
Il biofeedback è un trattamento non farmacologico che consente di imparare a controllare funzioni corporee normalmente involontarie, come tensione muscolare, pressione sanguigna, ritmi elettroencefalografici o frequenza cardiaca.
Il fine è quello di migliorare la salute, le prestazioni sportive e fisiologiche, e contrastare alcune patologie o condizioni. Non essendo invasivo ed escludendo l'uso di farmaci, gli effetti collaterali indesiderati sono praticamente inesistenti!
Cos'è il biofeedback
Durante una sessione di biofeedback, al paziente vengono attaccati elettrodi alla pelle che inviano informazioni a un computer in merito alle attività fisiologiche. Le misurazioni vengono poi visualizzate su un monitor e, partendo da quelle, è possibile individuare quali atteggiamenti fisici e/o emotivi siano associati alle modificazioni delle attività analizzate. Alla fine, i pazienti imparano a controllare questi processi senza la necessità di monitoraggio.
Le sessioni in genere durano meno di un'ora. Nei casi più semplici si prova sollievo in 8-10 sessioni, mentre per condizioni più complesse, i miglioramenti per essere visibili possono richiedere anche 20 sessioni. Oltre al lavoro con il terapista, a chiunque si approcci al biofeedback è consigliato praticare tecniche di rilassamento a casa per 5-10 minuti al giorno.
Il biofeedback è utile anche contro gli effetti psicologici delle videochat.
Benefici
I benefici legati al biofeedback sono diversi. La tecnica si basa sull'idea che le persone possano migliorare la propria qualità della vita imparando ad autoregolare le funzioni corporee. Questi i disturbi sui quale il biofeedback sembra incidere maggiormente.
Stress
Imparare questa tecnica di controllo, secondo la University of Maryland Medical Center, aiuterebbe a migliorare le condizioni di stress. Questo avviene perché in una persona stressata i processi fisici come la pressione sanguigna, possono diventare irregolari, mentre con la terapia di biofeedback si impara a farli tornare entro parametri corretti.
Emicrania
Sui benefici del biofeedback sull'emicrania, le tesi sono discordanti. Alcuni studi sostengono che questa tecnica sia efficace per trattare diversi tipi si mal di testa, mentre altri sembrano più scettici.
Secondo il Michigan Headache and Neurological Institute, seguire una terapia di biofeedback migliorerebbe i sintomi di mal di testa ed emicrania nel 40-60% dei pazienti, in modo simile a come lo farebbero i farmaci. Questo varrebbe però solo nel caso di emicrania indotta da stress, mentre per l'emicrania dovuta ad altri fattori scatenanti tale tecnica potrebbe essere meno reattiva.
ADHD e Disturbo post traumatico da stress
Alcuni studi hanno suggerito che il biofeedback possa aiutare le persone con ADHD, disturbo da deficit di attenzione iperattività, o quelle che si trovino a dover gestire una qualunque forma di disturbo da stress post-traumatico.
Malattia di Raynaud
La malattia di Raynaud è una condizione che porta a far sentire intorpidite e raffreddate alcune parti del corpo in risposta a uno stimolo freddo o allo stress emotivo. Derivando da un problema di afflusso di sangue alla pelle, alcuni studi indicano che il biofeedback termico possa aiutare ad alleviarne i sintomi. La Raynaud's Association riferisce che l'80-90% dei suoi pazienti abbia riscontrato una migliore circolazione e una ridotta frequenza dei sintomi dopo la terapia.
Costipazione cronica
Un team dell'Università dello Iowa, negli Stati Uniti, ha scoperto che il trattamento con il biofeedback può migliorare la risposta dei muscoli che causano la stitichezza cronica. Le rilevazioni effettuate hanno constatato un miglioramento del movimento intestinale in quasi l'80% dei pazienti.
Bruxismo notturno
Il bruxismo notturno è un'involontaria contrazione dei muscoli facciali normalmente utilizzati per masticare. Si verifica mentre si dorme e porta a digrignare i denti sfregando tra loro le due arcate dentarie o stringendo con forza eccessiva le mascelle. Un team del Turner Dental Hospital di Manchester, nel Regno Unito, ha studiato l'effetto della terapia di biofeedback su questa condizione, coinvolgendo diciannove partecipanti ai quali è stato chiesto di indossare un apposito dispositivo ogni notte per 5 settimane. Al termine dell'esperimento, undici di loro hanno riscontrato una riduzione del mal di testa e del fastidio ai muscoli mascellari al risveglio al mattino, e nessun effetto collaterale.
Aprassia della parola infantile
L'aprassia infantile è un disordine del linguaggio motorio, a causa del quale i bambini fanno fatica a riprodurre suoni, sillabe e parole. I soggetti che ne sono colpiti sanno quello che vogliono dire, ma il loro cervello ha difficoltà a coordinare i movimenti muscolari necessari per pronunciare le parole.
I ricercatori degli Haskins Laboratories del Connecticut hanno esaminato l'efficacia di un programma di trattamento che includeva il biofeedback su sei bambini con questo problema e dopo 18 sessioni hanno concluso che un programma operativo che includa il biofeedback ad ultrasuoni migliori l'accuratezza del suono del linguaggio nei bambini con errori persistenti associati ad aprassia.
Altri disturbi sui quali è efficace
Altre condizioni che possono trarre beneficio dal biofeedback sono:
- mal di schiena,
- depressione,
- ansia,
- asma,
- ipertensione,
- diabete,
- dolore cronico,
- anoressia nervosa,
- difficoltà di apprendimento,
- spasmi muscolari,
- chinetosi,
- incontinenza urinaria,
- terapie cognitive e comportamentali,
- Dolore rettale cronico.
La terapia di biofeedback può anche aiutare a ottimizzare le prestazioni degli sportivi.