Citarabina: quando si usa, effetti collaterali, meccanismo d'azione
Che cos'è la Citarabina?
La citarabina è un agente chemioterapico ad azione citotossica appartenente alla classe degli antimetaboliti. Da somministrarsi per via parenterale, la citarabina è anche nota come citosina arabinoside o Ara-C.
Dal punto di vista chimico, la citarabina è costituita da una molecola di citosina (una delle basi azotate che compongono il DNA) legata ad una molecola di arabinosio (uno zucchero).
Il principio attivo è disponibile all'interno di diversi medicinali il cui uso è riservato all'ambito ospedaliero.
Esempi di medicinali contenenti Citarabina
- Aracytin®
- Citarabina Hikma®
- Citarabina Accord®
A cosa serve?
Indicazioni terapeutiche della Citarabina: quando si usa?
L'utilizzo della citarabina è indicato per il trattamento:
- Della leucemia mieloide acuta in adulti e bambini, in particolare, per indurne la remissione;
- Di altre forme di leucemia.
Avvertenze e precauzioni
Cosa è bene sapere prima di iniziare la terapia con Citarabina?
I pazienti che sono stati sottoposti a precedente radioterapia devono informarne il medico prima di cominciare la terapia con citarabina. Inoltre, è necessario informare il medico se:
- Si è in gravidanza o si sospetta di esserlo;
- Si stanno assumendo farmaci che provocano depressione del midollo osseo;
- Si hanno ridotte funzionalità epatica e/o renale;
- Ci si è sottoposti o ci si deve sottoporre a vaccinazioni (nei pazienti in trattamento con il farmaco non sono raccomandate vaccinazioni con virus vivi attenuati).
La citarabina deve essere somministrata con estrema cautela e sotto lo stretto controllo del medico nei pazienti affetti da preesistente depressione del midollo osseo provocata da altri farmaci.
Durante il trattamento a base di citarabina, devono essere costantemente monitorati e controllati:
- Il numero di globuli bianchi e delle piastrine nel sangue;
- La funzionalità del midollo osseo;
- L'uricemia, in quanto il principio attivo può determinare iperuricemia;
- Le funzionalità epatiche e renali dei pazienti. Qualora i pazienti soffrano di problemi al fegato antecedenti l'inizio della terapia con citarabina, questa deve essere effettuata con particolare cautela e sotto stretto controllo medico.
Inoltre, è importante sapere che, durante il trattamento con citarabina ad elevate dosi, possono manifestarsi:
- Disturbi del sistema nervoso (disfunzioni cerebrali e cerebellari con cambio della personalità, sonnolenza, convulsioni e coma), soprattutto se in passato ci si è sottoposti a trattamento con antitumorali somministrati direttamente a livello del cervello (chemioterapia intratecale) o dopo radioterapia;
- Tossicità corneale reversibile, congiuntivite emorragica;
- Cardiomiopatia, cardiomegalia (quando la citarabina a dosi elevate viene somministrata in associazione a ciclofosfamide);
- Insufficienza respiratoria, edema polmonare, sindrome da distress respiratorio dell'adulto;
- Gravi ulcerazioni gastrointestinali;
- Danni epatici;
- Rash cutaneo;
- Perdita dei capelli (alopecia).
Nota bene
La citarabina potrebbe provocare effetti collaterali in grado di alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari, perciò va usata molta cautela.
Interazioni
Interazioni farmacologiche fra la Citarabina e altri farmaci
Prima di cominciare il trattamento con citarabina è necessario informare il medico qualora si stia assumendo - o sia stato recentemente assunto - qualcuno dei seguenti farmaci:
- Fluorocitosina (un farmaco antifungino);
- Digossina (impiegata per il trattamento di alcune patologie cardiache);
- Gentamicina (un antibiotico);
- Metotrexato, ciclofosfamide, vincristina o altri farmaci antitumorali;
- Farmaci ad azione immunosoppressiva.
In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia con citarabina, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti, o si potrebbero assumere, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati sopra - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.
Effetti collaterali
Citarabina effetti collaterali: quali sono?
Come qualsiasi altro farmaco, anche la citarabina può causare effetti collaterali, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Difatti, ciascuna persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipologia ed intensità.
Di seguito sono riportati solo alcuni degli effetti indesiderati che possono insorgere in seguito alla terapia con citarabina. Informazioni più dettagliate sono presenti nel foglietto illustrativo del medicinale che si deve impiegare; in qualsiasi caso, per qualsiasi dubbio o domanda è sempre bene rivolgersi al proprio medico.
Il medico va subito informato qualora compaiano effetti indesiderati gravi, quali:
- Infezioni di qualsiasi natura (batterica, virale, fungina), sepsi, polmonite;
- Sonnolenza, reazioni a carico di cervello e cervelletto;
- Edema polmonare, distress respiratorio;
- Insufficienza midollare;
- Colite, colite necrotizzante;
- Necrosi gastrointestinale;
- Ulcere gastrointestinali;
- Peritonite;
- Pancreatite;
- Ascesso epatico;
- Cardiomiopatie;
- Pericardite;
- Alterazione della personalità;
- Neuropatia motoria periferica, neuropatia sensoriale periferica, coma, convulsioni;
- Reazioni allergiche.
Altri possibili effetti indesiderati
- Anemia, anemia megaloblastica, trombocitopenia, leucopenia, bassi livelli di reticolociti;
- Bassi livelli di emoglobina;
- Stomatiti, ulcere della bocca;
- Nauasea, vomito;
- Ulcere anali, infiammazione anale;
- Diarrea;
- Dolore addominale;
- Alterazioni della funzionalità epatica;
- Eruzioni cutanee, ulcerazioni della pelle, desquamazione cutanea, alopecia;
- Febbre;
- Patologie corneali;
- Sindrome da citarabina che consiste nella comparsa di dolori muscolari e ossei, dolore al torace, eruzioni cutanee, congiuntivite e malessere dopo 6-12 ore dalla somministrazione del principio attivo;
- Diminuzione dell'appetito;
- Infiammazione e/o ulcerazione dell'esofago;
- Disfunzioni epatiche, ittero, lesioni epatiche, elevata bilirubinemia;
- Congiuntivite, congiuntivite emorragica;
- Arrossamento, rigonfiamento, tumefazione e desquamazione del palmo delle mani e della pianta dei piedi;
- Orticaria, prurito;
- Dolore toracico;
- Problemi cardiaci, bradicardia;
- Tromboflebite;
- Danni renali, ritenzione urinaria;
- Cefalea;
- Diminuzione dell'appetito;
- Amenorrea;
- Azoospermia;
- Neurotossicità, neurite;
- Reazioni in corrispondenza del sito di iniezione;
- Reazioni allergiche, anche gravi.
Per informazioni specifiche circa gli effetti collaterali di ciascun medicinale a base di citarabina, consultare il medico e leggerne il foglietto illustrativo.
Sovradosaggio da Citarabina
In caso di sovradosaggio da citarabina, i sintomi che possono manifestarsi consistono in un'esacerbazione degli effetti collaterali provocati dallo stesso farmaco.
Il trattamento farmacologico in caso di sovradosaggio da citarabina è di supporto.
Ad ogni modo, dal momento che la citarabina viene somministrata da personale sanitario specializzato e sotto diretto controllo dello specialista, il sovradosaggio è un'evenienza rara, benché comunque possibile.
Citarabina meccanismo d'azione
Come agisce la Citarabina e come espleta la sua azione terapeutica?
La citarabina esercita la sua azione citotossica interferendo con la sintesi del DNA.
La citarabina ha una struttura chimica molto simile a quella della deossicitidina (uno dei nucleosidi che normalmente fa parte del DNA). Grazie a questa sua caratteristica, la citarabina si sostituisce alla deossicitidina e viene inserita all'interno del nuovo filamento di DNA in via di formazione. In questo modo, però, si introduce un "errore" nella fase di sintesi del DNA che porta al blocco della stessa e, conseguentemente, all'arresto della replicazione delle cellule tumorali.
Inoltre, la citarabina viene incorporata anche all'interno dell'RNA, comportando anche in questo caso notevoli danni.
Dose e modo d'uso
Come si somministra la Citarabina?
La citarabina è somministrata tramite iniezione o infusione endovenosa, oppure tramite iniezione sottocutanea, solo in ospedale, cliniche o strutture idonee e solo da personale sanitario specializzato nella somministrazione di agenti antitumorali di questo tipo.
La dose di farmaco da somministrare e la durata del trattamento devono essere stabilite dal medico su base individuale, in funzione della superficie corporea e delle condizioni del paziente e in funzione del tipo di terapia che si deve intraprendere.
Uso in gravidanza e allattamento
La Citarabina può essere usata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?
L'uso della citarabina nelle donne in gravidanza dovrebbe essere iniziato solo dopo che il medico ha valutato attentamente il rapporto fra i rischi per il nascituro e i benefici attesi per la madre. In particolare, a causa dei difetti alla nascita che potrebbero insorgere, il principio attivo non andrebbe somministrato alle donne durante il primo trimestre di gestazione.
Alcuni medicinali a base di citarabina sono espressamente controindicati durante la gestazione.
I pazienti di entrambi i sessi e i partner dei pazienti, devono utilizzare adeguati metodi contraccettivi per impedire l'insorgenza di eventuali gravidanze, sia durante il trattamento con citarabina che per un periodo di almeno sei mesi dal termine dello stesso.
La citarabina viene escreta nel latte materno e può causare gravi danni al neonato, pertanto, il suo utilizzo da parte di madri che allattano al seno non deve essere fatto. L'allattamento dovrà quindi essere sospeso nel caso in cui sia necessario iniziare una terapia con il principio attivo.
Controindicazioni
Quando la Citarabina NON deve essere usata
L'utilizzo della citarabina è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota alla stessa citarabina e/o ad uno o più degli eccipienti del medicinale che si deve usare;
- In pazienti con livelli molto bassi di globuli rossi, globuli bianchi e/o piastrine, sia a causa del tumore che per altre cause (ad esempio, aplasia midollare, assunzione di farmaci che provocano depressione del midollo osseo, ecc.);
- In pazienti affetti da encefalopatie degenerative e tossiche.
NOTA BENE
In questo articolo si è cercato di fornire una panoramica generale sulle principali caratteristiche della citarabina. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda al consulto con il medico e alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.
In qualsiasi caso, per ogni dubbio, è opportuno rivolgersi al medico.