La pressione del sangue è diversa nel circolo arterioso e venoso. Tra i due, il flusso più frequentemente soggetto a variazioni patologiche è quello arterioso, che sulla parete dei vasi esercita una pressione massima e una minima (sistolica e diastolica).
Dei due valori di pressione, quello considerato “più importante” è quello della pressione minima.
La pressione del sangue si esprime con l'unità di misura millimetri su colonna di mercurio (mm/Hg).
Le alterazioni della pressione arteriosa possono essere per eccesso (pressione alta ed eventualmente ipertensione conclamata) e per difetto (pressione bassa).
Paradossalmente, la prima condizione è nociva ma asintomatica e la seconda, pur essendo chiaramente percepibile, provoca solo molta debolezza.
I valori normali della pressione sono 70mmHg/110mmHg o 80mmHg/120mmHg (pressione minima/massima).
L'ipertensione cronica contribuisce all'insorgenza di eventi vascolari anche del cuore e del cervello; questi possono essere responsabili di morte/invalidità permanente. Inoltre, provoca la degenerazione di reni, occhi e altri tessuti.
La pressione alta può essere dovuta a:

- Predisposizione genetica.
- Obesità.
- Sedentarietà.
- Fattori nutrizionali.
Cosa Fare
- Soprattutto in presenza di una predisposizione familiare, tenere monitorati costantemente i valori della pressione sanguigna.
In caso di diagnosi positiva per pressione alta o pre-ipertensione:
- Rivolgersi a un dietologo per:
- Dimagrire: ricordiamo che ogni 10kg di grasso smaltito (soprattutto quello addominale) la pressione tende a scendere di 5-20mmHg.
- Strutturare una dieta per l'ipertensione:
- Riduzione dei fattori nutrizionali nocivi.
- Aumento dei fattori nutrizionali benefici.
- Aumentare il livello di attività fisica.
- Smettere di fumare.
- Evitare gli alcolici.
- Valutare la pertinenza di rimedi, integratori e terapie naturali.
- Ridurre gli altri fattori di rischio per gli eventi cardiovascolari:
- Obesità.
- Diabete mellito tipo 2.
- Ipercolesterolemia.
- Ipertrigliceridemia.
- Stress ossidativo.
- Se la terapia nutrizionale e comportamentale non ha effetto, il medico valuterà la pertinenza di una cura farmacologica.
Monitorare la pressione alta: i migliori misuratori acquistabili online
La pressione alta è un indicatore della situazione generale di salute che va costantemente monitorato, al fine di evitarne gli effetti e di tenerlo sotto controllo. Da diversi anni, per misurare la pressione non è più necessario recarsi dal medico o presso altre strutture sanitarie o farmacie, ma è possibile munirsi di un misuratore della pressione portatile, che è possibile tenere a portata di mano in casa e utilizzare ogniqualvolta ce ne sia l'esigenza. Ecco alcuni dei prodotti più apprezzati tra quelli acquistabili online.
Tra i misuratori di pressione, ha particolare successo su Amazon OMRON X2 Basic, che offre un metodo oscillometrico di misurazione della pressione sanguigna con il supporto di un bracciale, che consente di controllare la pressione comodamente da casa. Facile da usare, permette il monitoraggio della pressione sanguigna a casa con risultati affidabili, precisi e con il rilevamento di battiti cardiaci irregolari. Per un accurato monitoraggio domestico, X2 Basic misura la pressione sanguigna rilevando il movimento del sangue nell'arteria brachiale grazie al bracciale da 22-32 cm.
Sanitas SBM 21 è un misuratore di pressione da braccio che classifica i risultati con una scala colorata, rileva il ritmo cardiaco e avverte in caso di possibile aritmia. E' dotato di ampio display LCD con data e ora, dispositivo di arresto automatico. QUesto prodotto è apprezzato in particolare per la sua economicità: è destinato a circonferenze braccio di 22 - 36 cm e ha una pratica custodia in dotazione.
Il misuratore di pressione HOMIEE ha uno sfigmomanometro LCD retroilluminato da 5", che offre una visualizzazione chiara di tutti i valori misurati su un grande schermo, inclusa la visualizzazione di data e ora, particolarmente facile da leggere per gli anziani. E' possibile registrare fino a 180 letture: la misura del polsino è di 22-42 cm, adatta a diverse circonferenze del braccio. Due opzioni di alimentazione: viene fornito con 4 batterie AAA, che possono essere alimentate tramite l'interfaccia di tipo C, anche se il cavo di ricarica non è incluso). Se non viene eseguita alcuna operazione, la macchina si spegnerà automaticamente dopo tre minuti.
Cosa NON Fare
- Dopo una prima diagnosi di pressione alta, saltare i controlli di routine o evitare di rivolgersi al medico curante.
- Mangiare alimenti che possono aggravare l'ipertensione.
- Bere alcolici e fumare.
- Conservare il sovrappeso.
- Rimanere sedentari e non praticare o rispettare parzialmente le indicazioni sull'attività motoria.
- Ignorare la presenza di altri fattori di rischio per aterosclerosi ed eventi cardiovascolari:
- Obesità.
- Pre-diabete o diabete mellito tipo 2.
- Ipercolesterolemia.
- Ipertrigliceridemia.
- Trascurare le terapie farmacologiche per abbassare la pressione.
Attenzione, la notte la pressione si alza. Per questo, secondo gli esperti la pressione sanguigna notturna è la più importante.
Cosa Mangiare
Per ridurre la pressione alta è fondamentale seguire una dieta appositamente strutturata e ricca di:
- Omega 3: sono l'acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa-linolenico (ALA). Esercitano un ruolo protettivo verso tutte le malattie del ricambio, inclusa la pressione alta. I primi due sono biologicamente molto attivi e sono contenuti soprattutto in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc.. Il terzo, invece, è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale e nei relativi oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Potassio: aumentandone l'apporto nella dieta diminuisce la pressione arteriosa e aumenta l'escrezione urinaria di sodio. Raggiungendo una dose pari a 4000mg/die è possibile ridurre la pressione arteriosa fino a 4mmHg. E' contenuto in tutti gli alimenti, ad eccezione dei grassi da condimento. Tuttavia, i cibi che più si prestano ad aumentarne l'apporto nella dieta sono gli ortaggi e la frutta freschi e crudi.
- Magnesio: come il precedente, favorisce l'abbassamento della pressione sanguigna. Dosi di 120-973mg/die (oltre il 200% del fabbisogno) si sono dimostrate efficaci nella riduzione dell'ipertensione. E' contenuto soprattutto negli alimenti di origine vegetale; in particolare: cereali integrali e crusca, semi oleosi, cacao, ortaggi ecc.
- Flavanoli: mele, tè verde, cacao, mirtilli, cipolle rosse, spinaci, sono tutti alimenti ricchi di flavanoli e flavonoidi, in grado di abbassare la pressione sanguigna.
Il consumo di olio extravergine di oliva è inversamente proporzionale alla pressione alta. Non è detto che ciò dipenda dall'acido oleico (omega 9); infatti, questo grasso da condimento è anche ricco di acidi grassi polinsaturi, vitamina E, polifenoli e fitosteroli ecc.
Per chi soffre di altre patologie del metabolismo o sindrome metabolica conclamata può essere utile aumentare l'apporto di:
- Acidi grassi omega 6.
- Acidi grassi omega 9.
- Vitamina A, vitamina C e vitamina E.
- Lecitine.
- Polifenoli e fitosteroli.
Cosa NON Mangiare
- Sodio: correlato direttamente e indirettamente alla pressione alta, dovrebbe essere eliminato dalla dieta. Stiamo parlando del sodio aggiunto, ovvero di quello presente nel sale da cucina (cloruro di sodio) e impiegato come mezzo di conservazione per: salumi, insaccati, carne in scatola, pesce in scatola, alimenti in salamoia o sotto sale ecc. Ne sono ricchi anche: snack salati, fast food e junk food in genere.
- Grassi saturi e idrogenati, questi ultimi soprattutto in conformazione trans: sono correlati a un aumento della pressione sanguigna, della colesterolemia e dell'infiammazione sistemica. I grassi saturi sono presenti soprattutto in: formaggi grassi, panna, tagli grassi di carne fresca, insaccati e salumi, hamburger, wurstel, olio di palmisto e di palma, altri oli bifrazionati ecc. I grassi idrogenati, che possono avere una percentuale alta di catene in conformazione trans, sono contenuti soprattutto in: oli idrogenati, margarine, snack dolci, snack salati, prodotti da forno confezionati ecc.
- Alcol: è una molecola direttamente implicata nell'aumento patologico della pressione sanguigna. Sono coinvolte tutte le bevande, da quelle più leggere ai superalcolici. Bisogna comunque specificare che una o due unità di vino rosso al giorno non vengono considerate fattori di rischio cardiovascolare, al contrario. Grazie alla concentrazione di polifenoli sembrano esercitare una funzione preventiva.
- Liquirizia: molto utilizzata per i problemi di natura gastrica (ad esempio la gastrite e il reflusso), ha tuttavia l'effetto collaterale di incrementare parecchio la pressione del sangue.
Cure e Rimedi Naturali
- Attività motoria: soprattutto per i soggetti sedentari, l'attività aerobica prolungata (camminata veloce, ciclismo, canottaggio, nuoto, corsa ecc) favorisce la diminuzione della pressione alta.
- Integratori alimentari:
- Di omega 3, a base di oli ricavati dai prodotti della pesca e semi:
- Olio di fegato di merluzzo: ricco di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA), vitamina D e vitamina A.
- Olio di krill: fa parte dello zooplancton ed è ricco di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA).
- Olio di alghe: ricco di acidi grassi essenziali omega 3 (EPA e DHA).
- Olio di germe di grano, di lino, di sesamo ecc. Contengono ALA e vitamina E.
- Di arginina: si tratta di un amminoacido precursore dell'ossido nitrico, molecola essenziale per il mantenimento della funzione endoteliale vascolare. Alcuni grammi al giorno di arginina potrebbero avere un effetto positivo.
- Diuretici: sono prodotti in grado di aumentare la filtrazione renale. Favorendo la produzione di urina, si riduce il volume di plasma sanguigno e la pressione. E' consigliabile non esagerare ed evitarli in presenza di una terapia farmacologica. Alcuni sono: ananas, betulla, carciofo, cetriolo, foglie di noce, cipolla, equiseto, finocchi, mela, ortica, fiori di sambuco, stimmi di mais e tarassaco.
- Estratti di piante ipotensive: sembrano agire in maniera differente dai diuretici, ma esercitano comunque un effetto benefico sulla pressione alta. Alcuni sono: aglio, cipolla, rauwolfia, betulla, biancospino, cardiaca, ginkgo biloba, mirtillo, orthosiphon, vischio, vite rossa, olivo, pervinca, uncaria, mughetto, ligustico, carcadè (ibisco), evodia e achillea iraniana.
Cure Farmacologiche
Sono di diverso genere:
- Diuretici: come gli alimenti naturali, ma in maniera più efficace, questi farmaci aumentano la produzione e l'espulsione di urina diminuendo la volemia e la pressione.
- Simpaticolitici o inibitori adrenergici: si suddividono in alfa e beta bloccanti. Sono antagonisti dei recettori nel sistema simpatico e impediscono l'interazione con le molecole adrenergiche che favoriscono la vasocostrizione.
- Calcio antagonisti: agiscono sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni e bloccano i canali degli ioni calcio. In pratica, impediscono la contrazione delle fibre muscolari e mantengono le pareti dei vasi rilassate.
- Inibitori del sistema renina-angiotensina: questo legame è alla base della regolazione pressoria. Riducendo il sistema renina-angiotansina questi farmaci promuovono la diminuzione volumetrica del sangue e dilatano le arterie.
- Vasodilatatori ad azione diretta.
- Farmaci per l'emergenza ipertensiva: non rappresentano una terapia bensì un rimedio istantaneo per i casi gravi.
Prevenzione
- Mantenere un peso normale.
- Praticare attività motoria regolare, soprattutto aerobica.
- Evitare il fumo e l'alcolismo.
- Svolgere una dieta corretta, limitando i cibi sconsigliati e incrementando quelli benefici per la pressione alta.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici diversi rispetto alla terapia farmacologica per curare la pressione alta.