A cura del Dottor Ilio Iannone
La seduta Mézières
Dal momento che ogni trattamento è individuale, è difficile codificare una seduta, il cui
svolgimento sarà un adeguamento ed un insieme di risposte derivanti dall'esame del
soggetto e dal suo comportamento durante le fasi posturali; inoltre, il termine di metodo si
applica poco a questo lavoro: Françoise Mézières stessa lo contestava (preferiva parlare di
un insieme di chiavi), eppure è possibile estrapolare delle linee guida di un trattamento e
precisarle.Ogni seduta è una successione di posture personalizzate destinate alla messa in tensione
rigorosa e prolungata dei gruppi muscolari considerati responsabili delle lordosi, delle
rotazioni interne, del blocco del torace in inspirazione.
Queste posture sono praticate su un tappeto o un dispositivo adeguato (tavolo regolabile
per la posizione degli arti inferiori e braccioli allungabili, ripiano tipo Bobath, podio) a
cominciare dalle posizioni di partenza che sono: decubito supino (il più spesso gambe a
squadra), in piedi contro un piano verticale. Sono frequenti alcune varianti: in piedi senza
appoggio, in flessione anteriore, in appoggio frontale, in spaccata, in decubito laterale.
Il ritmo delle sedute è generalmente settimanale, raramente è più frequente, talvolta è
bimensile.
La durata delle sedute, estremamente variabile, dipende da una molteplicità di fattori ma
non dovrebbe essere inferiore al tempo necessario all'esame dettagliato del soggetto, alla
messa in atto delle diverse posture ed alle fasi di riposo indispensabili; così alcune sedute
possono durare un'ora e mezza.
Il numero delle sedute non dovrebbe mai essere inferiore a 20 se non 30, ma al di là del
numero di sedute è la durata di svolgimento del trattamento che va tenuta in conto(5).
Finalità del trattamento Mézières
Un trattamento Mézières avrà diverse finalità, esso sarà:
(a) Terapeutico: è il paziente che viene a consultare il terapista quando insorgerà il dolore, lo scopo terapeutico è chiaro
(b) Di mantenimento: molto spesso qualche seduta distanziata è abbastanza per mantenere e consolidare i risultati già ottenuti precedentemente, impedendo così delle ricadute
(c) Preventivo: agire prima che insorgano i sintomi prevedibili. A volte, qualche seduta fatta al momento giusto, è sufficiente per evitare l'apparire di problemi(4).
Indicazioni e controindicazioni
INDICAZIONI: Tutte le indicazioni di fisioterapia legate ai problemi dolorosi d'origine
ortopedica, traumatica, muscolare, reumatica, neurologica o nevralgica... I disequilibri
delle funzioni neurovegetative - come ad esempio certi disturbi cardiaci, digestivi,
respiratori, circolatori, ginecologici... (4)
CONTROINDICAZIONI assolute: i primi 3 mesi di gravidanza: rischio di aborto spontaneo
derivante dall'iperpressione addominale e dagli effetti potenti sulla statica pelvica e sul
perineo prodotti dalle posture. Stati infettivi ed infiammatori acuti. Sindromi tumorale.
Malattie degenerative del muscolo. Stati psicotici.(5)
CONTROINDICAZIONI relative: Sono i limiti legati alla mancanza di motivazione e dunque
di partecipazione del soggetto.(5)
Reazioni passeggere dovute alle sedute
Durano generalmente 48 ore e sono di due tipi:
meccanico: indolenzimento, crampi, ricomparsa dei vecchi dolori, comparsa di dolori sconosciuti al soggetto (che rimandano ad un riflesso antalgico a priori);
neurovegetativo: freddo, fame, sete, sonno, riso, pianto, tosse, tremito, vertigine (5).
Tutte queste reazioni sono un buon segno ed esprimono la liberazione delle tensioni muscolari e psichiche con conseguenze riflesse sul sistema neurovegetativo, quindi anche circolatorio. Questi effetti riflessi sono gli stessi di quelli prodotti dal massaggio riflesso del tessuto connettivo (terapia segmentale).(4)