Il termine dispepsia è di origine greca (dys-pepto) e significa “difficile digestione”.
Si tratta di una sindrome caratterizzata da sintomi sgradevoli, relativi al tratto digestivo superiore e riconducibili all'assunzione di cibo, bevande o entrambi.
Esistono varie forme di dispepsia, che possono essere differenziate in base ai sintomi predominanti e alla causa scatenante.
Il quadro sintomatologico può essere variabile, ma si caratterizza sempre per una sensazione di difficoltà digestiva.
Le cause sono da ricercare in:
- Alterato adattamento gastrico all'assunzione di cibo.
- Ritardato svuotamento gastrico.
- Ipersensibilità viscerale.
- Alterata motilità dell'intestino tenue.
- Alterazione del controllo nervoso motorio.
Cosa Fare
- Identificare i sintomi principali, che devono essere presenti almeno da 6 mesi e in maniera costante negli ultimi 3:
- Dolore epigastrico.
- Ripienezza postprandiale.
- Sazietà precoce.
- Nausea.
- Vomito.
- Eruttazioni.
- Rivolgersi al medico di base o a un gastroenterologo, il quale effettuerà la diagnosi specifica.
- In base al quadro sintomatologico la dispepsia può essere definita:
- Postprandiale.
- Dolorosa epigastrica.
- A seconda delle cause, invece, la dispepsia può essere definita:
- Dispepsia organica: secondaria a patologie del tratto digerente od extra digestive. I fattori scatenanti possono essere diversi:
- Patologie digestive:
- Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD): il rimedio è costituito da una dieta specifica, associata a modifiche dello stile di vita. Inoltre viene consigliata l'assunzione di certi farmaci.
- Neoplasie esofagee: è necessaria la chirurgia.
- Ulcera peptica: è necessaria la terapia alimentare, un cambio dello stile di vita, la somministrazione farmacologica e talvolta la chirurgia.
- Neoplasie gastriche: è necessaria la chirurgia.
- Litiasi biliare: è necessario uno schema alimentare dedicato, la somministrazione farmacologica e talvolta la chirurgia.
- Pancreatopatie: il rimedio varia in base all'agente eziologico.
- Patologie extradigestive (non menzioneremo il rimedio specifico poiché esula dall'obbiettivo dell'articolo):
- Endocrinopatie.
- Insufficienza cardiaca congestizie.
- Insufficienza renale.
- Collagenopatie.
- Vasculiti.
- Patologie digestive:
- Dispepsia funzionale: riconoscibile per l'assenza di problemi organici (digerenti o sistemici). La causa potrebbe essere una disfunzione motoria causata dalla perdita di neuroni nitrergici nella parete dello stomaco (sensoriali e motori).
- Dispepsia organica: secondaria a patologie del tratto digerente od extra digestive. I fattori scatenanti possono essere diversi:
NB: La dispepsia organica ha un'elevata percentuale di comorbilità per l'infezione da Helicobacter pylori. Tuttavia, non esistono prove scientifiche che quest'ultimo possa essere da solo responsabile di dispepsia.
Cosa NON Fare
- Ignorare la sintomatologia: poiché la dispepsia può essere provocata da patologie anche gravi, ignorare i sintomi può condurre a un peggioramento della salute.
- Non rivolgersi al medico.
- Seguire una dieta e uno stile di vita che peggiorano la digestione e i sintomi.
- Dopo la diagnosi, non rispettare le terapia specifica.
Cosa Mangiare
La dieta per la dispepsia è un fattore molto importante, ma i consigli generali sono poco specifici; in caso di comorbilità è necessario rispettare le regole precise della patologia:
- Masticare accuratamente.
- Non bere eccessivamente durante i pasti e non mangiare “a secco”: sono sufficienti 1-2 bicchieri a pasto.
- Regolarizzare i pasti.
- Frazionare la dieta in almeno 5-6 pasti al giorno, dei quali il più abbondante dev'essere il pranzo. Ad esempio: 15% delle calorie a colazione, 3 spuntini al 10%, pranzo 30% e cena al 25%.
- Ripartire le calorie in maniera equilibrata; assume particolare importanza la razione dei grassi, che dovrebbero essere assunti in proporzioni pari al 25% delle calorie consumate. E' sufficiente consumare latte/yogurt parzialmente o totalmente scremato, pochissimi formaggi, carni e pesci magri, un paio di uova intere alla settimana, non oltre 10g di frutta secca al giorno e condire ogni piatto con solo 1 cucchiaino d'olio.
- Scegliere porzioni e pasti di dimensioni opportune: ad esempio, non più di 80g di pasta o legumi secchi, non più di due fette di pane per pasto, non più di 150g di carne o pesce, non più di due uova per volta (cucinate senza grassi) ecc.
- Eccezion fatta per il sonno notturno, far trascorrere non più di 3 ore tra un pasto e l'altro.
- Prediligere metodi di cottura leggeri: bollitura, a vapore, sottovuoto, vasocottura ecc.
Cosa NON Mangiare
- Evitare i pasti abbondanti.
- Evitare le porzioni abbondanti.
- Evitare i digiuni.
- Evitare di mangiare prima di coricarsi o di mangiare eccessivamente prima di rimanere fermi (sdraiati o seduti).
- Molte diagnosi di dispepsia vengono complicate da un'intolleranza o un'allergia alimentare. La prima regola è quella di eliminare tutti i fattori responsabili delle reazioni avverse; i più frequenti sono il lattosio (intolleranza al lattosio) e il glutine (celiachia).
- Soprattutto nella dispepsia dolorosa simil-ulcerosa, è necessario eliminare:
- Cibi irritanti: peperoncino, pepe, eccesso di aglio e cipolla, zenzero, rafano, wasabi ecc.
- Alcolici in eccesso.
- Bevande e cibi contenenti xantine: caffè, tè (soprattutto fermentato), cacao, cioccolato, energy drink ecc.
- Bevande acide e/o gassate: cola, gassosa, aranciata ecc.
- Soprattutto nella dispepsia con dismobilità e senso di ripienezza postprandiale, è necessario eliminare:
- Condimenti eccessivi, soprattutto di scarso valore nutrizionale: margarine, olio di palma o di plamisto, altri oli vegetali idrogenati o bifrazionati, strutto, grasso di colatura della carne ecc.
- Alimenti grassi, soprattutto di scarso valore nutrizionale: mascarpone, panna, salumi, carne da fast food, fritti, snack, dolciumi ecc.
- Evitare i cibi che intervengono negativamente sul trofismo dello sfintere esofageo inferiore: ad esempio la menta, il cacao ecc.
- Evitare i metodi di cottura pesanti: frittura, stufatura ecc.
Cure e Rimedi Naturali
Come le altre terapie, sono estremamente specifici. Di seguito elencheremo quelli più utilizzati:
- Per la dispepsia causata da malattia da reflusso gastroesofageo:
- Alcaloidi ad azione anticolinergica che riducono la secrezione gastrica:
- Atropina e scopolamina: contenute nelle foglie di Atropa belladonna. ATTENZIONE! L'uso non è più consigliato a causa dei potenziali effetti collaterali; inoltre, le bacche della stessa pianta sono fortemente velenose.
- Droghe mucillaginose che proteggono la mucosa dello stomaco e dell'esofago:
- Altea, acido alginico, malva, lichene islandico e aloe gel.
- Per la dispepsia causata da gastrite e ulcera peptica:
- Bicarbonato di sodio (NaHCO3): in soluzione acquosa, interviene velocemente, ma determina alcuni effetti collaterali come: alcalinizzazione delle urine, gonfiore, ipersodemia e talvolta diarrea.
- Erboristeria: alcune piante sono in grado di migliorare i sintomi dell'ulcera peptica o di agire positivamente sul meccanismo d'azione. Le più note sono:
- Iperico.
- Liquirizia.
- Passiflora.
- Camomilla.
- Consolida.
- Calendula.
- Alginati e droghe mucillaginose che ricoprono la mucosa gastrica, proteggendola dagli agenti aggressivi:
- Melissa.
- Altea.
- Malva.
- Lichene islandico.
- Calendula.
- Tinture madri ad effetto cicatrizzante:
- Salicaria
- Fragola.
- Aglio: può facilitare l'eradicazione dell'Helicobacter pylori, ma stimola la secrezione gastrica ed è controindicato per l'ulcera (vedi Helicobacter pylori - Sconfiggerlo con i Rimedi Naturali.
- Olio essenziale di chiodi di garofano.
- Per la dispepsia causata da malattia da litiasi biliare:
Cure Farmacologiche
- Per la dispepsia causata da malattia da reflusso gastroesofageo e ulcera peptica:
- Antagonisti dei recettori H2 dell'istamina: ranitidina, cimetidina (ad esempio Ulis, Biomag, Tagamet), famotidina e nizatidina (ad esempio Nizax, Cronizat, Zanizal). Ad uso orale e raramente parentereale, inattivano la pompa protonica e riducono il rilascio di ioni idrogeno.
- Antiacidi (come idrossido di alluminio con idrossido di magnesio, ad esempio Maalox plus).
- Inibitori della pompa protonica: bloccano la produzione di istamina, gastrina e acetil colina; in associazione agli antibiotici favoriscono l'eliminazione dell'Helicobacter pylori. Ad esempio:
- Pantoprazolo (come Peptazol, Pantorc, Nolpaza, Gastroloc).
- Omeprazolo (come Antra, Nansem, Losec, Xantrazol).
- Lansoprazolo (come Pergastid, Lomevel, Lansox).
- Protettori della mucosa gastrica:
- Sucralfato (ad esempio Degastril, Citogel).
- Composti del bismuto (ad esempio bismuto salicilato).
- Analoghi delle prostaglandine: proteggono la mucosa grazie alla riduzione della secrezione gastrica; ad esempio Misoprostolo (come Cytotec).
- Antibiotici contro l'Helicobacter pylori:
- Amoxicillina: ad esempio Augmentin, Klavux.
- Metronidazolo: ad esempio Metronid, Deflamon.
- Claritromicina.
- Per la dispepsia causata da litiasi biliare:
- Acido ursodesossicolico o ursodiolo (ad es. Ursobil HT, Acido Ursodes AGE, Litursol): tendono a sciogliere i calcoli piccoli e trasparenti.
- Terpeni: rendono la bile più solubile.
- Acido chenodesossicolico: tende a sciogliere i calcoli.
- Diuretici Tiazidici (es. idroclorotiazide: es. Moduretic, Esidrex): utili contro le aggregazioni di calcio.
Prevenzione
La prevenzione della dispepsia, quando possibile, potrebbe essere riassunta come segue:
- Prevenire o curare la malattia da reflusso gastroesofageo.
- Contribuisce a evitare l'insorgenza di neoplasie esofagee.
- Prevenire o curare la gastrite e l'ulcera peptica.
- Contribuisce a evitare l'insorgenza di neoplasie gastriche.
- Prevenire o curare la litiasi biliare.
- Prevenire o curare le pancreatopatie.
- Evitare la perdita dei neuroni gastrici: è tipica delle patologie gastriche gravi.
Trattamenti Medici
- In caso di tumore, la chirurgia è finalizzata alla rimozione di quest'ultimo e dei tessuti compromessi.
- Per la dispepsia causata da malattia da reflusso gastroesofageo:
- Intervento eseguibile in laparoscopia (fundoplicatio), con l'obiettivo di ripristinare la funzionalità dello sfintere gastroesofageo.
- Per la dispepsia causata da ulcera peptica:
- Recisione dei rami gastrici del nervo vago, con l'obbiettivo di ridurre la secrezione gastrica.
- Gastrectomia: resezione di una parte di stomaco.
- Per la dispepsia causata da litiasi biliare:
- Colecistectomia tradizionale: invasiva; prevede un taglio chirurgico rilevante ma ha una percentuale di successo molto alta.
- Videolaparochirurgia: poco invasiva; i tagli sono piccoli ma è limitata quando la cistifellea risulta nascosta. In tal caso, si ricorre al metodo tradizionale.