Check up Dopo i 60 Anni: gli Esami da Fare
Introduzione
I 60 anni rappresentano l'inizio della terza età. Si tratta di un momento importante della vita: gli effetti dell'invecchiamento sul corpo umano, infatti, si consolidano sempre di più, gli acciacchi sono via via più frequenti e l'individuo comincia inevitabilmente a scontrarsi ogni giorno più spesso con le difficoltà imposte dalla sua età.
Questo non significa, però, che la vita dopo i 60 anni non possa regalare ancora grandi soddisfazioni, per esempio viaggiando, diventando nonni, avendo più tempo libero da dedicare alle proprie passioni, coltivando nuovi hobbies ecc. Ecco perché, anche dopo questa età, ci sono numerosi ottimi motivi per continuare a prendersi cura della propria salute.
La prima buona regola per curare la propria salute è mantenere uno stile di vita sano e corretto, o migliorarlo. La seconda è sottoporsi regolarmente a un check up completo utile alla diagnosi precoce di eventuali patologie o condizioni collegate all'avanzare dell'età.
In questo breve articolo, le attenzioni sono rivolte in particolar modo alla seconda delle due regole sopraccitate: gli esami da fare dopo i 60 anni.
Cosa s’intende per Check up?
Un check-up è un programma di esami e test diagnostici, eseguito su indicazione di un medico, il cui scopo è valutare in modo approfondito lo stato di salute generale di una persona.
Di solito, gli individui a cui i medici consigliano un check-up sono soggetti che, complice l'età o il sesso, sono a rischio di determinate patologie o alterazioni delle normali funzioni fisiologiche dell'organismo.
Obiettivi del Check up
I principali obiettivi di un check-up sono:
- Individuazione dei possibili fattori di rischio per alcune patologie (per esempio: fattori di rischio cardiovascolare);
- Diagnosi precoce di malattie che in fase iniziale sono silenti o producono sintomi aspecifici.
Una diagnosi precoce di malattie con queste caratteristiche permette di rallentare il decorso delle stesse, di curarle con maggiori probabilità di successo, di evitare la loro degenerazione in complicanze ecc.; - Prevenzione delle patologie tipiche di una certa età, di un determinato sesso o di una particolare categoria di persone.
Esami per la Donna
A partire dai 50 anni, nelle donne, comincia a diventare sempre più concreto il rischio di tumore al seno, la neoplasia più diffusa e mortale nella popolazione femminile.
A 60 anni e oltre, quindi, le attenzioni verso questa patologia devono essere necessariamente massimali.
Oggi, nella donna ultrasessantenne, la strategia adottata per monitorare lo stato di salute del seno e per individuare precocemente eventuali anomalie prevede l'esecuzione di una visita senologica all'anno, presso un medico senologo, e di una mammografia ogni 2 anni, fino ai 69 anni, e una volta all'anno, a partire dai 70 anni.
Alle giustificate preoccupazioni per il tumore al seno, inoltre, si aggiungono quelle, altrettanto doverose, per il tumore al collo dell'utero, una neoplasia che colpisce maggiormente la donna più giovane di 60 anni, ma che può ancora insorgere anche a questa età.
Proprio in funzione di un rischio ancora presente anche dopo i 60 anni, le linee guida del Ministero della Salute raccomandano di aderire, almeno fino ai 64 anni compresi, all'invito di sottoporsi all'HPV DNA test o al Pap-test, due esami ideati appositamente per la diagnosi precoce del tumore al collo dell'utero (in genere nelle donne di età matura, si predilige l'HPV DNA test).
Esami per l’Uomo
Negli uomini over 60 si segnala il rischio crescente per il tumore alla prostata, la neoplasia più diffusa nella popolazione maschile.
Attualmente, il check up per la prevenzione del cancro alla prostata si basa su una visita urologica a intervalli regolari e sul periodico dosaggio del PSA, un test di laboratorio effettuato su un campione ematico che misura i livelli di un enzima (il PSA) prodotto dalla prostata.
Come si può notare, non esistono indicazioni precise relative alla frequenza con cui sottoporsi ai suddetti controlli; tale aspetto, infatti, varia da individuo a individuo e dipende da fattori quali la presenza di sintomi sospetti e/o una storia familiare di tumore alla prostata.
Esami per Uomo e Donna
Sia per l'uomo che per la donna, non sempre in ugual misura, il superamento dei 60 anni comporta un aumento ulteriore del rischio cardiovascolare e per il tumore al colon, e la predisposizione per l'osteoporosi, il diabete e i disturbi della vista e dell'udito tipici dell'età avanzata.
Dopo i 60 anni, inoltre, organi fondamentali come reni e fegato potrebbero risentire del passare del tempo e di uno stile di vita non sempre all'insegna della salute e del benessere.
Ecco allora che, in check up periodico finalizzato al monitoraggio e controllo delle condizioni sopra riportate, gli esami che non devono mancare e che è bene svolgere a intervalli regolari sono:
- Trigliceridemia e colesterolemia. Sono la misura dei livelli ematici (cioè nel sangue) di, rispettivamente, trigliceridi e colesterolo. Contribuiscono a decifrare il rischio di malattie cardiovascolari, quali ictus, infarto del miocardio, aterosclerosi e coronaropatie, le quali occupano il primo posto tra le cause di morte in Italia
- Misurazione della pressione arteriosa. Permette di rilevare le anomalie pressorie; tra quest'ultime, sono particolarmente importanti dal punto di vista clinico la pre-ipertensione e l'ipertensione, in quanto, specie quest'ultima, sono associate a un aumento rilevante del rischio cardiovascolare.
- Visita cardiologica ed elettrocardiogramma. Sono esami fondamentali ai fini del monitoraggio e controllo della salute del cuore.
- Ricerca del sangue occulto nelle feci, rettosigmoidoscopia e colonscopia. Sono tre indagini utili all'identificazione precoce del tumore al colon-retto, la seconda neoplasia più diffusa tra le donne e la terza tra gli uomini.
Anche nota come SOF, la ricerca del sangue occulto nelle feci è il test di primo livello per l'individuazione precoce del tumore colon-rettale, test che il Ministero della Salute raccomanda di ripetere ogni 2 anni a tutte le persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Rettosigmoidoscopia e colonscopia, invece, sono esami di approfondimento, che, a causa di fattori come invasività e costi, trovano impiego solo se strettamente necessario. - Visita reumatologica e MOC (mineralometria ossea computerizzata). Permettono di stabilire lo stato di salute della ossa (in particolare la resistenza alle fratture) e di dedurre la predisposizione del paziente all'osteoporosi.
- Glicemia. È la misura dei livelli di glucosio nel sangue; è fondamentale nell'individuazione del diabete mellito.
- Emocromo. È un esame di laboratorio che serve a quantificare il numero di cellule corpuscolate del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine).
Essenzialmente, fornisce informazioni sullo stato di salute generale dell'individuo. - Esame delle urine. È un indicatore dello stato di salute dell'apparato urinario e di quello generale.
Inoltre, nelle persone con diabete, ipertensione o con alcune malattie epatiche, permette di valutare i trattamenti adottati per queste condizioni. - Azotemia, creatininemia e uricemia. Sono la misura dei livelli sanguigni di, rispettivamente, azoto, creatinina e acido urico; sono tre importanti indicatori della funzionalità renale.
L'uricemia, inoltre, fornisce informazioni in merito al rischio di malattie metaboliche e cardiovascolari. - Misura delle transaminasi e dell'enzima gamma GT (Gamma Glutamil Transferasi). Sono due indicatori ematici della funzionalità epatica (ossia del fegato).
- Visita oculista. Serve a individuare per tempo patologie oculari tipiche dell'età avanzata, come presbiopia, cataratta e degenerazione maculare senile.
- Visita otorinolaringoiatrica e audiometria. Indagano le capacità acustiche del paziente, evidenziando un'eventuale calo dell'udito dovuto all'età, e stabiliscono se è il caso o meno di ricorrere a un supporto uditivo (es: apparecchio acustico, impianto cocleare ecc.).