Ultima modifica 24.08.2020

Le ragadi anali sono delle piccole lesioni che interessano la mucosa dell'omonimo orifizio.
Provocano molto fastidio e dolore; spesso sanguinano, in particolare durante l'atto di evacuazione delle feci dure. Un segno tipico di ragadi anali è la presenza di sangue vivo nella carta igienica.
Rimedi Ragadi AnaliLa stipsi, la diarrea e una scarsa igiene personale sono i fattori causali più importanti delle ragadi anali.
La presenza di ragadi nella parte più interna dell'ano può provocare degli spasmi involontari che riducono l'afflusso di sangue provocando la cronicizzazione.
Specifichiamo che le ragadi NON sono emorroidi e che necessitano un trattamento farmacologico parzialmente diverso (vasodilatatore e non vasocostrittore).


Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento delle ragadi anali; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.

Cosa Fare

Le ragadi anali costituiscono un malessere diffuso, ma generalmente risolvibile.
I rimedi che andremo a elencare diventano necessari solo quando il disagio non si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni.

  • Se presente, curare l'infezione.
  • Evitare la stipsi: i consigli per prevenire/curare la stitichezza sono principalmente di natura alimentare e comportamentale.
  • Evitare la diarrea: anche le raccomandazioni per prevenire/curare la diarrea sono fondamentalmente di tipo nutrizionale e comportamentale.
  • Praticare bagni tiepidi e applicare pomate anestetiche più volte al giorno (anche rimedi naturali): servono per diminuire il dolore e rilassare la muscolatura dello sfintere anale interno.
  • Ridurre lo stress e la paura dell'evacuazione: i rimedi sono farmacologici (ansiolitica) e comportamentali (training mentale, rilassamento profondo ecc). In alcuni casi, un timore eccessivo spinge il soggetto a posticipare la defecazione aggravando la stipsi.
  • Impiego di dilatatori anali: su consiglio medico, possono favorire la guarigione.
  • Chirurgia proctologica: è un rimedio necessario solo nei casi più gravi.

Cosa NON fare

  • Ignorare l'eventuale infezione.
  • Trascurare la stitichezza e non dedicare i giusti tempi alla fase di defecazione. Sforzandosi troppo è quasi certo che le ragadi insorgeranno o si aggraveranno.
  • Esagerare con i lassativi e sfociare nella diarrea.
  • Trascurare la diarrea cronica (ad esempio, nel caso del colon irritabile).
  • Pregiudicare l'igiene personale e/o fare uso di detergenti molto aggressivi che irritano la mucosa dell'ano.
  • Posticipare le evacuazioni per la paura del dolore; l'episodio seguente diverrà certamente più acuto.

Cosa Mangiare

Per approfondire: Dieta per le Ragadi Anali


Come anticipato, le ragadi anali hanno un'eziologia strettamente correlata con la dieta.
Tuttavia, la terapia alimentare può variare a seconda del caso. Se le ragadi anali vengono provocate dalla stipsi o dalla diarrea, le correzioni nutrizionali potrebbero rivelarsi differenti.

Cosa NON Mangiare

Cure e Rimedi naturali

Cure Farmacologiche

Per approfondire: Farmaci per la Cura delle Ragadi Anali


I rimedi farmacologici per la cura delle ragadi anali sono:

  • Lidocaina: ad esempio: Xylocaina, Lidofast, Luan CHIR. E' un prodotto anestetico ad uso topico, impiegato nella terapia del dolore sia per le ragadi anali che per le emorroidi. Talvolta è associato a steroidi (idrocortisone) con funzione antinfiammatoria. Questi farmaci sono molto utili quando il dolore interferisce con la peristalsi intestinale.
  • Semi di Psillio: ad esempio Fibrolax. Si tratta di un lassativo che aumenta il volume fecale, da usare in caso di ragadi anali provocate dalla stipsi. E' da introdurre oralmente in dosi di 3,5g dopo i pasti, circa 2 o 3 volte al giorno per 2-3 giorni; richiede di bere molta acqua.
  • Nifedipina e Lidocaina: ad esempio Antrolin. E' una crema ad uso locale a base si calcio-antagonisti. Si applica nel retto per rilassare la muscolatura liscia periferica ed è associata a Lidocaina. Va applicata 2 volte al giorno per almeno 6 settimane.
  • Diltiazem: ad esempio Cardizem.  Funziona come il precedente e viene impiegato in associazione ai cortisonici.
  • Nitroglicerina. Pomata (0,2-0,3-0,4%) ad uso topico. Da applicare 2-3 volte al giorno (anche per 6 mesi) dopo un'accurata pulizia.
  • Trinitroglicerina: ad esempio Rectogesic. Si tratta di un miorilassante indicato per ridurre il dolore anche nei casi più gravi. L'applicazione è consigliata ogni 12 ore per non oltre le tre settimane.
  • Tossina Botulinica: come il Botox, il Vistabex, il Bocouture e lo Xeomin. Iniettando questi composti venefici si ottiene una denervazione chimica di alcuni mesi; questa si rende utile nel rilassamento della muscolatura.

Prevenzione

La prevenzione delle ragadi anali è piuttosto semplice, anche se la soggettività gioca un ruolo fondamentale sull'insorgenza:

Trattamenti medici

  • Parziale resezione dello sfintere anale interno: intervento semplice e con degenza di circa un giorno; le complicanze sono statisticamente poco rilevanti.
  • Anuloplastica: anch'esso è considerato un intervento facile e le dimissioni avvengo in circa 24 ore; le complicazioni sono rare. Si basa sulla copertura dell'area lesionata riportando lembi di pelle prelevati in alte posizioni del corpo.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer