La tonsillite è una malattia infettiva che colpisce le tonsille (amigdale).
Le tonsille sono organi linfoghiandolari presenti nella rinofaringe.
Hanno una forma che ricorda vagamente una “mandorla” e svolgono la mansione di difesa immunitaria per le vie respiratorie.
La tonsillite è una patologia che può essere scatenata da batteri, virus o funghi. Talvolta è un'infezione locale; in altri casi rappresenta la conseguenza di patologie sistemiche più gravi.
Si associa di frequente alla faringite, alla rinite, alla laringite e alla sinusite, ma può manifestarsi anche da sola.
La tonsillite genera un'infiammazione profonda e scatena dolore, bruciore, senso di gonfiore, difficoltà nella deglutizione, nel parlare e talvolta anche nel ventilare.
Rappresenta un disagio molto diffuso tra la popolazione globale, ma la gravità e pericolosità dipendono da vari fattori: età, integrità del sistema immunitario, assistenza sanitaria ecc.
Nei soggetti predisposti recidiva più volte all'anno.

Cosa Fare
- Le persone a rischio di tonsillite (recidivanti, con sistema immunitario compromesso o che svolgono attività a rischio) dovrebbero adottare un sistema preventivo (vedi sotto Prevenzione).
- Poiché la tonsillite non è l'unico disturbo infettivo delle vie aeree superiori e del cavo orale, è abbastanza importante che alla comparsa dei primi sintomi ci si rivolga al medico di base per una diagnosi accurata. Questa è molto importante, poiché la gravità di una faringite è ben diversa rispetto a quella di una tonsillite.
- IMPORTANTE! E' necessario escludere la possibilità che la tonsillite sia una complicazione del reflusso gastrico esofageo. L'indagine che consiglierà il medico consisterà in una pH metria delle 24 ore.
- In caso di diagnosi positiva, si legga “Rimedi per la Malattia da Reflusso Gastroesofageo”.
- Se la tonsillite è recidivante, talvolta è necessario effettuare un'analisi microbiologica prelevando un tampone dalle tonsille.
- Alla manifestazione dei primi sintomi, in attesa di recarsi dal medico, è utile applicare farmaci antinfiammatori a uso topico (spray disinfettanti), anche più volte durante il giorno.
- In alternativa o in aggiunta, è possibile risciacquare la gola effettuando dei gargarismi con soluzioni antisettiche naturali (vedi Rimedi Naturali).
- Nel caso in cui siano presenti delle placche (patina bianca che indica una proliferazione batterica grave) i rimedi naturali più comuni non sono particolarmente efficaci e potrebbe essere utile impiegare disinfettanti più potenti.
- Riposo totale: non dimentichiamo che la tonsillite può essere provocata da malattie fortemente debilitanti. Se trascurata tende ad aggravarsi fino a innescare la febbre.
- Se il dolore è molto forte, in attesa di una prescrizione medica, potrebbe essere utile assumere un farmaco antinfiammatorio sistemico.
- In presenza di placche, il medico prescriverà quasi sicuramente una terapia farmacologica antibiotica.
- Mangiare in maniera adeguata, rispettando la sensibilità alla deglutizione e tenendo conto dei fabbisogni nutrizionali complessivi (terapia antibiotica, stato infiammatorio elevato, immunità compromessa ecc).
- Talvolta il medico è in grado di rimuovere manualmente gran parte delle placche rendendo più efficace la disinfezione e velocizzando la cura.
- Certe situazioni richiedono interventi medici più invasivi, ma la loro pertinenza può essere stabilita soltanto dall'operatore sanitario.
Cosa NON Fare
- Non rivolgersi al medico e curarsi autonomamente. E' un atteggiamento sbagliato, soprattutto quando i sintomi tendono ad aggravarsi.
- Soprattutto quando la tonsillite è recidivante, non eseguire l'indagine per la malattia da reflusso gastroesofageo.
- Trascurare i sintomi lievi; possono essere l'inizio di un episodio anche molto grave.
- Non disinfettare le tonsille, soprattutto quando l'attesa di una diagnosi richiede più di un giorno.
- Se necessari, non utilizzare metodi di disinfezione più efficaci.
- Mantenere uno stile di vita attivo trascurando il riposo; ad esempio:
- Continuare a praticare sport.
- Continuare a lavorare in situazioni a rischio (in celle frigorifere, cucina della ristorazione collettiva, interventi esterni nella stagione invernale ecc).
- Fumare o respirare fumo passivo: il fumo di sigaretta, proprio come lo smog, può irritare ancor più le mucose della gola, aumentando il dolore.
- In presenza di uno stato infiammatorio eccessivo, ostinarsi a non assumere farmaci antinfiammatori quando prescritti.
- In presenza di un'infezione acuta, ostinarsi a non assumere farmaci antibiotici quando prescritti.
- Assumere farmaci antibiotici senza indicazione medica o a scopo preventivo (durante i primissimi sintomi di una banale faringite).
- Somministrare aspirina ai bambini più piccoli dei 12 anni. Aumenta il rischio di effetti collaterali come: sindrome di Reye, disfunzioni epatiche e alterazioni cerebrali.
- Mangiare in maniera scorretta, scegliendo alimenti inadatti che riducono l'appetito e/o che non contengono i nutrienti giusti a supportare il sistema immunitario e la flora batterica intestinale (vedi sotto Cosa Mangiare e Cosa NON Mangiare).
- Rifiutare i medicamenti delle tonsille e la rimozione delle placche; alcune persone hanno difficoltà a trattenere l'impulso del vomito quando viene stimolata la mucosa vicino al velopendulo.
- Rifiutare interventi medici più invasivi ma essenziali.
- Utilizzare farmaci antinfiammatori per lungo tempo: un comportamento simile non fa altro che debilitare l'organismo senza intervenire sulla causa scatenante.
Cosa Mangiare
La dieta per la tonsillite deve avere le seguenti caratteristiche:
- Tollerabilità: poiché questa malattia pregiudica la deglutizione.
- Supporto della flora batterica intestinale: necessaria al sostegno del sistema immunitario e compromessa dalla terapia antibiotica.
- Ricchezza di molecole antinfiammatorie e antiossidanti.
- Supporto del sistema immunitario.
Tollerabilità, sollievo e beneficio locale:
- Mangiare cibi freschi: la temperatura bassa riduce il dolore (funzione anestetica): ghiaccioli, granite e gelati possono conferire sollievo (seppur temporaneo).
- Assumere cibi che ostacolano la proliferazione batterica:
- Il più adatto è il succo di limone.
- Hanno la stessa funzione gli alcolici, ma non possono essere assunti in presenza di terapia farmacologica.
- Anche il peperoncino svolge una discreta funzione antibiotica, ma aumenta il bruciore e l'infiammazione delle tonsille.
- Miele NON pastorizzato: si tratta di un antico rimedio naturale che esercita un ruolo antibiotico più che rilevante. Purtroppo non è semplice da reperire.
- Bere latte caldo o tiepido con miele e poco brandy: fornisce sollievo alle mucose delle tonsille infiammate.
Supporto della flora batterica intestinale:
- Alimenti probiotici: arricchiscono la flora batterica intestinale e possono migliorare la salute dell'intestino. Alcuni sono: yogurt, latticello, kefir, tofu, tempeh, miso, kombucha, crauti, cetriolini ecc. Bisogna ricordare che la barriera acida dello stomaco elimina la maggior parte dei microorganismi e a tal scopo può rivelarsi utile assumere anche integratori e farmaci.
- Alimenti prebiotici: sono quelli contenenti fibre solubili e vari carboidrati (disponibili o non disponibili per l'uomo) che nutrono i batteri fisiologici del colon. Si trovano in: ortaggi, frutti, cereali, leguminose, patate.
Molecole antinfiammatorie:
- Omega 3: sono l'acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA). Esercitano un ruolo antinfiammatorio. I primi due sono biologicamente molto attivi e si trovano prevalentemente in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc. Il terzo è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Antiossidanti:
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte. La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc). La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli ecc).
- Minerali: zinco e selenio. Il primo è contenuto soprattutto in: fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (soprattutto ostriche). Il secondo è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca, tuorlo d'uovo, latte e derivati, alimenti arricchiti (patate ecc).
- Polifenolici: fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Ne sono ricchissimi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- Nutrienti che supportano il sistema immunitario:
- Vitamina C o acido ascorbico: è contenuta soprattutto nella frutta acidula e negli ortaggi crudi. In particolare: peperoni, limone, arancio, pompelmo, mandarancio, prezzemolo, kiwi, lattuga, mela, cicoria, cavoli, broccoli ecc.
- Vitamina D o calciferolo: è contenuto soprattutto in: pesce, olio di pesce e tuorlo d'uovo.
- Magnesio: è contenuto soprattutto in: semi oleosi, cacao, crusca, ortaggi e frutti.
- Ferro: è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca e tuorlo d'uovo.
- Amminoacidi lisina e glicina: sono contenuti soprattutto in: carne, prodotti della pesca, formaggi e leguminose (soprattutto la soia).
In caso di Malattia da Reflusso Gastroesofageo, seguire la dieta apposita.
Cosa NON Mangiare
Oltre a rispettare i principi dedicati a una sana e corretta alimentazione, evitare:
- Bevande contenenti molecole disidratanti: soprattutto la caffeina del caffè e l'alcol etilico delle bevande alcoliche. Inoltre l'alcol interagisce negativamente col metabolismo dei farmaci alterandone l'azione.
- Alimenti piccanti: sono irritanti per le mucose (pepe, peperoncino, curry ecc) e tendono a peggiorare il sintomo di bruciore.
- Latte e latticini in presenza di terapia antibiotica; possono inattivare il farmaco.
Cure e Rimedi Naturali
- Soluzioni antisettiche naturali per gargarismi:
- Acqua tiepida e sale (5 g di sale per 250 ml di acqua).
- Succo di limone (può essere deglutito).
- Alcol etilico o bevande superalcoliche (whisky o grappa) senza ingerirle.
- Erboristeria:
- Tisane a base di:
- Camomilla (Matricaria recutita L.): conferisce sollievo alle mucose delle tonsille grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, sedative, battericide e antimicotiche.
- Echinacea (Echinacea angustifolia): ha proprietà antivirali, immunostimolanti, antibatteriche, antinfiammatorie. Può essere assunta sotto forma di sciroppo o compresse).
- Propoli: attività antimicrobica, antimicotica, antivirale (anche sotto forma di compresse da succhiare).
- Spirea (Spirea olmaria): mostra effetti antinfiammatori e calmanti (l'estratto contiene salicilati antipiretici e analgesici).
- Suffumigi:
- Menta (Mentha piperita): possiede proprietà balsamiche, decongestionanti e anticatarrali.
- Arancio amaro (Citrus aurantium L. var. amara): ha caratteristiche disinfettanti, antinfiammatorie e decongestionanti.
- Eucalipto (Eucalyptus globulus): vanta la presenza di molecole antinfiammatorie, espettoranti e balsamiche.
In caso di malattia da reflusso gastroesofageo, seguire i consigli fitoterapici nell'articolo dedicato.
Cure Farmacologiche
- Antinfiammatori topici leggeri a base di FANS, in forma di spray e caramelle:
- Flurbiprofene (ad esempio Borocillina, Benactiv Gola, Tantum Verde Gola ecc).
- Antibiotici topici (per tonsillite batterica):
- Fusafungina (ad esempio Locabiotal).
- Disinfettanti topici potenti (possono facilitare l'eliminazione delle placche):
- Risciacqui con acqua ossigenata, diluita o pura.
- Applicazione di tintura di iodio.
- Antibiotici (per tonsillite batterica):
- Claritromicina (ad esempio Biaxin, Macladin).
- Amoxicillina (ad esempio Augmentin).
- Telitromicina (ad esempio Ketek).
- Antifungini per tonsillite micotica.
- Farmaci antivirali per tonsillite virale (in genere si associa a quadri patologici più gravi).
- Antinfiammatori potenti e sistemici da assumere per via orale:
- Paracetamolo (ad esempio Tachipirina e Efferalgan).
- Ibuprofene (ad esempio Brufen e Moment).
- Corticosteroidi. Sono indicati per la tonsillite dipendente da mononucleosi:
- Cortisone (ad esempio Cortone acetato).
- Prednisone (ad esempio Deltacortene e Lodotra).
- Pastiglie di zinco: particolarmente utili in caso di tonsillite associata a raffreddore.
In caso di malattia da reflusso gastroesofageo, assumere farmaci specifici.
Prevenzione
- La prevenzione della tonsillite interessa tutte le regole comportamentali di tipo igienico:
- Evitare il contatto con soggetti affetti da tonsillite (limitare anche i dialoghi a distanza ravvicinata).
- Evitare lo scambio di asciugamani, spazzolini da denti, stoviglie e posate tra soggetti sani e malati di tonsillite.
- Lavare le mani per diminuire il rischio d'infezione.
- Se non è disponibile un lavabo, utilizzare soluzioni disinfettanti come amuchina.
- Limitare gli sbalzi termici, soprattutto in presenza di sudorazione (per gli sportivi è ideale l'abbigliamento tecnico).
- Mantenere una temperatura corporea idonea, evitando il freddo intenso.
- Coprire accuratamente la zone del collo e della gola nel periodo invernale.
Trattamenti Medici
- Rimozione manuale delle placche e medicazione con disinfettanti: può essere eseguita anche dal medico di base.
- Trattamento chirurgico: tonsillectomia per eliminare le tonsille compromesse al punto da recidivare molte volte all'anno. Non andrebbe eseguita con le tonsille infette.
- Aerosol: diffusione farmacologica per le malattie respiratorie, inclusa la tonsillite. Il principio attivo dipende dal tipo di infezione.
- Terapie termali: sono controverse. Vengono consigliate soprattutto nei casi di tonsillite fungina.