Si definisce stipsi o stitichezza un sintomo caratterizzato dall'alterazione nella consistenza fecale e della frequenza di evacuazione.
La stipsi provoca:
- Riduzione delle defecazioni (
- Feci dure (anche caprine o nastriformi)
- Senso di svuotamento incompleto e costipazione
- Difficoltà, dolore e lentezza durante l'espulsione.
L'aumento della consistenza fecale avviene per un eccessivo riassorbimento dei liquidi nel colon (pigrizia della peristalsi, stato di disidratazione corporea, volume insufficiente ecc).
E' definita stipsi quando i sintomi rimangono almeno per 3 mesi. Colpisce maggiormente i maschi giovani e le femmine adulte, oltre agli anziani.
Non è una malattia vera e propria ma crea un disagio molto intenso a chi ne soffre.
Può essere scatenata da: varie patologie anatomiche, squilibri ormonali, fattori dietetici, alterazione della flora batterica, modifica dei ritmi circadiani o delle abitudini, disidratazione, fattori nervosi, stile di vita ecc.
La stipsi si correla all'insorgenza di varie patologie più o meno gravi, ragion per cui è fondamentale cercare di identificarne l'origine e curarla.
Inoltre, non bisogna dimenticare che la stipsi può causare o aggravare:
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Stipsi o Stitichezza; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
- Riscontrando uno o più dei disagi legati alla stipsi è necessario rivolgersi subito al medico. Ciò è importante soprattutto nel caso in cui la stipsi:
- Insorge rapidamente.
- Perdura da molto tempo.
- Si accompagna a:
- Forti dolori addominali.
- Sanguinamento.
- Astenia.
- Famigliarità per tumore al colon.
- Febbre.
- Il percorso diagnostico, oltre all'anamnesi e all'analisi dei sintomi e dei segni clinici, dovrebbe prevedere una o più delle seguenti analisi:
- Colonscopia.
- Clisma opaco a doppio contrasto.
- Studio dei tempi di transito intestinale.
- Manometria anorettale.
- La diagnosi ha la funzione di cercare la causa scatenante della stipsi, senza la quale difficilmente si è in grado di prevenirla e curarla. Tra le condizioni morbose più spesso responsabili di stitichezza citiamo:
- Alterazioni anatomiche e stenosi.
- Diabete e ipotiroidismo.
- Gravidanza.
- Sindrome da colon irritabile (IBS, è la più frequente).
- Tumori.
- Eccesso di farmaci contro la diarrea.
- Se la ricerca di questi fattori è negativa, bisogna analizzare minuziosamente gli altri elementi come:
- Dieta (almeno 30g di fibre al giorno).
- Stato di idratazione (almeno 1ml/kcal introdotta, quindi 1,8-2,2 litri al giorno per un adulto).
- Trofismo della flora batterica intestinale
- Ritmi sonno veglia (soprattutto nei turnisti).
- Grado di stress psicologico generale.
- Livello di attività fisica motoria.
- Il trattamento della stitichezza prevede anzitutto la cura della causa scatenante. Tuttavia, quando è di origine idiopatica o causata dalla IBS, diventa necessario seguire alcune linee guida:
- Migliorare la composizione della dieta, aumentando le componenti nutrizionali benefiche (soprattutto fibre e altri prebiotici) e riducendo quelle controproducenti (astringenti).
- Aumentare lo stato di idratazione generale e prevenire la disidratazione.
- Ottimizzare la composizione e la densità della flora batterica fisiologica nell'intestino facendo uso di probiotici.
- Ritagliare un momento della giornata da dedicare all'evacuazione. Spesso le persone diventano stitiche per trascuratezza.
- Ridurre il livello di stress psicologico e promuovere il rilassamento.
Cosa NON Fare
- Ignorare la stipsi e altri sintomi correlati.
- Non rispettare il percorso diagnostico.
- Non curare la malattia che provoca la stipsi.
- Seguire una dieta inadeguata, ricca di prodotti astringenti e povera di fibre, prebiotici e lassativi.
- Rimanere disidratati:
- Assumere alimenti o bevande che promuovono la disidratazione (alcolici, caffè, termogenici ecc).
- Seguire una dieta chetogenica: tende ad aumentare la filtrazione renale disidratando il corpo.
- Bere poco, soprattutto in caso di sudorazione intensa.
- Non seguire una terapia a base di probiotici, se consigliata dal medico o dal nutrizionista
- Avere uno stile di vita poco regolato, discontinuo e privo di ritmi.
- Soffrire di stress profondo e costante.
- Trascurare la percezione dello stimolo di defecare e rimandare gli episodi (accade spesso in presenza di forti dolori e/o sanguinamenti riconducibili a emorroidi e ragadi).
- Sedentarietà.
- Eccedere con i prodotti astringenti in caso di diarrea. Talvolta, la stitichezza è il risultato di un “effetto rimbalzo” nella terapia farmacologica della diarrea.
- Eccedere con i rimedi naturali e i farmaci contro la stipsi. Possono dare assuefazione e creare un pericoloso effetto rebound.
Cosa Mangiare
Il regime nutrizionale contro la stipsi è detto “dieta ad alto residuo”, che significa ricca di fibre.
- Alimenti ricchi di fibre. Sono più consigliate quelle solubili, ma solitamente i cibi le contengono entrambe. Inoltre, la percentuale di quelle insolubili è generalmente superiore.
- Cereali: da prediligere quelli integrali. La porzione fibrosa di questi alimenti è soprattutto insolubile, ma è comunque consigliabile inserirli nella dieta.
- Legumi: da prediligere quelli con la buccia. In molti pensano che l'effetto collaterale dell'assunzione di legumi, ovvero la flatulenza, derivi soprattutto dalla componente fibrosa; non è così. Si tratta dell'effetto di certe molecole antinutrizionali che rimangono in quantità eccessiva nei legumi poco cotti. NB. L'ammollo di quelli secchi (eliminando l'acqua) è un fattore che ne aiuta l'espulsione.
- Ortaggi e frutti: sono gli alimenti che contengono più fibre solubili.
- Semi oleosi: la cosiddetta frutta secca è molto ricca di fibre; tuttavia, sono anche ricchi di grassi e possono avere un impatto calorico eccessivo. Nella dieta giornaliera andrebbero inseriti nella quantità di pochi grammi.
- Alghe: sono un alimento prevalentemente orientale che vanta numerose caratteristiche positive; tra queste, la ricchezza in fibre solubili.
Inoltre, si consiglia di:
- Garantire l'apporto di grassi: il 25-30% dell'energia in grassi favorisce la lubrificazione delle feci e il conseguente scivolamento nell'intestino. E' consigliabile prediligere:
- Oli di origine vegetale, meglio se spremuti a freddo: ammorbidiscono le feci, sono liquidi a temperatura ambiente e apportano molti nutrienti salutari.
- Mangiare alimenti fortemente idratati: come anticipato, la causa dell'indurimento fecale è la disidratazione. Si consigliano i cibi e le ricette più ricchi di acqua come:
- Alimenti freschi e crudi: soprattutto frutta e verdura.
- Minestroni in brodo.
- Zuppe di cereali o legumi in brodo.
- Latte e yogurt.
- Zuppe di pesce e di carne.
- Bere molta acqua sia fuori pasto che ai pasti.
- Inserire alimenti probiotici: arricchiscono la flora batterica intestinale e possono migliorare la salute dell'intestino: yogurt, latticello, kefir, tofu, tempeh, miso, kombucha, crauti, cetriolini ecc. d'altro canto, bisogna ricordare che la barriera acida dello stomaco elimina la maggior parte dei microorganismi.
- Inserire alimenti prebiotici: sono i cibi contenenti le molecole di nutrimento per la flora batterica intestinale. Si tratta dei cosiddetti carboidrati non disponibili e delle fibre. Le fibre sottoposte a cottura hanno una funzione estremamente prebiotica; il trattamento termico tende a idrolizzarle parzialmente facilitando la nutrizione batterica.
- Alimenti lassativi: questa categoria è generica e racchiude tutti i prodotti in grado di esercitare un effetto lassativo. Sono lassativi: prugne secche reidratate (bevendo anche l'acqua di ammollo), latte (soprattutto caldo), yogurt, brodo, miele, birra (soprattutto cruda), more, uva, pesche, liquirizia, fichi, kiwi, sugoli ecc.
NB. Alcune persone sono molto sensibili all'assunzione di nervini. Una tazzina di caffè alla mattina potrebbe ridurre il sintomo di stipsi.
Cosa NON Mangiare
- Tra gli alimenti che contengono fibre, è sconsigliabile prediligere:
- Cereali raffinati e farine altrettanto purificate (ad esempio la farina di frumento tipo 00, la maizena, l'amido di riso, la tapioca, la pasta e il pane bianchi, zucchero ecc).
- Leguminose decorticate.
- Ortaggi e frutti sbucciati, passati, centrifugati o naturalmente poveri di fibre (ad esempio la banana, la patata ecc).
- E' sconsigliabile seguire diete ipolipidiche, ovvero con una quantità di grassi inferiore al 25% dell'energia.
- Mangiare alimenti disidratati:
- Formaggi e salumi stagionati.
- Carne e pesce secchi.
- Carne e pesce sotto sale o sottolio.
- Latte condensato.
- Frutta disidratata non rinvenuta, verdura concentrata, cotta e strizzata (ad esempio gli spinaci) ecc.
- Crackers, grissini, crostini ecc al posto del pane fresco.
- Snack secchi (mais fritto, noccioline, nachos ecc).
- Alimenti astringenti: l'azione astringente ha un effetto piuttosto soggettivo. Alcuni sono: tè, succo di limone, banana, riso bianco bollito, carrube e farina ecc.
- Integratori diuretici.
Cure e Rimedi Naturali
I rimedi naturali contro la stitichezza sono principalmente di tipo: igienico comportamentale, integratori alimentari e prodotti di erboristeria.
- Correzione delle abitudini:
- Programmare un momento della giornata in cui andare al bagno.
- Rispettare gli stimoli: fare uso anche dei bagni pubblici. Non rimandare per paura dello sforzo o dei dolori; l'atto seguente sarà certamente peggiore.
- Non sforzare eccessivamente: l'affaticamento può portare a diverse complicanze.
- Allenare i muscoli del cingolo addominale e del pavimento pelvico: sono deputati alla defecazione e una maggior efficienza non può che essere positiva.
- Praticare attività motoria: oltre alla ragione precedente, la sollecitazione meccanica (vibrazioni, rimbalzi ecc) stimola il progresso delle feci nel colon.
- Piante lassative; è consigliabile farne uso solamente quando strettamente necessario:
- Droghe ad antrachinoni: senna, cascara, frangola, aloe succo, rabarbaro.
- Oli: di ricino, di oliva ecc.
- Prodotti ricchi di fibre o fibre estratte: crusca, semi di psillio, mucillagini varie (ad esempio agar agar), gomme varie (guar, karaya ecc).
- Amorphophallus konjac e glucomannani estratti.
- Alimenti e piante: tamarindo, miele, cassia, senna, prugne secche rivenute (bere anche l'acqua).
- Tisane lassative: sono infusi o decotti che riducono la stipsi. Esempio:
- Corteccia di frangula, semi di lino, anice stellato e liquirizia. Versare un cucchiaio da minestra del preparato in 200ml di acqua bollente. Portare a raffreddamento e filtrare. Assumerne una tazza alla sera.
- Sali inorganici.
- Oli minerali.
Cure Farmacologiche
Sono molto efficaci ma hanno anche diversi effetti collaterali. Alcuni provocano assuefazione, altri diarrea violenta. Certi irritano l'intestino al punto da provocare l'espulsione di muco.
- Fenoftaleina.
- Bisacodile.
- Picosolfato.
- Sodio dioctil sulfosuccinato.
- Sorbitolo.
- Lattulosio.
- Metilcellulosa.
- Polietilenglicole.
Fanno parte di questa categoria anche i farmaci di estrazione ricavati da certi prodotti naturali. Ad esempio:
- Antrachinoni:
- Bisacodile (ad esempio Dulcolax, Stixenil, Alaxa).
- Senna (ad esempio Xprep, Agiolax, Pursennid, Falquilax).
- Docusato sodico (ad esempio Macrolax, Sorbiclis).
- Lassativi di volume:
- Metilcellulosa.
- Gomma Sterculia (ad esempio Normacol).
- Semi di Psillio (ad esempio Fuibrolax).
- Emollienti/lubrificanti:
- Paraffina liquida (ad esempio Lacrilube, Paraf L BIN).
- Olio di arachidi in clismi.
- Glicerina in clismi.
- Lassativi osmotici:
- Lattulosio (ad esempio Duphalac, Epalfen, Normase).
- Macrogol (ad esempio Movicol, Isocolan, Selg Esse, Moviprep, Paxabel).
- Anticolinesterasici:
- Betanecolo (ad esempio Myocholine).
- Neostigmina (ad esempio Prostigmina).
- Lassativi salini:
- Fosfati (ad esempio Sod Fos Sof Clisma, Sod Fos Zet Clisma).
- Idrossido di magnesio (ad esempio Magnesia, Maalox).
- Sodio Citrato (ad esempio Biochetasi, Novilax).
Prevenzione
La prevenzione della stipsi si può attuare in pochi e semplici passaggi:
- Seguendo una dieta equilibrata e ricca di: fibre, acqua, probiotici, prebiotici ecc.
- Seguendo una dieta povera di: astringenti, alcolici, caffeina e altri nervini.
- Evitando la disidratazione: compensando la sudorazione, limitando i prodotti disidratanti ecc.
- Dedicando attenzione e tempo all'evacuazione.
- Svolgendo attività motoria.
- Se necessario, assumendo pochi rimedi naturali come tisane, fibre supplementari ecc.
- Curando eventuali patologie primarie che scatenano la stipsi.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici contro la stitichezza diversi dagli integratori e dai farmaci.
L'unica eccezione è costituita dalle cure per i disturbi primari che scatenano la stipsi.