Rimedi per la Stipsi o Stitichezza

Ultima modifica 16.06.2020

Si definisce stipsi o stitichezza un sintomo caratterizzato dall'alterazione nella consistenza fecale e della frequenza di evacuazione.
La stipsi provoca:

Stipsi StitichezzaL'aumento della consistenza fecale avviene per un eccessivo riassorbimento dei liquidi nel colon (pigrizia della peristalsi, stato di disidratazione corporea, volume insufficiente ecc).
E' definita stipsi quando i sintomi rimangono almeno per 3 mesi. Colpisce maggiormente i maschi giovani e le femmine adulte, oltre agli anziani.
Non è una malattia vera e propria ma crea un disagio molto intenso a chi ne soffre.
Può essere scatenata da: varie patologie anatomiche, squilibri ormonali, fattori dietetici, alterazione della flora batterica, modifica dei ritmi circadiani o delle abitudini, disidratazione, fattori nervosi, stile di vita ecc.
La stipsi si correla all'insorgenza di varie patologie più o meno gravi, ragion per cui è fondamentale cercare di identificarne l'origine e curarla.
Inoltre, non bisogna dimenticare che la stipsi può causare o aggravare:

Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Stipsi o Stitichezza; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.

Cosa Fare

  • Riscontrando uno o più dei disagi legati alla stipsi è necessario rivolgersi subito al medico. Ciò è importante soprattutto nel caso in cui la stipsi:
  • Il percorso diagnostico, oltre all'anamnesi e all'analisi dei sintomi e dei segni clinici, dovrebbe prevedere una o più delle seguenti analisi:
  • La diagnosi ha la funzione di cercare la causa scatenante della stipsi, senza la quale difficilmente si è in grado di prevenirla e curarla. Tra le condizioni morbose più spesso responsabili di stitichezza citiamo:
  • Se la ricerca di questi fattori è negativa, bisogna analizzare minuziosamente gli altri elementi come:
  • Il trattamento della stitichezza prevede anzitutto la cura della causa scatenante. Tuttavia, quando è di origine idiopatica o causata dalla IBS, diventa necessario seguire alcune linee guida:
    • Migliorare la composizione della dieta, aumentando le componenti nutrizionali benefiche (soprattutto fibre e altri prebiotici) e riducendo quelle controproducenti (astringenti).
    • Aumentare lo stato di idratazione generale e prevenire la disidratazione.
    • Ottimizzare la composizione e la densità della flora batterica fisiologica nell'intestino facendo uso di probiotici.
    • Ritagliare un momento della giornata da dedicare all'evacuazione. Spesso le persone diventano stitiche per trascuratezza.
    • Ridurre il livello di stress psicologico e promuovere il rilassamento.

Cosa NON Fare

  • Ignorare la stipsi e altri sintomi correlati.
  • Non rispettare il percorso diagnostico.
  • Non curare la malattia che provoca la stipsi.
  • Seguire una dieta inadeguata, ricca di prodotti astringenti e povera di fibre, prebiotici e lassativi.
  • Rimanere disidratati:
  • Non seguire una terapia a base di probiotici, se consigliata dal medico o dal nutrizionista
  • Avere uno stile di vita poco regolato, discontinuo e privo di ritmi.
  • Soffrire di stress profondo e costante.
  • Trascurare la percezione dello stimolo di defecare e rimandare gli episodi (accade spesso in presenza di forti dolori e/o sanguinamenti riconducibili a emorroidi e ragadi).
  • Sedentarietà.
  • Eccedere con i prodotti astringenti in caso di diarrea. Talvolta, la stitichezza è il risultato di un “effetto rimbalzo” nella terapia farmacologica della diarrea.
  • Eccedere con i rimedi naturali e i farmaci contro la stipsi. Possono dare assuefazione e creare un pericoloso effetto rebound.

Cosa Mangiare

Il regime nutrizionale contro la stipsi è detto “dieta ad alto residuo”, che significa ricca di fibre.

  • Alimenti ricchi di fibre. Sono più consigliate quelle solubili, ma solitamente i cibi le contengono entrambe. Inoltre, la percentuale di quelle insolubili è generalmente superiore.
    • Cereali: da prediligere quelli integrali. La porzione fibrosa di questi alimenti è soprattutto insolubile, ma è comunque consigliabile inserirli nella dieta.
    • Legumi: da prediligere quelli con la buccia. In molti pensano che l'effetto collaterale dell'assunzione di legumi, ovvero la flatulenza, derivi soprattutto dalla componente fibrosa; non è così. Si tratta dell'effetto di certe molecole antinutrizionali che rimangono in quantità eccessiva nei legumi poco cotti. NB. L'ammollo di quelli secchi (eliminando l'acqua) è un fattore che ne aiuta l'espulsione.
    • Ortaggi e frutti: sono gli alimenti che contengono più fibre solubili.
    • Semi oleosi: la cosiddetta frutta secca è molto ricca di fibre; tuttavia, sono anche ricchi di grassi e possono avere un impatto calorico eccessivo. Nella dieta giornaliera andrebbero inseriti nella quantità di pochi grammi.
    • Alghe: sono un alimento prevalentemente orientale che vanta numerose caratteristiche positive; tra queste, la ricchezza in fibre solubili.

Inoltre, si consiglia di:

  • Garantire l'apporto di grassi: il 25-30% dell'energia in grassi favorisce la lubrificazione delle feci e il conseguente scivolamento nell'intestino. E' consigliabile prediligere:
    • Oli di origine vegetale, meglio se spremuti a freddo: ammorbidiscono le feci, sono liquidi a temperatura ambiente e apportano molti nutrienti salutari.
  • Mangiare alimenti fortemente idratati: come anticipato, la causa dell'indurimento fecale è la disidratazione. Si consigliano i cibi e le ricette più ricchi di acqua come:
  • Bere molta acqua sia fuori pasto che ai pasti.
  • Inserire alimenti probiotici: arricchiscono la flora batterica intestinale e possono migliorare la salute dell'intestino: yogurt, latticello, kefir, tofu, tempeh, miso, kombucha, crauti, cetriolini ecc. d'altro canto, bisogna ricordare che la barriera acida dello stomaco elimina la maggior parte dei microorganismi.
  • Inserire alimenti prebiotici: sono i cibi contenenti le molecole di nutrimento per la flora batterica intestinale. Si tratta dei cosiddetti carboidrati non disponibili e delle fibre. Le fibre sottoposte a cottura hanno una funzione estremamente prebiotica; il trattamento termico tende a idrolizzarle parzialmente facilitando la nutrizione batterica.
  • Alimenti lassativi: questa categoria è generica e racchiude tutti i prodotti in grado di esercitare un effetto lassativo. Sono lassativi: prugne secche reidratate (bevendo anche l'acqua di ammollo), latte (soprattutto caldo), yogurt, brodo, miele, birra (soprattutto cruda), more, uva, pesche, liquirizia, fichi, kiwi, sugoli ecc.

NB. Alcune persone sono molto sensibili all'assunzione di nervini. Una tazzina di caffè alla mattina potrebbe ridurre il sintomo di stipsi.

Cosa NON Mangiare

Cure e Rimedi Naturali

I rimedi naturali contro la stitichezza sono principalmente di tipo: igienico comportamentale, integratori alimentari e prodotti di erboristeria.

Cure Farmacologiche

Sono molto efficaci ma hanno anche diversi effetti collaterali. Alcuni provocano assuefazione, altri diarrea violenta. Certi irritano l'intestino al punto da provocare l'espulsione di muco.

Fanno parte di questa categoria anche i farmaci di estrazione ricavati da certi prodotti naturali. Ad esempio:

Prevenzione

La prevenzione della stipsi si può attuare in pochi e semplici passaggi:

  • Seguendo una dieta equilibrata e ricca di: fibre, acqua, probiotici, prebiotici ecc.
  • Seguendo una dieta povera di: astringenti, alcolici, caffeina e altri nervini.
  • Evitando la disidratazione: compensando la sudorazione, limitando i prodotti disidratanti ecc.
  • Dedicando attenzione e tempo all'evacuazione.
  • Svolgendo attività motoria.
  • Se necessario, assumendo pochi rimedi naturali come tisane, fibre supplementari ecc.
  •  Curando eventuali patologie primarie che scatenano la stipsi.

Trattamenti Medici

Non esistono trattamenti medici contro la stitichezza diversi dagli integratori e dai farmaci.
L'unica eccezione è costituita dalle cure per i disturbi primari che scatenano la stipsi.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer