Clorpromazina: a cosa serve ed effetti collaterali

Clorpromazina: a cosa serve ed effetti collaterali
Ultima modifica 23.06.2023
INDICE
  1. Che cos'è la Clorpromazina?
  2. A cosa serve la Clorpromazina?
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti indesiderati
  6. Sovradosaggio da Clorpromazina
  7. Clorpromazina meccanismo d'azione
  8. Dose e modo d'uso
  9. Uso in gravidanza e allattamento
  10. Controindicazioni

Che cos'è la Clorpromazina?

La clorpromazina è un principio attivo ad azione antipsicotica e, più precisamente, un principio attivo appartenente alla classe delle fenotiazine.

Fu scoperta dal chimico Paul Charpentier nel 1950, nel tentativo di sintetizzare analoghi della prometazina, una fenotiazina dotata sia di attività neurolettica che antistaminica.

In seguito, il chirurgo francese Laborit e i suoi collaboratori scoprirono la capacità di questo farmaco di potenziare gli effetti dell'anestesia. Essi notarono che la clorpromazina di per sé non produceva perdita di coscienza, ma favoriva la tendenza al sonno e un marcato disinteresse per l'ambiente circostante.

Nel 1952 gli psichiatri Delay e Deniker ipotizzarono che la clorpromazina, non solo fosse un agente capace di risolvere in modo sintomatico agitazione e ansia, ma che potesse avere anche un effetto terapeutico nel trattamento delle psicosi.

Anche nota con il nome di torazina, la clorpromazina è disponibile in due medicinali aventi nome commerciale Largactil® e Prozin®. Per la loro dispensazione, è necessaria la presentazione di apposita ricetta medica.

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Clorpromazina - Struttura chimica

A cosa serve la Clorpromazina?

Indicazioni terapeutiche: quando si usa la Clorpromazina?

L'uso della clorpromazina è indicato per il trattamento di:

  • Schizofrenia;
  • Stati paranoidi;
  • Mania;
  • Psicosi tossiche (indotte da droghe d'abuso come amfetamine, LSD, cocaina, ecc);
  • Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio;
  • Disturbi d'ansia gravi e resistenti alla terapia con ansiolitici tipici;
  • Depressioneaccompagnata da agitazione e delirio (in associazione ad antidepressivi);
  • Vomito e singhiozzo intrattabili;
  • Dolori intensi (in genere, in associazione ad analgesicioppioidi).

Inoltre, la clorpromazina trova impiego anche nell'ambito della medicazione pre-anestetica.

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con Clorpromazina?

Prima di iniziare una terapia a base di clorpromazina, è necessario informare il medico se:

  • Il paziente che deve utilizzare il principio attivo è anziano;
  • Si soffre di demenza, poiché in questo caso l'uso della clorpromazina non è raccomandato a causa dell'aumento del rischio di incappare in eventi cerebrovascolari;
  • Il principio attivo deve essere somministrato a un bambino, soprattutto se ha una malattia infettiva, si deve sottoporre ad una vaccinazione o ad un intervento chirurgico, poiché potrebbe verificarsi un aumento dell'incidenza degli effetti extrapiramidali (sintomi Parkinson-simili);
  • Si stanno assumendo farmaci per la cura dei tumori (antiblastici) che a dosi elevate possono causare vomito poiché la clorpromazina è dotata di un'azione antiemetica e potrebbe, pertanto, mascherare gli effetti collaterali di un sovradosaggio da antitumorali antiblastici;
  • Si soffre, o si ha una storia familiare, di problemi cardiaci e prolungamento dell'intervallo QT;
  • Si è affetti da patologie polmonari, acute o croniche;
  • Si è affetti da glaucoma;
  • Si soffre di ipertrofia prostatica;
  • Si hanno patologie che determinano restringimento dello stomaco, dell'intestino o delle vie urinarie;
  • Si ha il morbo di Parkinson o si soffre di altri disturbi del movimento;
  • Si è affetti da tumori della mammella;
  • Si è a rischio di epilessia, poiché la clorpromazina può aumentare il rischio di convulsioni;
  • Si è a rischio di ictus;
  • Si soffre, si è sofferto, o si ha una storia familiare di formazione di coaguli di sangue.

Oltre a quanto finora detto, il medico va informato anche se:

  • Ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico;
  • Ci si espone alla luce, poiché la clorpromazina può determinare reazioni di fotosensibilizzazione;
  • Ci si espone a temperature troppo alte o troppo basse, poiché potrebbe esservi il rischio di un eccessivo aumento o di un'eccessiva diminuzione della temperatura corporea.

Inoltre, è importante sapere che:

  • Il trattamento cronico con clorpromazina può causare discinesie persistenti tardive, perciò tale trattamento dovrebbe essere effettuato solo in pazienti in cui non è possibile intraprendere terapie alternative.
  • La clorpromazina può causare l'insorgenza della sindrome neurolettica maligna, fra i cui sintomi ricordiamo: febbre, disidratazione, sudorazione, rigidità muscolare, tachicardia, aritmia, alterazioni dello stato di coscienza, stupore e coma. In caso di comparsa di tale sindrome, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e il medico subito contattato.
  • La brusca interruzione della terapia con clorpromazina può provocare la comparsa di sintomi da sospensione.
  • A causa degli effetti avversi che la clorpromazina può scatenare, è necessario eseguire controlli periodici per verificare lo stato di salute del sistema nervoso centrale, del midollo osseo, degli occhi, del fegato, dei reni e del sistema cardiovascolare.
  • Poiché la clorpromazina può causare alterazioni della crasi ematica, è necessario eseguire opportuni controlli per tutta la durata del trattamento.
  • La clorpromazina può rendere difficile la diagnosi di alcune malattie, come la sindrome di Reye, i tumori al cervello e l'ostruzione intestinale. Pertanto, se si sta assumendo il principio attivo in questione e ci si sottopone a visite ed esami per diagnosticare le suddette malattie, il medico deve essere informato della terapia in atto con clorpromazina.
  • Durante il trattamento con clorpromazina, se si manifesta una marcata riduzione della pressione, è necessario evitare l'uso dell'adrenalina, poiché può verificarsi un peggioramento dei sintomi.

NOTA BENE

  • La clorpromazina può causare sonnolenza, sedazione e altri effetti che possono interferire con le capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari.
  • La clorpromazina può causare una colorazione scura delle urine, alterare i risultati di alcune analisi di laboratorio e dare falsi positivi ai test di gravidanza. Se ci si deve sottoporre a controlli ed analisi, pertanto, informare sempre il medico della terapia con clorpromazina in corso.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra la Clorpromazina e altri farmaci

La clorpromazina non deve essere assunta insieme a:

  • Neurolettici e altri farmaci usati per il trattamento di disturbi della mente;
  • Farmaci che possono alterare i livelli di elettroliti nel sangue.

Prima di iniziare ad assumere la clorpromazina è necessario informare il medico se si stanno assumendo farmaci quali:

In qualsiasi caso, a cause delle molteplici interazioni che potrebbero verificarsi, prima di iniziare la terapia con clorpromazina, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati nel soprastante elenco - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.

Clorpromazina con cibi, bevande e alcol

Durante il trattamento con clorpromazina è necessario evitare il consumo di alcol.

Effetti indesiderati

Clorpromazina effetti collaterali: quali sono?

Come qualsiasi altro farmaco, la clorpromazina può causare diversi effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ciascuna persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, rispondendo in maniera differente al trattamento.

Di seguito sono riportati solo alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con clorpromazina. Per maggiori informazioni consultare il foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per qualsiasi dubbio o domanda è sempre bene rivolgersi al proprio medico.

Ad ogni modo, fra i possibili effetti indesiderati che possono manifestarsi nel corso del trattamento con clorpromazina, ricordiamo:

Per conoscere tutti gli effetti indesiderati di un dato medicinale a base di clorpromazina, si rinnova ancora una volta l'invito alla lettura del suo foglietto illustrativo. Per qualsiasi dubbio, consultare il medico.

Sovradosaggio da Clorpromazina

I sintomi che possono manifestarsi in caso di sovradosaggio da clorpromazina consistono in un'esacerbazione degli effetti indesiderati.

Nel caso in cui si sospetti o si abbia la certezza di aver assunto dosi eccessive di clorpromazina, contattare immediatamente un medico o rivolgersi al più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto.

Clorpromazina meccanismo d'azione

Come agisce la Clorpromazina e come espleta la sua azione terapeutica?

La clorpromazina è un neurolettico di tipo fenotiazinico che agisce soprattutto a livello dell'ipotalamo, dei gangli della base e del sistema limbico.

A livello del sistema nervoso centrale, la clorpromazina esercita un effetto bloccante dei recettori della dopamina (recettori dopaminergici). Inoltre, il principio attivo è altresì in grado di bloccare i recettori alfa-adrenergici e possiede proprietà anticolinergiche adrenergiche.

Benché si ritenga che l'azione terapeutica della clorpromazina sia connessa a quanto appena riportato, l'esatto meccanismo d'azione con cui le fenotiazine esercitano l'effetto antipsicotico non è del tutto noto.

Dose e modo d'uso

Come si somministra la Clorpromazina?

La clorpromazina è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse e per la somministrazione intramuscolareendovenosa in forma di soluzione iniettabile.

La posologia deve essere stabilita dal medico su base strettamente individuale per ciascun paziente sia in funzione della sua età, del tipo e della gravità della patologia da trattare, sia in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilità del farmaco.

Pertanto, si raccomanda di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni fornite dal medico, sia per quel che riguarda dose e frequenza delle somministrazioni, che per quel che riguarda corretto modo d'uso e durata del trattamento. Per qualsiasi dubbio, rivolgersi nuovamente al medico.

Uso in gravidanza e allattamento

La Clorpromazina può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?

Nel caso in cui fosse necessario iniziare una terapia a base di clorpromazina, le donne in gravidanza e devono necessariamente informare il medico della propria condizione. Questa figura sanitaria fornirà indicazioni in merito all'eventualità di iniziare o meno il trattamento con il principio attivo, poiché non si possono escludere possibili rischi per il bambino. A questo proposito, si segnala che alcuni medicinali a base di clorpromazina sono espressamente controindicati durante il primo trimestre di gravidanza.

Poiché la clorpromazina viene escreta nel latte materno, il suo uso deve essere evitato nelle madri che allattano al seno.

Controindicazioni

Quando la Clorpromazina NON deve essere usata

L'utilizzo della clorpromazina è controindicato in tutti i seguenti casi:

  • Allergia nota alla stessa clorpromazina e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale che si deve utilizzare;
  • In pazienti che si trovano in stati comatosi, soprattutto quelli causati da alcool, barbiturici, oppiacei, ecc.;
  • In pazienti con danno cerebrale, accertato o presunto;
  • Nei pazienti che soffrono di gravi stati depressivi;
  • In pazienti affetti da discrasie ematiche;
  • In pazienti affetti da patologie epatichee/o renali;
  • In pazienti affetti da feocromocitoma;
  • Nei pazienti affetti da miastenia grave;
  • In pazienti che soffrono di epilessia non trattata.

Inoltre, alcuni medicinali a base di clorpromazina sono controindicati anche:

  • Nei pazienti a rischio di glaucoma ad angolo chiuso;
  • In pazienti a rischio di ritenzione urinaria legata a patologie dell'uretra e della prostata;
  • In pazienti che hanno sofferto in passato di agranulocitosi;
  • Nei pazienti che hanno un'intolleranza o un'allergia al glutine;
  • Nei pazienti che stanno assumendo:
    • Farmaci dopaminergici;
    • Farmaci per il trattamento del morbo di Parkinson ad azione dopaminergica;
    • Citalopram od escitalopram.

Altri medicinali ancora, invece, risultano altresì controindicati:

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche della clorpromazina e dei medicinali che la contengono. Tuttavia, tali caratteristiche potrebbero variare in funzione del medicinale preso in considerazione. Per questo motivo, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda ancora una volta alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare e al consulto con il medico. Per qualsiasi dubbio, rivolgersi a questa figura sanitaria.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista