Psoriasi: Cos'è? Come Inizia e Come si Cura

Psoriasi: Cos'è? Come Inizia e Come si Cura
Ultima modifica 21.02.2024
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è la Psoriasi
  3. Cause
  4. Sintomi Psoriasi
  5. Forme di Psoriasi
  6. Diagnosi
  7. Trattamento

Generalità

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle.

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Il processo patologico alla base della patologia è caratterizzato da un'iperproliferazione dei cheratinociti e si associa alla flogosi dell'epidermide e del derma. Questa reazione è responsabile della comparsa di lesioni cutanee ben circoscritte (placche), eritematose (rossastre) e ricoperte da squame grigio-argentee. Le cause della psoriasi non sono state ancora del tutto chiarite, ma un ruolo è certamente svolto dal sistema immunitario e dalla genetica.

La diagnosi della psoriasi si basa sull'aspetto e sulla distribuzione delle lesioni. Il trattamento prevede l'utilizzo di emollienti, farmaci topici (analoghi della vitamina D, retinoidi, catrame, antralina e corticosteroidi), fototerapia e, nelle forme più gravi, terapie sistemiche (metotrexato, ciclosporina o farmaci biologici).

Cos'è la Psoriasi

Che cos'è la Psoriasi?

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con aree ispessite (placche eritematose e rotondeggianti, chiaramente delimitate ai bordi), ricoperte di squame di un colore biancastro che sfuma nel grigio-argenteo. In alcuni casi, queste lesioni possono provocare prurito.

Le placche psoriasiche compaiono, in genere, su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare della schiena, ma possono essere estese anche a tutto il corpo.

Da sapere

La psoriasi non è contagiosa, pertanto stare vicino o toccare una persona che ne è affetta non comporta in alcun modo una trasmissione della malattia.

Cause

La psoriasi è una patologia della pelle che rientra nella macro-categoria delle dermatiti (termine generico con cui si definiscono tutte le infiammazioni della pelle).

La psoriasi è una patologia multifattoriale che deriva dall'interazione tra numerosi fattori predisponenti. Non è possibile determinare, quindi, con certezza un'unica causa di origine, anche se, nella maggior parte dei casi, la componente genetica e lo stress sembrano giocare un ruolo importantissimo.

Incidenza: quanto è comune la Psoriasi?

Secondo le stime, in Italia circa il 2-3% della popolazione è colpito da psoriasi, vale a dire circa due milioni di persone. La psoriasi ha la stessa incidenza nei due sessi.

A quale età si manifesta?

  • La psoriasi può insorgere a qualsiasi età, ma solitamente compare per la prima volta tra i 20 e i 30 anni. Un esordio precoce - prima dei 15 anni d'età - si associa, in genere a forme più gravi.
  • Un secondo picco di incidenza della malattia si registra nella fascia di età tra i 50 e i 60 anni.
  • La psoriasi è rara nei bambini.

Quali sono le cause della Psoriasi?

Le cause non sono ancora del tutto note. Di certo, però, si sa che la psoriasi è influenzata dalla genetica e, più di preciso, dalla presenza di più geni difettosi. Verosimilmente a questa vulnerabilità si associa un'alterata attività del sistema immunitario: durante il decorso della psoriasi, è probabile che inizi erroneamente a produrre autoanticorpi che attaccano la pelle.

Si conoscono bene anche i "trigger" della malattia, cioè i fattori scatenanti che possono indurne la comparsa in persone predisposte a svilupparla.

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Predisposizione Genetica

La psoriasi è una malattia a predisposizione plurigenica, cioè risulta correlata ad informazioni presenti su più geni. Per questo motivo, i figli di un genitore affetto da psoriasi hanno una maggiore probabilità (ma non la certezza) di sviluppare la patologia.

L'esistenza di una componente genetica predisponente è dimostrata dal fatto che il 30% delle persone con psoriasi hanno familiari che ne sono ugualmente affetti. Inoltre, si è evidenziato che l'influenza della componente genetica è maggiore nelle forme di psoriasi con insorgenza precoce (prima dei 15-20 anni).

La familiarità o la predisposizione genetica non sono, tuttavia, in grado di scatenare da sole la psoriasi: affinché la malattia si manifesti devono intervenire altri fattori scatenanti, come ad esempio un intenso stress psico-fisico.

Ruolo dello Stress

La psoriasi è una malattia che risente in modo significativo dello stress sia fisico, che psichico. In particolare, è stato osservato che la psoriasi compare o tende ad aggravarsi, nelle persone predisposte o nelle quali la malattia era in uno stato di latenza, entro sei mesi dall'evento stressante (es. lutto o momenti particolarmente tristi della propria vita). La psoriasi può comparire o peggiorare anche in seguito a traumi, interventi chirurgici ed in genere in tutte quelle situazioni in cui l'organismo è debilitato (infezioni, malattie, ma anche cattiva alimentazione, farmaci, abuso di fumo o alcol ecc.).

Fattori scatenanti e/o aggravanti

I fattori che possono esacerbare i sintomi o riattivare la psoriasi dopo un periodo di remissione o durante uno stato di latenza comprendono:

  • Traumi, ferite accidentali e ferite chirurgiche: qualsiasi urto o colpo accidentale può scatenare una reazione infiammatoria nelle persone predisposte alla psoriasi o affette dalla stessa. Quest'evenienza, nota come fenomeno di Koebner (isomorfismo reattivo), può insorgere anche dopo svariato tempo, in zone colpite da traumi anche minimi. Non a caso la psoriasi a placche (forma più diffusa), spesso inizia proprio sui gomiti, notoriamente zone del corpo esposte ad urti accidentali. Pare, poi, che oltre alla violenza del colpo, anche la frequenza con cui la parte viene traumatizzata sia determinante per lo sviluppo della malattia:
  • Infezioni: in particolare, da streptococco e da virus della famiglia dell'herpes (es. herpes simplex di tipo 1 e 2, herpes zoster, citomegalovirus, Epstein barr ecc.);
  • Stress psico-fisico: come anticipato, l'insieme di reazioni che si verificano nell'organismo a fronte di eventi destabilizzanti la sfera emotiva e/o fisica può contribuire al manifestarsi della psoriasi;
  • Scottature solari: nonostante i raggi ultravioletti rappresentino una delle terapie più efficaci per la psoriasi, è importante non esagerare con l'abbronzatura o l'uso delle lampade UV. Va considerato che durante il periodo estivo, i sintomi della psoriasi tendono a regredire in caso di esposizione corretta ai raggi del sole per l'azione rigenerante della vitamina D, mentre nel corso dell'inverno, gli agenti atmosferici stressano ulteriormente la cute compromessa da queste irritazioni;
  • Fumo e abuso di alcool: il fumo è un fattore di rischio importante soprattutto in alcune forme di psoriasi ed anche l'alcol, essendo un potente vasodilatatore, può scatenare od aggravare la malattia;
  • Alcuni farmaci, tra cui beta-bloccanti, clorochina, litio, ace-inibitori, interferone-alfa, brusca sospensione di corticosteroidi.

Altri fattori che possono scatenare i sintomi comprendono cambiamenti ormonali e cattive abitudini alimentari. Il forte sovrappeso può favorire la comparsa della psoriasi; di contro, raggiungere e mantenere il proprio peso ideale aiuta a controllare meglio la malattia.

Malattie e Disturbi associati

La psoriasi è frequentemente associata ad altre malattie o disturbi su base infiammatoria e/o autoimmune.

Tra le associazioni più frequenti si ricordano quelle con:

Sintomi Psoriasi

Psoriasi: come inizia?

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Nella maggior parte dei casi, la psoriasi si presenta sotto forma di papule e placche rosse con margini netti. Queste chiazze eritematose e rotondeggianti sono ricoperte da squame biancastre. Tali lesioni possono essere asintomatiche o provocare un lieve prurito occasionale, ma le implicazioni estetiche possono essere importanti.

Le placche psoriasiche sono localizzate soprattutto nelle ginocchia, nella regione sacrale, nei gomiti, nelle mani, nei piedi e nel cuoio capelluto.

Psoriasi Sintomi più frequenti

  • Placche e papule;
  • Eritema (arrossamento);
  • Desquamazione;
  • Prurito;
  • Senso di tensione;
  • Bruciore.

Decorso della Psoriasi

La psoriasi è una malattia cronica, tuttavia, nella vita delle persone affette da psoriasi si possono alternare periodi in cui la sintomatologia si attenua o scompare del tutto ad altri in cui i sintomi diventano più severi. In una buona percentuale dei casi, la psoriasi tende a regredire d'estate per poi riacutizzarsi nei mesi invernali.

Possibili complicanze

La severità della malattia e l'estensione delle placche varia da persona a persona. Per alcuni, è poco più che un fastidio, per altri può compromettere seriamente la qualità di vita.

In ogni caso, la psoriasi non dev'essere considerata una "semplice" malattia della pelle. Può influenzare, infatti, negativamente la salute emozionale, provocando ansie eccessive per il proprio aspetto fisico, fino alla depressione.

Anche se di per sé non incide sul tasso di mortalità dei pazienti che ne sono affetti, le conseguenze e le malattie associate alla psoriasi possono influenzare in maniera sostanziale la qualità di vita dei pazienti affetti. Il Ministero della Salute ha riconosciuto la psoriasi come malattia sociale, sia per la sua significativa diffusione, sia per le limitazioni che, nei casi più gravi, impone.

Per approfondire: Sintomi Psoriasi

Forme di Psoriasi

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Considerando le numerose forme sotto le quali si può presentare, non è corretto parlare di psoriasi come di un'unica patologia. La dimensione delle singole chiazze, per esempio, è estremamente variabile (da pochi mm fino a diversi cm), così come la forma, la localizzazione, l'evoluzione e la tonalità di colore.

Le cinque maggiori varianti cliniche di psoriasi sono:

  • Psoriasi a placche: presente in oltre 80% dei casi;
  • Psoriasi guttata: interessa circa 10% dei casi;
  • Psoriasi inversa: può manifestarsi in concomitanza alla psoriasi a placche o in maniera isolata;
  • Psoriasi eritrodermica: meno del 3% dei casi;
  • Psoriasi pustolosa: meno del 3% dei casi.

Non sempre tutte queste varianti sono ben definite e nello stesso paziente possono essere presenti più forme cliniche della malattia.

Psoriasi Volgare (o Psoriasi a Placche)

La forma più frequente è la psoriasi volgare, nota anche come psoriasi a placche o psoriasi a chiazze.

Insorge generalmente in età adulta, interessando tipicamente cuoio capelluto, gomiti, ginocchia e parte bassa della schiena. La psoriasi volgare si caratterizza per la comparsa di papule che si allargano lentamente fino a divenire chiazze arrossare sollevate, ben definite e sormontate da abbondanti squame bianco-argentee, spesse e secche. Queste lesioni psoriasiche mantengono la stessa estensione per lunghi periodi di tempo. Tendenzialmente pruriginose, queste lesioni tendono alla desquamazione spontanea e vengono facilmente asportate con il grattamento (assolutamente da evitare!), lasciando delle emorragie puntiformi per la rottura dei capillari sottostanti. Le placche molto estese possono anche confluire, interessando così ampie zone del tronco e degli arti.

La malattia ha un andamento cronico recidivante, ovvero è soggetta ad attenuazione, regressione e ricomparsa dei sintomi.

Psoriasica Guttata (o Psoriasi Eruttiva)

La psoriasi guttata è caratterizzata da piccole papule che assomigliano a gocce (il suo nome deriva dal latino gutta, che significa per l'appunto gocce), rossastre o rosacee, tendenti alla desquamazione. Rappresenta la forma più frequente nell'infanzia e nell'adolescenza; spesso, è spesso preceduta da una faringotonsillite streptococcica. In alcuni casi, la psoriasi guttata può manifestarsi nelle persone già colpite da psoriasi a placche.

Le lesioni possono comparire in modo improvviso e scomparire nell'arco di alcune settimane. La psoriasi guttata colpisce con più frequenza il tronco, ma può estendersi a viso, cuoio capelluto, mani e piedi. Le manifestazioni cutanee si associano spesso a malessere generale, diarrea, dolore alle articolazioni e febbre.

Psoriasi Inversa

La psoriasi inversa (chiamata anche psoriasi delle pieghe, invertita o psoriasi fessurale), si sviluppa elettivamente nelle pieghe cutanee, come l'inguine, la piega interglutea, le pieghe sottomammarie e la zona genitale in genere. Questa forma di psoriasi è particolarmente frequente nei soggetti obesi e/o diabetici, e negli anziani. La psoriasi inversa è particolarmente resistente alle cure; si manifesta con papule particolarmente demarcate che tendono a macerare a causa dell'umidità delle zone in cui compaiono.

Psoriasi Eritrodermica

Nella psoriasi eritrodermica buona parte del corpo si presenta arrossata ed infiammata. Quasi tutta la cute (oltre l'80%) è coinvolta dall'eritema generalizzato. L'eritema e l'esfoliazione della pelle provocano prurito, dolore e gonfiore. La psoriasi eritrodermica può comparire dopo terapie cortisoniche o immunosopressive interrotte bruscamente, e precipitare a causa di infezioni o farmaci.

Questa forma di psoriasi è particolarmente invalidante per il paziente ed in molti casi richiede il ricovero ospedaliero; può condurre, infatti, a grave disidratazione e comparsa di infezioni secondarie.

Psoriasica Pustolosa

La psoriasi pustolosa generalizzata è un'altra forma molto grave di psoriasi, che si presenta con pustole giallo-brune a contenuto purulento (ripiene di pus). Si associa, inoltre, a febbre, malessere, parestesie e sensazioni di bruciore. La psoriasi pustolosa può provocare febbre e altre complicazioni, come disidratazione e sepsi batterica. Esiste anche una variante di psoriasi pustolosa localizzata, abbastanza frequente, che si localizza al palmo delle mani e alla pianta dei piedi.

Psoriasi del Cuoio Capelluto

La psoriasi del cuoio capelluto - spesso confusa con la forfora o con la dermatite seborroica - si caratterizza per la presenza di chiazze che rimangono localizzate sullo scalpo, senza estendersi alle altre parti del corpo. Le placche si ispessiscono e si scrostano nel tempo.

Talvolta, può interessare anche la fronte, la parte posteriore del collo e le orecchie.

La psoriasi del cuoio capelluto non è in alcun modo correlata alla caduta dei capelli ma, soprattutto nei soggetti più nervosi, è causa di un prurito intenso e fastidioso.

Per saperne di più, puoi consultare anche l'articolo dedicato: Psoriasi del cuoio capelluto.

Artrite Psoriasica

Per approfondire: Artrite Psoriasica

La psoriasi artropatica, che colpisce circa il 20-30% dei pazienti, è una delle varianti più gravi della malattia. Questo tipo di psoriasi, simile per certi aspetti all'artrite, interessa soprattutto le articolazioni distali e può estendersi anche allo scheletro assile.

Difficoltà masticatorie, gonfiori (dita a salsicciotto) e dolori a mani e piedi sono i sintomi più comuni del coinvolgimento articolare.

Nel 70% dei casi, si associa alla psoriasi ungueale.

Altre Forme di Psoriasi

Esistono poi numerose altre forme che interessano zone diverse del corpo come

  • Psoriasi palmo plantare: coinvolge i palmi delle mani e le piante dei piedi;
  • Psoriasi ungueale: interessa le unghie e si riscontra in oltre un terzo dei pazienti;
  • Psoriasi oculare: si localizza vicino agli occhi.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata dal dermatologo principalmente sulla base dell'aspetto clinico delle lesioni cutanee. Uno degli accertamenti diagnostici più comuni è la ricerca del segno di Auspitz, cioè la comparsa di emorragie puntiformi dopo aver grattato dolcemente la pelle, eliminando lo strato superiore.

Esami per la Diagnosi di Psoriasi

A volte, il medico specialista può eseguire un esame istologico o citologico di un campione di tessuto per essere certo che l'eruzione non sia causata da altre condizioni, come, per esempio, un fungo o un virus.

La psoriasi deve essere distinta da altre malattie che provocano manifestazioni simili, come la dermatite atopica e la dermatite seborroica.

Trattamento

Come Curare la Psoriasi

L'estrema varietà di forme cliniche presuppone interventi terapeutici diversi e personalizzati in base al tipo di psoriasi ed alla gravità dei sintomi. Non è quindi possibile stabilire a priori l'efficacia di una cura, poiché dipende dalla risposta individuale: ciò che potrebbe essere utile in un caso, potrebbe risultare inefficace in un altro. Solo un corretto ed approfondito esame diagnostico potrà stabilire, dunque, il protocollo terapeutico più efficace per curare la psoriasi.

Possibilità Terapeutiche

Fortunatamente, nella stragrande maggioranza dei casi, sono disponibili farmaci e terapie in grado di:

  • Evitare il peggioramento della patologia;
  • Mantenere sotto controllo la fase attiva dell'infiammazione, determinando periodi di remissione.

Purtroppo, gli attuali presidi terapeutici non consentono di guarire completamente dalla malattia: in qualsiasi sua forma, la psoriasi tende a cronicizzare, quindi non esiste una cura capace di garantire una guarigione completa. In rari casi, la psoriasi guarisce spontaneamente e non si ripresenta più.

Proprio per il suo carattere cronico, la psoriasi necessita di una cura costante e regolare, come avviene per altre malattie quali il diabete e l'ipertensione. Nonostante l'apparente guarigione è, inoltre, utile effettuare controlli specialistici periodici, sia per cogliere sul nascere eventuali complicanze, sia per accertarsi che le misure terapeutiche intraprese siano prive di effetti collaterali.

Farmaci

Per approfondire: Farmaci per la cura della psoriasi

La ricerca farmacologica, in continua evoluzione, ha condotto alla scoperta di farmaci specifici per curare le forme più lievi di psoriasi, limitando al massimo gli effetti collaterali. Oggi, per esempio, le creme a base di cortisone, sono spesso sostituite da preparazioni più innovative (analoghi della vitamina D), sostanzialmente prive di effetti collaterali a lungo termine.

In genere, i trattamenti per la psoriasi si dividono in quattro aree principali:

  • Terapie topiche;
  • Terapie sistemiche orali tradizionali;
  • Terapie biologiche;
  • Fototerapie: terapie con raggi ultravioletti.

Trattamenti Topici

Nei casi di psoriasi di minore gravità, s'impiegano farmaci topici, ossia applicati localmente come creme, pomate, schiume, lozioni, spray, unguenti e gel. Premesso che nessuna di queste funziona nel 100% dei casi, la scelta del prodotto più adatto spetta esclusivamente al dermatologo, che agirà in base al profilo del paziente che ha in cura.

Particolarmente indicati per le forme di psoriasi lieve, questi i trattamenti topici si possono avvalere di principi attivi:

  • Cheratolitici (come acido salicilico e acido glicolico): sono indicati in presenza di squame molto spesse, per asportarle e favorire così la penetrazione degli altri principi attivi applicati topicamente;
  • Idratanti ed emollienti (glicerina, squalene, sorbitolo, glicole propilenico, olio di mandorla...): mantengono la pelle morbida e idratata, riducendo la desquamazione e il prurito; formano, inoltre, una barriera nei confronti di sostanze irritanti, allergeni e batteri;
  • Antinfiammatori (cortisonici): sono farmaci potenti che "spengono" la reazione infiammatoria in atto, ma che devono essere usati con la giusta moderazione, secondo quanto prescritto dal medico, per evitare pesanti effetti collaterali;
  • Vitamina D e analoghi (calcipotriolo, calcitriolo e tacalcitolo): agiscono come antinfiammatori, riducono la proliferazione delle cellule superficiali della pelle e ne favoriscono la differenziazione (nella psoriasi queste cellule, dette cheratinociti, si riproducono troppo velocemente: ogni 3-6 giorni, invece, che ogni 28). Gli analoghi della vitamina D sono stati sviluppati per ridurne l'attività sull'assorbimento del calcio, in modo da limitare il rischio di ipercalcemia. Attualmente, gli analoghi della vitamina D rappresentano i farmaci di riferimento per il trattamento topico della psoriasi;
  • Catrame minerale e vegetale: molto utili sono anche gli shampoo al catrame vegetale, indicati nella psoriasi del cuoio capelluto. Offrono dei buoni risultati ma hanno lo svantaggio di ungere e macchiare gli abiti, oltre ad avere un cattivo odore.

Per aumentare l'efficacia di questi prodotti, specie nelle zone in cui la pelle è più spessa, si utilizza la cosiddetta tecnica occlusiva: in pratica, si applicano sotto forma di impacco, per migliorare la penetrazione del principio attivo nella cute.

Attenzione ai Cortisonici

I cortisonici in creme o pomate sono efficaci ma devono essere utilizzati per tempi brevi e devono essere sospesi lentamente per evitare la riaccensione delle lesioni e la comparsa improvvisa di una psoriasi pustolosa o eritrodermica.

Trattamenti sistemici tradizionali

I trattamenti farmacologici ad uso sistemico sono riservati alle forme di psoriasi più gravi, per le quali i trattamenti topici non sono sufficienti. Si tratta di farmaci che vengono assunti per bocca, sotto forma di compresse, o somministrati tramite iniezioni. Agiscono, quindi, dall'interno, diffondendosi in tutto il corpo con lo scopo di combattere l'infiammazione ed il malfunzionamento del sistema immunitario che caratterizzano la psoriasi.

I farmaci sistemici per la psoriasi comprendono la ciclosporina, il metotrexato (indicato in presenza di psoriasi da moderata a grave associata ad artrite psoriasica) e l'acitretina (ormai poco usata, soprattutto nelle donne per il forte rischio teratogeno).

Tra gli effetti collaterali principali rientrano nausea, disturbi gastrointestinali, danni epatici e renali.

Trattamenti sistemici biologici

Accanto all'uso dei medicinali tradizionali, negli ultimi anni sono stati introdotti i cosiddetti "farmaci intelligenti" o biologici, che si sono dimostrati particolarmente efficaci quando le altre terapie, locali e sistemiche, non funzionano o sono controindicate. Si tratta quindi di una scelta secondaria, adottata quando la psoriasi risulta refrattaria ai trattamenti tradizionali.

I farmaci biologici sono ottenuti tramite la tecnica del DNA ricombinante e permettono di affrontare con una eccellente probabilità di successo anche le forme più gravi della malattia. Questi medicinali agiscono su determinate componenti del sistema immunitario, coinvolte nei fenomeni infiammatori associati allo sviluppo della malattia, risultando quindi più specifici rispetto ai farmaci sistemici tradizionali.

I farmaci biologici esercitano un effetto immunosoppressore, spegnendo una parte del sistema immunitario; da qui derivano anche i loro possibili effetti collaterali, che risiedono principalmente nell'aumentata suscettibilità alle infezioni. Inoltre, sono controindicati in gravidanza e non possono essere prescritti in alcuni soggetti, come coloro che hanno avuto tumori, nei casi di epatiti gravi, o in malattie cardiache altrettanto severe. Il loro uso è inoltre gravato dai costi particolarmente elevati. Queste terapie sono generalmente somministrate per iniezione od infusione.

Esempi di farmaci biologici disponibili in commercio per il trattamento della psoriasi sono:

Fototerapia

Il sole è un alleato prezioso nella cura di molte forme di psoriasi. Particolarmente utile nelle varianti più comuni della malattia (psoriasi a placche), per essere realmente efficace l'esposizione solare deve tuttavia rispettare accorgimenti ben precisi.

Innanzitutto, i raggi solari devono colpire direttamente la cute ammalata e, per tal motivo, la fototerapia è meno efficace nella psoriasi del cuoio capelluto. Il sole deve inoltre essere "preso" per un periodo sufficientemente lungo (almeno 2-3 settimane), poiché l'esposizione limitata al weekend spesso non porta vantaggi consistenti.

Inoltre, è importante esporsi con gradualità, in quanto una scottatura o un'ustione solare potrebbe aggravare ulteriormente la psoriasi. Per questo motivo, si consiglia di evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde, proteggendo le aree non malate con opportuni filtri solari.

Oggi la tecnica più utilizzata sottopone il soggetto ai raggi UVA dopo la somministrazione di pastiglie fotosensibilizzati che ne aumentano l'efficacia terapeutica. Recentemente è stata introdotta una tecnica particolarmente selettiva basata sugli effetti benefici dei raggi UVB a banda stretta che non prevede l'utilizzo di farmaci fotosensibilizzanti. La terapia ad UVA standard prevede la sottoposizione a 3/4 sedute settimanali, per un totale di 20-22 incontri da effettuare in circa 1 mese e mezzo. La terapia basata sugli UVB a banda stretta richiede, invece, periodi più lunghi (circa 3 mesi), in quanto la risposta all'azione terapeutica è più lenta.

Gestione dello Stress

Non bisogna inoltre dimenticare che, oltre alle terapie mediche, la semplice riduzione dello stress giova moltissimo al paziente. Per questo motivo, è bene concedersi ogni tanto dei momenti di relax e svolgere regolarmente attività fisica per scaricare le tensioni quotidiane.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici