I trigliceridi sono lipidi presenti negli alimenti (di origine animale e vegetale) e nel corpo umano.
Alcuni trigliceridi sono di origine endogena e vengono prodotti dal fegato. Questo accade principalmente quando la dieta è troppo ricca di carboidrati e alcol etilico, oppure in presenza di iperglicemia cronica; contribuisce anche l'eccesso proteico.
Nel sangue i trigliceridi assorbiti nell'intestino vengono trasportati da lipoproteine dette chilomicroni, fino alle periferie.
Le lipoproteine che trasportano i trigliceridi sintetizzati dal fegato sono invece le VLDL (Very Low Density Lipoprotein).
L'eccesso cronico di trigliceridi nel sangue (VLDL elevate) è una dislipidemia/iperlipemia che si correla a:
- Obesità e altre patologie del ricambio, anche sindrome metabolica.
- Fegato grasso.
- Aterosclerosi.
- Eventi cardio e cerebro vascolari.
- Complicazioni del pancreas.
NB. L'aumento spropositato dei trigliceridi nel sangue dopo il pasto è normale; diventa patologico solo quando si manifesta a digiuno.
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento dei Trigliceridi Alti; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
L'ipertrigliceridemia è asintomatica. L'unico segno clinico riguarda le condizioni molto gravi (patologie genetiche) e si manifesta con lo “sbiancamento” del sangue (i trigliceridi sono di colore molto tenue).
Ciò significa che tutta la popolazione dovrebbe rivolgersi al medico per:
- Visita e valutazione dei fattori di rischio:
- Familiarità.
- Diabete mellito tipo 2.
- Alcolismo.
- Ipotiroidismo.
- Sindrome nefrosica e insufficienza renale.
- Farmaci beta-bloccanti.
- Pillola anticoncezionale.
- Diuretici (ad es il furosemide).
- Farmaci steroidei.
- Analisi del sangue.
In caso di diagnosi positiva, è fondamentale:
- Se identificate, eliminare o ridurre le eventuali cause scatenanti (ad esempio l'iperglicemia).
- Rivolgersi a un dietologo per la terapia alimentare contro i trigliceridi alti.
- Su prescrizione medica, iniziare una terapia farmacologica.
- Se utile o necessario, assumere integratori o altri rimedi naturali contro i trigliceridi alti.
- Praticare attività motoria costante.
- In caso di sovrappeso, dimagrire.
- Ridurre gli altri fattori di rischio cardiovascolare:
- Obesità.
- Ipertensione.
- Ipercolesterolemia.
- Iperglicemia.
- Stress ossidativo.
Cosa NON Fare
- Ignorare le prescrizioni mediche.
- Saltare i controlli di routine per i trigliceridi alti o eventuali parametri correlati (glicemia).
- Eseguire le analisi senza rispettare il digiuno.
- Seguire una dieta sbilanciata o consigliata da fonti di dubbia professionalità.
- Abusare di alcol.
- Adottare uno stile di vita sedentario.
- Ingrassare o rimanere in sovrappeso.
- Mantenere invariati o aumentare i fattori di rischio cardiovascolare.
- Assumere farmaci che possono causare o peggiorare l'ipertrigliceridemia.
- Ignorare le patologie che possono causare o peggiorare i trigliceridi alti.
Cosa Mangiare
- Dieta ipocalorica per dimagrire in caso di sovrappeso.
- Piccole porzioni dei cibi a prevalenza di carboidrati:
- Cereali e derivati (pasta, pane ecc).
- Patate.
- Legumi decorticati.
- Frutta molto dolce.
- Tra gli alimenti ricchi di carboidrati, prediligere quelli a basso indice glicemico:
- Integrali o arricchiti di fibre (ad esempio quelli aggiunti in inulina).
- Legumi interi.
- Frutta poco o mediamente dolce.
- Ridurre il carico glicemico dei pasti:
- Aumentandone il numero (circa 5–7 in tutto).
- Riducendo l'apporto calorico totale.
- Diminuendo le porzioni, soprattutto in riferimento ai cibi ricchi di carboidrati.
- Ridurre l'indice glicemico dei pasti:
- Aumentando la quantità di ortaggi poco calorici ricchi di fibre: radicchio, lattuga, zucchini, finocchi ecc.
- Arricchendo tutti i piatti con pochi grassi e proteine (rallentano la digestione e l'assorbimento degli zuccheri ed evitano l'impennata glicemica):
- Se risulta impossibile eliminare l'attitudine all'alcol, prediligere il vino rosso (al massimo 1-2 bicchieri piccoli al giorno).
- Mangiare cibi ricchi di omega 3:
- Acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico (EPA e DHA): sono molto attivi dal punto di vista biologico. Si trovano nei prodotti della pesca e nelle alghe. Esercitano un ruolo protettivo nei confronti delle patologie metaboliche. Riducono sensibilmente gli scompensi creati dalla glicemia alta e diminuiscono i trigliceridi. Gli alimenti ricchi di questi nutrienti sono: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc.
- Acido alfa linolenico (ALA): è meno attivo. Essendo il precursore dell'EPA, esercita la stessa funzione. Si trova principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Consumare cibi ricchi di antiossidanti vitaminici; proteggono dallo stress ossidativo dei radicali liberi (fortemente correlato a tutti gli scompensi metabolici e alle complicanze annesse):
- Vitamina e provitamine A (carotenoidi): verdure e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); si trovano anche nei crostacei, nel latte, nel tuorlo e nei formaggi.
- Vitamina C: frutta acidula e alcuni ortaggi (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga ecc).
- Vitamina E: parte grassa dei semi e nei relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo ecc); se ne trovano piccole quantità anche negli ortaggi e nei frutti grassi (ad es avocado).
- Preferire i cibi ricchi di polifenoli (fenoli semplici, flavonoidi, tannini). Questi antiossidanti diminuiscono lo stress ossidativo e migliorano il metabolismo; riducono la velocità d'assorbimento dei carboidrati. Ne sono ricchi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- Seguire un piccolo digiuno tutti i giorni sfruttando il riposo notturno. Certi studi suggeriscono che il digiuno migliora sensibilmente i parametri di glicemia e trigliceridemia. Senza compromettere la ripartizione globale e l'equilibrio della dieta, è possibile far trascorrere circa 10-12 ore tra l'ultimo pasto della sera e il primo del giorno seguente.
Cosa NON Mangiare
- Pochi pasti e molto abbondanti.
- Cibi ipercalorici, soprattutto ricchi di zucchero raffinato.
- Pasti caratterizzati da grossi carichi glicemici, ovvero troppo ricchi di: pasta, pane, pizza, prodotti da forno, polenta, riso, patate, frutta molto dolce, marmellata, dolciumi ecc.
- Alimenti con alto indice glicemico: riso bollito, patate lesse, succo di frutta, alcuni frutti molto dolci (banane mature ecc), dolciumi ecc.
- Cibi a prevalenza di carboidrati con poche fibre: pane bianco, pasta bianca, polenta ecc.
- Alcolici in misura superiore a 1-3 unità giornaliere.
- Cibi poveri di “grassi buoni”.
- Cibi ricchi di “lipidi cattivi”:
- Acidi grassi saturi: contenuti soprattutto nei formaggi grassi, nei fast food (wurstel, hamburger ecc), nei tagli di carne grassi, negli oli bifrazionati ecc.
- Acidi grassi idrogenati (soprattutto in conformazione trans): sono contenuti negli alimenti fritti con oli tropicali, nelle margarine, nei cibi spazzatura confezionati (snack dolci e salati) ecc.
- Alimenti poveri o impoveriti di antiossidanti vitaminici e polifenolici:
Cure e Rimedi Naturali
Tra i rimedi naturali per abbassare i trigliceridi alti riconosciamo:
- Sport o attività fisica motoria: previene l'ipertrigliceridemia e ne favorisce la cura. Inoltre, riduce il rischio aterosclerotico e quello cardiovascolare. Sono considerate più efficaci le attività aerobiche.
- Integratori di fibre solubili: modulano l'assorbimento intestinale di tutti i nutrienti; inoltre diminuiscono il picco glicemico nel sangue prevenendo l'impennata insulinica che favorisce l'aumento dei trigliceridi. Alcuni esempi di prodotti ricchi di fibre solubili sono: semi di psillio, glucomannano, chitosano, gomma di guar e altre gomme, garcinia cambogia ecc.
- Integratori di chitosano: è un glucide non disponibile ricavato dalla chitina contenuta nel carapace dei crostacei. in grado di ostacolare l'assorbimento intestinale dei grassi.
- Integratori a base di oli ricavati dai prodotti della pesca:
- Olio di fegato di merluzzo: ricco di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA), vitamina D e vitamina A.
- Olio di krill: il krill è una parte del cosiddetto plancton; oltre che di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA) è anche ricco di vitamina A.
- Olio di alghe: ricco di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA).
- Integratori a base di oli ricavati dal germe dei cereali: il più diffuso è quello di grano. E' ricco di acidi grassi polinsaturi essenziali e vitamina E.
- Integratori di antiossidanti vitaminici.
- Integratori di antiossidanti polifenolici.
- Integratori di fitosteroli.
Cure Farmacologiche
- Fibrati: utilizzati soprattutto quando i trigliceridi superano il valore di 885mg/dl. Combattono anche il colesterolo cattivo.
- Fenofibrato (ad esempio Lipsin, Fulcro, Fenolibs, Lipofene).
- Gemfibrozil (ad esempio LOPID, Genlip, Gemfibrozil DOC).
- Statine: sono più utilizzate nella terapia ipocolesterolemizzante ma risultano efficaci anche nel trattamento dell'ipertrigliceridemia lieve.
- Atorvastatina (ad esempio Totalip, Torvast, Xarator).
- Simvastatina (ad esempio Zocor, Simvastat, Omistat, Quibus, Setorilin).
- Pravastatina (ad esempio Selectin, Langiprav, Sanaprav).
- Derivati dell'acido nicotinico: inibiscono la sintesi di trigliceridi e di colesterolo, abbassandone così i livelli sierici.
- Acipomix (ad esempio . Olbetam)
- Acidi grassi omega 3 ( ad esempio Esapent, Seacor, Eskim).
- Sequestranti degli acidi biliari: indicati esclusivamente in caso di resistenza alle statine nel contesto dell'ipertrigliceridemia. Devono essere associati a fibrati o statine.
- Colestipolo (ad esempio Colestid).
- Colestiramina (ad esempio Questran).
- Coleselvam (ad esempio Cholestagel).
Prevenzione
- Attività motoria: la soluzione migliore è quella di praticare sport ogni giorno. Non sono necessari grossi volumi di lavoro; al contrario, si dimostra più efficace la segmentazione della seduta in due volte (dopo i pasti principali).
- Dieta specifica e integratori.
- Terapia farmacologica.
- Curare l'obesità e le altre complicazioni fisiche collegate.
- Eliminare i fattori di rischio su cui è possibile intervenire (pillola anticoncezionale, diuretici ecc).
Trattamenti Medici
Non si conoscono altri trattamenti medici utili alla diminuzione dei trigliceridi alti nel sangue.