Generalità
L'ascella è l'area anatomica del corpo umano situata inferiormente all'articolazione della spalla, laddove il margine laterale del torace incontra la porzione prossimale del braccio.
Paragonabile a una cavità, l'ascella contiene diverse decine di linfonodi e presenta un ricco contenuto di follicoli piliferi e ghiandolare sudoripare; inoltre, è sede di transito per importanti vasi sanguigni e nervi.
L'ascella ha un ruolo cruciale nel rilascio dell'odore contenente buona parte dei feromoni implicati nell'accoppiamento.
Cos'è l'Ascella?
L'ascella è l'area del corpo umano situata al di sotto dell'articolazione che collega il braccio al tronco, ossia l'articolazione gleno-omerale (o articolazione della spalla).
In base a un'altra definizione, appropriata quanto la precedente, l'ascella è lo spazio anatomico compreso tra la porzione superiore del lato del torace e l'estremità superiore del braccio.
Anatomia
L'ascella è di fatto una cavità, che risulta dalla particolare disposizione di: parete toracica, ossa e muscoli della spalla, e porzione prossimale dell'omero.
Rappresentante una delle zone anatomiche più calde del corpo umano, l'ascella è sede di transito di numerosi vasi sanguigni e linfatici nonché di nervi molto importanti; inoltre, ospita tra i 20 e i 40 linfonodi (non percepibili al tatto in condizioni di normalità) e presenta un'alta concentrazione di follicoli piliferi e ghiandole sudoripare.
Parete toracica, ossa e muscoli della spalla, e porzione prossimale dell'omero
Per capire appieno l'anatomia dell'ascella, è doveroso rivedere i seguenti concetti: parete toracica, ossa e muscoli della spalla, e porzione prossimale dell'omero.
- Parete toracica: è il bordo della cavità toracica; essa comprende la gabbia toracica (quindi il complesso costole – sterno – vertebre toraciche), i muscoli respiratori (diaframma e muscoli intercostali), una serie di tessuti connettivi e, infine, la cute che ricopre la gabbia toracica.
- Ossa della spalla: le ossa che concorrono alla formazione della regione anatomica della spalla sono la clavicola, la scapola e l'omero.
- Muscoli della spalla: i muscoli della spalla sono numerosi e si suddividono in intrinseci ed estrinseci; tra i muscoli intrinseci, figurano: il deltoide, il sovraspinato, il sottospinato, il piccolo rotondo, il sottoscapolare, il grande rotondo; tra i muscoli estrinseci, invece, rientrano: il dentato anteriore, il succlavio, il grande pettorale, il piccolo pettorale, il grande dorsale, lo sternocleidomastoideo, l'elevatore della scapola, il grande romboide, il piccolo romboide, il trapezio, il coracobrachiale, il bicipite brachiale e il tricipite brachiale.
- Porzione prossimale dell'omero: la porzione prossimale dell'omero, o epifisi prossimale dell'omero, è l'estremità superiore dell'omero, quella che confina con il tronco e che partecipa alla già citata articolazione gleno-omerale.
Curiosità
Data l'importanza che riveste l'articolazione gleno-omerale nella descrizione dell'ascella, vale la pena, una volta per tutte, chiarire in che cosa consiste: è l'elemento articolare che collega la cosiddetta testa dell'omero alla cosiddetta cavità glenoidea della scapola.
Confini dell'ascella
L'ascella confina:
- Superiormente, con il bordo esterno della prima costola, il bordo superiore della scapola e il bordo posteriore della scapola;
- Medialmente (cioè verso l'interno del corpo umano), con il muscolo dentato e la gabbia toracica;
- Anteriormente, con il muscolo pettorale maggiore, il muscolo pettorale minore e il muscolo succlavio;
- Posteriormente, con il muscolo sottoscapolare, il muscolo grande rotondo e il muscolo grande dorsale. È bene precisare che il sottoscapolare risiede sopra l'ascella, mentre il grande rotondo e il grande dorsale localizzano sotto l'ascella;
- Lateralmente(cioè verso l'esterno del corpo umano), con il cosiddetto solco intertubercolare dell'estremità prossimale dell'omero, il muscolo coracobrachiale e il capo corto del muscolo bicipite brachiale.
Piega ascellare anteriore e piega ascellare posteriore
In anatomia, il bordo anteriore dell'ascella prende il nome di piega ascellare anteriore, mentre il bordo posteriore dell'ascella è detta piega ascellare posteriore.
La piega ascellare anteriore è una regione arrotondata, formata principalmente dal margine inferiore del muscolo grande pettorale; la piega ascellare posteriore, invece, è una zona piatta, costituita per la maggior parte dai muscoli grande dorsale e grande rotondo.
Curiosità
La piega ascellare anteriore e la piega ascellare posteriore sono le due regioni dell'ascella che, in occasione di un notevole dimagrimento a partire da una condizione di obesità, denotano tale perdita di adipe mediante delle modificazioni del loro aspetto (in genere assumono un aspetto cadente).
Vasi sanguigni che transitano per l'ascella
Tra i vasi sanguigni arteriosi che transitano per l'ascella, figurano l'arteria ascellare e le sue branche (arteria toracica superiore, arteria toraco-acromiale, arteria toracica laterale, arteria sottoscapolare, arteria circonflessa anteriore dell'omero e arteria circonflessa posteriore dell'omero).
Per quanto concerne invece i vasi sanguigni venosi che passano per l'ascella, tra questi rientrano la vena ascellare e i suoi cosiddetti vasi tributari (vene brachiali, vena cefalica e vena basilica).
Nervi che transitano per l'ascella
A livello dell'ascella, risiedono la parte terminale del plesso brachiale e la porzione iniziale delle branche terminali del plesso brachiale; inoltre, transitano il nervo toracico lungo e i nervi intercostobrachiali.
- Plesso brachiale: è la formazione reticolare dei nervi spinali cervicali C5, C6, C7 e C8, e del nervo spinale toracico T1, che provvede, tramite le sue innumerevoli branche sia sensitive che motorie, all'innervazione di spalla, parte del torace, braccio, avambraccio e mano;
- Branche terminali del plesso brachiali: sono le diramazioni più importanti del plesso brachiale; con principio proprio all'altezza dell'ascella, sono in tutto 5 e si chiamano: nervo ascellare, nervo muscolocutaneo, nervo radiale, nervo ulnare e nervo mediano;
- Nervo toracico lungo: è una branca collaterale del plesso brachiale;
- Nervi intercostobrachiali: sono diramazioni dei nervi intercostali e hanno funzione sensitiva.
Linfonodi dell'ascella
I linfonodi dell'ascella, noti anche come linfonodi ascellari, sono suddivisibili in 6 gruppi: il gruppo anteriore (o gruppo pettorale), il gruppo posteriore (o gruppo sottoscapolare), il gruppo laterale, il gruppo centrale, il gruppo deltopettorale (o gruppo infraclavicolare) e il gruppo apicale.
I linfonodi dell'ascella drenano i vasi linfatici dei quadranti laterali della mammella omolaterale, i vasi linfatici superficiali della parete toracica, i vasi linfatici superficiali della parte di addome che sovrasta l'ombelico e, infine, i vasi linfatici dell'arto superiore omolaterale.
Breve precisazione
Secondo alcune visioni anatomiche, i linfonodi del gruppo deltopettorale non appartengono alla categoria dei linfonodi dell'ascella, in quanto risiedono al di fuori della regione ascellare.
Muscoli dell'ascella
L'ascella stringe rapporti con diversi muscoli, ma soltanto per due di questi è luogo di transito. I muscoli in questione sono il muscolo bicipite brachiale e il muscolo coracobrachiale, i quali attraversano la regione ascellare con i tendini aventi inserzione a livello del processo coracoideo della scapola.
Tessuto adiposo dell'ascella
La regione dell'ascella include una certa quantità di tessuto adiposo; particolarmente visibile nelle persone in sovrappeso od obese, questo tessuto adiposo si distribuisce attorno ai vasi sanguigni, le strutture nervose e i linfonodi descritti nelle sezioni precedenti.
Funzione
Studi scientifici hanno dimostrato che la regione ascellare (ossia dove risiede l'ascella) produce ed emette gran parte dell'odore caratteristico di un essere umano; odore che tra l'altro, sempre secondo i medesimi studi scientifici, sembra contenere un gran numero di feromoni correlati all'accoppiamento.
Curiosità
Secondo gli esperti, l'odore emanato dall'ascella sarebbe più importante, per quanto concerne la presenza in esso di feromoni correlati all'accoppiamento, dell'odore emanato dall'area genitale.
Patologie
In ambito patologico, la regione dell'ascella è importante in numerose circostanze cliniche, poiché sede di dolore (si veda dolore all'ascella) e di altri sintomi utili alla diagnosi; tra le sopraccitate circostanze cliniche, vale la pena ricordare: la sindrome dello stretto toracico, il tumore al seno, l'intertrigine, la psoriasi inversa, l'iperidrosi, l'idrosadenite suppurativa, l'herpes zoster, la dermatite da contatto irritativa derivante dall'impiego eccessivo di detergenti per la pelle, tutte quelle infezioni che causano l'ingrossamento dei linfonodi dell'ascella, la follicolite ascellare e i foruncoli ascellari.