Le ragadi anali sono delle piccole lesioni che interessano la mucosa dell'omonimo orifizio.
Provocano molto fastidio e dolore; spesso sanguinano, in particolare durante l'atto di evacuazione delle feci dure. Un segno tipico di ragadi anali è la presenza di sangue vivo nella carta igienica.
La stipsi, la diarrea e una scarsa igiene personale sono i fattori causali più importanti delle ragadi anali.
La presenza di ragadi nella parte più interna dell'ano può provocare degli spasmi involontari che riducono l'afflusso di sangue provocando la cronicizzazione.
Specifichiamo che le ragadi NON sono emorroidi e che necessitano un trattamento farmacologico parzialmente diverso (vasodilatatore e non vasocostrittore).
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento delle ragadi anali; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
Le ragadi anali costituiscono un malessere diffuso, ma generalmente risolvibile.
I rimedi che andremo a elencare diventano necessari solo quando il disagio non si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni.
- Se presente, curare l'infezione.
- Evitare la stipsi: i consigli per prevenire/curare la stitichezza sono principalmente di natura alimentare e comportamentale.
- Evitare la diarrea: anche le raccomandazioni per prevenire/curare la diarrea sono fondamentalmente di tipo nutrizionale e comportamentale.
- Praticare bagni tiepidi e applicare pomate anestetiche più volte al giorno (anche rimedi naturali): servono per diminuire il dolore e rilassare la muscolatura dello sfintere anale interno.
- Ridurre lo stress e la paura dell'evacuazione: i rimedi sono farmacologici (ansiolitica) e comportamentali (training mentale, rilassamento profondo ecc). In alcuni casi, un timore eccessivo spinge il soggetto a posticipare la defecazione aggravando la stipsi.
- Impiego di dilatatori anali: su consiglio medico, possono favorire la guarigione.
- Chirurgia proctologica: è un rimedio necessario solo nei casi più gravi.
Cosa NON fare
- Ignorare l'eventuale infezione.
- Trascurare la stitichezza e non dedicare i giusti tempi alla fase di defecazione. Sforzandosi troppo è quasi certo che le ragadi insorgeranno o si aggraveranno.
- Esagerare con i lassativi e sfociare nella diarrea.
- Trascurare la diarrea cronica (ad esempio, nel caso del colon irritabile).
- Pregiudicare l'igiene personale e/o fare uso di detergenti molto aggressivi che irritano la mucosa dell'ano.
- Posticipare le evacuazioni per la paura del dolore; l'episodio seguente diverrà certamente più acuto.
Cosa Mangiare
Per approfondire: Dieta per le Ragadi Anali
Come anticipato, le ragadi anali hanno un'eziologia strettamente correlata con la dieta.
Tuttavia, la terapia alimentare può variare a seconda del caso. Se le ragadi anali vengono provocate dalla stipsi o dalla diarrea, le correzioni nutrizionali potrebbero rivelarsi differenti.
- Per regolarizzare l'intestino è sempre utile:
- Assumere integratori a base di probiotici e/o alimenti fermentati: tra i cibi più indicati riconosciamo quelli funzionali (ad esempio le bevande addizionate) e tutti gli altri naturalmente ricchi di batteri fisiologici (yogurt, latticello, tofu, tempeh, kefir ecc).
- Assumere integratori di fibra solubile: inulina, glucomannani ecc. E' importante che si tratti di integratori senza fibre insolubili e lassativi osmotici.
- In caso di stipsi:
- Aumentare fino e oltre i 30g/die la quota di fibre alimentari; sono contenute soprattutto in: ortaggi, frutti, cereali integrali e leguminose.
- Bere acqua per almeno 1ml/kcal di energia nella dieta: nella persona media, circa 1,8-2,0 litri al giorno.
- Garantire una percentuale del 25-30% di grassi nella dieta: hanno un effetto lubrificante. Sono da prediligere gli oli vegetali ricchi di molecole antinfiammatorie come gli omega 3, la vitamina E e i polifenoli (olio di semi di lino, di kiwi, di vinaccioli, di noce); anche l'olio extravergine di oliva.
- In caso di diarrea:
- Può essere utile seguire una dieta a basso residuo, soprattutto per quel che riguarda la percentuale di fibre insolubili. Al contrario, quelle solubili hanno una funzione gelificante che talvolta aiuta a migliorare la consistenza. Per approfondire: Dieta per la Diarrea
Cosa NON Mangiare
- In caso di celiachia, evitare il glutine (contenuto in frumento, farro, spelta, segale, avena e sorgo).
- In caso di intolleranza al lattosio, evitare il latte e i derivati.
- Evitare gli alcolici: tendono a irritare l'intestino e a disidratare il corpo. Nel primo caso peggiorano la diarrea e nel secondo la stipsi.
- In percentuale sulle fibre totali, ridurre la quota delle fibre insolubili: contenute soprattutto nella crusca, nella buccia dei legumi ecc; potrebbero avere degli effetti negativi in caso di diarrea.
- Evitare le molecole irritanti (pepe, peperoncino ecc) e i nervini (caffè, cacao ecc).
- In caso di diarrea, evitare i cibi lassativi: kiwi, birra, miele, brodo, latte caldo, pesche, liquirizia, il tamarindo, la cassia ecc
- In caso di stipsi, evitare i cibi astringenti: banana, limone, nespole, tè, mirtilli ecc.
Cure e Rimedi naturali
- Lassativi a effetto lassativo ed emolliente per uso orale. Rendono le feci morbide, scorrevoli, riducendo la dilatazione e l'irritazione/sanguinamento: Semi di lino, Psillio e Inulina .
- Malva, Piantaggine e Altea, sempre per uso orale, oltre che come lassativi funzionano anche come antinfiammatori e cicatrizzanti.
- Consolida, Aloe Vera Gel, Achillea Millefoglie e oli essenziali (lavanda, cipresso, salvia, iperico, timo, centella asiatica e geranio): utilizzate come decotto o in crema o in soluzioni tiepide (entrambi per uso esterno), hanno effetti antinfiammatori, cicatrizzanti, antimicrobici, immunostimolanti e anestetici.
Cure Farmacologiche
Per approfondire: Farmaci per la Cura delle Ragadi Anali
I rimedi farmacologici per la cura delle ragadi anali sono:
- Lidocaina: ad esempio: Xylocaina, Lidofast, Luan CHIR. E' un prodotto anestetico ad uso topico, impiegato nella terapia del dolore sia per le ragadi anali che per le emorroidi. Talvolta è associato a steroidi (idrocortisone) con funzione antinfiammatoria. Questi farmaci sono molto utili quando il dolore interferisce con la peristalsi intestinale.
- Semi di Psillio: ad esempio Fibrolax. Si tratta di un lassativo che aumenta il volume fecale, da usare in caso di ragadi anali provocate dalla stipsi. E' da introdurre oralmente in dosi di 3,5g dopo i pasti, circa 2 o 3 volte al giorno per 2-3 giorni; richiede di bere molta acqua.
- Nifedipina e Lidocaina: ad esempio Antrolin. E' una crema ad uso locale a base si calcio-antagonisti. Si applica nel retto per rilassare la muscolatura liscia periferica ed è associata a Lidocaina. Va applicata 2 volte al giorno per almeno 6 settimane.
- Diltiazem: ad esempio Cardizem. Funziona come il precedente e viene impiegato in associazione ai cortisonici.
- Nitroglicerina. Pomata (0,2-0,3-0,4%) ad uso topico. Da applicare 2-3 volte al giorno (anche per 6 mesi) dopo un'accurata pulizia.
- Trinitroglicerina: ad esempio Rectogesic. Si tratta di un miorilassante indicato per ridurre il dolore anche nei casi più gravi. L'applicazione è consigliata ogni 12 ore per non oltre le tre settimane.
- Tossina Botulinica: come il Botox, il Vistabex, il Bocouture e lo Xeomin. Iniettando questi composti venefici si ottiene una denervazione chimica di alcuni mesi; questa si rende utile nel rilassamento della muscolatura.
Prevenzione
La prevenzione delle ragadi anali è piuttosto semplice, anche se la soggettività gioca un ruolo fondamentale sull'insorgenza:
- Prevenzione della stipsi:
- Dieta ricca di fibre e acqua.
- Vita regolare, non sedentaria o frenetica, coi i giusti tempi da dedicare all'evacuazione.
- Prevenzione della diarrea:
- Evitare i cibi responsabili di reazioni avverse (glutine per i celiaci e lattosio per gli intolleranti).
- Evitare le infezioni intestinali.
- Evitare l'alterazione della flora batterica intestinale.
- Evitare di eccedere con i lassativi.
- Curare l'igiene personale ma non esagerare con l'aggressività dei detergenti.
Trattamenti medici
- Parziale resezione dello sfintere anale interno: intervento semplice e con degenza di circa un giorno; le complicanze sono statisticamente poco rilevanti.
- Anuloplastica: anch'esso è considerato un intervento facile e le dimissioni avvengo in circa 24 ore; le complicazioni sono rare. Si basa sulla copertura dell'area lesionata riportando lembi di pelle prelevati in alte posizioni del corpo.