
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Glicemia Alta; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
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Per glicemia si intende la quantità di glucosio presente nel sangue.
Sia la carenza (detta ipo-glicemia), sia l'eccesso (detto iper-glicemia) di glucosio nel sangue possono risultare molto nocivi.
L'eccesso è meno sintomatico del difetto. Tuttavia, nel lungo termine l'iperglicemia cronica provoca complicazioni metaboliche anche gravi.
La glicemia si alza dopo i pasti e diminuisce col digiuno; d'altro canto, un organismo sano è capace di gestirla mantenendola entro un intervallo fisiologico.
Il glucosio nel sangue può essere misurato con un'analisi di laboratorio o con l'aiuto di un glucometro. Le unità di misura sono: milligrammi per decilitro (mg/dl) e millimoli per litro (mmol/l).
La fascia di normalità è compresa tra 70-99mg/dl. Si definisce alta la glicemia che raggiunge e oltrepassa:
- i 100mg/dl a digiuno,
- i 200mg/dl dopo un pasto abbondante
- i 140mg/dl dopo un carico orale di glucosio (analisi specifica).
La glicemia alta cronica può causare diversi problemi (aterosclerosi, vasculopatie ecc), soprattutto quando evolve in diabete mellito tipo 2.
Le cause dell'iperglicemia possono essere di natura comportamentale, ambientale e genetica.

Cosa Fare
Quando si avvertono i sintomi della glicemia molto alta (stanchezza, sete intensa, poliuria, lenta guarigione dalle ferite ecc) diventa necessario:
- Rivolgersi al medico per:
- Visita e valutazione dei fattori di rischio.
- Analisi del sangue.
- Esame della curva da carico di glucosio.
- Una terapia farmacologica specifica.
- Rivolgersi a un dietologo per una terapia alimentare contro la glicemia alta.
- Se utile o necessario, assumere integratori o altri rimedi naturali contro la glicemia alta.
- Praticare attività motoria costante.
- In caso di sovrappeso, dimagrire.
- Ridurre gli altri fattori di rischio cardiovascolare:
- Obesità.
- Ipertensione.
- Ipercolesterolemia.
- Ipertrigliceridemia.
- Stress ossidativo.
Cosa NON Fare
- Ignorare i sintomi descritti sopra.
- Ignorare le prescrizioni mediche.
- Saltare i controlli di routine della glicemia; in alcuni casi, questo valore dev'essere misurato quotidianamente.
- Seguire una dieta sbilanciata o consigliata da fonti di dubbia professionalità.
- Adottare uno stile di vita sedentario.
- Ingrassare o rimanere in sovrappeso.
- Mantenere invariati o aumentare i fattori di rischio cardiovascolare.
Cosa Mangiare
La dieta è uno strumento fondamentale per combattere la glicemia alta.
I principi fondamentali sono:
- In caso di sovrappeso, rispettare una dieta ipocalorica dimagrante.
- Ridurre le porzioni dei cibi ricchi di carboidrati:
- Cereali e derivati (pasta, pane ecc).
- Patate.
- Legumi decorticati.
- Frutta dolce.
- In riferimento ai precedenti, scegliere quelli a basso indice glicemico:
- Cereali e derivati integrali o dietetici (arricchiti di fibre solubili come l'inulina).
- Legumi interi.
- Frutta poco o mediamente dolce.
- Abbassare ulteriormente il carico glicemico dei pasti:
- Aumentando il numero dei pasti (almeno 5 e fino a 7).
- Riducendo le calorie di ogni pasto.
- Riducendo le singole porzioni di cibi ricchi di carboidrati e distribuendole in tutti i pasti (eccezion fatta per quello che precede il sonno).
- Abbassare ulteriormente l'indice glicemico dei pasti:
- Incrementando l'apporto di fibre alimentari provenienti da ortaggi poco calorici (radicchio, lattuga, zucchini, finocchi ecc).
- Utilizzando sempre olio extravergine di oliva per condire: i grassi tendono a rallentare la digestione e l'assorbimento degli zuccheri quanto basta a evitare l'impennata glicemica.
- Associare sempre una porzione modesta di alimenti ricchi di proteine (petto di pollo, filetto di merluzzo, uovo, ricotta magra, fiocchi di latte light ecc): per lo stesso motivo descritto sopra.
- Se è presente l'attitudine a bere piccole quantità di alcol, prediligere il vino rosso. Troppo alcol non fa bene; tuttavia, è dimostrato che piccole porzioni sono in grado di ridurre la glicemia.
- Consumare cibi ricchi di acidi grassi buoni, soprattutto di omega 3:
- Acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico (EPA e DHA): biologicamente i più attivi della famiglia omega 3. Sono contenuti nei prodotti della pesca e nelle alghe. Esercitano un ruolo protettivo da tutte le patologie metaboliche e riducono sensibilmente gli scompensi creati dalla glicemia alta. Gli alimenti che ne contengono di più sono: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc.
- Acido alfa linolenico (ALA): è meno attivo dal punto di vista biologico ma esercita la stessa funzione dei precedenti. Si trova principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Mangiare cibi ricchi di antiossidanti vitaminici; svolgono un effetto protettivo nei confronti dei radicali liberi combattendo lo stress ossidativo (fortemente correlato alla glicemia alta):
- Vitamina e provitamine A: sono contenute negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte.
- Vitamina C: è tipica della frutta acidula e alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga ecc).
- Vitamina E: si trova nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo ecc) oltre che negli ortaggi.
- Prediligere alimenti ricchi di antiossidanti non vitaminici: si tratta principalmente di polifenoli (fenoli semplici, flavonoidi, tannini). Moderano ulteriormente lo stress ossidativo e ottimizzano i parametri metabolici; peraltro, agiscono anche come agenti antinutrizionali riducendo la digeribilità dei carboidrati. Sono contenuti soprattutto in: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- Rispettare un lasso di tempo abbastanza ampio tra l'ultimo pasto della giornata e la colazione seguente. Alcuni studi riportano che aumentando il tempo di digiuno si può ottenere un miglioramento della glicemia. Ovviamente, questo accorgimento non deve entrare in conflitto col principio della ripartizione nutrizionale.
Cosa NON Mangiare
- Cibi ipercalorici, soprattutto confezionati, fast-food, dolciumi e altri “cibi spazzatura”.
- Porzioni eccessive di alimenti a prevalenza di carboidrati (pizza, pane, pasta, patate ecc).
- Alimenti ad alto indice glicemico (cereali raffinati e bolliti, crosta del pane, succo di frutta molto dolce, snack dolci ecc).
- Pasti troppo abbondanti.
- Pasti totalmente dissociati (solo a base di carboidrati, solo a base di grassi, solo a base di proteine).
- SOLO alimenti proteici o ricchi di grassi; alcuni sono portati a credere che per curare la glicemia alta sia necessario eliminare i carboidrati. Se è vero che questa scelta faciliterebbe la diminuzione della glicemia, è altrettanto vero che la glicemia alta cronica può intaccare la funzionalità di certi organi e comprometterne la funzionalità. Nel diabetico scompensato da glicemia alta, talvolta i reni non riescono a sopportare l'eccesso di proteine e corpi chetonici.
- Birra, bevande zuccherate e liquori dolci.
- Cibi ricchi di grassi cattivi, ovvero:
- Lipidi saturi: contenuti principalmente nei formaggi grassi, panna, tagli grassi di carne, insaccati e salumi, hamburger, wurstel, oli bifrazionati (palmisto, palma ecc).
- Lipidi idrogenati e soprattutto in conformazione trans: contenuti principalmente in oli idrogenati, margarine, snack dolci, snack salati, prodotti da forno confezionati ecc.
- Mangiare cibi poveri o impoveriti di antiossidanti vitaminici e polifenolici:
Cure e Rimedi Naturali
I rimedi naturali più efficaci per abbassare la glicemia alta sono:
- Dieta: include tutto ciò di cui abbiamo già parlato nei paragrafi del cosa mangiare e cosa evitare.
- Attività motoria: è il sistema migliore per ridurre la quantità di zucchero nel sangue e per migliorare l'efficienza metabolica. Infatti, l'allenamento fisico (soprattutto aerobico con picchi di alta intensità) interviene positivamente anche sulla sensibilità ormonale, migliorando la glicemia anche a riposo. Inoltre, promuove il dimagrimento (fattore direttamente implicato nella comparsa di glicemia alta).
- Piante medicinali: esistono varie piante alle quali sono attribuite capacità ipoglicemizzanti; queste possono essere impiegate come tisana o in tintura madre:
- Eucalipto: ha un effetto ipoglicemizzante grazie alla ricchezza in polifenoli antiossidanti (tra i quali anche tannini), che ostacolano la digestione e l'assorbimento dei glucidi.
- Mirto: è un inibitore dell'enzima digestivo intestinale alfa-glucosidasi.
- Sambuco: i terpenoidi e i fitosteroli (beta-sitosterolo) contenuti nelle sue infiorescenze hanno un'azione insulino-stimolante, quindi ipoglicemizzante.
- Galega officinalis: i semi contengono galegina (alcaloide ipoglicemizzante) che potenzia l'azione insulinica, migliora la captazione muscolare del glucosio, riduce il meccanismo epatico di glicogenolisi e la produzione pancreatica di glucagone. La galega va usata sotto stretto controllo medico; fresca può essere tossica.
- Opunzia: contiene mannani, ovvero polisaccaridi che trattengono gli zuccheri nel lume intestinale bloccandone l'assorbimento.
- Gimnema: le sue foglie contengono acidi gimnemici, acidi glicosidici che riducono l'assorbimento intestinale del glucosio e stimolano l'attività delle cellule beta pancreatiche nella produzione di insulina.
- Ginseng americano: da non confondere con quello coreano, riduce l'assorbimento dei carboidrati, favorisce il rilascio di insulina e aumenta la captazione tissutale del glucosio.
Cure Farmacologiche
- Biguanidi (ad es metforal e glucophage): sono a base di metformina, una molecola che riduce la gluconeogenesi epatica e modera l'assorbimento intestinale dello zucchero.
- Acarbosio (ad es glicobasey e glucobay): riduce l'assorbimento dei carboidrati ma provoca spesso effetti collaterali di tipo gastrointestinale.
- Tiazolidinedioni (ad es actos, glustin): favoriscono l'utilizzo del glucosio e ottimizzano il metabolismo dei grassi aumentando l'azione insulinica.
- Glinidi (ad es novonorm, prandin, enyglid ecc): funzionano come le sulfoniluree, cioè stimolano la produzione di insulina.
- Pramlintide
- : aumenta i tempi di digestione e assorbimento dei carboidrati, riduce la secrezione di glucagone e stimola il senso di sazietà.
- Mimetici delle incretine (ad es byeta, victoza, ristaben, xelevia, januvia ecc): potenziano l'attività del GLP-1, quindi riducono la secrezione di glucagone e stimolano l'insulina. Rallentano la digestione e favoriscono la sazietà.
Prevenzione
La prevenzione della glicemia alta è necessaria soprattutto in caso di ereditarietà; include:
- Mantenimento del normopeso.
- Controllo glicemico periodico e sistematico.
- Svolgimento di un'attività motoria.
- Dieta equilibrata caratterizzata da un carico e un indice glicemico moderati.
- Prevenzione degli altri disturbi metabolici e delle varie complicanze annesse.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici per la glicemia alta oltre ai già descritti:
- Attività motoria.
- Dieta.
- Integratori.
- Farmaci.