Bruxismo: l'ansia della pandemia fa aumentare i casi

La pandemia di Covid-19, oltre al suo impatto primario sulla popolazione mondiale, sta generando una serie di effetti collaterali secondari per la salute fisica e mentale.
Quest'ultima è minata da diversi fattori come sensazione di continua tensione, sfiducia nel futuro, apatia, malumore e stati depressivi di diversi livelli, a loro volta responsabili anche di malesseri legati ad ambiti che non ci si aspetterebbe, come quelli della salute orale.
In particolare, negli ultimi anni sarebbero in aumento le persone che soffrono di bruxismo, un disturbo che riguarda i denti ma che ha origini quasi sempre psicologiche.
Cos’è il bruxismo e cosa lo causa
Il termine bruxismo deriva dal greco e identifica l'azione di digrignare i denti in modo involontario, sfregando l'arcata superiore contro quella inferiore o stringendo con forza le mascelle. Questo evento dipende dall'involontaria contrazione dei muscoli della masticazione e avviene soprattutto durante la notte ma, seppur in modo molto più sporadico, possono verificarsi anche episodi di bruxismo diurno.
Le cause scatenanti che portano le persone a compiere questa azione inconsapevole mentre dormono sono diverse e quasi tutte da ricercare nella sfera psicologica. Tra le più comuni infatti ci sono stress, ansia, abuso di caffeina o sostante alcoliche, assunzione di antidepressivi o droghe.
Il bruxismo può anche portare la mascella a schioccare.
L'ansia può causare anche la FOMO.
Negare i problemi legati all'ansia può dar vita alla positività tossica.
Per tenere sotto controllo l'ansia si può ricorrere alla garden therapy. Ottimo anche il pianto liberatorio.
Esiste anche una depressione da lavoro.
Anche l'idea di non indossare più la mascherina al termine dell'obbligo di legge potrebbe sviluppare ansia.
Esiste anche un'ansia da lavoro.
Legame tra bruxismo e Covid-19
Alla luce del fatto che i principali fattori scatenanti del bruxismo siano stress e disturbi di natura psicologica, è stato scoperto che esiste una forte correlazione tra questo evento e la pandemia di Covid-19.
L'impatto che quest'ultima ha sulla salute mentale è oggetto di ricerche fin dai primi momenti, alcune delle quali riguardanti proprio anche il fenomeno del bruxisco.
Nello specifico, come confermato da un report della Società Italiana di Paradontologia e Implantologia, in Italia nel 2020, si è registrato un aumento di circa 30% di casi di bruxismo e della richiesta di bite e del 36% di quella di apparecchi ortodontici.
Ulteriore testimonianza di ciò arriva dal web. Pare infatti che durante il primo anno di pandemia, il 2020, il termine bruxismo sia stato ricercato su Google molte più volte rispetto ai 4 anni precedenti.
La pandemia di Covid ha aumentato anche i casi di Sindrome di Diogene.
La Lombardia ha approvato l'istituzione di uno psicologo di base.
L'ansia è aggravata anche dalla guerra.
La pandemia è stata una delle ragioni che hanno portato a individuare nel termine parmacrisis la parola dell'anno 2022.
Come capire se si soffre di bruxismo
Essendo un fenomeno che si verifica soprattutto nelle ore notturne e mentre si dorme, non è sempre semplice accorgersi se si stia soffrendo di bruxismo prima che i suoi danni siano evidenti, soprattutto se si tratta di un evento mai sperimentato prima, come sta avvenendo a molte persone a causa dello stress pandemico.
Tuttavia esistono campanelli d'allarme da tenere d'occhio e che possono indicare la probabile tendenza a digrignare i denti di notte.
In particolare, potrebbe trattarsi di bruxismo se al risveglio si avverte dolore alla mandibola e alla mascella e se soprattutto la mattina si è soggetti a forti mal di testa o dolori più o meno intensi al collo.
Anche piccole lesioni ai denti, dolore a masticare o l'aumento della sensibilità dentale sono da tenere sotto osservazione.
Anche il dolore alla mascella appena svegli può essere una spia di bruxismo.
Come combattere il bruxismo
Se si ha il dubbio di soffrire di bruxismo, la prima cosa da fare è sottoporsi a una visita specialistica da un medico odontoiatra che possa fare chiarezza sui sintomi. In caso di conferma della diagnosi è previsto un trattamento che prevede diversi aspetti.
Per prima cosa, se non si reputano necessari interventi più incisivi, solitamente viene indicato al paziente l'uso del bite, una mascherina protettiva da applicare prima di andare a dormire su una delle due arcate dentali, in modo da impedire di digrignare. Parallelamente si suggerisce di fare esercizi per rilassare la muscolatura facciale.
Si tratta tuttavia di una azione immediata da mettere in atto in attesa di risolvere il problema in modo permanente. Per evitare l'insorgenza a lungo termine di episodi di bruxismo e far sì che questo fenomeno sparisca completamente è fondamentale invece intervenire sulle cause che lo generano.
In caso si tratti di un alto livello di stress, si può cercare di ridurlo rallentando il ritmo delle proprie giornate e mettendo in atto azioni rilassanti come svolgere attività fisica, ascoltare musica o praticare yoga o meditazione.
Importante anche ridurre il consumo di alcol e caffeina.
Conseguenze del bruxismo
Il bruxismo è un fenomeno da non trascurare che comporta diverse conseguenze.
Se perpetuato nel tempo i suoi effetti possono arrivare a compromettere seriamente la salute dei denti. Se non diagnosticato per tempo e curato tempestivamente infatti, oltre a rendere la dentatura decisamente meno gradevole a livello estetico, possono verificarsi consumo dei denti, erosione dello smalto e difficoltà di masticazione. Probabile inoltre sperimentare disturbi del sonno, mal di testa e problemi alle articolazioni che uniscono l'osso temporale del cranio con quello della masticazione.
Pur non trattandosi di un disturbo di per sé estremamente grave, al fine del mantenimento del benessere generale è bene quindi non sottovalutarne cause e conseguenze, e in caso di dubbi rivolgersi a un medico.