioni ormonali dovute al ciclo mestruale, sono i soggetti più interessati.
  • Alcune malattie infettive del tratto gastrointestinale. In base ad alcune indagini cliniche, sembra sussistere un certo tipo di legame consequenziale tra gravi gastroenteriti e colite spastica.

Probabili fattori di rischio della colite spastica:

  • Età inferiore ai 45 anni.
  • Sesso femminile.
  • Storia familiare di colite spastica.
  • Problemi di natura psicologica, quale ansia, depressione maggiore, disturbi di personalità ecc.
  • Storia passata di abusi sessuali.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Colite Spastica


I sintomi della colite spastica possono variare, talvolta anche di molto, da paziente a paziente.
La sintomatologia più comune consiste in:

  • Dolore addominale;
  • Crampi addominali;
  • Sensazione di gonfiore allo stomaco;
  • Meteorismo;
  • Diarrea o costipazione. Può accadere che il paziente alterni giorni di diarrea a giorni di costipazione;
  • Presenza di muco nelle feci.

In genere, la colite spastica tende a essere una condizione che alterna periodi, i cui sintomi sono molto intensi, a periodi, le cui manifestazioni cliniche sono quasi assenti. Sintomi Colite Spastica

QUALI SINTOMI NON CAUSA?

La colite spastica non è responsabile di: sanguinamento rettale, sangue nelle feci, febbre, perdita di peso o dolore addominale particolarmente intenso.
Tutti questi sintomi e segni appena citati sono caratteristici di condizioni intestinali più gravi e che inducono un cambiamento dell'anatomia dell'intestino.

CONDIZIONI ASSOCIATE

Come accennato, spesso chi soffre di colite spastica è un soggetto affetto anche da depressione maggiore, ansia e disturbi affini, e disturbi di personalità.
Una spiegazione scientifica a tale associazione è, al momento, oggetto di studio.

COMPLICAZIONI

La presenza prolungata di colite spastica può essere motivo di:

  • Emorroidi. Emorroidi è il termine improprio utilizzato per indicare una dilatazione patologica e il prolasso (dovuto a un cedimento delle strutture di sostegno del canale ano-rettale) delle vene emorroidali.
  • Malnutrizione. Può dipendere dal fatto di eliminare alcuni cibi dalla dieta, in quanto responsabili della comparsa di intensi sintomi.
  • Compromessa qualità della vita. È forse la complicanza della colite spastica a impatto maggiore. Chi soffre di colon irritabile lamenta disturbi periodici, che rendono difficile la conduzione di una vita serena.

Diagnosi

Poiché non esistono esami di laboratorio e di diagnostica per immagini capaci di identificare la colite spastica, l'unico modo per accertare la presenza della problematica in questione è affidarsi alla cosiddetta diagnosi differenziale.
Con diagnosi differenziale, i medici intendono quel percorso di esami e test diagnostici che permette di riconoscere una malattia mediante l'esclusione di affezioni dai sintomi simili.

A QUALI ESAMI RICORRERE?

Dopo aver interrogato il paziente sulla sintomatologia e averne analizzato le condizioni generali di salute, il medico potrebbe prescrivere:

  • Un'analisi delle feci per ricerca sangue occulto. Significa ricercare la presenza di sangue nelle feci del paziente.
  • Una coprocoltura, ossia un esame microbiologico delle feci. Consiste nella ricerca di batteri o parassiti, nelle feci. È indicata in presenza di diarrea cronica.
  • Una sigmoidoscopia flessibile. Serve ad analizzare lo stato di salute del retto e della parte terminale del colon. Prevede l'utilizzo di uno strumento tubulare flessibile, dotato di una telecamera e una luce. L'introduzione di tale strumento nel tratto intestinale d'interesse avviene attraverso l'ano.
  • Una colonscopia. Serve per l'analisi completa del colon. Come la sigmoidoscopia flessibile, prevede l'uso di uno strumento tubulare flessibile, dotato di una telecamera e una luce. L'introduzione di tale strumento nel colon avviene attraverso l'ano.
  • Una radiografia dell'apparato digerente, con mezzo di contrasto al solfato di bario. Fornisce immagini abbastanza chiare del colon. È utile per identificare eventuali masse tumorali o anomalie anatomiche.
  • Una TAC addominale e pelvica. Fornisce immagini tridimensionali degli organi con sede nell'addome e a livello pelvico. È utile per identificare eventuali masse tumorali o anomalie anatomiche.
  • Un breath test per la diagnosi di intolleranza al lattosio. Permette di stabilire se il paziente produce quantità sufficienti di lattasi, enzima fondamentale per la digestione del lattosio.
    Si ricorda che la mancata digestione del lattosio, per assenza della lattasi, comporta sintomi quali: dolori addominali, meteorismo e diarrea.
  • Un breath test per la determinazione della colonizzazione batterica dell'intestino tenue.
  • Un'analisi approfondita del sangue. Permette di valutare la presenza di un disturbo come la celiachia, che causa sintomi e segni molto simili alla colite spastica, ma presenta complicanze decisamente più gravi.

Se da tutti questi esami di laboratorio e diagnostica per immagini non emerge niente di significativo, è concreta la possibilità che la condizione in corso sia la colite spastica.


Importante: oltre alla negatività dei suddetti test, i criteri sui cui i medici si basano per stabilire una diagnosi definitiva di colite spastica sono:
  • Presenza, almeno una volta al mese, negli ultimi tre mesi, di un dolore addominale della durata di almeno tre giorni;
  • Il dolore addominale suddetto si attenua con la defecazione;
  • Il dolore addominale suddetto è associato ad alterazioni della consistenza  delle feci;
  • Il dolore addominale suddetto è associato ad alterazioni della frequenza delle defecazioni.

SINTOMI E SEGNI PERICOLOSI, CHE ESCLUDONO LA COLITE SPASTICA

La presenza di determinati sintomi e segni, tra cui perdita di peso, sanguinamento rettale, febbre, nausea, vomito ecc, suggerisce che sia in corso una malattia diversa e più grave della colite spastica.
Per questo motivo, in siffatte situazioni, i medici decidono di sottoporre il paziente a ulteriori e immediati accertamenti.

Principali sintomi e segni che suggeriscono la presenza di una malattia più grave del colon irritabile:

Trattamento

Per approfondire: Farmaci per la Cura della Colite Spastica


Non essendo chiare le cause della colite spastica, il trattamento consiste soltanto in rimedi finalizzati alla riduzione della sintomatologia e a un miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Nei casi meno gravi, i medici ritengono sufficiente: il ricorso a un'efficace terapia antistress, la pratica costante di esercizio fisico, un riposo notturno adeguato e l'adozione di un piano dietetico, che escluda tutti quei cibi che stimolano la comparsa dei sintomi tipici della colite spastica.
Nei casi moderati-gravi, invece, considerano indispensabile aggiungere, ai suddetti rimedi, anche una terapia di tipo farmacologico.

PIANO DIETETICO: CHE CIBI ELIMINARE?

Per approfondire: Dieta e Comportamento per il Colon Irritabile


Ai pazienti che soffrono di meteorismo intenso, i medici consigliano di eliminare dalla dieta tutti quegli alimenti che determinano una cospicua produzione di gas all'interno dell'intestino, come per esempio: le bevande zuccherate, il cavolo, i broccoli, il cavolfiore ecc .
Per i pazienti che soffrono frequentemente di diarrea, sembrerebbe indicato eliminare il consumo di cibi contenenti glutine. A tal proposito, non tutti i medici sono d'accordo: una parte degli esperti ritiene che il glutine non abbia alcuna responsabilità.
Infine, ai pazienti che poco tollerano i cibi contenenti i carboidrati fruttosio, lattosio, i fruttani ecc, gli esperti consigliano di limitare il consumo di tali alimenti e reinserirli gradualmente nella dieta. 

TERAPIA FARMACOLOGICA

Tra i prodotti farmaceutici utilizzati in caso di colite spastica, rientrano:

CONSIGLI SULLE STILE DI VITA

I medici ritengono che porre attenzione allo stile di vita migliori sensibilmente il quadro sintomatologico, indotto dalla colite spastica.
Tuttavia, tengono a puntualizzare che i benefici non sono immediati, ma sul lungo periodo. Di conseguenza adottare un determinato stile di vita deve essere una scelta definitiva e non temporanea.
Per quanto concerne lo stile di alimentazione, i consigli principali sono:

  • Ridurre l'assunzione di cibi contenenti fibre, salvo reinserirli nella dieta in maniera graduale, nell'arco di diverse settimane. In altre parole, il paziente deve ricominciare ad assumere gli alimenti ricchi di fibre, partendo da dosi esigue e aumentando la quantità ingerita di settimana in settimana. Un approccio del genere consente all'intestino di abituarsi, con gradualità, alla "digestione" delle fibre.
  • Evitare quei cibi che causano un peggioramento dei sintomi e che non sono indispensabili dal punto di vista nutrizionale. Tra questi alimenti, rientrano: gli alcolici, la cioccolata, il caffè, bevande contenenti caffeina e i prodotti a base di sorbitolo o mannitolo.
  • Mangiare a intervalli regolari, senza saltare i pasti. Ciò garantisce una certa regolarità intestinale.
  • Aumentare il numero di pasti giornalieri, suddividendo i tre principali in spuntini e merenda. Ciò consente di ridurre le quantità di cibo assunte durante ogni pasto e la possibilità di soffrire di diarrea.
  • Fare attenzione all'assunzione di prodotti contenenti lattosio. Per esempio, chi fatica a digerire il latte può sostituire tale prodotto con lo yogurt, che è più digeribile.
    Un'alternativa è anche quella di adottare la stessa tecnica descritta per i cibi ricchi di fibre.
  • Bere molta acqua.

Per quanto riguarda invece lo stile di vita in generale, i consigli più importanti consistono in:

  • Praticare esercizio fisico regolarmente. L'attività fisica aiuta a ridurre lo stress e la depressione, favorisce la normale motilità intestinale e, in generale, produce un senso di benessere interiore.
    Se il paziente è una persona poco attiva, è bene che cominci a praticare esercizio fisico con gradualità, per evitare problemi di natura muscolare o articolare.
  • Usare i farmaci antidiarroici e/o i lassativi con cautela, senza esagerare.

Prognosi

Se curata in maniera opportuna, la colite spastica ha, di norma, prognosi positiva.
Eventuali difficoltà sono più frequenti nei casi più gravi, caratterizzati da un'intensa sintomatologia.

Prevenzione

Fintanto che le cause scatenanti rimarranno un mistero, parlare di prevenzione della colite spastica risulta alquanto difficile.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza