Artrosi cervicale: quali sono i sintomi, cosa fare, quale farmaco assumere e cosa può peggiorarla

Artrosi cervicale: quali sono i sintomi, cosa fare, quale farmaco assumere e cosa può peggiorarla
Ultima modifica 30.11.2023
INDICE
  1. Cosa succede nell’artrosi cervicale? Meccanismo patologico
  2. Quali sono i sintomi dell’artrosi cervicale?
  3. Cosa fare? Trattamenti e terapia dell’artrosi cervicale
  4. Quale farmaco assumere per l’artrosi cervicale?
  5. Cosa può peggiorare l’artrosi cervicale? Ecco cosa non fare

L'artrosi cervicale o cervicoartrosi è una condizione ortopedica disagevole ma comune, para-fisiologica nella popolazione anziana, e che ha come causa primaria la degenerazione dei dischi vertebrali.

Pur essendo correlata al meccanismo di invecchiamento, la sua conferma diagnostica si verifica generalmente tra i 60 e i 70 anni, e non necessariamente in piena epoca geriatrica. Se colpisce i giovani, di solito, è la conseguenza secondaria di eventi traumatici, malattie o fattori genetico-ereditari.

Il meccanismo patologico dell'artrosi cervicale è piuttosto semplice, comune alle altre forme artrosiche del rachide, e consiste nell'usura dei dischi vertebrali. In forma precoce, come anticipato, rappresenta la conseguenza di fattori primari quali insulti con conseguenze ortopediche (incidenti stradali, sportivi, di lavoro ecc.) od osteoartrite.

La complicazione che, più spesso, si associa all'artrosi cervicale è la formazione di osteofiti. Questi possono essere definiti come speroni ossei dovuti alla calcificazione anomala che interessa i margini esterni della/e articolazioni colpite. Si tratta di formazioni che, quando irritano le terminazioni / radici dei nervi, oppure quando si rompono e scivolano all'interno dello spazio articolare, possono provocare infiammazione e dolore molto intenso, a volte difficili da trattare se non con la chirurgia.

Per ridurre significativamente lo sviluppo dell'artrosi, è necessario mantenere una buona postura, svolgere attività fisica regolare (incluso l'allenamento della mobilità) e adottare costantemente un corretto utilizzo della schiena.

In questo breve articolo approfondiremo i sintomi, cosa fare, quali farmaci assumere e cosa può peggiorare l'artrosi cervicale.

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Cosa succede nell’artrosi cervicale? Meccanismo patologico

Come anticipato, l'artrosi cervicale è la conseguenza dell'usura dei dischi intervertebrali, con conseguente aumento degli attriti articolari, infiammazione, dolore e ulteriori complicazioni.

All'indagine immaginografica (RX o risonanza magnetica), il rachide cervicale artrosico presenta una deformazione ipertrofica delle vertebre, un restringimento del canale midollare, con possibile compressione delle radici nervose e dolore, che può irradiarsi agli arti superiori e limitare la mobilità della testa.

Il processo infiammatorio che ne deriva è inoltre la causa della formazione di osteofiti, "becchi" ossei che si ergono ai margini articolari e possono causare una riduzione dei forami vertebrali, la conseguente sindrome da compressione, con radicolite e dolore midollare.

Quali sono i sintomi dell’artrosi cervicale?

Generalmente, l'artrosi cervicale si manifesta con dolore al movimento del capo, torcicollo, vertigini, mal di testa, nausea e rigidità.

Se vengono coinvolte le radici nervose, il dolore può irradiarsi agli arti superiori, fino alle mani, anche con formicolio e scarsa sensibilità.

I sintomi neurologici si presentano con: sensazione di vertigine nei cambiamenti di posizione (da sdraiato a in piedi), sensazione di instabilità stando in piedi con gli occhi chiusi e disturbi dell'equilibrio.

Per approfondire: Sintomi Artrosi Cervicale

Cosa fare? Trattamenti e terapia dell’artrosi cervicale

La terapia per l'artrosi cervicale è sostanzialmente di tipo conservativo, preventivo sul peggioramento e sintomatico.

Nella maggior parte dei casi, il trattamento è costituito da coadiuvazione di più terapie, più o meno efficaci, in base al caso. Quasi sempre, tuttavia, è necessaria una base di somministrazione farmacologica, sia contro il dolore, sia contro l'infiammazione (vedi sotto).

Un trattamento considerato globalmente abbastanza efficace è il Plasma Ricco di Piastrine o Platelet-Rich Plasma (PRP) che, contenendo fattori di crescita e sostanze antinfiammatorie, è in grado di attenuare la sintomatologia.

Altri trattamenti più o meno risolutivi sono: fisiokinesiterapia (FKT), terapie fisiche locali – come laser e tekar terapiaapplicazione del collare ortopedico, trattamenti osteopatici e ginnastica posturale.

Qualora si verificassero gravi deficit neurologici, può essere necessario l'intervento chirurgico, con decompressione, laminectomia, stabilizzazione o applicazione di protesi intervertebrali o articolari.

Quale farmaco assumere per l’artrosi cervicale?

I farmaci di elezione per il trattamento dell'infiammazione e del dolore provocati dall'artrosi cervicale sono: antidolorifici, antinfiammatori non steroidei (FANS), paracetamolo, cortisone, miorilassanti e neuro protettori.

Cosa può peggiorare l’artrosi cervicale? Ecco cosa non fare

I comportamenti da evitare in caso di artrosi cervicale sono, tutto sommato, abbastanza intuibili.

Di solito, il dolore peggiora quando il collo viene tenuto in una posizione per periodi prolungati, come quando si guida, si legge o si lavora al computer. È buona norma, pertanto, cambiare posizione di frequente o sciogliere il collo, magari adottando esercizi specifici suggeriti da un professionista.

Anche i movimenti bruschi e repentini sono spesso causa di acuzie. Ad esempio, scuotendo la testa o flettendo o estendendo rapidamente il collo.

Per lo stesso principio, anche l'attività sportiva e quella lavorativa dovrebbero essere scelte o modulate con attenzione. È inutile tentare di stilare una lista delle attività da fare o non fare.

Ovviamente, gli sport da contatto (ad es. rugby) e quelli da combattimento (ad es. pugilato) sarebbero da abolire completamente. Spesso però, anche l'allenamento "mal fatto" con i sovraccarichi (palestra) fa più danni che altro, così come la posizione del ciclista crea un discomfort tutt'altro che trascurabile. Molti corridori lamentano acuzie post allenamento, dovute allo stress ripetitivo da rimbalzo e vibrazione, e i nuotatori (soprattutto delfinisti) quasi sempre si vedono costretti a rimodulare l'allenamento.

Anche le basse temperature sono spesso causa di intensificazione sintomatologica. Questo perché, essendoci un irrigidimento muscolare di base, esponendosi al classico "colpo d'aria", non si può far altro che aggravare la scarsa flessibilità dei tessuti contrattili.

Se l'artrosi cervicale non è particolarmente grave, l'immobilizzazione completa delle articolazioni può essere controproducente. Il timore di sentire dolore spinge molti a muoversi in maniera "robotica", anche senza un reale motivo. Questo è sbagliato perché, per conservare funzionalità, i muscoli e le articolazioni devono rimanere in movimento. Va da sé che si debbano evitare sforzi eccessivi, ma conservare più possibile il ROM cervicale, la flessibilità e l'elasticità muscolare, sono capi saldi della terapia conservativa per l'artrosi cervicale.

Per approfondire: Guarda il nostro video sull'artrosi cervicale 

Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer