L'apnea notturna è il sintomo più caratteristico della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), che colpisce fino al 5% della popolazione adulta.
L'apnea notturna può causare ipossiemia (poco ossigeno nel sangue), sforzo inspiratorio e micro-risvegli ripetuti.
La gravità è proporzionale alla frequenza e alla durata delle apnee stesse.
La nocività dell'apnea notturna è dovuta alle sue complicanze:
L'apnea notturna da OSAS è causata dal collasso delle vie aeree e dalla chiusura parziale dell'ipofaringe; ne consegue uno sforzo muscolare inspiratorio molto intenso, necessario per riaprire il flusso d'aria.
Sono implicati la riduzione della muscolatura faringea e l'eccesso di tessuto molle (soprattutto adiposo).
Nel contesto della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, si evidenziano anche il russamento e la sonnolenza o eccessiva debolezza diurna.
Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento delle Apnee Notturne; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Cosa Fare
La prima cosa da fare, nel dubbio di soffrire di apnea notturna, è intraprendere un percorso diagnostico.
- Rivolgersi al medico di base.
- Nel frattempo, cercare di identificare eventuali segni e sintomi da associare all'apnea notturna:
- Russamento.
- Debolezza diurna.
- Colpi di sonno improvvisi.
- Secchezza delle fauci al risveglio.
- Alterazione dell'umore.
- Scarsa concentrazione.
- Dismnesie.
- Incontinenza urinaria.
- Nei bambini, ritardo della crescita.
- Indice di massa corporea >29.
- Circonferenza collo >43 o 41cm (maschi e femmine).
- Deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, tonsillare ecc.
- Eseguire una polisonnografia (in genere richiesta direttamente dal medico di base o dal centro specializzato in OSAS). Questo esame è in grado di:
- Rilevare apneee e ipopnee.
- Classificare il disturbo.
- Riconoscere la fase del sonno in cui si verificano.
- A discrezione dello specialista, eseguire un elettroencefalogramma, rilevazione dei movimenti oculari e degli arti.
- In caso di sovrappeso, ridurre subito il peso corporeo del 10%.
- Dormire in posizione laterale.
- Cenare molto prima del sonno.
- Bere alcolici lontano dal sonno e comunque con moderazione.
- A discrezione dello specialista, assumere farmaci specifici.
- Utilizzare macchinari specifici.
- Se necessario, sfruttare la chirurgia.
Cosa NON Fare
- Ignorare o sottovalutare le apnee notturne.
- Aumentare di peso o rimanere in sovrappeso.
- Dormire in posizione supina.
- Cenare e bere alcolici a ridosso del sonno.
- Mangiare molto prima di andare a dormire.
- Bere alcolici prima del sonno.
- Assumere sedativi.
- Fumare molto.
- Evitare l'utilizzo del CPAP (dispositivo di ventilazione notturna) prescritto dal medico.
- Evitare la chirurgia consigliata dal medico.
Cosa Mangiare
Ricordando di masticare accuratamente, sottolineiamo l'importanza di:
- Consumare piccole porzioni e, nel complesso, una cena abbastanza leggera.
- Prediligere cibi facilmente digeribili:
- Poco grassi, quindi solo leggermente conditi; nel caso dei formaggi, scegliere ricotte magre e fiocchi di latte light.
- Se proteici, mediamente cotti (non al sangue e nemmeno stracotti).
- Se a prevalenza di carboidrati, con la giusta quantità di fibre (porzioni inferiori a 300g di verdura, cereali e legumi possibilmente decorticati).
- Cotti con sistemi che agevolano la digestione:
- Affogatura.
- A vapore.
- A pressione.
- Lessatura sottovuoto.
- Vasocottura.
- In cartoccio al forno.
- In padella a fiamma bassa.
- Poco speziati.
- Poco salati.
Cosa NON Mangiare
Prima del sonno è necessario evitare:
- Gli alcolici.
- I pasti abbondanti.
- Grosse porzioni di latte.
- I cibi ricchi di grassi, specie i fast-food, fritti o soffritti e cibi spazzatura in genere.
- I cibi troppo ricchi di fibre indigeste: ad esempio grosse porzioni di legumi stufati o crudi.
- Alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco, aumentando le possibilità che si verifichi una risalita di succhi acidi (reflusso gastroesofageo e rigurgito).
- Bibite gassate che aumentano la quantità di aria presente nella sacca gastrica.
Cure e Rimedi Naturali
Oltre alla correzione dello stile di vita (dieta, posizione durante il sonno ecc), i rimedi naturali per le apnee notturne sono pochi e non troppo efficaci. Alcuni sono:
- Cerotto nasale: dovrebbe aumentare il flusso d'aria attraverso le narici.
- Tisane o estratto di valeriana: migliora la qualità del sonno ma non interviene sul meccanismo delle apnee notturne.
- Oli essenziali: favoriscono lo scioglimento del muco e tendono a sfiammare le mucose delle vie aeree superiori. Possono moderare il russamento ma non è detto che agiscano positivamente sull'OSAS.
Cure Farmacologiche
Stimolanti che agiscono sul sintomo della letargia diurna favorendo il riposo notturno; non intervengono sulla causa:
Prevenzione
La prevenzione dell'apnea notturna, dell'OSAS e delle complicanze implica:
- Evitare il sovrappeso.
- Eventualmente, dimagrire con una dieta ipocalorica bilanciata e attività fisica motoria.
- Mangiare poco nelle ore serali ed evitare pratiche controproducenti (alcolici, sigarette ecc).
- Effettuare le analisi diagnostiche più appropriate.
- Sfruttare le terapie farmacologiche e altri trattamenti medici.
- Se necessario, rimuovere chirurgicamente gli impedimenti al flusso delle vie aeree superiori.
Trattamenti Medici
I trattamenti medici consigliati per l'apnea notturna sono:
- Continuous Positive Airway Pressure (CPAP): è un macchinario specifico che produce aria forzata. Va indossato come una mascherina ed è collegato a un piccolo compressore. Facilita la respirazione notturna anche quando avviene la costrizione delle vie aeree.
- Chirurgia dei difetti anatomici riguardanti le vie aeree superiori: sono di competenza otorinolaringoiatrica o maxillofacciale. I più diffusi sono:
- Settoplastica.
- Riduzione dei turbinati.
- Tonsillectomia.
- Adenoidectomia.