Anca a Scatto: Cos'è? Cause, Sintomi e Cura

Anca a Scatto: Cos'è? Cause, Sintomi e Cura
Ultima modifica 04.09.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia

Generalità

L'anca a scatto è la particolare condizione in presenza della quale l'anca, al momento del movimento, compie una sorta di scatto rumoroso.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/09/04/anca-a-scatto-orig.jpeg Shutterstock

Nella maggior parte dei casi, l'anca a scatto è la conseguenza di un'eccessiva tensione dei muscoli che contribuiscono alla mobilità della stessa articolazione dell'anca; più raramente, è il risultato di una lesione intra-articolare di natura traumatica.
La manifestazione tipica dell'anca a scatto è il rumore emesso dall'articolazione, in occasione dei suoi movimenti; se la condizione è di una certa gravità, altri sintomi a essa associati potrebbero essere: dolore, debolezza muscolare lungo l'arto inferiore interessato, gonfiore e difficoltà motorie.
In genere, la diagnosi di anca a scatto è clinica, ossia basata sull'esame obiettivo e sull'anamnesi.
Il trattamento dell'anca a scatto varia in funzione della gravità della condizione: in presenza di forme lievi, è sufficiente una terapia conservativa basata sul riposo e sulla fisioterapia; per le forme più gravi o persistenti, è indicato l'intervento chirurgico.

Articolazione dell’Anca: un breve ripasso

Conosciuta anche come articolazione coxo-femorale, l'anca è l'importante articolazione pari del corpo umano che congiunge l'arto inferiore al tronco; più precisamente è il giunto articolare che collega la testa del femore (osso della coscia) all'acetabolo dell'osso iliaco (un osso del bacino).

Fondamentale per il mantenimento della stazione eretta e il movimento degli arti inferiori, l'anca si caratterizza per il perfetto incastro tra una superficie articolare di forma sferica (la testa del femore) e una superficie articolare concava, sempre di forma sferica (l'acetabolo); tale anatomia le conferisce un'elevata mobilità.

L'anca è fornita di legamenti, capsula articolare, strati di cartilagine articolare sulle superfici di acetabolo e testa del femore, sinovia e borse sinoviali; inoltre, è a stretto con tendini e muscoli, i quali contribuiscono alla sua motilità.

L'anca appartiene alla famiglia di articolazioni note col nome generico di enartrosi.

Cos'è

Anca a Scatto: Cos’è?

L'anca a scatto è la particolare condizione in presenza della quale i movimenti dell'anca sono caratterizzati da scatti rumorosi.

Conosciuta anche come coxa saltans, sindrome dell'anca a scatto o anca della ballerina, l'anca a scatto rappresenta solitamente più un fastidio, che un problema di una certa rilevanza clinica: in molti casi, infatti, l'unica sua manifestazione è il fenomeno rumoroso emesso dall'articolazione, durante i suoi movimenti.

Cause

Anca a Scatto: Quali sono le Cause?

Nella maggior parte dei casi, l'anca a scatto è il risultato di una tensione dei muscoli e/o dei tendini che hanno rapporti di vicinanza con le porzioni ossee dell'articolazione dell'anca e che contribuiscono alla mobilità di quest'ultima; per esempio, a causare questa particolare condizione potrebbe essere la tensione del muscolo ileopsoas o della bandelletta ileotibiale, un tendine comune a due muscoli importanti per i movimenti dell'anca.

Più raramente, l'anca a scatto è dovuta a lesioni intra-articolari (cioè interne all'articolazione) di natura traumatica; in queste circostanze, la condizione è seria, molto più di quando la causa è una semplice tensione muscolo-tendinea.

Tipi di Anca a Scatto

Gli esperti concordano nel riconoscere 4 tipologie di anca a scatto:

  • Interna (o mediale),
  • Esterna (o laterale),
  • Posteriore e
  • Intra-articolare.

A distinguere queste tre forme di anca a scatto è, sostanzialmente, la causa della condizione.

Anca a Scatto Interna

L'anca a scatto interna è dovuta tipicamente a un'eccessiva tensione dei muscoli ileopsoas o retto femorale, oppure dei loro rispettivi tendini agganciati a livello della porzione prossimale del femore.

In queste circostanze, a provocare il tipico scatto rumoroso sono i movimenti dell'anca che comportano uno scivolamento di questi muscoli verso la parte interna (o mediale) dell'articolazione.

L'anca a scatto interna è così chiamata perché chi lamenta questo disturbo avverte lo scatto rumoroso sulla porzione antero-mediale dell'anca (in altre parole, nella regione inguinale).

L'anca a scatto interna è la seconda tipologia più frequente di anca a scatto.

Anca a Scatto Esterna

L'anca a scatto esterna è la tipica conseguenza di un'eccessiva tensione a carico della bandelletta ileotibiale, il tendine che funge da inserzione sia per il muscolo grande gluteo che per il muscolo tensore della fascia lata.

In questi frangenti, lo scatto rumoroso è avvertibile nel momento in cui, durante i movimenti dell'anca, il suddetto tendine scivola sul grande trocantere in direzione esterna (o laterale).

L'anca a scatto esterna è così chiamata perché chi lamenta questo disturbo avverte lo scatto rumoroso sulla porzione antero-laterale dell'anca (cioè nella regione esterna dell'articolazione).

L'anca a scatto esterna è la tipologia più comune di anca a scatto.

Anca a Scatto Posteriore

Nell'anca a scatto posteriore, è implicata un'eccessiva tensione del tendine d'origine dei muscoli ischiofemorali (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso).

In questi casi, lo scatto rumoroso si verifica nel momento in cui, durante i movimenti dell'anca, il suddetto tendine d'origine si sposta sulla tuberosità ischiatica (la quale è, tra l'altro, la sede di aggancio dello stesso tendine).

L'anca a scatto posteriore è così chiamata perché chi lamenta questo disturbo avverte lo scatto rumoroso nella porzione posteriore dell'anca.

L'anca a scatto posteriore è la tipologia meno comune di anca a scatto.

Anca a Scatto Intra-articolare

Diversamente dalle tipologie precedenti, l'anca a scatto intra-articolare è la conseguenza di un danno a carico dell'articolazione dell'anca, danno che di solito è il frutto di un trauma.

Danni articolari che possono provocare l'anca a scatto intra-articolare sono:

  • Le lesioni della cartilagine articolare che riveste l'acetabolo o la testa del femore oppure entrambe;
  • Le lesioni del labbro acetabolare (è sostanzialmente il bordo circolare dell'acetabolo; il suo scopo è garantire stabilità all'alloggiamento della testa del femore all'interno dell'acetabolo);
  • Le lacerazioni del legamento rotondo della testa del femore (è il legamento che collega la testa del femore all'acetabolo).

È doveroso segnalare che l'anca a scatto intra-articolare può essere dovuta anche alla presenza di frammenti ossei intrappolati nell'articolazione (corpi sciolti) oppure a una condizione nota come condromatosi sinoviale (patologia caratterizzata da formazioni cartilaginee sulla membrana sinoviale di un'articolazione); in entrambi i casi, comunque, l'origine del disturbi all'anca è traumatica, come per i danni precedentemente elencati.

L'anca a scatto intra-articolare è la terza tipologia più comune di anca a scatto.

Epidemiologia e Fattori di Rischio dell’Anca a Scatto

L'anca a scatto può interessare persone di ogni età e sesso.

Studi epidemiologici hanno evidenziato che sono più a rischio di anca a scatto chi pratica attività fisiche che impongono stress importanti all'anca e ai muscoli coinvolti nel movimento di questa articolazione; è il caso, per esempio, di ballerini e ballerine (non a caso, l'anca a scatto è nota anche come anca della ballerina).

Anca a Scatto nei Giovani

I giovani – adolescenti in particolare – soffrono di anca a scatto solitamente in concomitanza di uno scatto di crescita: questo evento, infatti, determina una temporanea tensione di vari muscoli del corpo umano, compresi quelli che contribuiscono al movimento dell'anca.

Sintomi e Complicazioni

Anca a Scatto: i Sintomi

Il tipico sintomo dell'anca a scatto è il rumore, simile a un "clic" o a un "pop", emesso dall'articolazione durante i movimenti di flessione o estensione (in termini pratici, quando si cammina, si corre ecc.), o quando ci si alza da una posizione seduta.

Talvolta, a questa manifestazione possono aggiungersi:

  • Dolore. La presenza di dolore implica che è in atto uno stato infiammatorio;
  • Debolezza muscolare lungo l'arto inferiore interessato dal disturbo;
  • Gonfiore;
  • Difficoltà a svolgere attività fisiche molto semplici, come camminare o alzarsi da una sedia.

In genere, sintomi come dolore, gonfiore, debolezza muscolare e difficoltà durante l'attività fisica si osservano in presenza di forme gravi di anca a scatto; le forme gravi di anca a scatto sono generalmente quelle di tipo intra-articolare (che si caratterizzano per un danno articolare), ma non è escluso che possano complicarsi anche quelle di tipo esterno e interno.

Anca a Scatto: Caratteristiche dello Scatto Rumoroso

Il "clic" o il "pop" che caratterizza l'anca a scatto è spesso udibile non solo dal paziente interessato, ma anche da chi è nelle sue vicinanze.
Si tratta, pertanto, di un rumore rilevante e intenso.

Anca a Scatto: le Complicazioni

In assenza di trattamenti adeguati, l'anca a scatto, anche nelle sue forme più lievi, può causare traumi muscolari, borsiti (es: trocanterite) o infiammazioni locali.
Queste complicanze, chiaramente, sono responsabili di dolore.

Alla luce di ciò, è bene non trascurare mai eventuali scatti rumorosi provenienti dall'articolazione dell'anca.

Anca a Scatto: Quando Rivolgersi al Medico?

Rumori anomali provenienti dall'anca, ripetuti nel tempo, potrebbero essere il segnale di una sofferenza a carico dell'articolazione; in queste circostanze, quindi, sarebbe opportuno contattare con una certa tempestività un medico ortopedico specializzato nella patologie dall'anca oppure un fisiatra.

Diagnosi

Diagnosi di Anca a Scatto: Come Riconoscerla?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/09/04/anca-a-scatto-diagnosi-orig.jpeg Shutterstock

In genere, per la diagnosi di anca a scatto sono sufficienti l'esame obiettivo e l'anamnesi.

Gli esami di diagnostica per immagini (es: ecografia, raggi X e risonanza magnetica) trovano impiego qualora il medico diagnosta sospetti un danno articolare all'origine della condizione, una borsite oppure una patologia come la condromatosi sinoviale.

Si ricorda che l'anca a scatto è un disturbo ortopedico, pertanto, per una diagnosi certa, è buona norma rivolgersi a un medico specialista del settore (ortopedico o fisiatra).

Anca a Scatto: Esame Obiettivo

Durante l'esame obiettivo, l'ortopedico chiederà al paziente, innanzitutto, di indicargli la sede del dolore; dopodiché, lo inviterà a compiere quei movimenti che provocano lo scatto rumoroso ed eventualmente il dolore.
L'esame obiettivo permetterà di stabilire con precisione la sintomatologia.

Anca a Scatto: Anamnesi

Durante l'anamnesi, l'ortopedico porrà al paziente domande relative ai sintomi e alla loro comparsa; per esempio, potrebbe chiedere:

  • Da quanto tempo sono in corso;
  • Se sono insorti dopo un trauma all'anca;
  • Quanto invalidanti sono;
  • Quali attività fisiche ne causano il peggioramento.

Un'anamnesi accurata rappresenta un tassello importante del percorso che porta al riconoscimento delle cause e della forma di anca a scatto presente.

Terapia

Anca a Scatto: Come si Cura?

Il trattamento dell'anca a scatto può essere conservativo o chirurgico; in generale, l'approccio conservativo è riservato ai casi meno gravi, mentre quello chirurgico alle forme di anca a scatto più gravi o non rispondenti alle cure precedenti.

È importante segnalare che i casi di anca a scatto che si limitano al rumore articolare, senza provocare altri sintomi, potrebbe non richiedere alcun trattamento particolare, in quanto destinati a guarire spontaneamente con il tempo.

Anca a Scatto: la Terapia Conservativa

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/09/04/anca-a-scatto-terapia-orig.jpeg Shutterstock

Indicata per le forme interna, esterna o posteriore caratterizzate da sintomi, la terapia conservativa per l'anca a scatto si basa, principalmente, sul riposo da tutte quelle attività che risultano dolorose e sulla fisioterapia.

È da segnalare che il paziente potrebbe trarre beneficio anche dall'applicazione di ghiaccio sulla zona dolente e dalla compressione ed elevazione dell'arto inferiore sofferente.

Fisioterapia per l'Anca a Scatto: in cosa consiste?

La fisioterapia per l'anca a scatto prevede esercizi di stretching e, talvolta, rinforzo dei muscoli che contribuiscono ai movimenti dell'anca (es: glutei, piriforme, ileopsoas, fascia lata ecc.).

Lo stretching e il rinforzo di queste strutture servono ad allentare la tensione venutasi a creare nei muscoli responsabili dello scatto rumoroso e a determinare un miglioramento generale della sintomatologia.

In genere, gli esercizi di stretching si attengono a protocolli da 3 serie per 30 secondi ciascuna, intervallate da 30-60 secondi di riposo.

Importante!

In presenza di anca a scatto, è fondamentale lo stretching del muscolo piriforme e della bandelletta ileotibiale.

Iniezione di Corticosteroidi per l'Anca a Scatto: quando serve?

Qualora la condizione fosse complicata da una borsite, la cura conservativa potrebbe includere anche l'iniezione locale di un corticosteroide, per ridurre l'infiammazione.

Anca a Scatto: la Chirurgia

La chirurgia è indispensabile quando l'anca a scatto è di tipo intra-articolare (in quanto c'è un danno all'articolazione, danno che necessita di riparazione); come anticipato, però, potrebbe risultare necessaria anche in presenza di forme di anca a scatto non gravi, ma persistenti.

La tecnica chirurgica più impiegata nelle suddette circostanze è l'artroscopia dell'anca; sono possibili, tuttavia, anche interventi di chirurgia classica.

Chirurgia per l'Anca a Scatto Intra-articolare: cosa prevede?

L'intervento chirurgico per l'anca a scatto intra-articolare prevede la riparazione del danno all'articolazione.

A riparazione avvenuta, segue un periodo di riabilitazione fisioterapica della durata di diversi mesi.

Chirurgia per l'Anca a Scatto Interna ed Esterna: cosa prevede?

La chirurgia per le forme interna o esterna dell'anca a scatto si concentra sui tendini dei muscoli responsabili della sintomatologia e, in genere, prevede il loro allungamento.

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza