Afasia di Broca - Afasia Espressiva

Ultima modifica 06.11.2019
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è l'Afasia di Broca?
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicazioni
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi
  8. Prevenzione

Generalità

L'afasia di Broca è la perdita parziale del linguaggio parlato e scritto, a dispetto di una normale capacità di comprensione dello stesso, dovuta a una lesione dell'area di Broca.

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Tra le cause dell'afasia di Broca, figurano: l'ictus (causa principale), i traumi cerebrali, le demenze (es: morbo di Alzheimer), i tumori al cervello e l'encefalite (infiammazione dell'encefalo).
Nelle persone colpite, l'afasia di Broca è responsabile di: agrammatismo, deficit grammaticale, produzione di discorsi non fluenti e stentati, difficoltà a formulare frasi complete, ad articolare suoni o parole e a ripetere quanto detto da altri, problemi con la scrittura e la lettura, e, infine, un senso di frustrazione correlato all'incapacità di esprimersi. Nonostante tutte queste conseguenze, però, l'afasia di Broca non intacca l'intelligenza del paziente.
Per formulare la diagnosi di afasia di Broca, sono fondamentali: un colloquio medico-paziente, l'anamnesi, l'esame obiettivo e un esame radiologico, del tipo TAC o risonanza magnetica nucleare, al cervello.
L'afasia di Broca è una condizione curabile con risultati più o meno soddisfacenti, mediante terapie che variano da paziente a paziente, a seconda della causa scatenante.

Ripasso del significato medico del termine "Afasia"

In medicina, il termine "afasia" indica la perdita della capacità di comporre e/o comprendere il linguaggio parlato e/o scritto, dovuta alla lesione di una di quelle aree del cervello deputate all'elaborazione della suddetta capacità.

Cos'è l'Afasia di Broca?

L'afasia di Broca, o afasia espressiva, è la perdita parziale della capacità di comporre il linguaggio parlato e scritto, in presenza di una normale (o quasi normale) capacità di comprensione dello stesso.
In altre parole, l'afasia di Broca è un tipo di afasia in cui il paziente ha perso la capacità di parlare e di scrivere, ma non ha perso la capacità di comprendere ciò che sente e ciò che legge.

L'Afasia di Broca è un'afasia di tipo non-fluente

L'afasia di Broca è un esempio di afasia non-fluente.
Diversamente da quanto accade nelle afasie fluenti (in cui il paziente presenta un eloquio produttivo, pregiudicato soltanto da alcuni tratti sconnessi e frasi molto lunghe), nelle afasie non-fluenti il soggetto coinvolto ha un eloquio assai scarno, caratterizzato da parole isolate o frasi molto brevi e da una scarsa produzione verbale spontanea.

Cause

L'afasia di Broca è il risultato di una lesione più o meno severa dell'area di Broca, una zona ben definita della corteccia cerebrale avente un ruolo chiave nella capacità dell'essere umano di saper comporre sia il linguaggio parlato che il linguaggio scritto.

L'area di Broca localizza sulla superficie laterale del lobo frontale (superficie più esterna del suddetto lobo), per la precisione sulla cosiddetta circonvoluzione frontale inferiore.
Attiva in uno solo dei due emisferi cerebrali (il sinistro, nella maggioranza delle persone), l'area di Broca costituisce, assieme all'area di Wernicke presente sul lobo temporale, il complesso nervoso la cui buona salute è fondamentale a mantenere intatta la capacità dell'essere umano di comporre e comprendere il linguaggio parlato e il linguaggio scritto.

Cause di Afasia di Broca

Le principali cause di afasia di Broca sono gli episodi di ictus localizzati a livello dell'area di Broca o nelle sue immediate vicinanze.
Dopo l'ictus, le altre possibili cause di afasia di Broca degne di nota sono:

  • I traumi al cervello che minano l'integrità dell'area di Broca;
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  • I tumori al cervello che compaiono in corrispondenza o nelle immediate vicinanze dell'area di Broca;
  • L'encefalite, ossia l'infiammazione dell'encefalo;
  • Il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza, come per esempio la demenza frontotemporale.

COME L'ICTUS DANNEGGIA L'AREA DI BROCA E GENERA AFASIA

Per capire…

In medicina, la parola "ictus" indica l'interruzione del rifornimento sanguigno a un'area cerebrale, seguito dalla necrosi di quest'ultima per mancanza di ossigeno.

Un ictus a livello dell'area di Broca comporta la lesione di quest'ultima (innescando l'afasia di Broca), perché la priva del sangue ossigenato necessario al suo corretto funzionamento e alla sua sopravvivenza. Del resto, ogni tessuto del corpo umano, quando non riceve più il giusto apporto di sangue ossigenato, dapprima funziona male e successivamente (specie se la mancanza di apporto sanguigno è profonda) va incontro a necrosi (cioè muore).

Lo sapevi che…

Le statistiche dicono che il 12% dei casi di afasia successiva a ictus è afasia di Broca.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio dell'afasia di Broca, figurano:

  • I fattori che predispongono all'ictus, ossia principalmente: fumo di sigaretta, ipertensione, sedentarietà, obesità, sovrappeso, dieta non equilibrata, ipercolesterolemia e trigliceridi alti;
  • La pratica di attività sportive in cui è abbastanza comune essere vittime di traumi alla testa (es: rugby, football americano ecc.);
  • L'invecchiamento, in quanto è associato a una probabilità superiore di sviluppare una demenza;
  • L'utilizzo di mezzi di spostamento correlati al rischio di traumi alla testa (es: motocicletta, scooter ecc.).

Sintomi e Complicazioni

Se vittima di afasia di Broca, l'essere umano presenta grosse difficoltà a parlare e a scrivere, continuando però a comprendere ciò che gli altri dicono e ciò che legge.
Questa incapacità di potersi esprimere, a dispetto di una capacità di comprensione normale o quasi normale, è spesso responsabile, per i pazienti con afasia di Broca, di frustrazione e umore basso.

Manifestazioni dell'Afasia di Broca

Tra i tipici sintomi dell'afasia di Broca, figurano:

  • Deficit grammaticale e agrammatismo (perdita della capacità di esporre le idee attraverso un corretto ordinamento sintattico del discorso);
  • Discorso non fluente e stentato. Il paziente con afasia di Broca tende a omettere certe parole, come gli articoli (es: "il", "la" ecc.) e i verbi (es: "è", "ha", "voglio" ecc.), pronunciando frasi del tipo "io, fame" al posto di "ho fame";
  • Difficoltà a formulare frasi complete;
  • Difficoltà ad articolare suoni o parole;
  • Difficoltà a ripetere ciò che è stato detto da altri;
  • Problemi con la scrittura di frasi;
  • Difficoltà di lettura;
  • Frustrazione e umore basso, conseguenti all'incapacità di esprimere i propri pensieri, sentimenti, volontà ecc., a dispetto di una buona comprensione del linguaggio e di una normale facoltà di ragionamento.

È importante precisare che, se il danno cerebrale interessa altre aree funzionali in aggiunta all'area di Broca, il suddetto quadro sintomatologico si arricchisce di ulteriori disturbi. Per esempio, se la lesione al cervello comprende anche l'area di Wernicke, il paziente manifesterà anche difficoltà nella comprensione del linguaggio parlato e scritto, nel seguire le indicazioni ecc.

Lo sapevi che…

La lesione dell'area di Wernicke (lobo temporale) è responsabile di una forma di afasia fluente, nota come afasia recettiva o afasia di Wernicke, in cui il paziente presenta un eloquio produttivo, ma ha grosse difficoltà di comprensione del linguaggio parlato e del linguaggio scritto.

L'Afasia di Broca pregiudica l'intelligenza?

Di per sé, l'afasia di Broca non pregiudica l'intelligenza del paziente. L'area di Broca, infatti, non è correlata alle capacità intellettive, ma controlla esclusivamente la capacità dell'essere umano di parlare e di scrivere.

Diagnosi

La diagnosi di afasia di Broca si fonda su:

  • Un colloquio medico-paziente. In realtà, date le conseguenze dell'afasia di Broca, sarebbe più corretto parlare di un tentativo di colloquio tra medico e paziente.
    L'incapacità di un individuo di formulare discorsi fluenti e non sconnessi è il primo indicatore di un problema a livello dell'area cerebrale che controlla il linguaggio.
  • L'anamnesi e l'esame obiettivo. Date le difficoltà del paziente a comunicare con il medico, per un'anamnesi efficace è fondamentale il supporto di persone (parenti, amici, passanti ecc.) che conoscano lo stato di salute del paziente e gli ultimi avvenimenti di cui quest'ultimo è stato protagonista.
    Oltre a fornire un quadro approfondito della sintomatologia, l'anamnesi e l'esame obiettivo permettono di stabilire che cosa ha innescato l'incapacità di parlare (se un trauma alla testa, un episodio di ictus, una forma di demenza ecc.); in altre parole, consentono di stabilire le cause dell'afasia di Broca;
  • Una TAC o una risonanza magnetica nucleare (RMN) al cervello. Questi test radiologici forniscono immagini dettagliate di ogni area cerebrale, dando in questo modo la possibilità di rintracciare e descrivere con precisione eventuali lesioni o degenerazioni a carico del cervello.
    In un contesto di afasia di Broca, TAC e RMN al cervello sono gli esami necessari per la cosiddetta conferma diagnostica.

Terapia

Non esiste un trattamento standard per l'afasia di Broca. Questa condizione, infatti, può migliorare spontaneamente con il tempo, mediante una terapia del linguaggio (logopedia) o in entrambi i modi appena indicati, a seconda della causa scatenante e dello stato di salute generale del paziente.
In questo capitolo, l'articolo prenderà in considerazione il recupero dall'afasia di Broca nelle situazioni più comuni e discuterà dei comportamenti che i conviventi di un paziente con afasia di Broca dovrebbero adottare per essere di aiuto a quest'ultimo.

Afasia di Broca dovuta a un ictus: il recupero

Quando l'afasia di Broca è il risultato di un ictus, il paziente necessita del supporto di un logopedista, cioè un medico specializzato nella cura delle anomalie del linguaggio e dell'articolazione della parola.

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Il trattamento logopedico per la circostanza in questione consiste in una serie di esercizi – come per esempio la ripetizione di frasi o parole – finalizzati a ripristinare una certa capacità di linguaggio. Inizialmente, la pratica di tali esercizi impegna diverse ore giornaliere, quindi richiede notevole applicazione e pazienza da parte del paziente.
Il recupero della capacità di linguaggio varia da paziente a paziente, a seconda di quanto grave è la lesione a carico dell'area di Broca: una lesione lievemente severa è recuperabile con buoni risultati; viceversa una lesione molto profonda lascia margini di miglioramento molto esigui.

Lo sapevi che…

Ai pazienti con afasia di Broca, i logopedisti insegnano modi semplici per comunicare, come per esempio frasi molto brevi, ma dal chiaro significato, oppure disegnare qualcosa di esplicativo, in presenza di una richiesta particolarmente difficile da esprimere a parole.

Afasia di Broca dovuta a un trauma cerebrale: il recupero

Il recupero dall'afasia di Broca dovuta a un trauma cranico è spesso spontaneo, cioè non necessita di una terapia specifica.
In sostanza, quindi, quando l'afasia di Broca risulta da un trauma cerebrale, il paziente migliora la capacità di linguaggio senza l'intervento di figure mediche specifiche, ma solo avendo la pazienza di aspettare la risoluzione naturale della causa scatenante. Ovviamente, esistono dei trattamenti medici appositi per le vittime di traumi cerebrali, ma questi sono validi in qualunque situazione, a prescindere che l'area cerebrale colpita sia l'area di Broca.

Come aiutare un individuo con Afasia di Broca

Per essere di sostegno a un individuo con afasia di Broca, nel suo percorso di recupero (evitando così di farlo sentire un peso e senza emarginarlo dal contesto sociale), è molto importante:

  • Ricordare che l'afasia di Broca non pregiudica l'intelligenza dei pazienti, i quali, quindi, sono persone capaci di intendere esattamente quanto intendevano prima di perdere l'uso della parola;
  • Trattare il paziente come una persona normale, includendolo nelle conversazioni (anche se non dice nulla o si limita a poche parole), ponendogli delle domande, coinvolgendolo nelle attività quotidiana ecc. Questo tipo di atteggiamento trova fondamento su quanto affermato al punto precedente: l'afasia di Broca non altera le capacità intellettive;
  • Interloquire con il paziente con frasi e domande semplici, così che le risposte non siano troppo impegnative e difficoltose.
    Coinvolgere un individuo con afasia di Broca in una discussione complessa ne peggiora lo stato d'animo, in quanto emergono tutte le sue difficoltà di espressione (e lui ne ha piena coscienza).

Prognosi

La prognosi in caso di afasia di Broca dipende, principalmente, dalla causa scatenante: lesioni permanenti all'area di Broca possono compromettere la capacità di parlare e scrivere in modo profondo, risultando anche poco recuperabili; al contrario, alterazioni transitorie, ma anche lesioni di lieve entità (a patto che siano curate a dovere), possono risolversi con buoni risultati (il ripristino del linguaggio parlato e scritto è totale o semi-totale).

Altri fattori che incidono sul recupero dall'Afasia di Broca

Dopo la causa scatenante, a incidere sulla possibilità di recupero dall'afasia di Broca sono l'età del paziente (un paziente anziano migliora più lentamente) e lo stato di salute generale del paziente (un paziente in uno stato di salute precario riscontra più difficoltà nel percorso terapeutico).

Quanto tempo può richiede il recupero?

Il recupero dall'afasia di Broca può durare giorni, settimane o, addirittura, anni; tutto dipende dalla severità della lesione a carico dell'area di Broca e da fattori, quali l'età, lo stato di salute generale, l'attenzione riservata alle cure, il supporto dei familiari ecc.

Prevenzione

Controllare i fattori di rischio è, senza dubbio, il modo migliore per prevenire l'afasia di Broca (nonché tutte le altre forme di afasia e i danni cerebrali in generale). In termini pratici, questo vuol dire:

  • Proteggere la testa con caschi, caschetti ecc., durante la pratica di sport o lavori in cui è prevista tale precauzione e quando si fa uso di mezzi spostamento come le moto, gli scooter ecc.;
  • Condurre una vita sana e adottare un regime dietetico salutare, al fine di prevenire l'ictus (che, vale la pena ribadirlo, è la principale causa di afasia di Broca).

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza