Il fegato è un organo ghiandolare molto importante, a cui sono affidate numerose funzioni corporee.
Tra le varie, è responsabile del metabolismo dei nutrienti (amminoacidi, glucidi, lipidi), dello stoccaggio delle vitamine e della trasformazione di tutte le molecole farmacologicamente attive (farmaci, caffeina, alcol ecc).
Quando si manifesta un sovraccarico funzionale nella sintesi dei grassi, questi vengono incamerati negli epatociti (le cellule del fegato), che si infiammano e talvolta si rompono.
Si parla di fegato grasso (steatosi epatica) quando l'organo aumenta di dimensioni fino a oltrepassare il +5% del volume normale.
Le cause di fegato grasso sono riconducibili a: disordini genetici, patologie metaboliche, malnutrizione e fattori dietetici, tossicodipendenza alcolica, anemia, farmaci ecc.
Compare più frequentemente nelle persone di 50-60 anni e nelle donne in gravidanza.
Il fegato grasso è spesso asintomatico o provoca un fastidio localizzato nel quadrante destro dell'addome (da non confondere con i fastidi legati alla colecisti).
Se trascurato può peggiorare in disturbi più gravi.
Cosa Fare
Nel dubbio di essere affetti da steatosi epatica è necessario:
- Recarsi dal medico per effettuare un accertamento. La diagnosi comprende:
- Palpazione: spesso il fegato ingrassato è francamente gonfio e percepibile.
- Ecografia: il cambio di composizione cellulare degli epatociti è molto visibile, ma dev'essere di notevole entità.
- Analisi del sangue: oltre a rilevare eventuali cause di steatosi (ad esempio l'iperglicemia), identifica la presenza di enzimi epatici riversati nel torrente dopo la rottura degli epatociti infiammati (soprattutto le transaminasi e la fosfatasi alcalina).
- Biopsia: è un'analisi molto invasiva e normalmente non fa parte del percorso diagnostico per la steatosi epatica.
- Se la diagnosi è positiva, arrestare il processo steatosico e prevenire l'evoluzione in steatoepatite (e, nella peggiore delle ipotesi, in cirrosi).
- Escludere le bevande alcoliche.
- In caso di sovrappeso (soprattutto nella zona viscerale), dimagrire.
- Curare eventuali patologie metaboliche come:
- Sindrome metabolica.
- Insulinoresistenza, iperglicemia e diabete mellito tipo 2.
- Ipertrigliceridemia.
- Ipercolesterolemia.
- Rispettare una dieta adeguata (vedi sotto); in particolare è necessario tenere sotto controllo:
- Quantità di calorie.
- Livelli di vitamine.
- Ripartizione dei nutrienti energetici.
- Ripartizione dei pasti.
- Se il soggetto vive in condizioni da 3° o 4° mondo, curare il Kwashiorkor.
- Prevenire o curare l'anemia grave.
- Limitare l'assunzione di molecole tossiche, farmaci, molecole farmacologicamente attive, contaminanti e inquinanti.
- Se presenti, curare gli squilibri ormonali di: cortisolo, ACTH, T3, T4 e catecolamine.
Cosa NON Fare
- Trascurare i sintomi di una possibile steatosi epatica.
- Non eseguire gli approfondimenti diagnostici specifici.
- Consumare molti alcolici.
- Ingrassare o rimanere in sovrappeso.
- Adottare uno stile di vita sedentario e senza attività motoria.
- Trascurare eventuali patologie metaboliche: sindrome metabolica, insulinoresistenza, iperglicemia e diabete mellito tipo 2, ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia.
- Seguire una dieta scorretta e sbilanciata.
- Se il soggetto vive in condizioni da 3° o 4° mondo, non prendere in considerazione la sindrome da malnutrizione chiamata Kwashiorkior.
- Trascurare l'anemia grave.
- Esporsi eccessivamente o incrementare l'assunzione di:
- Farmaci: cortisone, tetracicline, steroidi anabolizzanti.
- Nervini: caffeina, teofillina ecc.
- Certi additivi alimentari.
- Contaminanti e inquinanti: ad esempio il tetracloruro di carbonio.
- Ignorare gli squilibri ormonali.
Cosa Mangiare
Per approfondire: Dieta per il Fegato GrassoLa dieta per il fegato grasso può essere leggermente diversa a seconda dello stato nutrizionale del soggetto:
- In caso di obesità o sovrappeso con evidente deposito viscerale, la dieta dovrà essere ipocalorica dimagrante. Si consiglia una riduzione delle calorie totali pari al -30%.
- La ripartizione dei nutrienti è simile a quella tradizionale della dieta mediterranea, con maggior importanza dei carboidrati complessi rispetto a quelli semplici e dei grassi insaturi (soprattutto polinsaturi) rispetto ai saturi.
- La ripartizione dei pasti è abbastanza tradizionale: colazione 15% delle calorie totali, 2 spuntini al 5%, pranzo al 40% e cena al 35%. E' possibile enfatizzare gli spuntini per diminuire l'apporto calorico del pranzo e della cena.
- Poiché la steatosi epatica peggiora all'aumentare dell'indice e del carico glicemico, le fonti di carboidrati dovranno essere:
- A basso indice glicemico: ortaggi, frutta poco o mediamente dolce, leguminose e cereali integrali.
- In porzioni moderate: si consiglia di non oltrepassare i 150g di frutta per volta e i 60-70g di cereali per i primi piatti, legumi o di pane per volta.
- Alimenti ricchi di fibre: soprattutto quelle solubili che sono i grado di modulare l'assorbimento intestinale.
- Alimenti ricchi di grassi buoni: esercitano un effetto positivo sulla lipemia e migliorano la condizione metabolica; in particolare:
- Omega 3: sono l'acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA). Esercitano un ruolo protettivo verso tutte le malattie del ricambio e hanno un ruolo antinfiammatorio. I primi due sono biologicamente molto attivi e sono contenuti soprattutto in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill ecc.. Il terzo, invece, è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
- Alimenti ricchi di antiossidanti:
- Vitaminici: le vitamine antiossidanti sono i carotenoidi (provitamina A), la vitamina C e la vitamina E. Hanno un effetto benefico su tutti i parametri metabolici, poiché ostacolano lo stress ossidativo.
I carotenoidi sono contenuti negli ortaggi e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); sono presenti anche nei crostacei e nel latte.
La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli ecc).
La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo ecc). - Minerali: zinco e selenio. Il primo è contenuto soprattutto in: fegato, carne, latte e derivati, alcuni molluschi bivalvi (soprattutto ostriche). Il secondo è contenuto soprattutto in: carne, prodotti della pesca, tuorlo d'uovo, latte e derivati, alimenti arricchiti (patate ecc).
- Polifenolici: fenoli semplici, flavonoidi, tannini. Alcuni rientrano nel gruppo dei fitosteroli (isoflavoni). Si comportano più o meno come le vitamine. Abbassano lo stress ossidativo e ottimizzano il metabolismo delle lipoproteine; sembrano correlarsi a una riduzione del colesterolo totale e LDL. Sono ricchissimi di polifenoli: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
- Alimenti ricchi di sostanze depurative e ricostituenti per il fegato: sono prevalentemente la cinarina e la silimarina contenute nel carciofo e nel cardo mariano.
- In caso di malnutrizione proteica (terzo e quarto mondo, anoressia nervosa, alcolismo grave ecc), migliorare il valore biologico delle proteine e garantirne l'apporto minimo giornaliero.
- In caso di malnutrizione vitaminica generalizzata (terzo e quarto mondo, anoressia nervosa, alcolismo grave ecc), aumentare SOPRATTUTTO l'apporto di vitamina B12 (contenuta esclusivamente nei cibi di origine animale), biotina (come la precedente) ed acido pantotenico (soprattutto nei legumi e nel fegato).
- In caso di anemia grave, aumentare l'apporto di:
- Ferro eme: contenuto soprattutto nella carne, nelle frattaglie e nei prodotti della pesca.
- Cobalamina: la vit B12 è tipica degli alimenti di origine animale.
- Acido folico: è caratteristico dei cibi di origine vegetale crudi (lattuga, mele, arance ecc).
Cosa NON Mangiare
- Cibi ipercalorici e abbuffate.
- Evitare soprattutto cibi spazzatura, fast food, alimenti di pasticceria ecc
- Alcolici.
- Alimenti e bevande ricchi di nervini: caffeina , teofillina, teobromina. Sono contenuti nel caffè, nella cola, negli energy drink, nei tonici come il guaranà ecc.
- Alimenti e bevande ricchi di glucidi, soprattutto raffinati e/o semplici, ad alto indice glicemico e in quantità rilevanti. Bibite zuccherate, dessert, snack dolci, farine raffinate ecc.
- Cibi ricchi di grassi saturi o idrogenati e di colesterolo: formaggi grassi, snack dolci e salati, margarine, hamburger, wurstel, tagli di carne grassa (pancetta, coppone ecc), insaccati (salsiccia, salame ecc), salumi (lardo, pancetta arrotolata) ecc.
- Alimenti ricchi di additivi: prevalentemente quelli confezionati.
Cure e Rimedi Naturali
Per il fegato grasso sono utili certi integratori e rimedi di erboristeria:
- Integratori per il metabolismo:
- Silimarina e cinarina: depuratrici e rigeneranti per il fegato.
- Glutatione.
- Fosfatidilcolina.
- Polifenoli e altri antiossidanti.
- Lecitine e fitosteroli.
- Integratori modulatori dell'assorbimento:
- Sequestranti i grassi: chitosano, lecitine ecc.
- Sequestranti i carboidrati.
- Fibre: semi di psillio, gomma guar, glucomannano, guggul ecc.
- Rimedi erboristici (per decotto, infuso, droga in capsule o compresse ecc):
- Genziana.
- Carciofo.
- Cardo mariano.
- Propoli.
- Germogli di rosmarino.
- Fieno greco.
- Aglio.
- Liquirizia.
- Gymnema.
Cure Farmacologiche
Molto spesso la cura farmacologica del fegato grasso è costituita dai rimedi finalizzati alla remissione delle malattie primarie:
- Antidiabetici:
- Pioglitazone: ad esempio Actos e Glubrava.
- Rosiglitazone: ad esempio Avandia.
- Farmaci antiobesità:
- Nutraceutici:
- Farmaci per l'abuso alcolico:
- Metadoxina: ad esempio Metadoxil.
Prevenzione
La prevenzione del fegato grasso e delle complicazioni a lungo termine prevede:
- Limitare o eliminare gli alcolici.
- Praticare attività motoria.
- Evitare il sovrappeso o dimagrire (soprattutto in caso di obesità androide e viscerale).
- Contenere/curare le malattie del metabolismo.
- Soprattutto l'iperglicemia (o il diabete mellito tipo 2), l'ipertrigliceridemia e l'ipercolesterolemia.
- Evitare l'esubero alimentare.
- Evitare i digiuni estremi.
- Prevenire l'anemia.
- Limitare l'assunzione farmacologica e soprattutto dei prodotti che predispongono alla steatosi.
- Limitare l'assunzione di nervini e additivi.
- Non esporre l'organismo a sostanze tossiche.
- Compensare certi squilibri ormonali.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici per il fegato grasso diversi da quello farmacologico.
D'altro canto, negli obesi si osserva una remissione della steatosi proporzionale al dimagrimento. Ecco perché vengono considerati risolutivi alcuni interventi chirurgici bariatrici, come: