Abduttori: Cosa sono? Anatomia e Funzioni

Abduttori: Cosa sono? Anatomia e Funzioni
Ultima modifica 30.05.2023
INDICE
  1. Anatomia e funzioni degli abduttori primari
  2. Anatomia e funzioni degli abduttori secondari
  3. Movimento di abduzione e salute
  4. Abduttori e bodybuilding

Quello degli abduttori dell'anca è un insieme di muscoli principalmente deputati al movimento di apertura laterale (sulla linea mediana) del femore rispetto al fianco (abduzione, per l'appunto).

I principali muscoli adduttori sono:

Quelli secondari, invece, sono:

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Anatomia e funzioni degli abduttori primari

Medio gluteo: anatomia e funzioni

Il gluteo medio il principale abduttore d'anca.

Si trova lateralmente e superiormente alla natica, sotto la cresta iliaca.

È più largo sopra e si restringe verso il tendine inserzionale, assumendo una forma a ventaglio.

Origina tra le linee glutee anteriore e posteriore dell'anca, labbro esterno della cresta iliaca, spina iliaca anteriore superiore. Si inserisce sulla faccia esterna del grande trocantere. Viene innervato dal nervo gluteo superiore (L4,L5,S1).

  • La parte anteriore del gluteo medio abduce e assiste nella flessione e nella rotazione mediale dell'anca;
  • La porzione posteriore del gluteo medio abduce e assiste l'estensione e la rotazione laterale dell'anca.

Piccolo gluteo: anatomia e funzioni

Il piccolo gluteo minimo è il più piccolo dei tre abduttori primari.

Si trova più in profondità rispetto al medio.

Anche il piccolo gluteo è a forma di ventaglio.

Origina davanti alla linea glutea anteriore e dall'estremità anteriore del labbro esterno della cresta iliaca e si inserisce sulla superficie anteriore del grande trocantere del femore. E' innervato dal nervo gluteo superiore del plesso sacrale (L4-S1).

Simile al precedente per funzione, struttura, innervazione e afflusso di sangue, il piccolo gluteo:

  • agisce sinergicamente per abdurre e ruotare internamente la coscia;
  • contribuisce alla stabilizzazione dell'anca e del bacino.

Tensore della fascia lata: anatomia e funzioni

Il tensore della fascia lata è un muscolo della coscia anterolaterale prossimale che si trova tra le fibre superficiali e profonde della fascia ileo tibiale.

Origina sull'estremità anteriore della cresta iliaca, spina iliaca anteriore  superiore, faccia superficiale del muscolo medio gluteo, fascia glutea profonda. Si inserisce al condilo laterale della tibia con un tendine che  nel tragitto si fonde con la fascia femorale formando il tratto ileo-tibiale.

E' innervato dal nervo gluteo superiore del plesso sacrale (L4, L5, S1).

Lavora in congiuntamente al grande gluteo, al medio e al piccolo in un'ampia varietà di movimenti dell'anca, tra cui:

  • la flessione;
  • l'abduzione;
  • la rotazione interna.

Il tensore della fascia lata tende il tratto ileotibiale e sostiene il ginocchio, specialmente quando si solleva il piede opposto.

Anatomia e funzioni degli abduttori secondari

Piriforme: anatomia e funzioni

Il piriforme è un muscolo piatto e meno superficiale rispetto ai glutei profondi.

Il muscolo piriforme origina all'interno della pelvi, sulla superficie anteriore dell'osso sacro, tra i cosiddetti forami sacrali; sul margine superiore della grande incisura ischiatica, sull'osso iliaco; sulla capsula dell'articolazione sacroiliaca e il legamento sacrotuberoso.

Si inserisce sull'apice del grande trocantere del femore; quest'ultimo è una prominenza ossea di forma quadrangolare, situata sul margine laterale dell'estremità prossimale del femore. Spesso, poco prima dell'aggancio, l'inserzione tendinea terminale del piriforme si unisce a quella di altri tre muscoli che concludono il loro decorso sul grande trocantere femorale: il gemello superiore, il gemello inferiore e l'otturatore interno.

L'innervazione del muscolo piriforme spetta a un nervo derivante dal plesso sacrale e che raccoglie le fibre nervose dei rami anteriori (o ventrali) dei nervi spinali L5, S1 e S2.

Aiuta nell'abduzione dell'anca quando l'anca è flessa.

Sartorio: anatomia e funzioni

Il muscolo sartorio è un muscolo sottile, lungo e superficiale, collocato nel compartimento anteriore della coscia.

Agisce sia sull'articolazione dell'anca che del ginocchio, ed è il muscolo più lungo del corpo umano.

Il muscolo sartorio origina dalla spina iliaca anteriore superiore, e da una parte della tacca tra la spina iliaca anteriore superiore e la spina iliaca anteriore inferiore. Corre obliquamente attraverso la parte superiore e anteriore della coscia in direzione inferomediale. Passa dietro il condilo mediale del femore per terminare in un tendine. Questo tendine curva anteriormente e si unisce ai tendini dei muscoli gracile e semitendinoso nel piede anserinus, dove si inserisce all'stremità superiore della faccia mediale della tibia.

La sua parte superiore forma il bordo laterale del triangolo femorale e, il punto in cui attraversa l'adduttore lungo, segna l'apice del triangolo. Profondamente al sartorio e alla sua fascia, si trova il canale adduttore, attraverso il quale passano il nervo safeno, l'arteria e la vena femorale e il nervo al vasto mediale.

L'innervazione è dal nervo femorale (L1-L3).

Il sartorio agisce:

  • flettendo e abducendo debolmente l'anca;
  • ruotando lateralmente la coscia.

Fibre superiori del grande gluteo: anatomia e funzioni

Il grande gluteo è il muscolo più grande e più potente del corpo, e anche il più superficiale di tutti i glutei, che come abbiamo visto si trovano tutti nella zona posteriore dell'articolazione dell'anca.

Le fibre della porzione superiore del muscolo, assieme a quelle superficiali della porzione inferiore, convergono in una lamina tendinea che si incunea tra i due strati della fascia lata e finisce per unirsi al tratto ileotibiale (o bandelletta ileotibiale). Questa prima inserzione raccoglie circa i ¾ della componente tissutale del grande gluteo; coinvolge quindi una parte considerevole di muscolo.

L'innervazione del grande gluteo spetta al nervo gluteo inferiore, il quale riunisce le fibre nervose provenienti dalle radici dei nervi spinali L5, S1 e S2.

Le fibre superiori hanno funzione di abduzione.

Movimento di abduzione e salute

L'abduzione dell'anca viene utilizzata quotidianamente, ad esempio quando ci si sposta di lato, ci si alza dal letto, o si scende dall'auto o dalla bicicletta.

È uno de movimenti essenziali anche della deambulazione e della corsa, perché consente la stabilizzazione della pelvi durante l'appoggio, evitando che il bacino scenda.

Molti problemi all'anca e al ginocchio sorgono a causa di una debolezza agli abduttori dell'anca. Ecco perché gli esercizi di rafforzamento dell'abduzione d'anca aiutano a prevenire e curare il dolore alle anche e alle ginocchia.

Il potenziamento degli abduttori contrasta la rotazione mediale femorale e il movimento valgo del ginocchio, che a sua volta può essere causa di caduta dell'arco plantare e antiversione del bacino con iperlordosi.

Uno dei modi più semplici per identificare una debolezza degli abduttori è cercare di rimanere su una gamba sola; l'eventuale fallimento, che non dipende dall'equilibrio, indica che questo gruppo necessita un rinforzo.

Anche osservando la cosiddetta andatura trendelenburg (bacino che slitta lateralmente) è possibile apprezzare una debolezza degli abduttori a una sola gamba.

Abduttori e bodybuilding

Nel bodybuilding, nel fitness e nello sport, quello degli abduttori è spesso oggetto di un grossolano equivoco. Il movimento di abduzione viene infatti erroneamente suggerito nell'allenamento dell'esterno coscia, mentre gran parte di essi va a strutturare la regione delle natiche

Solo il tensore della fascia lata si trova all'esterno, ma si tratta di un muscolo "duro a crescere", con un potenziale ipertrofico molto limitato. Il sartorio, inoltre, si inserisce distalmente all'interno della coscia stessa.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer