
La sete è uno stimolo organico fondamentale perché suggerisce alle persone di bere, evitando così al corpo di andare in calo di liquidi, disidratarsi e mettere a rischio le funzioni vitali.
Alcune tuttavia, nonostante quando avvertono la sete bevano, non riescono a placare questa sensazione e a soddisfare il bisogno di ingerire acqua.
Questa condizione si chiama polidipsia e anche se il più delle volte non è grave, può anche essere un sintomo tipico del diabete o di altri problemi legati alla salute che è sempre bene indagare, anche per capire se e quando sia il caso di preoccuparsi e come procedere.
Cos’è la polidipsia
Bere le quantità giuste di acqua nel corso della giornata è fondamentale per mantenere il corpo in salute ma solitamente quando lo si fa la sete si placa. Chi soffre di polidipsia, invece, ha una sete eccessiva e anomala che non se ne va nemmeno a fronte di grandi quantità di acqua ingerite. La sensazione che si prova è che nulla sia in grado di dissetare davvero. Questa fastidiosa condizione può essere estemporanea o durare anche per settimane o mesi interi e può essere accompagnata da minzione frequente e secchezza delle fauci.
La polidipsia non è unica ma ne esistono di diversi tipi.
Quella primaria o psicogenica è causata da ansia, stress e da malattie mentali, mentre la seconda è indotta dall'assunzione di determinati farmaci o integratori vitaminici, come quelli per la poliuria, diuretici, vitamina K, corticosteroidi, anticolinergici, antidepressivi e consumo eccessivo di sale.
Infine, la polidipsia compensatoria è scatenata da livelli bassi di ormoni antidiuretici, prodotti dall'ipotalamo ADH, che comportano una minzione più copiosa della norma.
Patologie che possono indurre la polidipsia
- Diabete: l'incremento dei livelli di zuccheri nel sangue aumenta la minzione, disidratando il corpo e di conseguenza aumentando la sete.
- Diabete insipido: tipo di diabete che colpisce i reni e gli ormoni e le ghiandole che vi interagiscono e che può portare a produrre grandi quantità di urina.
- Disidratazione: sopraggiunge quando non si bere abbastanza acqua per molto tempo e il corpo inizia ad andare in deficit.
- Disturbi psichiatrici e relativi alla salute mentale: alcuni come schizofrenia o ansia possono indurre a un consumo compulsivo di acqua.
- Stati febbrili che causano la perdita di molti liquidi.
- Basso livello di potassio nel sangue.
- Cisti sopra o intorno ai reni.
- Anoressia.
- Sudorazione eccessiva.
- Diarrea e vomito.
- Insufficienza renale cronica, spesso associata a stanchezza e pallore.
Sintomi
Come è facile intuire il sintomo numero uno della polidipsia è la sete intensa, che può sopraggiungere rapidamente e in modo improvviso oppure gradualmente, a seconda della causa che determina questa condizione.
Spesso non mancano la sensazione di bocca, pelle e labbra asciutte o secche e a volte si verificano anche mutamenti nell'appetito, vertigini o difficoltà di concentrazione. Nei casi più gravi, benché rari, possono sopraggiungere anche senso di confusione generica o perdita di coscienza.
Nonostante sia necessario non sottovalutare alcun sintomo, il più delle volte la sensazione di voler bere più della norma è dato semplicemente da eventi che portano il corpo a reagire ai liquidi persi come aver mangiare cibi piccanti o salati, bevuto caffè o alcolici o aver fatto esercizio fisico intenso.
Diagnosi e cura
Oltre al controllo della lista dei farmaci che si stanno eventualmente assumendo, in caso di dubbio per giungere a una diagnosi di polidipsia sono necessari esami del sangue prescritti dal proprio medico anche in base alla condizione e ai racconti forniti dal paziente. Spesso vengono controllati i livelli di glicemia a digiuno, quelli ematici di AVP, la Copeptina, un marcatore di AVP e il pannello metabolico di base.
Molte volte viene richiesto anche un test delle urine, visto che la polidipsia primaria può comportare, tra le altre cose, una concentrazione piuttosto bassa di elettroliti nelle urine molto bassa, a differenza di quella dovuta a problemi medici, invece, solitamente associata a una concentrazione normale o elevata.
Essendo un problema dalle molteplici cause, per curarlo è necessario indagarne e andare all'origine di ciò che scatena il bisogno di bere.
Quando si sente molta sete il più delle volte non c'è da preoccuparsi e se gli esami del sangue e delle urine non evidenziano anomalie sospette è molto probabile che a determinare la voglia di bere di più sia un'alimentazione molto salata o piccante o il personale bisogno fisiologico di bere più della norma.
Se gli accertamenti attestano che si tratta di polidipsia, occuparsi della causa è l'unico modo per provare a risolvere il disturbo, anche se in alcuni casi potrebbe volerci del tempo ed essere necessari continui controlli e aggiustamenti dei dosaggi dei farmaci, soprattutto in caso di diabete, malattie surrenali o condizioni ipotalamiche.
In casi estremamente rari la polidipsia secondaria può causare un'iperidratazione che è bene non sottovalutare.
Per questo se si ha il dubbio di soffrire di polidispia è sempre meglio chiedere un consulto al proprio medico.