Rimedi per la Sindrome del Tunnel Carpale
La sindrome del tunnel carpale è una malattia che interessa il sistema nervoso periferico della mano e delle dita.
Il tunnel carpale è un complesso osteo-ligamentoso (ossa carpali e legamento carpale trasverso) situato tra il palmo della mano e il polso. Al suo interno passano nove tendini (con rispettive guanine) e il nervo mediano. Quando i tendini e le guanine si ispessiscono comprimono il nervo mediano infiammandolo e ostacolandone la funzione motoria e sensitiva.
Gli elementi scatenanti possono essere numerosi e di vario genere; di solito, conducono tutti alla suddetta compressione del nervo mediano.
Nonostante le attività manuali provochino un'acutizzazione dei sintomi, non è ancora stato dimostrato che possano causare direttamente questo disagio.
La sindrome del tunnel carpale può colpire chiunque ma sembra più frequente nelle donne e nei soggetti di mezza età (45-60 anni).
Può essere un disturbo molto invalidante, soprattutto quando non trattato rapidamente.
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Sindrome del Tunnel Carpale; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
- E' necessario ricordare che la sindrome del tunnel carpale è una patologia che può essere prevenuta e in parte ostacolata (vedi Prevenzione).
- Prima di tutto è necessario riconoscere i sintomi; questi riguardano il polso, la mano e le dita e sono:
- Senso di intorpidimento.
- Formicolio.
- Dolore.
- Secondariamente: dolore all'avambraccio, parestesie, pelle secca e gonfiore, ipoestesia, indebolimento dei muscoli del pollice, difficoltà a manipolare gli oggetti.
- Altri fattori che caratterizzano la sindrome del tunnel carpale sono:
- La tendenza ad accentuare la sintomatologia nelle ore notturne.
- La predisposizione a peggiorare col tempo.
- Con il sospetto di questa malattia è consigliabile rivolgersi al medico, il quale:
- Svolgerà un esame obbiettivo accurato (sufficiente nella maggior parte dei casi).
- Se necessario, prescriverà un esame più specifico come l'elettromiografia (EMG).
- ATTENZIONE! Se il quadro clinico è atipico e occorre una diagnosi differenziale, il medico potrebbe prescrivere altre analisi come:
- In caso di positività, valutando la gravità e l'entità dei sintomi, uno specialista valuterà la soluzione più idonea:
- Terapia conservativa: utilizzata soprattutto quando i sintomi sono moderati, sopportabili e presenti da pochi mesi.
- Terapia chirurgica: utilizzata soprattutto quando i sintomi sono intensi, invalidanti e in atto da oltre 6 mesi.
- Terapia specifica per le malattie che possono aggravare la sindrome da tunnel carpale: diabete mellito, artrite reumatoide, gotta ecc.
- Dopo un eventuale intervento chirurgico è necessario seguire un iter di riabilitazione fisioterapica, soprattutto nel caso in cui si voglia riprendere la funzionalità il prima possibile.
Cosa NON Fare
- Avere comportamenti inappropriati e sottovalutare i fattori di rischio per la sindrome del tunnel carpale (vedi Prevenzione).
- Ignorare i sintomi o rivolgersi al medico con notevole ritardo. La sindrome da tunnel carpale, se trattata precocemente, può guarire o rimanere asintomatica senza alcun intervento chirurgico.
- Non eseguire gli accertamenti necessari indicati dal medico; a prescindere dalla malattia, lo specialista potrebbe voler accertarsi dell'assenza di patologie occulte (anche più gravi).
- Non seguire la terapia conservativa.
- Escludere a priori possibilità di un intervento chirurgico.
- Trascurare le malattie correlate (diabete mellito, gotta, artrite ecc).
- Non praticare la riabilitazione fisioterapica post-chirurgica.
- Riprendere troppo precocemente le attività manuali intense.
Cosa Mangiare
- In caso di obesità: è consigliabile ridurre il peso. Per dimagrire è sufficiente diminuire l'apporto calorico del 30% circa, lasciando invariata la ripartizione (equilibrata). Si consiglia di prediligere i cibi non lavorati, freschi, magri, ricchi di fibra e di condire al massimo con un cucchiaino di olio ogni piatto.
- In caso di diabete mellito tipo 2: è consigliabile mantenere sotto controllo la quantità totale di carboidrati, prediligere cibi a basso indice glicemico e moderare il carico glicemico dei pasti. E' indispensabile ricavare gli zuccheri semplici solo da latte, frutta e ortaggi.
- In caso di iperuricemia e tendenza alla gotta: è consigliabile seguire una dieta a moderato contenuto di purine (vedi Rimedi Gotta). Può essere necessario seguire una terapia farmacologica specifica.
- Inoltre, siccome la sindrome del tunnel carpale tende a infiammare il nervo mediano, è consigliabile aumentare l'apporto nutrizionale di molecole antinfiammatorie:
- Omega 3: sono l'acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA). Esercitano un ruolo antinfiammatorio. I primi due sono biologicamente molto attivi e si trovano prevalentemente in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc. Il terzo è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Antiossidanti:
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E.
I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte.
La vitamina C è tipica della frutta acidula e alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc).
La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli ecc). - Minerali: zinco e selenio. Il primo è contenuto soprattutto in: fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (soprattutto ostriche). Il secondo è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca, tuorlo d'uovo, latte e derivati, alimenti arricchiti (patate ecc).
- Polifenolici: fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Ne sono ricchissimi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
Cosa NON Mangiare
- In caso di obesità: è sconsigliabile ingrassare o rimanere in sovrappeso. Si ritiene opportuno eliminare tutti i cibi e le bevande spazzatura, e gli alcolici, in particolare fast food e snack dolci o salati. E' anche necessario ridurre la frequenza di consumo e le porzioni di: pasta, pane, pizza, patate, derivati, formaggi grassi, carni e pesci grassi, salumi, insaccati, dolciumi ecc.
- In caso di diabete mellito tipo 2: eliminare i dessert, gli snack dolci, la frutta conservata e le grosse porzioni di pasta, patate, pane e pizza, soprattutto a base di farine raffinate.
- In caso di iperuricemia e tendenza alla gotta: eliminare tutti i cibi ricchi di purine
- Poiché spesso sostituiscono i cibi ricchi di antiossidanti naturali vivi e attivi, in generale si consiglia di eliminare tutti i cibi lavorati e conservati (eccezion fatta per i refrigerati). Inoltre, è buona norma consumare 2-3 porzioni di verdura-frutta crude al giorno (oltre agli ortaggi cotti).
- Ricordiamo che un eccesso di acidi grassi omega 6 “potrebbe” avere un effetto diametralmente opposto all'assunzione di omega 3. E' buona norma limitare l'introduzione di cibi ricchi di acido linoleico, gamma-linolenico, diomo-gamma-linolenico e arachidonico, prediligendo quelli del gruppo omega 3. Gli omega 6 sono contenuti soprattutto in: olio di semi (soprattutto arachidi), la maggior parte della frutta secca, certi legumi ecc.
Cure e Rimedi Naturali
I rimedi naturali per la sindrome del tunnel carpale sono principalmente:
- Agopuntura e Agopressione.
- Integrazione di molecole antinfiammatorie: sono le stesse citate nel paragrafo del “Cosa Mangiare” (omega 3, vitamine, polifenoli, zinco e selenio ecc). Talvolta si consigliano erbe, tisane e decotti con effetto antinfiammatorio.
Cure Farmacologiche
La terapia farmacologica più utilizzata è a base di antinfiammatori. Questi vengono impiegati in caso di terapia conservativa e sono principalmente a base di:
- Corticosteroidi: somministrati per bocca o tramite iniezione locale. L'uso prolungato è sconsigliabile poiché tende a compromettere i tessuti interessai e a peggiorare: ipertensione, osteoporosi, sovrappeso ecc.
Prevenzione
La prevenzione della sindrome del tunnel carpale riguarda solo i fattori di rischio sui quali è possibile intervenire. Sono esclusi i fattori anatomici, il sesso, la gravidanza, l'età e la storia familiare.
L'attività manuale ripetitiva, soprattutto in ambito lavorativo, è correlata con questo tipo di patologia. Non essendo sempre possibile cambiare lavoro, si consiglia di leggere attentamente quanto citato di seguito.
- Prevenire/evitare o, se presenti, curare/tenere sotto controllo:
- Obesità.
- Diabete mellito.
- Artrite reumatoide.
- Attacchi gottosi (la tendenza all'iperuricemia è geneticamente determinata, ragion per cui l'unico intervento possibile è quello di evitare le acuzie).
- Ritenzione idrica cronica (si presume che sia il fattore predisponente delle donne incinte).
- Insufficienza renale.
- Ipotiroidismo.
- Infortuni al polso.
- In presenza di una sintomatologia intensa, se possibile, ridurre l'intensità o le ore di attività per:
- Utilizzo di strumenti musicali.
- Utilizzo di strumenti vibranti (motosega, martello pneumatico ecc).
- Utilizzo di tastiera e mouse del computer o macchina da scrivere.
- Più in generale, è consigliabile:
- Ridurre la forza di esecuzione manuale.
- Fare pause frequenti.
- Migliorare la postura del corpo.
- Mantenere una temperatura media o leggermente calda delle mani e dei polsi.
- Prestare attenzione alle posizioni del polso ed evitare quelle dolorose.
Trattamenti Medici
- Utilizzo di un tutore per il polso: fa parte della terapia conservativa e viene utilizzato soprattutto di notte. I primi benefici giungono dopo alcune settimane.
- Chirurgia: consiste nella recisione del legamento carpale in modo da annullare la pressione sul nervo mediano.
- A cielo aperto: attraverso un'incisione cutanea di 3-4 centimetri si scopre e si recide il legamento carpale.
- A cielo chiuso in artroscopia o endoscopia: attraverso due piccole incisioni da 1 centimetro vengono inseriti l'artroscopio o l'endoscopio e gli attrezzi chirurgici per sezionare il legamento carpale.
- Fisioterapia post-operatoria: garantisce il recupero della forza muscolare della mano e del polso.