Osteopatia e fisioterapia: qual è la differenza?

Osteopatia e fisioterapia: qual è la differenza?
Ultima modifica 03.05.2022
INDICE
  1. Differenza tra osteopatia e fisioterapia
  2. La fisioterapia: cos’è e cosa tratta
  3. L’osteopatia: cos’è e cosa tratta
  4. A che età farsi trattare?
  5. Le due figure sono complementari?

Differenza tra osteopatia e fisioterapia

L'osteopata ed il fisioterapista sono due terapisti manuali ed hanno entrambi a cuore la salute del paziente ma per motivi diversi vengono consultati ed attraverso metodi differenti raggiungono l'obiettivo. In quanto terapie che prevedono uno stretto contatto tra l'operatore ed il paziente, per raggiungere nel migliore dei modi e con le corrette tempistiche, sarà sempre importante creare un'alleanza terapeutica, in un clima di stima e fiducia reciproche.

La fisioterapia: cos’è e cosa tratta

La fisioterapia è una professione sanitaria riconosciuta nel 1994 con un percorso universitario. Il diploma universitario di fisioterapista conseguito ai sensi dell'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 , e successive modificazioni, abilita all'esercizio della professione.

Il fisioterapista lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.
Elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali. Il fisioterapista, a differenza dell'osteopata svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Il fisioterapista, lavorando sulla funzione, ha la capacità di portare alla luce qualsiasi deficit presente nel movimento, mobilità articolare, sincronia e armonia delle catene muscolari e delle loro attivazioni, così come le eventuali alterate percezioni ed anomalie nel controllo-sensibilità corporea a livello centrale.


A tal proposito infatti uno degli obiettivi principali della fisioterapia è la riabilitazione in molteplici situazioni come, ad esempio, in ambito:
Ortopedico, dopo una frattura
• Neurologico, dopo un ictus
• Respiratorio, per la riabilitazione polmonare (ad esempio post Covid19)
• Cardiocircolatorio, dopo un intervento o dopo un infarto
• Genitourinario, basti pensare alla riabilitazione del pavimento pelvico per incontinenza, dispareunia e tutte le problematiche dell'uomo e della donna.


Per cui, a seconda del livello dove rileva la lesione ed alla priorità terapeutica, sceglie fra una vasta gamma di metodiche, che vanno dal massaggio all'esercizio terapeutico conoscitivo, passando per lavori tissutali. Sono tutti approcci eseguiti con la partecipazione attiva del paziente, limitando il lavoro passivo a lettino, a favore della comprensione, interiorizzazione e messa in pratica del gesto o sequenza di movimenti da recuperare.
Il fisioterapista svolge trattamenti manuali molto spesso coadiuvati da macchinari quali laserterapia, tecarterapia, ultrasuoni, magnetoterapia ed altri strumenti in base al caso clinico presente ed alle necessità del paziente.

Il fisioterapista è ricercato molto in ambito sportivo, per gestire traumi ed infortuni ma anche in ambito geriatrico o neurologico in cui il paziente allettato o con diverse problematiche motorie ha bisogno di ricevere numerose sedute di fisioterapia a domicilio per poter mantenere e migliorare il tono muscolare, la mobilità articolare ed il drenaggio vascolare e linfatico. Nel trattamento fisioterapico, soprattutto nell'ambito riabilitativo, è molto importante che il paziente svolga a casa esercizi e piccole terapie in autonomia per sostenere e rendere più funzionale il lavoro svolto con il professionista.

L’osteopatia: cos’è e cosa tratta

L'osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento della persona. L'Osteopatia è un sistema di Prevenzione Sanitaria, affermato e riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L'Osteopatia in Italia è individuata dalla legge 3/2018 conosciuta anche come legge Lorenzin mentre il 29/09/2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto, n. 131 che la istituisce come Professione Sanitaria. Sono attualmente in corso di definizione sia l'ordinamento didattico della formazione universitaria, sia gli eventuali percorsi formativi integrativi per i soggetti che dovessero aver conseguito titoli extrauniversitari.
Si tratta di una terapia manuale, complementare alla medicina classica, incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia; si avvale di un approccio causale e non sintomatico, ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi che possono poi sfociare in dolori di vario genere.
Il trattamento osteopatico è una terapia manuale che si avvale delle mani del professionista come unico strumento di intervento.
Le tecniche e gli approcci utilizzati dall'osteopata sono molteplici, scelti in base ad ogni singolo paziente, alle sue esigenze ed alla sua storia clinica raccolta in anamnesi, passaggio iniziale svolto durante la prima visita.
Il ragionamento clinico, attraverso l'anamnesi, e l'esame obiettivo, mirano a riconoscere le zone maggiormente in disfunzione e che, con il passare del tempo, possono aver creato degli adattamenti errati i quali, a loro volta, generano il dolore del paziente.

Il trattamento osteopatico coinvolge il sistema miofasciale, l'apparato viscerale e tutta la sfera cranica.
I motivi principali per cui l'osteopata viene consultato e per cui un suo intervento può essere di grande aiuto sono:

Lombalgie
• Lombosciatalgie
Cervicalgie
Dorsalgie
• Cefalee
• Disturbi viscerali (reflusso, coliche, sindrome dell'intestino irritabile)
• Problematiche temporomandibolari (click, blocchi o dolori mandibolari)
Dolori articolari (piedi, ginocchia, anche, bacino, spalle, gomiti, polsi)
• Dolori e disfunzioni del pavimento pelvico
• Problematiche neonatali (coliche, reflussi, plagiocefalia, disturbi del sonno, difficoltà di suzione)
Otiti ricorrenti
• Disturbi del sonno, ansia e stress
• Trattamento e supporto per la mamma in gravidanza
• Prevenzione e controllo posturale

A che età farsi trattare?

Non esiste un'età corretta, ne un momento preciso in cui farsi trattare. Entrambe le professioni lavorano con i pazienti nelle diverse fasi di vita e fasce di età, in base alle esigenze e necessità del momento. Si lavora con il neonato, principalmente per coliche, reflusso, piede torto o prevenzione, il bambino, per qualche dolore, scoliosi, riabilitazione post infortunio o cefalea, l'adulto, per dolori, riabilitazione o, come sempre, per prevenzione e l'anziano, per ridurre dolori di tipo artrosico, artritico o di altra natura, oltre che per prevenire l'insorgenza o l'aggravarsi di alcune sintomatologie. Così come con la donna in gravidanza, nel post parto ed il paziente sportivo.

Le due figure sono complementari?

Come sempre, il lavoro multidisciplinare ed interdisciplinare risulta essere la chiave vincente nei trattamenti, più rapidi ed efficaci. L'osteopata ed il fisioterapista sono due figure professionali che insieme possono garantire al paziente una presa in carico completa e corretta, per cui una loro collaborazione è assolutamente fondamentale ed importante da ricercare. Spesso, infatti, il lavoro di squadra tra osteopata e fisioterapista è l'arma vincente per ottenere un successo terapeutico veloce e duraturo. È compito poi del singolo professionista capire quali sono i limiti della propria specializzazione e nel caso suggerire un approccio misto.

Autore

Sophie Minard

Sophie Minard

Osteopata
Osteopata ed osteopata pediatrica. Dopo aver ottenuto il Bachelor of Science ed il Master of Science, ha frequentato un corso Postgraduate per poter avere il titolo di osteopata pediatrica. Lavora con adulti, bambini e donne in gravidanza, è appassionata del suo lavoro e crede fortemente nella collaborazione tra più specialisti. La salute del paziente è al centro dei suoi trattamenti, fornendo ad ognuno gli strumenti per poter star bene.