Ultima modifica 01.04.2020

Il bromazepam è una benzodiazepina ad azione ansiolitica, sedativa, anticonvulsivante e miorilassante.

Bromazepam

Bromazepam - Struttura Chimica

Indicazioni

Per Cosa si Usa

L'uso del bromazepam è indicato per il trattamento di:

Avvertenze

Il bromazepam deve essere utilizzato con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di alcool e/o droghe.
La durata della terapia con bromazepam dovrebbe essere sempre la più breve possibile.
In seguito ad un uso prolungato del bromazepam, si può sviluppare tolleranza. Cioè si può andare incontro a una diminuzione degli effetti ipnotici indotti dal bromazepam stesso.
Il bromazepam non deve essere utilizzato da solo per il trattamento dell'ansia connessa alla depressione.
I pazienti anziani, i pazienti affetti da insufficienza respiratoria cronica e i pazienti affetti da insufficienza epatica dovrebbero assumere una dose ridotta di bromazepam, a causa dei possibili effetti collaterali che possono insorgere.
Va usata molta cautela nella somministrazione del farmaco in pazienti con insufficienza renale o cardiaca e nei pazienti con bassa pressione sanguigna.
Il bromazepam compromette la capacità di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. Perciò, queste attività devono essere evitate.

Interazioni

La sedazione indotta dal bromazepam è aumentata dall'assunzione concomitante di alcool. Perciò, tale associazione deve essere evitata.
L'azione depressiva sul sistema nervoso centrale (SNC) indotta dal bromazepam può essere aumentata dalla somministrazione contemporanea di farmaci anch'essi in grado di deprimere il SNC. Fra questi, ricordiamo:

L'uso concomitante di bromazepam e di analgesici oppioidi potrebbe anche favorire l'aumento dell'euforia e - di conseguenza - l'aumento della dipendenza psichica.
Va usata particolare attenzione nella somministrazione concomitante di bromazepam e di farmaci che inducono depressione respiratoria.
La concentrazione plasmatica di bromazepam può essere aumentata dalla somministrazione concomitante di farmaci, quali:

La cimetidina (un farmaco impiegato nel trattamento dell'ulcera gastrica) può aumentare il tempo di eliminazione del bromazepam.
La teofillina e l'amminofillina possono diminuire l'efficacia terapeutica del bromazepam.

Effetti Collaterali

Il bromazepam può indurre molti effetti collaterali, sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Ciò è dovuto alla diversa sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco.
Di seguito sono riportati i principali effetti avversi che possono insorgere durante il trattamento con il bromazepam.

Dipendenza

Il bromazepam - come tutte le benzodiazepine - può portare allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica. Il rischio di sviluppare dipendenza è direttamente proporzionale alla dose di farmaco somministrato e alla durata del trattamento.
I pazienti con una storia di abuso di alcool e/o droghe sono esposti a un rischio maggiore di sviluppare dipendenza.
Una volta che si è instaurata la dipendenza fisica, l'interruzione brusca del trattamento causa sintomi di astinenza. Tali sintomi sono:

Perciò, è consigliata l'interruzione graduale del trattamento.

Amnesia anterograda

La terapia con bromazepam può causare amnesia anterograda.
Lo sviluppo di quest'amnesia, di solito, avviene qualche ora dopo la somministrazione del farmaco. Perciò, dopo aver assunto il farmaco, i pazienti dovrebbero avere la possibilità di dormire ininterrottamente per almeno 8 ore.
La memoria può essere compromessa se il paziente si sveglia nel momento di massima attività del farmaco.

Insonnia o ansia da rimbalzo

Quando la terapia con bromazepam viene interrotta, possono manifestarsi insonnia o ansia da rimbalzo. Ovvero, si assiste alla ricomparsa in forma aggravata dei sintomi per cui era stato prescritto l'uso del farmaco.
I sintomi da rimbalzo possono essere accompagnati da cambiamenti d'umore e irrequietezza.
Il rischio di sviluppare questi sintomi è maggiore quando il trattamento viene interrotto bruscamente, perciò, l'interruzione della terapia deve avvenire in modo graduale.

Disturbi psichiatrici

Durante il trattamento con bromazepam possono insorgere sintomi paradosso. Questi sintomi sono:

  • Irrequietezza;
  • Agitazione;
  • Irritabilità;
  • Aggressività;
  • Rabbia;
  • Collera;
  • Allucinazioni;
  • Deliri;
  • Psicosi;
  • Disturbi della memoria;
  • Alterazioni del comportamento.

Inoltre, il bromazepam può causare disturbi emotivi, alterazioni della libido e confusione.

Patologie del sistema nervoso

La terapia con bromazepam può causare mal di testa, capogiri, sonnolenza, riduzione della vigilanza, vertigini e atassia.

Patologie cardiache

Il trattamento con bromazepam può causare insufficienza cardiaca e arresto cardiaco.

Patologie dell'occhio

La terapia con bromazepam può causare visione offuscata e diplopia (visione doppia).

Patologie dei polmoni e del tratto respiratorio

Il trattamento con bromazepam può causare apnea, depressione respiratoria e peggioramento dell'apnea notturna.

Patologie gastrointestinali

Durante la terapia a base di bromazepam possono manifestarsi nausea, vomito e costipazione.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Il trattamento con bromazepam può causare eruzioni cutanee, prurito e orticaria.

Altri effetti collaterali

Altri effetti indesiderati che si possono manifestare durante la terapia con bromazepam, sono:

Sovradosaggio

I sintomi che possono manifestarsi in seguito a iperdosaggio di bromazepam sono:

In caso di sovradosaggio di bromazepam i segni vitali dei pazienti devono essere costantemente monitorati.
Se il paziente è cosciente, dovrebbe essere indotto il vomito entro un'ora dall'assunzione del farmaco. Se, invece, il paziente è in uno stato d'incoscienza, dovrebbe essere effettuata una lavanda gastrica. Se dopo la lavanda gastrica non si notano miglioramenti, può essere somministrato carbone attivo per ridurre l'assorbimento del farmaco.
Per il trattamento dell'iperdosaggio si può anche somministrare il flumazenil, un antagonista del recettore delle benzodiazepine.
In ogni caso, qualora si sospetti di aver assunto una dose eccessiva di farmaco è necessario contattare immediatamente un medico e rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.

Meccanismo d'azione

Il bromazepam è una benzodiazepina e - in quanto tale - stimola il sistema GABAergico, cioè il sistema dell'acido γ-amminobuttirico. Il GABA è il principale neurotrasmettitore inibitorio del cervello ed esplica le sue funzioni biologiche legandosi a specifici recettori: il GABA-A, il GABA-B e il GABA-C.
Sul recettore GABA-A è presente un sito di legame specifico per le benzodiazepine. Il bromazepam - legandosi a questo sito - attiva il recettore e promuove la cascata di segnali inibitori indotta dal GABA.

Modo d'Uso - Posologia

Il bromazepam è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse, capsule rigide e gocce orali.
La posologia del bromazepam deve essere stabilita dal medico su base individuale.
Comunque, la dose di bromazepam abitualmente somministrata è di 1,5-3 mg due o tre volte al giorno.
La durata del trattamento deve essere il più breve possibile.
I pazienti anziani e i pazienti con ridotta funzionalità epatica potrebbero aver bisogno di una riduzione della dose di bromazepam abitualmente somministrato.

Gravidanza e Allattamento

Il bromazepam non dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza, a meno che il medico non lo ritenga assolutamente necessario.
I neonati le cui madri assumono bromazepam durante l'ultimo periodo della gravidanza possono manifestare i seguenti sintomi:

  • Ipotonia;
  • Difficoltà nella suzione;
  • Depressione respiratoria;
  • Apnea;
  • Ipotermia;
  • Sintomi di astinenza, quando il bromazepam è assunto dalla madre in dosi elevate.

Poiché il bromazepam è escreto nel latte materno, le madri che allattano al seno non devono assumere il farmaco.

Controindicazioni

L'uso del bromazepam è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota al bromazepam o ad altre benzodiazepine;
  • In pazienti affetti da miastenia grave;
  • In pazienti affetti da grave insufficienza respiratoria;
  • In pazienti con sindrome da apnea notturna;
  • In pazienti affetti da insufficienza epatica grave;
  • In pazienti con glaucoma ad angolo stretto;
  • In pazienti con intossicazione acuta da alcool o da farmaci ipnotici, analgesici, neurolettici o antidepressivi;
  • Durante l'allattamento.

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista