Bandelletta Ileotibiale: Anatomia, Funzione e Sindrome

Bandelletta Ileotibiale: Anatomia, Funzione e Sindrome
Ultima modifica 16.09.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

La bandelletta ileotibiale è una banda di tessuto connettivo, che percorre l'intera porzione laterale della coscia fino ad appena sotto il ginocchio.

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Ispessimento laterale della fascia lata, la bandelletta ileotibiale rappresenta l'inserzione tendinea di due muscoli molto importanti per i movimenti e la stabilità di anca e ginocchio: il grande gluteo e il tensore della fascia lata.
Se eccessivamente sollecitata mediante per esempio un'attività di corsa di lunga durata, la bandelletta ileotibiale può irritarsi e infiammarsi, causando dolore nella parte esterna del ginocchio; l'infiammazione della bandelletta ileotibiale e il dolore che ne consegue costituiscono una patologia da sovraccarico funzionale molto nota ai runners e ai ciclisti (in quanto ne sono spesso interessati), chiamata sindrome della bandelletta ileotibiale.

Cos'è

Bandelletta Ileotibiale: Cos’è?

La bandelletta ileotibiale è una spessa banda di tessuto connettivo fibroso che decorre lungo la porzione laterale dell'arto inferiore, dall'apice della coscia ad appena sotto il ginocchio.

La bandelletta ileotibiale è conosciuta con altri diversi nomi, tra cui: benderella ileotibiale, tratto ileotibiale, banda IT e banda di Maissiat.

Anatomia

La bandelletta ileotibiale è un elemento pari del corpo umano; come anticipato, si tratta di una fascia di tessuto connettivo fibroso.

La bandelletta ileotibiale è sostanzialmente un ispessimento laterale della fascia lata; quest'ultima è la peculiare struttura connettivale, situata a livello della coscia, in posizione ipodermale (ossia sotto il derma), che riveste e protegge i muscoli sottostanti della stessa coscia.

La bandelletta ileotibiale è, a tutti gli effetti, l'inserzione tendinea dei muscoli grande gluteo e tensore della fascia lata.

Anatomia Bandelletta Ileotibiale: Dove si Trova?

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La bandelletta ileotibiale prende posto, prevalentemente, lungo l'aspetto laterale della coscia.
Come si vedrà successivamente, si trovano al di fuori di quest'area la sua porzione prossimale, che risiede a livello del bacino, e il suo capo distale, che localizza all'altezza del condilo laterale della tibia (quindi sulla gamba).

Al di là dei dettagli, comunque, limitarsi ad affermare che la bandelletta ileotibiale è una fascia di tessuto connettivo fibroso che percorre longitudinalmente la porzione laterale della coscia è altresì corretto ed esaustivo.

Anatomia Bandelletta Ileotibiale: Origine e Inserzione

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La bandelletta ileotibiale è una fascia che possiede un'estremità d'origine e un'estremità terminale, chiamata inserzione.

Origine della Bandelletta Ileotibiale

In genere, la letteratura anatomica colloca l'origine della bandelletta ileotibiale sulla porzione antero-laterale del tubercolo iliaco del labbro esterno della cresta iliaca (quindi a livello del bacino); esiste, tuttavia, una corrente di pensiero leggermente differente, ma altrettanto corretta, in base alla quale la bandelletta ileotibiale è una continuazione del muscolo tensore della fascia lata, muscolo situato a livello della coscia e avente origine, in parte, sull'appena citato tubercolo iliaco del labbro esterno della cresta iliaca (l'altra parte del tendine d'origine del muscolo tensore della fascia lata è situata sulla spina iliaca antero-superiore).  

In questo articolo, si è scelto di aderire alla visione anatomica più comune, ossia quella che individua l'origine della bandelletta ileotibiale a livello del tubercolo iliaco del labbro esterno della cresta iliaca; questo perché è in accordo con il nome della struttura di cui si sta parlando: il termine "ileo", infatti, si riferisce proprio alla cresta iliaca.

Inserzione della Bandelletta Ileotibiale

L'inserzione terminale della bandelletta ileotibiale si aggancia a una prominenza del condilo laterale della tibia (una delle due ossa della gamba), chiamata tubercolo di Gerdy.

Il tubercolo di Gerdy risiede appena sotto l'articolazione del ginocchio (per la precisione il piatto tibiale), in prossimità dell'articolazione tibio-peroneale prossimale (o tibio-fibulare prossimale), la quale congiunge l'estremità prossimale della tibia all'estremità prossimale del perone (o fibula).

Anatomia Bandelletta Ileotibiale: il Decorso

Durante il suo percorso lungo l'aspetto laterale della coscia, la bandelletta ileotibiale raccoglie i capi terminali dei muscoli grande gluteo e tensore della fascia lata, creando così una sorta di grosso tendine comune a entrambi gli elementi muscolari appena citati.
La posizione precisa in cui raggruppa i capi terminali di grande gluteo e tensore della fascia lata è nel primo terzo superiore della coscia, sotto il grande trocantere del femore (che è appunto l'osso della coscia).

Una volta riuniti i capi terminali di grande gluteo e tensore della fascia lata, la bandelletta ileotibiale prosegue in direzione longitudinale verso il ginocchio, passando, prima di raggiungere il tubercolo di Gerdy, in prossimità dell'epicondilo laterale del femore (il quale partecipa all'articolazione del ginocchio).

Anatomia Bandelletta Ileotibiale: Innervazione

A innervare la bandelletta ileotibiale è il nervo gluteo superiore, una branca del plesso sacrale che deriva dai rami ventrali dei nervi spinali L4, L5 e S1.

Il nervo gluteo superiore innerva anche i muscoli medio e piccolo gluteo, e il tensore della fascia lata.

Funzione

Funzione Bandelletta Ileotibiale: A Cosa Serve?

La bandelletta ileotibiale supporta il grande gluteo nelle sue azioni di estensione del ginocchio e di sostegno dell'estremità distale del femore, quando si è in posizione eretta (l'estremità distale del femore è la parte di quest'osso che forma il ginocchio ed è stretto rapporto con la tibia).

La bandelletta ileotibiale, inoltre, permette al muscolo tensore della fascia lata di:

  • Adempiere alle funzioni di flessore, rotatore mediale (o interno) e abduttore dell'anca.
  • Favorire la rotazione laterale del ginocchio.
  • Stabilizzare l'articolazione del ginocchio durante la flessione e in tutti quei momenti in cui si solleva il piede dell'arto inferiore opposto; questo vuol dire che la bandelletta ileotibiale interviene costantemente durante attività fisiche semplici come la camminata o la corsa.

Patologie

La bandelletta ileotibiale è nota soprattutto per essere la protagonista della cosiddetta sindrome della bandelletta ileotibiale.

Sindrome della Bandelletta Ileotibiale

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Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Cos'è?

Conosciuta anche come ginocchio del corridore, la sindrome della bandelletta ileotibiale è una condizione di natura infiammatoria che causa un tipico dolore nella parte esterna (laterale) del ginocchio.

La bandelletta ileotibiale è una patologia da sovraccarico funzionale; le patologie da sovraccarico funzionale (o da overuse) sono quei disturbi che scaturiscono dalla sollecitazione continua di un tendine, un muscolo o un legamento, attraverso un gesto o un movimento che, se eseguito in modo controllato (senza abusi), sarebbe innocuo.

Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Cause

Durante i movimenti di estensione e flessione del ginocchio tipici per esempio della corsa o della pedalata in bici, la bandelletta ileotibiale si muove, scorrendo sopra l'epicondilo laterale del femore.

Lo scorrimento della bandelletta ileotibiale sull'epicondilo laterale del femore è un fenomeno fisiologico, quindi normale.
Se però questo movimento si ripete numerose volte consecutivamente e per un lungo periodo di tempo, può diventare patologico e causare l'irritazione della stessa bandelletta ileotibiale e la sua conseguente infiammazione.

Nella sindrome della bandelletta ileotibiale si assiste esattamente a quanto appena descritto, ossia a una frizione continua e protratta nel tempo della bandelletta ileotibiale sull'epicondilo laterale del femore, che culmina nell'infiammazione della stessa struttura tendinea.

Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Fattori di Rischio

Diversi fattori favoriscono la sindrome della bandelletta ileotibiale.
Sicuramente, hanno un ruolo rilevante nella comparsa del ginocchio del corridore attività sportive come la corsa su lunghe distanze e il ciclismo, ma non solo.
Studi clinici hanno dimostrato che possono incidere anche:

  • La scarsa forza dei muscoli abduttori dell'anca (piccolo e medio gluteo, piriforme, sartorio e tensore della fascia lata);
  • L'utilizzo di scarpe da corsa logore (in tali frangenti, anche corse di breve durata possono scatenare la sindrome della bandelletta ileotibiale);
  • La corsa in salita, su terreno irregolare o su pista (quest'ultima è pericolosa quando si svolge sempre in un unico senso);
  • Una fase di riscaldamento non idonea prima di attività sportive che sollecitano gli arti inferiori;
  • Piani di allenamento non graduali o troppo intensi per le possibilità fisiche di chi li pratica;
  • L'uso di una bicicletta per attività sportiva di misura non idonea;
  • L'iperpronazione del piede;
  • Una rigidità innata della bandelletta ileotibiale (in alcuni individui è più rigida che in altri e questo favorisce la sindrome correlata);
  • Anomalie dei piedi, come il piede cavo o il piede piatto;
  • L'artrosi al ginocchio;
  • La presenza di arti inferiori di lunghezza differente tra loro;
  • L'abitudine a sedersi a gambe incrociate;
  • Lo stile rana, per chi pratica nuoto.

Lo sapevi che…

Con un'incidenza stimata del 5-14%, la sindrome della bandelletta ileotibiale rappresenta una delle più comuni cause di dolore al ginocchio esterno in chi pratica la corsa come attività sportiva.

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Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Sintomi

Come anticipato, la sindrome della bandelletta ileotibiale si manifesta tipicamente con un dolore acuto nella parte esterna del ginocchio.
Agli esordi del disturbo, questo dolore compare solo in occasione di attività motorie che sollecitano la bandelletta ileotibiale (a riposo, quindi, il paziente sta bene); a uno stadio più avanzato della patologia, invece, la dolenzia tende a essere persistente o comunque a presentarsi anche in occasione di movimenti che in origine non suscitavano alcuna reazione.
È da segnalare che quando l'infiammazione è rilevante la sensazione dolorosa può diffondersi anche leggermente più in alto e/o poco più in basso della sede tipica.

In alcuni casi, la sindrome della bandelletta ileotibiale si presenta anche con gonfiore locale.

Per approfondire: Dolore al Ginocchio Esterno: tutte le Cause

Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Diagnosi

Di norma, per la diagnosi della sindrome della bandelletta ileotibiale sono sufficienti l'esame obiettivo (valutazione dei sintomi) e l'anamnesi (analisi delle abitudini del paziente e dei fattori di rischio).

Sindrome della Bandelletta Ileotibiale: Cura

In genere, il trattamento della sindrome della bandelletta ileotibiale è conservativo e prevede:

  • Il riposo da tutte quelle attività che evocano dolore;
  • L'applicazione in sede dolorosa di ghiaccio (4-5 volte al giorno per un arco di tempo compreso tra i 15 e i 20 minuti a impacco);
  • L'assunzione di un antinfiammatorio non-steroideo (FANS), al fine di ridurre l'infiammazione e controllare il dolore (è consigliabile soltanto nella fase acuta della patologia; dopodiché è meglio interromperla);
  • Un programma di fisioterapia basato su esercizi di stretching e rinforzo dei muscoli degli arti inferiori (in particolare quelli che governano i movimenti di anca e ginocchio).

Attenersi scrupolosamente alle cure conservative sopraccitate (specialmente al riposo e alla fisioterapia) permette al paziente di recuperare e riprendere le attività condotte prima dell'infortunio.

Raramente e solo quando la sindrome della bandelletta ileotibiale diviene una condizione cronica prolungata per mesi i medici prendono in considerazione terapie più invasive come la chirurgia.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza