
Introduzione
Per caviglie gonfie si intende l'ispessimento anomalo dei tessuti molli circostanti i malleoli dei piedi.
Oltre che un semplice inestetismo, talvolta il gonfiore delle caviglie può essere il risultato di una disfunzione più grave.
In alcuni casi la condizione è asintomatica; in altri si associa a dolore, sensazione di calore e rossore locali.
I meccanismi fisiologici o patologici che determinano il gonfiore delle caviglie sono:

- Ritenzione idrica ed edema.
- Reazioni alla puntura o al morso di animali e al contatto con piante tossiche.
- Reazioni allergiche.
- Traumi.
- Malattie reumatiche.
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento delle Caviglie Gonfie; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
- La prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante.
A titolo informativo, cerchiamo di capire quali circostanze o meccanismi possono determinare il gonfiore delle caviglie.
- In assenza di dolore e rossore, le caviglie gonfie sono probabilmente il risultato di una forma edematosa non infiammatoria. L'edema è il ristagno dei liquidi negli spazi interstiziali. Potrebbe essere causato da:
- Alterazione della composizione dei liquidi corporei (plasma e interstizi). Ciò può accadere in presenza di:
- Malattie gravi: patologie del metabolismo (gotta, linfedema diabetico ecc), insufficienza epatica, insufficienza renale e scompenso cardiaco. La risoluzione delle caviglie gonfie, seppur generalmente di secondaria importanza, avviene con il compenso farmacologico della malattia (o con la chirurgia).
- Squilibri ormonali, ad esempio di ormoni tiroidei, estrogeni, progesterone ecc. Alcuni sono transitori (come nella sindrome climaterica), altri definitivi (ad esempio l'ipotiroidismo). Per la maggior parte possono essere curati con l'assunzione di farmaci specifici.
- Abuso di sodio: il sodio ha un potere osmotico molto forte e può accumularsi nei liquidi interstiziali trattenendo molta acqua (gonfiore). L'unica soluzione è una combinazione tra la dieta povera di sodio e un miglioramento della circolazione.
- Utilizzo di farmaci calcio antagonisti: queste molecole antipertensive possono causare il gonfiore edematoso delle caviglie. Se l'entità del gonfiore è eccessiva, il medico può scegliere di cambiare la terapia farmacologica.
- Edema causato primariamente da malattie vascolari, soprattutto del ritorno venoso. A livello degli arti inferiori, quando il flusso di sangue non ritorna correttamente, avviene un ristagno di liquidi che si accumulano nelle caviglie. Sono particolarmente soggetti a questo fenomeno: gli anziani, gli obesi, i sedentari e le donne gravide. Per combattere questa reazione avversa è necessario:
- In caso di sovrappeso, dimagrire.
- Aumentare il livello di attività fisica.
- Praticare massaggi drenanti.
- Facilitare il drenaggio posizionando le gambe su dei cuscini più alti del corpo.
- In presenza di altri segni clinici, accertarsi che non sia implicato un trombo vascolare.
- In presenza di dolore accompagnato da un peggioramento della mobilità articolare (anche di altre giunture) può essere necessario effettuare le indagini specifiche per le malattie reumatiche (ad esempio l'artrite reumatoide). I metodi principali sono: radiografie, risonanze magnetiche, analisi genetiche, misurazione sanguigna dell'infiammazione ecc.
- Se l'esito è positivo, iniziare una terapia specifica (farmaci, fisioterapia, infiltrazioni ecc; differente a seconda della malattia).
- Le caviglie gonfie possono essere il risultato di una puntura o di un morso provocato da animali, oppure del contatto con una pianta tossica. In tal caso, è necessario applicare un farmaco specifico e/o rivolgersi al pronto soccorso.
- Altrettanto evidente è il gonfiore di una caviglia dovuto a un'infezione. In seguito all'infezione di una ferita questa può gonfiarsi molto.
- Un'altra possibile causa sono le reazioni allergiche; in tal caso, la remissione varia a seconda della gravità. Quando i sintomi diventano sistemici è necessario utilizzare un prodotto antistaminico e rivolgersi immediatamente al pronto intervento.
- La causa più frequente delle caviglie gonfie è il trauma (contusione, distorsione, frattura, tendinite ecc). In tal caso:
- Svolgere una radiografia per verificare eventuali fratture ossee. In caso di positività, la caviglia verrà immobilizzata e si applicheranno impacchi freddi.
- Svolgere un'ecografia per verificare eventuali lesioni tendinee e legamentose. In caso di positività, la caviglia potrebbe essere fasciata in maniera più o meno rigida. Talvolta, la terapia prevede l'applicazione di impacchi caldi, tecarterapia, laserterapia CO2 ecc.
- In caso di contusione sono sufficienti impacchi freddi e pomate antinfiammatorie/antidolorifiche.
Cosa NON Fare
- Ignorare il sintomo nel dubbio che possa trattarsi della complicazione di una malattia grave.
- Non eseguire le indagini di accertamento per: malattie del metabolismo, malattie reumatiche, complicazioni della funzionalità epato-renale, alterazioni cardiache, squilibri ormonali ecc.
- Non assumere i farmaci specifici per le malattie responsabili delle caviglie gonfie.
- Non seguire le terapie finalizzate al recupero di infortuni (tecar, laser ecc).
- Seguire una dieta ricca di sodio.
- Non avvisare il medico se le caviglie gonfie sono comparse dopo l'inizio di una terapia farmacologica contro l'ipertensione.
- Diventare o rimanere in sovrappeso.
- Diventare o rimanere sedentari.
- Trascurare le pratiche di auto massaggio e di posizionamento delle gambe in alto.
- Esporsi al morso o alla puntura di animali, o al contatto con piante tossiche e non applicare pomate specifiche.
- Esporsi a fattori allergizzanti e, dopo un contatto, non assumere i farmaci specifici o non rivolgersi al pronto intervento.
- Dopo una ferita, nel dubbio di un'infezione, non medicarla e/o non assumere gli antibiotici prescritti.
- Trascurare i traumi, di qualunque genere essi siano.
Cosa Mangiare
La dieta può essere un fattore importante nel contrastare le caviglie gonfie.
Tuttavia, ciò riguarda solamente i casi in cui l'aspetto nutrizionale esercita un ruolo primario sul meccanismo scatenante:
- Una raccomandazione valida in tutti i casi, eccezion fatta per alcune malattie gravi, è quella di aumentare l'apporto di acqua. Spesso l'edema viene peggiorato dalla disidratazione, che provoca il rallentamento della filtrazione renale e aumenta indirettamente la concentrazione di scorie, tossine e sodio.
- Seguire una dieta povera di sodio e ricca di potassio. Il potassio è il principale catione intracellulare mentre il sodio è extracellulare. Un eccesso di sodio o una carenza di potassio crea lo spostamento dei fluidi da dentro a fuori le cellule. Inoltre, la giusta quantità di potassio incide positivamente sulla regolazione metabolica del sodio. Non dimentichiamo che assumendo certi farmaci contro l'ipertensione (diuretici) avviene un aumento dell'escrezione di potassio.
- Seguire una dieta povera di additivi e altre molecole “inutili” che possono esercitare un effetto osmotico.
- In caso di diabete mellito tipo 2, seguire una dieta specifica tentando di controllare la glicemia.
- In caso di gotta, cercare di evitare gli alimenti più ricchi di purine in quantità eccessive (anche se al giorno d'oggi i farmaci sono in grado di compensare la malattia senza bisogno di grosse restrizioni nutrizionali).
- In caso di compromissioni della funzionalità epatica e renale, seguire la dieta specifica.
- In caso di sindrome climaterica, aumentare il consumo di alimenti contenenti fitosteroli (fitoestrogeni); questi aiutano a compensare la variazione ormonale transitoria.
- In caso di patologie infiammatorie (ad esempio l'artrite reumatoide), aumentare l'apporto di cibi contenenti molecole antinfiammatorie: omega 3, vitamina A, vitamina C, vitamina E, zinco, selenio e sostanze polifenoliche (fenoli semplici, flavonoidi, tannini).
In definitiva si consiglia di:
- Per tutti (soprattutto chi segue una dieta ricca di additivi alimentari): prediligere gli alimenti freschi.
- Per chi assume troppo sodio:
- Prediligere gli alimenti senza glutammato di sodio o bicarbonato di sodio.
- Per abituarsi al gusto insipido è possibile fare uso di spezie e aromi.
- Per i diabetici: consumare pasti con un carico glicemico moderato. I cibi ricchi di carboidrati devono essere a basso indice glicemico: cereali integrali, legumi, frutti poco o mediamente dolci.
- Per chi è affetto da sindrome climaterica: consumare regolarmente la soia.
- Per chi deve aumentare gli omega 3: pesci azzurri, alghe, olio di krill, alcuni semi oleosi e rispettivi oli (lino, mandorle, kiwi, vinaccioli ecc).
- Per chi deve aumentare gli antiossidanti: le suddette vitamine e i polifenoli sono contenuti prevalentemente nei frutti e negli ortaggi. Zinco e selenio nei prodotti di origine animale e nella frutta secca. Ricordiamo che la maggior parte delle molecole dotate di azione biologica possono rimanere compromesse dalla temperatura. In merito ai sali, invece, tendono a disperdersi soprattutto in mezzo ai liquidi.
Cosa NON Mangiare
- Condimenti ricchi o a base di sodio: sale da cucina, salsa di soia e altre salse.
- Alimenti ricchi di sodio:
- Carni conservate: insaccati, stagionati, affumicati, in scatola ecc.
- Molluschi bivalvi e pesci conservati: vongole, cozze, ostriche, salati, in scatola ecc.
- Formaggi.
- Legumi e ortaggi in scatola.
- Snack e prodotti da forno confezionati.
- Fast food in genere.
- Bicarbonato di sodio.
- Dado o alimenti ricchi di glutammato di sodio (confezionati, cibo cinese ecc).
- Alimenti ricchi di additivi: cibi confezionati e a lunga conservazione. Snack e bevande colorati, aromatizzati, dolcificati ecc.
- In caso di diabete mellito tipo 2: grosse porzioni di cibi contenenti farine raffinate, sciroppi e bevande dolci, grosse porzioni di frutta molto dolce, grosse porzioni di patate ecc.
- In caso di gotta: frattaglie, pesci azzurri, molluschi bivalvi, carne secca e sughi concentrati ecc.
- Alcolici: vino, birra, distillati e liquori; sono spesso responsabili della compromissione della funzionalità del fegato.
Cure e Rimedi Naturali
- Dieta ipocalorica dimagrante: per i soggetti in sovrappeso, la riduzione del peso è fondamentale nel ridurre il gonfiore delle caviglie.
- Attività motoria: l'attività motoria sollecita la circolazione sanguigna e linfatica. Inoltre, ha un effetto diretto sul miglioramento del ritorno venoso. Le contrazioni provocano un accorciamento e l'aumento della sezione dei muscoli; questi, premendo ripetutamente contro le vene, contribuiscono a migliorare il flusso di sangue contenuto al loro interno.
- Massaggi drenanti: possono essere svolti da terzi o dal soggetto stesso. Nelle persone che soffrono di cattiva circolazione possono rivelarsi molto utili, a patto che vengano svolti con regolarità e costanza.
- Posizionare le gambe in alto: favorisce il ritorno venoso. Questa pratica andrebbe svolta ogni sera per un tempo considerevole; lo stesso effetto si può ottenere collocando un rialzo sotto i talloni per tutta la notte.
- Scegliere calzature comode ed evitare i tacchi alti.
- Utilizzare le calze elastiche contenitive: esercitando una pressione dal basso verso l'alto, favoriscono il ritorno venoso.
- Erboristeria: sono adatte tutte le piante e parti di esse che migliorano la circolazione. Alcune vengono assunte come alimenti, altre come decotti o estratti:
- Rusco o pungitopo.
- Centella asiatica.
- Ippocastano.
- Amamelide.
- Ginkgo biloba.
- Mirtillo nero.
- Ribes.
- Vite rossa.
- Cosmetici a uso topico: alcuni prodotti da banco contengono principi attivi antinfiammatori, vasoprotettori, vasodilatatori, antiossidanti, antiedemigeni, decongestionanti ecc.
Cure Farmacologiche
I farmaci utilizzati contro le caviglie gonfie sono specifici per la cura della patologia primaria. Questo vale soprattutto in caso di traumi, punture o morsi di animali, per le malattie infiammatorie articolari, per le reazioni allergiche, per le infezioni ecc.
Se il gonfiore è provocato dal sovrappeso, dalla sedentarietà, dalla gravidanza o da una predisposizione individuale, non esiste alcuna terapia farmacologica specifica.
Prevenzione
La prevenzione delle caviglie gonfie si basa su vari principi anche molto diversi a seconda della causa scatenante:
- Evitare: i traumi, i morsi e le punture di animali o il contatto con piante tossiche, le reazioni allergiche, le infezioni ecc.
- Curare le malattie metaboliche e/o compensare quelle croniche.
- Seguire una dieta adeguata.
- Evitare il sovrappeso.
- Praticare attività motoria.
Trattamenti Medici
Non esistono trattamenti medici specifici per il gonfiore delle caviglie ma piuttosto delle cure per le malattie da cui può originare.