Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'ascesso peritonsillare?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prognosi

Generalità

L'ascesso peritonsillare è una raccolta circoscritta di pus, che si forma nel palato molle intorno a una delle due tonsille. Nella maggior parte dei casi, rappresenta una complicazione della tonsillite, ma in alcuni frangenti può essere un fenomeno a sé stante (in tal caso si parla di ascesso peritonsillare de novo).

Ascesso peritonsillare

Figura: un ascesso peritonsillare, indicato dalla freccia nera. Dal sito: http://en.wikipedia.org/

I principali responsabili della formazione di un ascesso peritonsillare sono i batteri Streptococcus pyogenes, Haemophilus influenzae e altri del genere Staphylococcus.
I sintomi tipici di un ascesso peritonsillare consistono in mal di gola unilaterale, importante difficoltà nel deglutire, mal d'orecchio unilaterale, problemi ad aprire la bocca ecc.
La terapia prevede un trattamento a base di antibiotici; talvolta, si rende necessario un piccolo intervento chirurgico per consentire la fuoriuscita del pus.

Breve richiamo su che cos'è un ascesso

Un ascesso è un accumulo localizzato di pus - a sua volta composto da batteri, plasma, detriti cellulari e globuli bianchi - che si forma in un tessuto per effetto di un processo infiammatorio. Quest'ultimo può essere scatenato da infezioni batteriche (maggior parte dei casi) o parassitarie, oltre che dalla penetrazione di corpi estranei.
Gli ascessi sono definiti sottocutanei se si formano tra i primi strati della pelle, oppure interni se insorgono a ridosso di un organo o nello spazio compreso fra due organi.
I sintomi di un ascesso dipendono dalla sede dell'ascesso stesso: dolore e gonfiore localizzati caratterizzano gli ascessi sottocutanei, mentre febbre e stato di malessere generale contraddistinguono gli ascessi interni.

Cos'è l'ascesso peritonsillare?

L'ascesso peritonsillare è una raccolta circoscritta di pus, formatasi negli spazi adiacenti a una delle due tonsille. Di solito, si tratta di una complicazione della tonsillite batterica (cioè l'infiammazione delle tonsille palatine sostenuta da batteri), ma può anche rappresentare un fenomeno a sé stante. In quest'ultimo caso si parla di ascesso peritonsillare de novo.

Tonsillectomia

EPIDEMIOLOGIA

L'ascesso peritonsillare è poco comune: secondo una statistica anglosassone, infatti, colpisce circa 90 persone su 100.000. Le persone che più ne soffrono sono gli adolescenti e i giovani adulti.


Frequenza dell'ascesso peritonsillare in altri paesi del mondo

USA

30 casi ogni 100.000 abitanti

Irlanda del Nord

10 casi ogni 100.000 abitanti

Danimarca

41 casi ogni 100.000 abitanti

Cause

In genere, l'ascesso peritonsillare è dovuto a un'infiammazione delle tonsille palatine.
Le tonsille palatine sono due organi ovoidali lunghi circa 2,5 - 3,5 cm e larghi grossomodo 2 cm. Sono costituite da tessuto linfoide e si trovano ai lati della gola, immediatamente dietro e sopra la base della lingua.


Che funzioni svolgono le tonsille palatine? E perché s'infiammano?
Le tonsille palatine hanno il compito di proteggere l'organismo dai virus e dai batteri che penetrano attraverso la bocca e il naso. Quando questi agenti patogeni aumentano di numero in maniera spropositata, le tonsille si infiammano.
I virus generalmente responsabili di tonsillite sono: Adenovirus, Rhinovirus, Epstein Barr virus, HIV ed enterovirus. I batteri, invece, appartengono prevalentemente alla specie Streptococcus pyogenes.

ASCESSO PERITONSILLARE DE NOVO

L'ascesso peritonsillare de novo è così chiamato perché non dipende da una tonsillite. Può insorgere a seguito di un'infezione batterica sostenuta da batteri aerobi, come Streptococcus pyogenes, Staphylococcus e Haemophilus influenzae, oppure da batteri anaerobi, come Fusobacterium necrophorum o membri dei generi Peptostreptococcus, Prevotella e Bacteroides.

FATTORI DI RISCHIO

In una persona sana, il rischio di sviluppare un ascesso peritonsillare come conseguenza di una tonsillite è molto basso, anche quando quest'ultima non viene trattata adeguatamente con antibiotici.
Diabete e/o depressione del sistema immunitario, invece, sembrano essere due condizioni patologiche favorenti.

Sintomi e Complicanze

Qualche giorno prima che compaia l'ascesso peritonsillare vero e proprio (di solito dai 2 agli 8), il paziente accusa un mal di gola unilaterale e forte dolore alla deglutizione.
Quando la presenza dell'ascesso diviene evidente, possono insorgere altri sintomi e segni, come:

  • Difficoltà ad aprire la bocca (trismo o trisma)
  • Deglutizione ancora più difficile, tanto che il paziente tende a sbavare
  • Cambiamenti del tono della voce o difficoltà a parlare
  • Alito cattivo
  • Mal d'orecchie unilaterale (N.B: dalla stessa parte del mal di gola)
  • Mal di testa e sensazione di malessere generale
  • Gonfiore in volto, in corrispondenza della tonsilla interessata, e dolore al collo
  • Febbre a 38-39°C
  • Edema e arrossamento dell'area tonsillare
  • Gonfiore dei linfonodi giugulo digastrici

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO

La presenza di un forte mal di gola unilaterale o il mancato miglioramento di una tonsillite sono due situazioni per le quali è buona norma contattare il proprio medico.
Quest'ultimo, qualora sospettasse un ascesso peritonsillare, prescriverà al paziente una visita specialistica presso un otorinolaringoiatra.

COMPLICAZIONI

Se non curato per tempo, un ascesso peritonsillare può ingrandirsi al punto da ostruire le vie respiratorie, causando difficoltà di respiro. Inoltre, sempre in caso di mancato trattamento, può dar luogo a:

Un ascesso peritonsillare grave e/o che ha dato luogo alle sopraccitate complicanze richiede il ricovero ospedaliero immediato.

Diagnosi

Per evitare complicazioni, gli ascessi peritonsillari devono essere diagnosticati per tempo, in maniera da poter iniziare tempestivamente il trattamento. Pertanto, ai primi sintomi sospetti, è bene contattare il proprio medico e, se quest'ultimo lo ritiene opportuno, anche un otorinolaringoiatra per una visita specialistica.

ESAME SPECIALISTICO

In presenza di un ascesso peritonsillare, è fondamentale individuare l'esatto batterio responsabile. Per far ciò, l'otorinolaringoiatra predispone degli esami colturali su un campione di cellule prelevato direttamente dalla regione peritonsillare infetta.

Trattamento

Per la maggior parte degli ascessi peritonsillari, la terapia prevede una combinazione di farmaci antibiotici ed antinfiammatori; a questi può aggiungersi un intervento chirurgico di drenaggio del pus accumulatosi.

Se la situazione è particolarmente seria, potrebbero anche crearsi le condizioni per un intervento di tonsillectomia, ovvero l'asportazione chirurgica delle tonsille palatine.

TERAPIA CON ANTIBIOTICI

Essendo provocato da un batterio, l'ascesso peritonsillare è curato innanzitutto con antibiotici.
Somministrati per via endovenosa o per via orale, i preparati battericidi più usati sono:

La scelta dell'antibiotico più appropriato spetta, ovviamente, al medico: essa dipende, in primo luogo, dal tipo di batterio infettante e, in secondo luogo, dallo stato di salute generale del paziente e dai farmaci che quest'ultimo assume per altre ragioni (contraccettivi ecc).

TERAPIA CON ANTINFIAMMATORI

Gli antinfiammatori (cioè i farmaci contro l'infiammazione) servono a ridurre il dolore (effetto antidolorifico), la febbre e, in generale, lo stato di sofferenza del paziente.
A seconda della gravità della situazione, potrebbero essere prescritti:

  • Corticosteroidi. Sono degli antinfiammatori molto potenti che, se assunti a dosi elevate e per lunghi periodi, possono determinare gravi effetti collaterali. Servono quando il mal di gola e le difficoltà di deglutizione sono molto serie.
  • Paracetamolo. È un antinfiammatorio dal più che discreto potere antidolorifico. Inoltre, gli effetti collaterali sono moderati e rari.
  • FANS. La sigla sta per Farmaci Antinfiammatori Non-Steroidei. Alleviano il senso di dolore in maniera più che discreta. Il FANS più prescritto è sicuramente l'ibuprofene.

CHIRURGIA

I possibili interventi chirurgici, per i casi di ascesso peritonsillare, sono tre:

Rimuovere le Tonsille Figura: la rimozione chirurgica "a freddo" delle tonsille. Dal sito: www.healthtopics.hcf.com.au
  • L'aspirazione con ago. Prevede l'uso di un ago molto lungo per aspirare il pus e gli altri fluidi contenuti nell'ascesso. Poiché potrebbe trattarsi di una procedura dolorosa, il medico somministra al paziente un sedativo e, se occorre, anche un anestetico ad uso locale, in maniera tale da rendere insensibile l'area interessata.
    L'aspirazione con ago può essere utile anche come procedura diagnostica, allo scopo di identificare il batterio infettante e pianificare la giusta terapia antibiotica.
  • L'incisione seguita dal drenaggio. Il medico pratica un'incisione sulla zona interessata e poi il drenaggio del pus e delle altre sostanze contenute in quest'ultima. Richiede l'iniezione di un sedativo e di un anestetico locale.
    Se è prevista un'incisione particolarmente grande, potrebbe essere necessaria anche l'anestesia generale.
  • La tonsillectomia. È l'intervento di rimozione chirurgica delle tonsille palatine. Richiede l'anestesia generale e si può effettuare con varie procedure. Risulta necessaria nei casi di ascesso peritonsillare grave. Per saperne di più, si consiglia di consultare l'articolo dedicato all'operazione di tonsillectomia presente a questa pagina.

Prognosi

Curato per tempo, l'ascesso peritonsillare è un disturbo risolvibile e dalla prognosi positiva. Se trattato con ritardo, invece, può comportare gravi complicazioni e richiedere un intervento di tonsillectomia (con tutti i rischi del caso).

CASI PIù™ GRAVI

Il ricovero ospedaliero previsto nei casi più gravi di ascesso peritonsillare potrebbe durare 2-4 giorni e imporre almeno 7 giorni di completo riposo.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza