Apparato Genitale Maschile: Cos'è? Anatomia, Funzione e Patologie

Apparato Genitale Maschile: Cos'è? Anatomia, Funzione e Patologie
Ultima modifica 18.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'Apparato Genitale Maschile?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

L'apparato genitale maschile è il complesso di organi e strutture anatomiche dell'uomo preposto alla riproduzione sessuale umana.

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Equivalente funzionale dell'apparato riproduttore femminile nella donna, l'apparato genitale maschile comprende: i due testicoli, i due epididimi, i due dotti deferenti, le due vescicole seminali, la prostata, il pene, lo scroto e le ghiandole bulbo-uretrali.
I testicoli sono deputati alla secrezione degli ormoni sessuali maschili e alla produzione degli spermatozoi; gli epididimi contribuiscono alla maturazione degli spermatozoi; i dotti deferenti servono a immettere gli spermatozoi nell'uretra maschile, il canale che servirà alla loro espulsione al verificarsi dell'eiaculazione; le vescicole seminali e la prostata producono dei liquidi che servono a formare, assieme gli spermatozoi, lo sperma, cioè lo sostanza fluida emessa durante l'eiaculazione; il pene è l'organo protagonista della copulazione; lo scroto è la sacca cutanea che protegge e mantiene alla giusta temperatura i testicoli; le ghiandole bulbo-uretrali, infine, producono un liquido che serve mantenere pulita l'uretra maschile dall'urina.

Cos'è l'Apparato Genitale Maschile?

L'apparato genitale maschile è il complesso di organi e strutture anatomiche dell'uomo, che, grazie alla sua interazione con l'apparato genitale femminile della donna, rende possibile la riproduzione sessuale umana.
L'apparato genitale maschile è anche noto come apparato riproduttore maschile.

Anatomia

L'apparato genitale maschile comprende: i due testicoli, i due epididimi, i due dotti deferenti, le due vescicole seminali, la prostata, il pene, lo scroto e le due ghiandole bulbo-uretrali.
A eccezione del pene e dello scroto – che risiedono all'esterno del corpo umano, risultando visibili – tutte le altre componenti dell'apparato genitale maschile sono racchiuse all'interno della pelvi e/o dello stesso scroto; in particolare, gli elementi dell'apparato riproduttore maschile contenuti nello scroto sono i testicoli, gli epididimi e il tratto iniziale dei dotti deferenti, mentre gli elementi dell'apparato genitale maschile interni alla pelvi sono la prostata, le vescicole seminali, il tratto rimanente dei dotti deferenti e le ghiandole bulbo-uretrali.

Testicoli

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Contenuto nello scroto, il testicolo (o didimo) è la ghiandola pari, di forma ovale e delle dimensioni di un'oliva, che ricopre il compito di gonade maschile.

Nel maschio adulto, i testicoli misurano mediamente 3,5-4 centimetri, in lunghezza, e 2,5 centimetri circa, in larghezza, e pesano attorno ai 20 grammi.

Nello scroto, i testicoli si posizionano uno a destra e uno a sinistra; il testicolo sinistro si trova più in basso di quello destro.

Le gonadi – rappresentate dai testicoli, nell'uomo, e dalle ovaie, nella donna – sono gli organi sessuali primari dell'apparato genitale umano.

STRUTTURA DEL TESTICOLO

Ricoperto dalla cosiddetta tunica albuginea, il testicolo si caratterizza per 3 diverse tipologie di cellule:

  • Le cellule interstiziali di Leydig o più semplicemente cellule di Leydig,
  • Le cellule germinali e
  • Le cellule del Sertoli.

Unite assieme, le cellule germinali e le cellule del Sertoli costituiscono i cosiddetti tubuli seminiferi, le funzioni dei quali saranno oggetto di discussione nel capitolo dedicato alla funzione dell'apparato genitale maschile.

Sulla parte superiore di ciascun testicolo, trova posto una formazione di piccoli e delicati canali, che prende il nome di rete testis; la rete testis unisce, sfruttando il passaggio attraverso i cosiddetti dotti efferenti, i tubuli seminiferi del testicolo all'epididimo omolaterale.

In anatomia, l'aggettivo "omolaterale" significa "dello stesso lato" o "sullo stesso lato".

Per approfondire: Testicoli: Cosa Sono? Anatomia e Funzione

Epididimi

L'epididimo è il condotto pari, disposto a spirale, che collega il testicolo omolaterale al dotto deferente omolaterale.

Ricoperti da tessuto connettivo e situati in posizione postero-laterale rispetto ai testicoli, gli epididimi sono strutture solide, costitute sostanzialmente da 3 porzioni:

  • La testa espansa, che è il tratto immediatamente collegato ai testicoli;
  • Il corpo, che è il tratto centrale;
  • La coda, che è il tratto terminale posto in comunicazione diretta con i dotti deferenti.

Gli epididimi sono condotti molto lunghi: srotolati, infatti, raggiungono una lunghezza pari a circa 6 metri.

Dotti Deferenti

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Il dotto deferente è il canale pari, lungo circa 30 centimetri da srotolato, che congiunge l'epididimo omolaterale, a livello dello scroto, al dotto eiaculatorio omolaterale, presente a livello pelvico e posto in comunicazione con le vescicole seminali e la sezione prostatica dell'uretra maschile.
Il dotto deferente è anche noto come dotto spermatico.

Per approfondire: Uretra Maschile: Cos'è? Anatomia e Funzione

Riepilogo di alcuni concetti fondamentali relativi a testicoli, epididimi e dotti deferenti

Alla luce di quanto descritto finora, ciascun testicolo è collegato a un epididimo, il quale, a sua volta, è unito a un dotto deferente.

Vescicole Seminali

Conosciuta anche come ghiandola seminale, la vescicola seminale è la ghiandola esocrina pari tubulare e raggomitolata dell'apparato genitale maschile, che, nella pelvi, prende posto dietro e inferiormente alla vescica urinaria, e lateralmente all'ultimo tratto dei dotti deferenti.

Le vescicole seminali sono dotate di un dotto per l'escrezione del loro secreto (si veda capitolo sulla funzione), il quale confluisce nei già citati dotti eiaculatori formati dai dotti deferenti.

Le vescicole seminali sono lunghe 5 centimetri circa, nella versione naturale (ossia raggomitolata), mentre raggiungono una lunghezza di anche 10 centimetri, nella versione srotolata non naturale.

Prostata

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Conosciuta anche con il nome di ghiandola prostatica, la prostata è la ghiandola esocrina impari dell'apparato genitale maschile, che, nella pelvi, trova sede esattamente sotto la vescica urinaria e davanti all'intestino retto.

La prostata circonda l'uretra maschile nel tratto compreso tra il muscolo sfintere uretrale interno e il muscolo sfintere uretrale esterno (tale tratto è la già citata sezione prostatica dell'uretra maschile); il rapporto della prostata con l'uretra maschile, tuttavia, non si limita alla vicinanza: la ghiandola prostatica, infatti, emette dei canali, chiamati dotti prostatici, che si aprono sull'uretra maschile, sempre sulla sezione prostatica di questa, mettendo così in comunicazione le due strutture anatomiche.

Simile, per forma e dimensioni, a una castagna, la prostata pesa mediamente 11 grammi.

Da ricordare

La sezione prostatica dell'uretra maschile accoglie non soltanto le aperture dei dotti prostatici, provenienti dalla prostata, ma anche le aperture dei dotti eiaculatori, i quali uniscono assieme i dotti deferenti e il dotto escretore delle vescicole seminali.

STRUTTURA DELLA PROSTATA

La prostata presenta un epitelio secretorio principalmente pseudostratificato, comprensivo di cellule colonnari sviluppate in altezza e cellule basali supportate da uno stroma fibro-elastico contenente fasci muscolari.

Sulla prostata, inoltre, sono presenti anche aree di epitelio cubico, squamoso e di transizione.

Pene

Il pene è l'organo dell'apparato genitale maschile protagonista dell'atto sessuale, in quanto deputato alla copulazione.

Circondato da pelo, il pene è una delle due componenti esterne dell'apparato riproduttore maschile (l'altra è lo scroto); esso è situato a livello pelvico, tra pube e perineo.

Per adempiere alle sue funzioni sessuali, il pene sfrutta l'uretra; come il lettore avrà modo di approfondire a breve, infatti, all'interno del pene, per l'intera estensione di questo, transita il tratto delle vie urinarie preposto all'escrezione dell'urina contenuta in vescica.

STRUTTURA DEL PENE

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Di forma cilindrica e ricoperto di pelle, il pene è costituito da:

  • La radice. È la sede di aggancio del pene all'area tra pube e perineo;
  • L'asta (o corpo). Immediatamente successiva alla radice, è la porzione centrale e più lunga del pene.
    L'asta del pene comprende gli elementi fondamentali per il fenomeno dell'erezione, ossia: i corpi cavernosi, le arterie cavernose confinate all'interno dei corpi cavernosi appena nominati e il corpo spongioso; inoltre, include buona parte dell'uretra maschile (sezione spongiosa), la quale percorre, internamente, tutto il corpo spongioso;
  • Il glande (o testa del pene). È la porzione a forma di cupola posta al termine dell'asta e rappresentante la parte finale del pene.
    Coperto dal prepuzio (a cui è collegato tramite il frenulo penieno), il glande è ricco di terminazioni nervose sensitive, che lo rendono particolarmente percettivo alle stimolazioni sessuali finalizzate all'eccitazione e alla riproduzione.
    Il glande, inoltre, accoglie l'ultimo tratto della sezione spongiosa dell'uretra maschile e l'apertura esterna di questa, cioè il cosiddetto meato urinario.

Breve riepilogo delle caratteristiche principali del pene

  • Il pene è l'organo dell'apparato genitale maschile deputato alla copulazione.
  • Percorso dall'uretra (cioè il canale per lo svuotamento della vescica), il pene sfrutta quest'ultima per adempiere alle proprie funzioni sessuali.
  • Il pene comprende delle strutture, quali i corpi cavernosi, le arterie cavernose e il corpo spongioso, che servono a garantire l'erezione, un fenomeno fondamentale per la riproduzione sessuale umana.

Scroto

Situato appena sotto la radice del pene (quindi in zona pubica), lo scroto è la sacca cutanea entro cui risiedono i due testicoli, i due epididimi e il tratto iniziale dei due dotti deferenti.

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Sotto lo strato di cute, lo scroto possiede due muscoli particolari, chiamati muscolo dartos e muscolo cremastere, i quali gli conferiscono un aspetto diverso a seconda della temperatura esterna.
In particolare, quando la temperatura è bassa, i muscoli dartos e cremastere si contraggono, rendendo lo scroto rugoso e più piccolo; quando invece la temperatura è sufficientemente alta, i muscoli in questione si rilassano, rilasciando la pelle dello scroto e aumentandone le dimensioni.

Di norma, il scroto è ricoperto da un popolazione importante di peli, che si sommano alla componente pilifera che circonda il pene.

Ghiandole Bulbo-Uretrali

Situate nelle vicinanze delle sezione membranosa dell'uretra maschile (terza porzione dell'uretra maschile), le ghiandole bulbo-uretrali sono le due ghiandole esocrine collegate, tramite una serie di dotti escretori, alla sezione spongiosa nonché finale della sopraccitata uretra.
Questo collegamento, chiaramente, permette alle ghiandole bulbo-uretrali di riversare il proprio secreto nel canale uretrale dell'uomo.

Le ghiandole bulbo-uretrali si presentano con una colorazione gialla e misurano un centimetro circa di diametro.

Le ghiandole bulbo-uretrali dell'apparato genitale maschile corrispondono alle ghiandole di Bartolini dell'apparato genitale femminile.

L'insieme delle ghiandole bulbo-uretrali, della prostata e delle vescicole seminali costituisce il cosiddetto complesso delle ghiandole accessorie dell'apparato genitale maschile.

Funzione

L'apparato genitale maschile è al servizio della riproduzione sessuale umana; inoltre, ha il compito di controllare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari dell'uomo.

Funzione dei Testicoli

I testicoli ricoprono due funzioni estremamente importanti: la secrezione degli ormoni sessuali maschili e la produzione degli spermatozoi (processo anche noto come spermatogenesi).

Nei testicoli, a occuparsi della secrezione degli ormoni sessuali maschili sono le cellule di Leydig; ad adempiere, invece, alla produzione degli spermatozoi sono le cellule germinali, coadiuvate dalle cellule del Sertoli (le quali hanno il compito di fornire i nutrienti necessari alle cellule germinali per funzionare al meglio).

Si ricorda che le cellule germinali e le cellule del Sertoli costituiscono i tubuli seminiferi.
Pertanto, la produzione degli spermatozoi avviene nei tubuli semiferi.

ORMONI SESSUALI MASCHILI

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Gli ormoni sessuali maschili (o androgeni) sono deputati a controllare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari dell'uomo, i quali, nel dettaglio, sono:

  • La crescita del pene e degli stessi testicoli;
  • La comparsa dei peli sul corpo e della barba;
  • L'irrobustimento della muscolatura;
  • L'allargamento delle spalle;
  • L'ingrandimento della prostata;
  • L'accentuazione del pomo d'Adamo, con il conseguente cambio della voce.

Tra gli ormoni sessuali maschili, figurano: il testosterone (il più importante), l'androstenedione, l'androstenediolo, il deidropiandrosterone, l'androsterone e il diidrotestosterone.

Cosa sono i caratteri sessuali secondari?

I caratteri sessuali secondari sono quelle caratteristiche che cominciano a notarsi a partire dalla pubertà e che permettono di distinguere l'uomo dalla donna.

SPERMATOZOI

Gli spermatozoi sono le cellule sessuali maschili (o gameti maschili).
Gli spermatozoi, infatti, sono le cellule che si occupano della riproduzione umana, andando a fecondare l'ovocita femminile, all'interno delle tube di Falloppio.

L'ovocita (o cellula uovo od oocita) è la cellula sessuale della donna, quindi l'equivalente dello spermatozoo per l'uomo.
È da segnalare che, mentre un uomo adulto sano produce dai 100 ai 200 milioni di spermatozoi al giorno, una donna adulta sana produce una cellula uovo soltanto ogni 28 giorni (ciclo mestruale).

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Gli spermatozoi sono la componente principale dello sperma, ossia il liquido che il pene emette, ad erezione avvenuta, con l'eiaculazione, e che ha tutte le potenzialità, una volta all'interno del condotto vaginale, di raggiungere le tube di Falloppio e fecondare la cellula uovo femminile.

Dal punto di vista morfologico, lo spermatozoo è una cellula molto piccola (5-7 micrometri), composta da:

  • Una testa, contenente il nucleo cellulare e l'acrosoma;
  • Una porzione intermedia, ricca di mitocondri;
  • Una coda, dotata di mobilità e chiamata flagello.

Alcune curiosità sugli spermatozoi

  • La particolare morfologia degli spermatozoi è fondamentale per il processo riproduttivo, in quanto consente loro di potersi incontrare e fondere con la cellula uovo, all'interno dell'apparato genitale femminile.
  • A fecondare l'ovocita femminile è uno spermatozoo soltanto; gli spermatozoi esclusi da questo processo, però, non sono inerti, tutt'altro: essi, infatti, favoriscono l'entrata dello spermatozoo fecondante, distruggendo la barriera protettiva che avvolge la cellule uovo femminile.

Funzione degli Epididimi

Gli epididimi agiscono come depositi temporanei per la maturazione degli spermatozoi prodotti dai testicoli.
Negli epididimi, infatti, gli spermatozoi sostano per 18-24 ore e, in quest'arco di tempo, acquisiscono quelle capacità di movimento necessarie per poter raggiungere l'ovocita femminile, se e quando si troveranno all'interno delle tube di Falloppio.

Funzione dei Dotti Deferenti

I dotti deferenti hanno il compito di trasportare gli spermatozoi dagli epididimi ai dotti eiaculatori, con i quali sono in comunicazione.

Funzione delle Vescicole Seminali

Le vescicole seminali secernono una parte della componente liquida dello sperma; per la precisione, producono il liquido alcalino che, nello sperma, agisce da fonte di nutrimento per gli spermatozoi.

Grazie al liquido emesso dalle vescicole seminali, gli spermatozoi vivono più a lungo.

Approfondimento: caratteristiche del liquido secreto dalle vescicole seminali

  • Il secreto delle vescicole seminali costituisce il 70-85% della parte fluida dello sperma.
  • Il liquido prodotto dalle vescicole seminali non è presente nella primissima frazione di eiaculato.
  • Il secreto delle vescicole seminali è un fluido viscoso, che contiene: proteine, enzimi, fruttosio, muco, vitamina C, flavine, fosforilcolina e prostaglandine.

Funzione della Prostata

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La prostata secerne, sostanzialmente, l'altra parte della componente liquida dello sperma; più nel dettaglio, produce un liquido alcalino biancastro, simile a quello prodotto dalle vescicole seminali, la cui funzione è neutralizzare l'ambiente acido della vagina femminile, al fine di proteggere gli spermatozoi e prolungarne la vita all'interno dell'apparato genitale della donna.

Normalmente, nel condotto vaginale ci sono delle condizioni di pH acido poco favorevoli alla sopravvivenza degli spermatozoi.
Il liquido secreto dalla prostata serve a neutralizzare il pH della vagina, così da rendere quest'ultima meno inospitale per gli spermatozoi contenuti nello sperma.

Il fluido prostatico combinato al fluido delle vescicole seminale prende il nome generico di liquido seminale (o fluido seminale).

Approfondimento: caratteristiche del liquido secreto dalla prostata

Funzione del Pene

Il pene è l'organo dell'apparato genitale maschile che, nel corso del rapporto sessuale tra uomo e donna, permette di rilasciare lo sperma all'interno del condotto vaginale, tramite il fenomeno dell'eiaculazione.

L'eiaculazione è l'atto di emissione dello sperma da parte del pene; l'uomo raggiunge l'eiaculazione mediante l'erezione del pene, ossia il processo per cui quest'ultimo s'inturgidisce, diventa più grande e si eleva.

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Come anticipato nella sezione dedicata all'anatomia del pene, quest'ultimo sfrutta l'uretra (che lo attraversa lungo il corpo spongioso) e il meato urinario, per emettere lo sperma.

La generazione dello sperma avviene poco prima dell'eiaculazione.
In prossimità dell'eiaculazione, infatti, vescicole seminali e prostata secernono i propri liquidi di competenza e li immettono, tramite i dotti eiaculatori e i dotti prostatici, nell'uretra maschile, dove nel frattempo giungono anche gli spermatozoi dai dotti deferenti e, ancora una volta, dai dotti eiaculatori.

Funzione delle Ghiandole Bulbo-Uretrali

Le ghiandole bulbo-uretrali sono deputate alla produzione di un liquido, che serve a lubrificare l'ultimo segmento dell'uretra maschile e a detergerlo dai residui di urina capaci di inficiare sulla qualità dello sperma.

Il liquido secreto dalla ghiandole bulbo-uretrali non fa parte dello sperma.

Funzione dello Scroto

Lo scroto serve a:

  • Proteggere i testicoli, gli epididimi e il tratto iniziale dei dotti deferenti;
  • Mantenere i testicoli alla temperatura che garantisce la produzione di spermatozoi di qualità (una temperatura errata a livello testicolare compromette la qualità degli spermatozoi).

Patologie

Numerose condizione mediche possono colpire l'apparato riproduttore maschile; tra queste condizioni mediche, meritano una citazione: l'ipogonadismo maschile, il criptorchidismo, la prostatite, l'ipertrofia prostatica benigna, la disfunzione erettile, il tumore al testicolo, il varicocele e il tumore al pene.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza