La cefpodoxima è un antibiotico beta-lattamico appartenente alla classe delle cefalosporine di terza generazione. Svolge un'azione di tipo battericida (cioè è in grado di uccidere le cellule batteriche).
Cefpodoxima - Struttura Chimica
Indicazioni
Per Cosa si Usa
La cefpodoxima è impiegata nel trattamento delle infezioni provocate da batteri ad essa sensibili.
Più in particolare, la cefpodoxima è indicata per il trattamento di:
- Tonsilliti;
- Sinusiti;
- Otiti medie;
- Polmoniti;
- Infezioni toraciche acute in pazienti affetti da bronchite cronica.
Avvertenze
Va usata cautela nella somministrazione della cefpodoxima in pazienti che hanno manifestato reazioni allergiche nei confronti di altri tipi di antibiotici. In questi casi, prima di cominciare il trattamento con cefpodoxima è necessario informarne il medico.
Nei pazienti affetti da insufficienza renale e in dialisi peritoneale è necessaria una riduzione della dose di cefpodoxima abitualmente somministrata.
La somministrazione della cefpodoxima in pazienti con una storia di patologie gastrointestinali - specialmente se si tratta di coliti - deve essere fatta con molta attenzione.
La cefpodoxima può alterare i risultati del test di Coombs e i risultati di alcuni test per la determinazione del glucosio nelle urine (glicosuria).
La cefpodoxima potrebbe provocare effetti indesiderati che alterano la capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari, perciò va usata cautela.
Interazioni
La cefpodoxima non dovrebbe essere somministrata in associazione a farmaci utilizzati per ridurre la secrezione acida dello stomaco, come:
- Antiacidi;
- Antagonisti dei recettori H2 per l'istamina, come ranitidina, famotidina e cimetidina.
Questi farmaci possono essere somministrati solo dopo 2-3 ore dall'assunzione della cefpodoxima.
Inoltre, è necessario informare il medico qualora si stia già assumendo qualcuno dei seguenti medicinali:
- Farmaci diuretici, come la furosemide;
- Amminoglicosidi, un'altra classe di farmaci antibiotici;
- Probenecid, un farmaco impiegato nella terapia della gotta;
- Anticoagulanti orali, come, ad esempio, il warfarin.
In ogni caso, è necessario informare il medico se si stanno assumendo - o se sono stati assunti da poco - farmaci di qualsiasi tipo, compresi i farmaci da banco e i prodotti erboristici e/o omeopatici.
Effetti Collaterali
La cefpodoxima può provocare vari effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano. Il tipo di effetti aversi e l'intensità con cui si manifestano dipende dalla sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco.
Di seguito sono elencati i principali effetti avversi che possono manifestarsi durante il trattamento a base di cefpodoxima.
Reazioni allergiche
La cefpodoxima può scatenare reazioni allergiche, talvolta gravi, in soggetti sensibili. Tali reazioni, di solito, si manifestano con sintomi quali:
- Eruzioni cutanee gravi;
- Orticaria;
- Prurito;
- Gonfiore al viso e alla bocca con conseguenti difficoltà respiratorie e di deglutizione;
- Sindrome di Stevens-Johnson;
- Necrolisi epidermica tossica.
Possono anche insorgere reazioni anafilattiche caratterizzate da broncospasmo, porpora e edema alla faccia e alle estremità.
Superinfezioni
La terapia con cefpodoxima può favorire l'insorgenza di superinfezioni da batteri resistenti al farmaco o da funghi, come le infezioni da Clostridium difficile o le infezioni da Candida a livello del cavo orale (mughetto) o a livello vaginale.
Patologie gastrointestinali
Il trattamento con cefpodoxima può causare nausea, vomito, dolore di stomaco, diarrea, flatulenza e gonfiore allo stomaco.
Se la diarrea compare in forma severa, potrebbe essere un segno dell'insorgenza di colite pseudomembranosa provocata da una superinfezione da Clostridium difficile, pertanto, è necessario informare immediatamente il medico.
Patologie del sistema nervoso
La terapia con cefpodoxima può provocare mal di testa, capogiri, formicolii, sensazione di malessere e debolezza.
Alterazioni del sangue e del sistema linfatico
Il trattamento con cefpodoxima può causare:
- Eosinofilia, cioè l'aumento della concentrazione plasmatica di eosinofili;
- Anemia;
- Anemia emolitica;
- Piastrinopenia (cioè la diminuzione del numero di piastrine nel circolo ematico), con conseguente aumentato rischio di emorragie;
- Leucopenia, cioè la riduzione del numero di leucociti nel circolo ematico.
Altri effetti collaterali
Altri effetti indesiderati che si possono manifestare durante la terapia con cefpodoxima, sono:
- Percezione di ronzii nelle orecchie;
- Alterazioni dei test di funzionalità epatica;
- Danni epatici;
- Alterazioni e peggioramento della funzionalità renale;
- Perdita di appetito.
Sovradosaggio
Qualora si sospetti di aver assunto una dose eccessiva di cefpodoxima, è necessario contattare immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.
Meccanismo d'azione
La cefpodoxima esplica la propria azione antibiotica interferendo con la sintesi della parete cellulare dei batteri, il peptidoglicano.
Il peptidoglicano è un polimero costituito da catene parallele di carboidrati azotati, unite l'una all'altra da legami trasversali fra residui amminoacidici. Questi legami si formano grazie all'azione dell'enzima transammidasi.
La cefpodoxima si lega alla transammidasi impedendo la formazione dei suddetti legami.
In questo modo, all'interno del peptidoglicano si creano delle aree deboli che portano alla lisi e alla morte della cellula batterica.
Modo d'Uso - Posologia
La cefpodoxima è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse. Per il trattamento delle infezioni nei bambini è disponibile il granulato per sospensione orale.
È importante assumere l'antibiotico sempre alla stessa ora e dopo i pasti, poiché il cibo favorisce l'assorbimento del farmaco stesso. La durata del trattamento è stabilita dal medico e, di solito, varia dai 5 ai 10 giorni.
È fondamentale che l'antibiotico venga assunto rispettando rigorosamente tutte le indicazioni fornite dal medico, sia per quel che riguarda la dose di farmaco da assumere, sia per quel che riguarda la durata della terapia.
Di seguito sono riportate alcune indicazioni sulle dosi di cefpodoxima abitualmente impiegate.
Adulti e anziani
La dose di cefpodoxima abitualmente utilizzata è di 100-200 mg due volte al giorno.
Bambini fino a 11 anni
La dose di cefpodoxima raccomandata è di 8 mg/Kg di peso corporeo al giorno, da somministrarsi in due dosi separate ad intervalli di 12 ore.
Pazienti affetti da patologie renali
In questa categoria di pazienti, il medico può decidere di ridurre le dosi di cefpodoxima abitualmente somministrate. L'entità della riduzione del dosaggio dipende dalla gravità della patologia renale.
Gravidanza e Allattamento
L'uso della cefpodoxima da parte di donne in gravidanza e da parte di madri che stanno allattando al seno deve essere fatto solo in casi di reale necessità e solo dopo un'attenta valutazione del rapporto fra i benefici attesi per la madre e i possibili rischi per il feto o per il neonato.
In ogni caso, le donne gravide o che allattano al seno prima di cominciare la terapia con cefpodoxima - o con qualsiasi altro farmaco - devono preventivamente chiedere consiglio al medico.
Controindicazioni
L'utilizzo della cefpodoxima è controindicato nei seguenti casi:
- In pazienti con ipersensibilità nota alla cefpodoxima stessa, ad altre cefalosporine o ad altri antibiotici beta-lattamici;
- In pazienti che hanno avuto una grave reazione allergica alle penicilline.