
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Forfora; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Introduzione
La forfora è un disagio che interessa il cuoio capelluto, manifestandosi con una desquamazione biancastra che ricopre la testa.

La forfora è provocata dall'aumento del ricambio cellulare della cute. Morendo e distaccandosi, gli strati epidermici superficiali formano delle scaglie chiare, che possono cadere generando il cosiddetto "effetto neve".
Oltre ad essere responsabile di prurito lieve o intenso, la forfora costituisce un inestetismo estremamente diffuso. Infatti, staccandosi durante lo spazzolamento dei capelli, si deposita sui vestiti diventando molto visibile; per molti, la forfora trasmette una sensazione di "scarsa igiene".
Colpisce soprattutto i maschi fino alla prima età adulta; raramente interessa soggetti con più di 35-40 anni.
Cosa Fare
La forfora può essere curata o tenuta sotto controllo in maniera abbastanza efficace.
- Il primo passo è capire quale sia la causa scatenante. Di solito, la forfora è causata da:
- Sovra-crescita di un fungo chiamato Malassezia furfur (Pityrospum); nella maggior parte dei soggetti questa infezione è totalmente asintomatica, ma talvolta può aggravarsi e generare la forfora.
Il microrganismo si nutre di sebo e lo idrolizza producendo acidi grassi irritanti, responsabili del ricambio cellulare accelerato. La soluzione più idonea è quella di utilizzare shampoo specifici antifungini (vedi Cure Farmacologiche). - L'eccesso di sebo costituisce un fattore predisponente molto importante. Può essere causato da:
- Un flusso ormonale androgeno consistente: quando si tratta di una condizione adolescenziale può risolversi spontaneamente, ma talvolta dipende da disturbi ormonali primari.
- Un'eccessiva sensibilità locale agli androgeni: esistono trattamenti farmacologici specifici per ridurre la sensibilità agli androgeni, ma riguardano soprattutto il follicolo pilifero. Si tratta di soluzioni impiegate esclusivamente come rimedio per la calvizie e paradossalmente, invece che ridurla, talvolta sembrano aumentare la forfora dopo l'applicazione.
- Esistono delle condizioni statisticamente correlate all'insorgenza di forfora. Queste sono:
- Pelle secca: responsabile della forfora secca e di prurito. E' necessario utilizzare uno shampoo adatto.
- Pelle grassa: responsabile della forfora grassa; è causata dalla dermatite seborroica (può interessare anche le sopracciglia, i lati del naso ecc). E' necessario utilizzare uno shampoo adatto.
- Psoriasi: malattia infiammatoria della pelle che provoca la produzione di squame larghe e pruriginose, anche sul cuoio capelluto. Non esistono soluzioni definitive, ma è opportuno rivolgersi a un dermatologo per tentare di ridurre le manifestazioni acute.
- Dermatite da contatto: sensibilizzazione verso alcune sostanze contenute nei prodotti per i capelli. La soluzione è individuare la molecola responsabile e scegliere prodotti che non la contengono.
- Crosta lattea o dermatite seborroica neonatale: disturbo che insorge nei primi mesi di vita nel bambino. Di solito si risolve spontaneamente ed è sufficiente prediligere prodotti per l'igiene specifici. In latri casi si è riscontrato un miglioramento dei sintomi eliminando dalla dieta gli alimenti responsabili di reazioni intestinali avverse (vedi Cosa Mangiare).
- Altri fattori predisponenti sono:
- Debolezza del sistema immunitario: è evidente quando si presentano diverse infezioni ravvicinate (ad esempio le acuzie dell'herpes labiale). Se il sistema immunitario è compromesso a causa di malattie gravi (ad esempio virus HIV o EBV) o terapie intense (ad esempio chemioterapia), la forfora è di certo un problema di marginale importanza. Al contrario, se il sistema immunitario è danneggiato da: stress, fattori ambientali, dieta ecc, intervenendo sull'alimentazione è possibile apportare notevoli benefici (vedi Cosa Mangiare).
- Alimentazione inadeguata: molti lamentano un eccesso di forfora durante i periodi di cattiva alimentazione. Tuttavia, è solo un'ipotesi e non sembra supportata da alcuna evidenza scientifica concreta. Alcuni cibi potrebbero avere una funzione protettiva, ma è più probabile che altri esercitino un effetto negativo (vedi Cosa Mangiare e Cosa NON Mangiare).
- Stress nervoso: se la forfora compare nei periodi molto stressanti è ovvio che la cura sia costituita dal riposo psico-fisico.
- Lavaggi troppo frequenti e/o shampoo troppo aggressivi: seccano e irritano il cuoio capelluto. Le soluzioni possono essere tre:
- Ridurre la frequenza dei lavaggi.
- Ridurre la quantità di shampoo.
- Scegliere un tipo di shampoo poco aggressivo e/o adatto per i lavaggi frequenti.
- Lavaggi troppo scarsi: provocano l'accumulo di sebo e la proliferazione del fungo Malassezia furfur. Inoltre, non consentono di rimuovere efficacemente le scaglie di pelle che tendono a accumularsi.
- Utilizzo di cosmetici irritanti o untuosi per i capelli: gel, lacca e mousse di basso pregio sono spesso coinvolti nell'irritazione o nell'aumento del sebo. E' sufficiente sospenderli o sostituirli con prodotti migliori.
Cosa NON Fare
- Usare uno shampoo inadeguato alla predisposizione del proprio cuoio capelluto (pelle grassa o secca).
- Lavare i capelli male, troppo spesso o troppo poco frequentemente.
- Trascurare un'eventuale proliferazione eccessiva di Malassezia furfur.
- Non curare la dermatite seborroica.
- Trascurare la psoriasi.
- Ignorare eventuali forme di dermatite da contatto.
- Sottovalutare eventuali compromissioni del sistema immunitario.
- Nutrirsi in maniera inadeguata.
- Cedere allo stress nervoso e non tentare di ridurlo.
- Utilizzare cosmetici irritanti o untuosi per i capelli.
Cosa Mangiare
Prima di elencare quali alimenti potrebbero essere consigliati per combattere la forfora, descriviamo in breve la composizione del sebo umano: gliceridi (57%), esteri cerosi (25%), squalene (15%), esteri del colesterolo (2%) e colesterolo (1%). Si osservano anche concentrazioni rilevanti di antiossidanti quali: vitamina E e coenzima Q10.
Come si può notare, gli acidi grassi (contenuti nei gliceridi, soprattutto acido sapienico) svolgono un ruolo fondamentale. Questi mostrano ramificazioni diverse da individuo a individuo, così come differente è il rapporto tra di essi.
Non è chiaro quanto l'alimentazione possa incidere sulla composizione del sebo, anche se la carenza di acidi grassi essenziali e antiossidanti potrebbe incidere notevolmente. Di certo, almeno in parte, la predisposizione alla forfora ha una base di tipo genetico-ereditario.
I consigli alimentari generali sono:
- Cibi ricchi di acidi grassi essenziali polinsaturi omega 3 e omega 6:
- Acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico (EPA e DHA): molto attivi dal punto di vista biologico, sono contenuti soprattutto nei prodotti della pesca e nelle alghe. Gli alimenti che ne contengono di più sono: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc.
- Acido alfa linolenico (ALA): rispetto ai precedenti è biologicamente meno attivo. Ha la stessa funzione di EPA e del DHA. E' contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Acido linoleico (LA): ne sono ricchi, semi di girasole, germe di grano, sesamo, quasi tutta la frutta secca, germe di mais e relativi oli. I derivati sono:
- Acido gamma linoleico (GLA) e diomogamma linolenico (DGLA): ne è ricco l'olio di borragine.
- Acido arachidonico (AA): ne sono ricche le arachidi e altra frutta secca.
- Cibi ricchi di antiossidanti:
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E.
I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte. La vitamina C è tipica della frutta acidula e alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc). La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli ecc). - Minerali: zinco e selenio. Il primo è contenuto soprattutto in: fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (soprattutto ostriche). Il secondo è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca, tuorlo d'uovo, latte e derivati, alimenti arricchiti (patate ecc).
- Polifenolici: fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Ne sono ricchissimi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- In caso di crosta lattea associata a diarrea e coliche gassose: eliminare i cibi potenzialmente responsabili di intolleranze o allergie alimentari; alcuni sono il lattosio e le proteine del latte.
- In caso di sistema immunitario compromesso (oltre agli antiossidanti), si consiglia di enfatizzare l'apporto di:
- Vitamina C o acido ascorbico: è contenuta soprattutto in ortaggi e frutti freschi, meglio se aciduli: peperoni, agrumi, prezzemolo, kiwi, lattuga, mela, cicoria ecc.
- Vitamina D o calciferolo: è contenuto soprattutto in: pesce, olio di pesce e tuorlo d'uovo.
- Probiotici: sono batteri fisiologici dell'intestino, anche contenuti negli alimenti fermentati come yogurt, tofu, tempeh, latticello ecc.
Cosa NON Mangiare
- Cibi ricchi di "grassi cattivi": contenuti soprattutto in fast food e altri cibi spazzatura. Come anticipato, molte persone dichiarano di notare un aumento della forfora nei periodi di alimentazione disordinata e poco salutare.
Potrebbero essere direttamente coinvolti: - Grassi idorogenti (soprattutto ricchi di catene in conformazione trans): oli idrogenati, margarine, snack dolci, snack salati, prodotti da forno confezionati ecc.
- Grassi saturi e bifrazionati: formaggi grassi, panna, tagli grassi di carne fresca, insaccati e salumi, hamburger, wurstel, olio di palmisto e di palma ecc.
- Alcolici.
- Cibi potenzialmente responsabili di intolleranze o allergie alimentari; alcuni sono il lattosio e le proteine del latte (soprattutto in caso di crosta lattea associata a diarrea e coliche gassose).
Cure e Rimedi Naturali
Prodotti fitoterapici e di erboristeria. Sono principalmente estratti vegetali ad uso topico:
- Estratto di peperoncino.
- Aceto di mele.
- Olio essenziale di eucalipto.
- Olio essenziale di rosmarino.
- Olio essenziale di limone.
- Olio essenziale di ortica.
- Olio essenziale di salvia.
- Olio essenziale di Melaleuca alternifolia (Tea tree): è antisettica e antifungina.
Cure Farmacologiche
Quelli usati contro la forfora non sono veri e propri farmaci, bensì dei prodotti specifici (shampoo e lozioni) che contengono molecole terapeutiche. Si differenziano in base al principio attivo:
- Zinco piritione: riduce la popolazione di Malassezia furfur.
- Catrame: rallenta la velocità di ricambio cellulare ed è utile contro la dermatite seborroica. Può risultare irritante.
- Solfato di selenio: rallenta la velocità di ricambio cellulare ed è anche efficace contro la Malassezia furfur. NB. Si consiglia di leggere l'etichetta e risciacquare abbondantemente dopo l'uso. Inoltre alcuni prodotti possono decolorare i capelli tinti.
- Ketoconazolo: è un antifungino ad ampio spettro e può essere efficace dove gli altri falliscono.
Se gli shampoo e le lozioni si rivelano inefficaci, la forfora potrebbe essere il segno clinico di un disagio più rilevante. A quel punto, sotto prescrizione, alcuni dermatologi somministrano anche dei corticosteroidi.
Prevenzione
Oltre a quanto menzionato nel capito del "Cosa Fare" per la forfora, elenchiamo alcuni fattori che possono aiutare a prevenirla:
- Ridurre lo stress psico fisico
- Lavarsi frequentemente i capelli, ma con uno shampoo che non irrita il cuoio capelluto: favorisce la rimozione dell'eccesso di sebo e previene la comparsa della forfora.
- Seguire una dieta ricca di antiossidanti (tra i minerali, soprattutto lo zinco) e acidi grassi essenziali. Alcuni sostengono anche il ruolo degli amminoacidi solforati e vitamine del gruppo B ma si tratta di molecole più utili alla salute del capello.
- Ridurre il consumo di alcol e di alimenti ricchi di "grassi cattivi".
- Ridurre l'utilizzo di cosmetici irritanti o untuosi come: gel, lacche o mousse.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici specifici per la forfora.