Ultima modifica 14.02.2020

Generalità

L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare particolarmente grave. Chi ne è colpito va in contro a una marcata perdita di peso, a causa della paura morbosa di ingrassare e di una visione distorta della propria immagine corporea.
Anoressia NervosaLe cause scatenanti sono poco chiare. In merito, i medici hanno formulato varie teorie, le quali partono dal presupposto che, all'origine dell'anoressia nervosa, vi sia un insieme di fattori biologici, psicologici e ambientali.
La sintomatologia dell'anoressia nervosa è assai ampia e dipende, principalmente, dalla paura di ingrassare. Questa paura fa sì che il paziente non si alimenti in maniera adeguata e, per questo motivo, sviluppi una serie di problematiche legate all'assenza di cibo.
La terapia prevede trattamenti di psicoterapia e interventi finalizzati al ripristino del normale peso corporeo.

Cos'è l'anoressia nervosa?

L'anoressia nervosa, o semplicemente anoressia, è un grave disturbo alimentare, che, in chi ne è affetto, è motivo di:

  • un'eccessiva perdita di peso,
  • una forte paura di ingrassare
  • una visione distorta della propria immagine corporea.

Il soggetto anoressico, infatti, è molto magro, monitora costantemente il proprio peso corporeo, evita di mangiare e si vede più "grasso" di quello che è in realtà.
L'anoressia nervosa sconvolge la vita di una persona, in quanto il pensiero legato al peso corporeo interferisce con qualsiasi altra attività quotidiana, dalla scuola o il lavoro ai rapporti interpersonali.

EPIDEMIOLOGIA

L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare prettamente femminile, anche se, negli ultimi anni, si sta diffondendo sempre più anche nella popolazione di sesso maschile.
Secondo alcune stime, relative al Mondo Occidentale, le donne con anoressia nervosa sarebbero tra le 9 e le 43 ogni 1.000 (cioè tra lo 0,9 e il 4,3%); mentre, gli uomini con anoressia nervosa sarebbero al massimo 3 ogni 1.000 (cioè circa lo 0,3%).
In genere, i soggetti affetti sono adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Cause

Le precise cause dell'anoressia nervosa sono poco chiare. Secondo medici ed esperti in materia, alla sua comparsa contribuirebbe un insieme di fattori di tipo biologico, psicologico e ambientale.

FATTORI BIOLOGICI

Sulla base di alcuni ritrovamenti scientifici, alcuni ricercatori sostengono che l'insorgenza dell'anoressia nervosa sia legata a una predisposizione genetica.
In altre parole, ritengono che l'espressione di determinati geni sia un fattore favorente l'anoressia nervosa.
Al momento attuale, la sopraccitata teoria presenta ancora alcuni punti in sospeso, che solo le future ricerche potranno chiarire in maniera definitiva.

FATTORI PSICOLOGICI

Analizzando il profilo psicologico delle persone con anoressia nervosa, gli esperti in materia di disturbi alimentari hanno notato che molti malati hanno in comune tra loro un certo tipo di carattere/comportamento. Per tale motivo, hanno pensato che la comparsa dell'anoressia nervosa sia legata, in qualche modo, alla personalità e ai tratti comportamentali di un individuo.
Scendendo nei particolari del suddetto studio, le persone caratterialmente predisposte a sviluppare l'anoressia nervosa sarebbero:

  • Coloro che hanno una spiccata tendenza a soffrire di ansia o depressione.
  • Coloro che hanno difficoltà a gestire lo stress.
  • Coloro che si preoccupano facilmente pensando al futuro o che ne sono, per una qualche ragione, impauriti.
  • I soggetti perfezionisti, che si pongono d'abitudine rigorosi obiettivi e che sono molto esigenti da loro stessi.
  • Gli individui particolarmente riservati.
  • Coloro che hanno ossessioni/compulsioni o che soffrono del cosiddetto disturbo ossessivo-compulsivo.

FATTORI AMBIENTALI

Premessa: un fattore ambientale è una qualsiasi circostanza, evento o abitudine che può condizionare la vita di un individuo, in una certa misura.
Secondo l'opinione dei medici e degli specialisti in disturbi alimentari, il più importante fattore ambientale, associato alla comparsa dell'anoressia nervosa, sarebbe l'esposizione mediatica al mito "magro uguale bello", tipico della cultura Occidentale moderna.
Del resto, se consultiamo una qualsiasi rivista o guardiamo la televisione, abbiamo un'alta probabilità di imbatterci in pubblicità che hanno per protagonisti donne e/o uomini, tante volte di successo, dal fisico asciutto e privo di inestetismi.
Oltre all'esaltazione della magrezza operata dai media, altri fattori ambientali che sembrano contribuire, più o meno marcatamente, allo sviluppo dell'anoressia nervosa sono:

  • La pratica di sport o attività lavorative in cui è importante possedere un fisico estremamente magro. È il caso, per esempio, di chi fa danza o ginnastica artistica o delle modelle e dei modelli che sfilano per professione. Per tutti questi individui, il controllo del peso corporeo è d'obbligo.
  • Lo stress emotivo che, talvolta, può derivare dalla morte di una persona cara, da un cambio di abitazione o di scuola, dalla perdita dell'attività lavorativa, dalla fine di un rapporto di coppia ecc.
  • I cambiamenti anatomici che si verificano durante la pubertà. Durante gli anni della pubertà, il corpo umano subisce diverse modificazioni. Se particolarmente evidenti, tali modificazioni potrebbero rappresentare un profondo disagio per alcuni individui, soprattutto se quest'ultimi sono oggetto di scherno o di particolari attenzioni da parte dei coetanei.
    Tutto ciò spiegherebbe, in parte, perché l'anoressia nervosa colpisce prevalentemente i soggetti di giovane età.
  • L'appartenenza al sesso femminile. Rispetto agli uomini, le donne riservano maggiori attenzioni al peso corporeo e questo potrebbe essere il motivo per cui sono maggiormente inclini ad ammalarsi di anoressia nervosa.
  • La presenza, in famiglia, di persone con anoressia nervosa o altri disturbi alimentari simili. Situazioni di questo genere potrebbero coinvolgere, emotivamente, alcuni familiari e indurre, in quest'ultimi, lo sviluppo di problematiche di uguale natura. In genere, i soggetti su cui desta maggiore impressione la vista di un familiare con anoressia nervosa sono gli adolescenti.
  • Una dieta dimagrante mal controllata.
  • L'essere stati vittime di violenze fisiche o abusi sessuali. Secondo alcuni studi, sussisterebbe una certa correlazione tra episodi di questo genere e l'anoressia nervosa.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Anoressia: come riconoscerla?


L'anoressia nervosa presenta una serie di sintomi e segni fisici e una serie di manifestazioni comportamentali.
I sintomi e i segni fisici sono la conseguenza di un'insufficiente alimentazione (sintomatologia fisica), mentre le manifestazioni comportamentali dipendono dalla paura di ingrassare e dalla distorta visione della propria immagine corporea (sintomatologia comportamentale).

SINTOMI FISICI

Un'alimentazione inadeguata comporta numerose conseguenze fisiche. Infatti, determina:

SINTOMI COMPORTAMENTALI E SFERA EMOTIVA

La paura di ingrassare e la convinzione di essere grassi inducono i malati di anoressia nervosa ad assumere dei comportamenti anomali, finalizzati alla perdita di peso.
Tra questi comportamenti anomali, rientrano solitamente:

  • L'osservanza di una dieta altamente restrittiva, se non di un vero e proprio digiuno. Questo, poi, è ciò che causa le manifestazioni fisiche sopra riportate.
  • La pratica estenuante e continua di attività fisica.
  • Il vomito auto-indotto, per eliminare il cibo assunto e che il malato ritiene possa indurre un aumento di peso. In genere, a questo comportamento si associa anche l'assunzione di lassativi, diuretici, purganti e altri prodotti simili.
  • Il conteggio ossessivo delle calorie assunte giornalmente.

La paura di ingrassare e l'idea di essere grassi condizionano fortemente la vita di un malato di anoressia nervosa. Quest'ultimo, infatti, è in genere un soggetto che:

  • È preoccupato quasi unicamente per il cibo e di misurare il proprio peso corporeo.
  • Salta i pasti canonici.
  • È di umore piatto e manca di emozioni.
  • Si isola dal contesto sociale e fatica a instaurare/mantenere rapporti con le altre persone.
  • È irritato o tende a irritarsi facilmente.
  • Mente su tutto ciò che riguarda il cibo, affermando di aver mangiato quando, invece, non è così.
  • Mente sul suo peso.
  • Soffre di momenti di depressione.
  • Ha tendenze suicide (nei casi più gravi).

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Anoressia Nervosa Vomito AutoindottoIn genere, i malati di anoressia nervosa tendono a rifiutare qualsiasi consulto medico e ad evitare qualsiasi trattamento. Infatti, faticano ad ammettere le proprie problematiche.
Per convincerli del contrario, è fondamentale il supporto di parenti e amici, i quali devono insistere, in tutti i modi, sull'importanza di iniziare una terapia ad hoc.
Alcuni malati sono bravi a celare i sintomi e le debolezze sopraccitate e questo potrebbe complicare, non poco, la situazione.
È importante agire con tempestività, perché, a causa del digiuno prolungato, le condizioni di salute dei pazienti potrebbero aggravarsi in maniera marcata, al punto da metterne in serio pericolo la vita.

COMPLICAZIONI

L'anoressia nervosa può avere svariate complicazioni, le quali possono pregiudicare fortemente lo stato di salute e il benessere di chi ne è affetto.
Alcune delle più importanti complicanze sono:

Diagnosi

Di fronte a un caso sospetto di anoressia nervosa, i medici ricorrono, in genere, a uno scrupoloso esame obiettivo, ad alcune analisi di laboratorio, a una valutazione del profilo psicologico del malato e ad alcuni esami strumentali per la valutazione della salute di certi organi vitali (cuore in primis).
Sebbene non siano specifici, questi test risultano molto utili, in quanto permettono, di solito, di stabilire con precisione qual è la problematica in corso.
Ai fini di una diagnosi corretta di anoressia nervosa, è bene ricordare anche l'importanza della consultazione del cosiddetto Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM).
Il DSM è una raccolta di tutte le caratteristiche peculiari delle malattie psichiche e mentali conosciute, comprensiva dei rispettivi criteri richiesti per la diagnosi.

ESAME OBIETTIVO

L'esame obiettivo consiste, principalmente, nella misurazione del cosiddetto indice di massa corporea (o BMI).

L'indice di massa corporea è un parametro assai significativo, su cui i medici basano buona parte delle valutazioni riguardanti il peso corporeo di un individuo.
Anoressia Nervosa Eccesso di SportInfatti, permette di stabilire se il paziente è di peso normale, sottopeso, sovrappeso, obeso o gravemente obeso.
Ricordando che una persona in normopeso ha un indice di massa corporea compreso tra 18,5 e 24,9, per poter parlare di anoressia nervosa un soggetto deve presentare un BMI pari e inferiore a 17,5.
A completamento dell'esame obiettivo, il medico osserva l'aspetto della pelle, misura la pressione sanguigna e la temperatura, ascolta il cuore e verifica il tono muscolare con degli opportuni esercizi fisici.


Calcolo BMI

Inserisci i dati nel seguente modulo di calcolo per ottenere una valutazione del tuo peso corporeo.


Peso(kg)
Altezza (cm)
kg cm
Il tuo BMI
Valutazione

ANALISI DI LABORATORIO

Le analisi di laboratorio comprendono, generalmente, un emocromo completo e una valutazione del livello dei vari elettroliti. Tutto ciò permette al medico di stabilire lo stato di salute di organi importanti, quali il fegato, i reni e la tiroide.

VALUTAZIONE DEL PROFILO PSICOLOGICO

La valutazione del profilo psicologico spetta, in genere, a un esperto in materia di malattie mentali e psicologiche.
Brevemente, consiste in un questionario, in cui lo specialista chiede al paziente di descrivere i propri pensieri, le proprie abitudini e il proprio rapporto con il cibo.

ESAMI STRUMENTALI

Gli esami strumentali consentono al medico di conoscere la gravità dell'anoressia nervosa in atto, se è sfociata o meno in complicazioni ecc.
Infatti, consistono in test, come la radiografia del torace e l'elettrocardiogramma, che chiariscono la funzionalità e lo stato di salute del cuore del paziente.

DIAGNOSI IN BASE AL DSM

Secondo l'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, un individuo soffre di anoressia nervosa se:

  • Assume meno cibo di quanto il suo corpo necessita, per funzionare al meglio.
  • Ha una paura estrema di ingrassare e assume comportamenti anomali, per evitare di aumentare il proprio peso corporeo.
  • Ha una visione distorta della propria immagine corporea, vedendosi grasso e bisognoso di perdere peso.

Trattamento

Il trattamento dell'anoressia nervosa è complesso e richiede la collaborazione di specialisti, quali dietisti, medici esperti in disturbi alimentari, psichiatri e psicologi.
Infatti, un malato di anoressia nervosa necessita non solo di un piano dietetico ad hoc, ma anche di un adeguato supporto psicologico (psicoterapia).
In altre parole, l'obiettivo della terapia è curare il corpo (cioè la sintomatologia fisica) e, allo stesso tempo, curare anche la mente (ossia la sintomatologia comportamentale).
Come affermato, è importante agire in breve tempo e quando la malattia è agli stadi iniziali e non ha ancora indotto la comparsa di complicanze.


Punto fondamentale: la consapevolezza del malato di soffrire di una malattia grave, che necessita di cure, è il punto di partenza per il raggiungimento della guarigione.
I soggetti con anoressia nervosa, che rifiutano la loro condizione di malati, non si sottopongono ad alcuna cura o, comunque, faticano a seguire con regolarità il percorso terapeutico previsto.

DOVE SI SVOLGE LA TERAPIA?

Per la maggior parte dei casi di anoressia nervosa, il trattamento è di tipo ambulatoriale. Ciò vuol dire che il paziente riceve tutte le cure che gli sono necessarie, frequentando quotidianamente un centro ospedaliero specializzato e facendo ritorno a casa, al termine di ogni seduta terapeutica.
In altre parole, il malato ha una tabella di appuntamenti da seguire, stabilita dal team di medici che lo hanno preso in cura. I trattamenti di tipo ambulatoriale sono molto vantaggiosi, perché evitano al paziente la scomodità del ricovero.
La terapia prevede la degenza in ospedale, quando, secondo il parere dei medici, la malattia è a uno stadio avanzato o grave. In questi frangenti, infatti, i pazienti hanno bisogno di assistenza medica continua.

PSICOTERAPIA

La psicoterapia per l'anoressia nervosa comprende diversi tipi di trattamenti:

  • La terapia cognitivo-analitica (o CAT). Si fonda sulla teoria per cui certi disturbi mentali e certi comportamenti, come quelli che caratterizzano l'anoressia nervosa, derivano da particolari esperienze di vita passata. 
    Il terapeuta che pratica la CAT ha, per obiettivo, far ricordare al paziente gli eventi di vita passata, che hanno scatenato determinati disturbi mentali e determinati comportamenti, e aiutarlo nel trovarvi un rimedio.
  • La terapia cognitivo-comportamentale. Consiste nel preparare il paziente a riconoscere e a dominare i cosiddetti "pensieri distorti" – ossia i sintomi comportamentali – indotti dall'anoressia nervosa.
    Essa prevede una parte "in studio", con lo psicoterapeuta, e una parte "a casa", riservata all'esercizio e al miglioramento delle tecniche di dominio.
  • La terapia interpersonale. Si basa sull'idea che le relazioni interpersonali e con il mondo esterno in generale abbiano un'influenza determinante sulla salute mentale di una persona.
    Secondo chi pratica questo tipo di psicoterapia, l'anoressia nervosa sarebbe da imputarsi a sentimenti di bassa autostima, ansia e insicurezza, nati a seguito di un rapporto problematico con le altre persone.
    L'obiettivo terapeutico è scoprire quali relazioni interpersonali hanno dato il via allo sviluppo del disturbo alimentare e porvi rimedio.
  • La terapia familiare. È un tipo di psicoterapia che interessa tutta la famiglia del malato.
    Chi pratica questo tipo di trattamento sostiene che un individuo può guarire da un disturbo come l'anoressia nervosa, solo se anche i suoi familiari (che trascorrono molto tempo con lui) conoscono i connotati della malattia.
    La terapia familiare è particolarmente indicata per i pazienti più giovani, che condividono il dramma dell'anoressia nervosa con la famiglia.

In genere, la psicoterapia dura tra i 6 e i 12 mesi.

RIPRISTINARE IL NORMALE PESO CORPOREO

Ad aiutare il paziente nel ripristino del normale peso corporeo, è un dietista, che prepara una dieta ad hoc, a seconda delle condizioni di salute del malato.
Chiaramente, il medico curante e la famiglia devono assicurarsi che il paziente segua tale dieta e si alimenti secondo le indicazioni dello specialista.
Per i casi di anoressia nervosa più gravi, la somministrazione di cibo avviene, quanto meno per il primo periodo, tramite sondino naso-gastrico.


Alcuni passaggi fondamentali del ripristino del normale peso corporeo:

  • All'inizio, le quantità di cibo somministrate devono essere molto piccole, in quanto l'organismo del paziente non è più abituato a ricevere pasti normali. 
  • L'apporto di cibo va aumentato con gradualità, dando tempo all'organismo di riabituarsi alla digestione di pasti normali.
  • In genere, i trattamenti di tipo ambulatoriale si pongono, come obiettivo terapeutico, far guadagnare al paziente 0,5 chilogrammi a settimana.

Per approfondire: Dieta per Anoressia Nervosa »


ESISTONO FARMACI?

Per approfondire: Farmaci per curare l'Anoressia


Nonostante le numerose ricerche scientifiche in merito, al momento attuale non esiste alcun farmaco specifico contro l'anoressia nervosa.
È, tuttavia, opportuno precisare che, in alcuni frangenti, gli psicoterapeuti prescrivono degli antidepressivi (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) o antipsicotici (olanzapina), per alleviare, rispettivamente, eventuali stati di depressione o ansia.

Prognosi

Per i soggetti con anoressia nervosa, la prognosi dipende da svariati fattori, alcuni dei quali sono già stati menzionati.
Generalmente, hanno maggiori speranze di guarire coloro che si sottopongono per tempo alle cure del caso, mentre riscontrano molte più difficoltà, nel percorso di guarigione, i malati a uno stadio avanzato del disturbo alimentare.
Oggi, le soluzioni terapeutiche, su cui può contare un malato di anoressia nervosa, sono diverse e hanno dimostrato, in più di un'occasione, la loro buona efficacia.

Prevenzione

Attualmente, complice anche il fatto che non se ne conoscono le cause precise, prevenire con sicurezza l'anoressia nervosa è impossibile.


Per approfondire: Anoressia sintomi fisici e psicologici

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza