Come gestire la Bromidrosi: i trattamenti terapeutici

Ultima modifica 22.03.2019

Cos'è la Bromidosi?

La bromidrosi è una condizione caratterizzata dall'emanazione di un odore cutaneo particolarmente sgradevole, legato alla fermentazione batterica del secreto spesso abbondante delle ghiandole sudoripare e/o apocrine.
Bromidrosi ed ipersudorazioneL'esordio del disturbo s'identifica spesso con l'avvento della pubertà e l'evoluzione è cronica, con risoluzione spontanea durante l'età adulta.
La bromidrosi assume aspetti patologici se il cattivo odore risulta essere per quantità e qualità particolarmente intenso o se interferisce significativamente con le relazioni e le attività sociali.
Il sudore che raggiunge la superficie cutanea è inizialmente inodore: la secrezione eccessiva dalle ghiandole eccrine o apocrine viene decomposta dai batteri naturalmente presenti sulla nostra pelle, i quali producono sostanze di degradazione che danno origine agli odori individuali.
Alcune condizioni possono favorire l'insorgenza della bromidrosi, come patologie dermatologiche concomitanti (esempio: eritrasma, intertrigine), malattie metaboliche o generali (trimetilaminuria, Diabete Mellito, obesità), ingestione di alcuni alimenti (spezie, aglio, cipolla), assunzione di particolari farmaci ecc.
La soluzione più efficace per prevenire questa condizione è cercare di ridurre il sudore ad un livello normale: esistono diverse opzioni terapeutiche che consentono di gestire la bromidrosi.

Gestione della bromidrosi

Per una corretta gestione della bromidrosi risulta importante distinguere la valutazione soggettiva del cattivo odore dalla patologia della pelle vera propria: i soggetti che mascherano l'odore del corpo dovrebbero capire che i sintomi non potranno essere eliminati fino a quando non saranno trattate le condizioni di base.
Il controllo della sudorazione e la detersione accurata spesso non sono sufficienti; quindi, è necessario:

  • Controllare i fattori che favoriscono la proliferazione batterica: depilazione ascellare, scelta di calzini e calzature traspiranti, ecc.
  • Utilizzare prodotti che inibiscono la proliferazione batterica.
  • Mantenere la pelle della zona asciutta (come l'ascella nella bromidrosi apocrina).

L'igiene e la terapia topica sono le principali opzioni di trattamento per i casi lievi di bromidrosi e possono comprendere le seguenti azioni:

  • lavaggio delle ascelle almeno due volte al giorno con sapone germicida;
  • depilazione regolare dei peli per prevenire l'accumulo di batteri e di sudore sul fusto pilifero o elettrolisi per rimuovere il follicolo;
  • pronta rimozione di abbigliamento sudato;
  • uso di deodoranti topici;
  • trattamento delle malattie dermatologiche coesistenti (infezioni batteriche o fungine favorite dall'alterazione della cute).

I trattamenti citati non offrono una cura definitiva per la bromidrosi e i risultati possono essere parziali o di breve durata. Una visita dal medico specialista può fornire opzioni di trattamento permanenti che comprendono interventi chirurgici come la rimozione delle ghiandole sudoripare apocrine mediante escissione chirurgica o liposuzione superficiale.

Nel caso in cui l'iperidrosi sia una condizione determinante la bromidrosi, sarebbe utile trattare in maniera precoce la causa primaria dell'eccessiva sudorazione; pertanto possono essere prese in considerazione le seguenti possibilità:

Trattamenti

Trattamento della Bromidrosi secondaria a patologie concomitanti

Nel caso in cui la bromidrosi sia causata da malattie concomitanti, il trattamento dev'essere finalizzato a risolvere la condizione patologica che determina il disturbo per effetto secondario.
Alcuni esempi:

  • risulta importante individuare e trattare malattie della pelle coesistenti come intertrigine, eritrasma e tricomicosi ascellare;
  • seguire una terapia specifica in caso di malattie del sistema endocrino;
  • per l'obesità è suggerito un calo ponderale, ecc.

Bromidrosi: terapia sintomatica

Prima di procedere con l'approccio ai metodi clinico-terapeutici, indicati per risolvere definitivamente la bromidrosi, è importante considerare il grado di compromissione della qualità della vita, così come le aspettative del paziente e gli obiettivi del trattamento.

Igiene e antibatterici topici

Le prime misure terapeutiche mirano a controllare la proliferazione della flora batterica e a mantenere la superficie cutanea asciutta.
Il miglioramento dell'igiene è molto utile in caso di bromidrosi apocrina ed implica: adeguate operazioni di pulizia della pelle, la pronta rimozione di abbigliamento sudato e l'uso di un deodorante topico (che copre l'odore e può essere associato ad un attivo che limita la crescita batterica). La bromidrosi si risolve spesso con un'accurata detersione: generalmente, sono efficaci bagni giornalieri con un sapone liquido contenente clorexidina, triclosano o farnesolo (agenti antibatterici) e l'applicazione di preparati a base di cloruri di alluminio (presenti nelle comuni creme antiperspiranti). Alcuni saponi antisettici possono essere utilizzati allo scopo di ostacolare la crescita batterica ed ottenere sollievo dal cattivo odore.
La depilazione regolare dei peli impedisce l'accumulo di sudore dei batteri sul fusto pilifero. Anche l'epilazione mediante elettrolisi potrebbe essere considerata allo scopo di ridurre al minimo la crescita batterica.
L'uso di antibiotici topici, come la clindamicina e l'eritromicina, può produrre beneficio clinico limitando la crescita dei batteri che contribuiscono alla decomposizione delle secrezioni apocrine (liberano acidi grassi dall'odore caratteristico).
Gli antibiotici topici dovrebbero essere utilizzati solo quando altri antisettici risultano non essere efficaci, perché associati a maggior rischio di resistenza batterica.


Antibiotico

Azione

Clindamicina

Antibiotico macrolide: inibisce la crescita batterica legandosi alla subunità ribosomiale 50S e bloccando la dissociazione del peptidil t-RNA (arresta la sintesi proteica).

Eritromicina

Antibiotico macrolide che lega maniera reversibile alla subunità 50S del ribosoma batterico, inibendo la fase della traslocazione nella sintesi proteica, operata dallo stesso ribosoma.


Una soluzione alla bromidrosi potrebbe essere offerta anche da farmaci sistemici anticolinergici, i quali possono diminuire la sudorazione (agiscono sui nervi del sistema nervoso simpatico ed inibiscono il sudore, bloccando il trasmettitore acetilcolina), ma non sono comunemente utilizzati per gli effetti avversi significativi che possono indurre (visione offuscata, costipazione, difficoltà alla minzione, secchezza della bocca...).
Esistono inoltre indumenti speciali come tamponi e calze con ioni o fili d'argento, i quali garantiscono un breve tempo di sicurezza contro i cattivi odori. Ad esempio, le magliette anti-sudorazione consentono di combattere la formazione di aloni sgradevoli sui capi d'abbigliamento accanto all'impiego di cloruro d'alluminio e tamponi per le ascelle. Gli indumenti speciali consentono di ricorrere ad un aiuto provvisorio e naturale contro l'eccessiva sudorazione, consentendo di non ricorrere a medicinali o ad interventi chirurgici.

Anti-traspiranti

Gli agenti anti-traspirantisono prodotti, per lo più a base di sali di alluminio (a concentrazioni variabili), capaci di inibire drasticamente la sudorazione e che possono essere applicati esternamente sulla pelle. Queste sostanze topiche includono come ingredienti principali alcuni composti metallici, come l'idrossicloruro di alluminio o il solfato di alluminio, i quali svolgono un'azione astringente andando ad ostacolare la secrezione delle ghiandole sudoripare. A differenza dei deodoranti, gli anti-traspiranti inibiscono la produzione di sudore, oltre a prevenire i cattivi odori.
Il loro utilizzo può ridurre l'intensità della bromidrosi favorendo una sensazione di pelle asciutta, migliorando lo stato di umidità della pelle e limitando la macerazione della cheratina.
L'applicazione dei prodotti anti-traspiranti può causare alcuni effetti collaterali come l'insorgenza di fenomeni di irritazione cutanea e la colorazione giallastra dei tessuti.

Ionoforesi

La ionoforesi interrompe la produzione di sudore ed assume particolare efficacia per la bromidrosi eccrina. Questo metodo non invasivo viene eseguito somministrando un gradiente di corrente elettrica attraverso la pelle. La piccola scossa elettrica viene trasmessa per conduzione alla zona specifica posta sotto acqua di rubinetto. In genere, la ionoforesi è adatta al trattamento per la pelle delle ascelle, del palmo della mano e del piede. Il principio della ionoforesi può essere utilizzato anche per favorire la veicolazione di farmaci per via transcutanea. L'obiettivo è ottenere a livello locale un'elevata concentrazione del medicinale.
Il successo di questa terapia, applicata alla bromidrosi, dipende dal tipo di dispositivo utilizzato, dalla dose di elettricità somministrata e dalla durata del trattamento: risulta l'efficace solo se prevede una sessione di tempo prolungato (20-40 minuti al giorno) e dovrebbe essere presa in considerazione solo se la sudorazione è associata all'emissione di un odore molto intenso.



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Autore

Giulia Bertelli
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici