Vitamina PP – Vitamina B3

Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Funzioni
  3. Fonti
  4. Razione Consigliata
  5. Carenza
  6. Integratori e Farmaci
  7. Tossicità ed Effetti Collaterali
  8. Bibliografia

Introduzione

La vitamina PP è un nutriente idrosolubile facente parte del complesso vitaminico B.

vitamina B3 Shutterstock

Anche detta vitamina B3 costituisce, in verità, un complesso di tre elementi; rispettivamente:

  • Niacina (formula chimica C6H5NO2) o acido nicotinico – gruppo dell'acido piridincarbossilico;
  • Nicotinammide (NAM) o niacinammide – ammide di acido nicotinico (niacina + amide).
  • Nicotinammide riboside (NR) – nucleoside piridinico, riconosciuto come fattore vitaminico B3 solo nel 2004.

La vitamina PP è di fatto un precursore del nicotinammide adenina dinucleotide (NAD), cofattore metabolico cellulare di vitale importanza. Senza vitamina B3 o triptofano (dal quale è possibile sintetizzarla), l'organismo non è in grado di produrre NAD.

La vitamina PP si trova in una vasta gamma di alimenti, sia vegetali che animali. Il fabbisogno di questo nutriente essenziale può essere colmato assumendone circa 6,6 mg ogni 1000 kcal introdotte con la dieta – per esempio, in una dieta da 2000 kcal, sono necessari 13,2 mg di vitamina B3.

L'eventuale carenza, rara in occidente, si manifesta con numerosi sintomi e, nella forma più grave, sfocia nel quadro clinico della pellagra. Ipo- e avitaminosi di vitamina B3 vengono trattate con integratori e farmaci a base del nutriente stesso, in forma di niacina o di nicotinammide. Le tre forme chimiche, tuttavia, sembrano mostrare azioni farmacologiche diverse. La niacina, per esempio, viene usata nel trattamento ipocolesterolemizzante senza farmaci; il niacinammide invece, è un ingrediente tipico delle pomate contro l'acne.

Un eccesso di vitamina PP (ipervitaminosi) induce tossicità che, se trascurata, può rivelarsi molto grave.

Funzioni

Funzioni di NAD e NADP

Le funzioni della vitamina PP sono sovrapponibili a quelle del NAD.

Il NAD e la sua variante fosforilata – nicotinamide adenina dinucleotide fosfato (NADP) – sono coinvolti nelle reazioni di trasferimento della riparazione del DNA e della mobilizzazione del calcio.

Il NAD ha diversi ruoli essenziali nel metabolismo; agisce come:

  • coenzima nelle reazioni redox;
  • donatore di porzioni di ADP-ribosio nelle reazioni di ribosilazione dell'ADP;
  • precursore della seconda molecola messaggera-ADP-ribosio;
  • substrato per le leghe di DNA batterico e un gruppo di enzimi chiamati sirtuine che usano NAD + per rimuovere i gruppi acetilici dalle proteine.

Oltre a queste funzioni metaboliche, il NAD + rappresenta un nucleotide di adenina che può essere rilasciato dalle cellule spontaneamente o mediante meccanismi regolati; può quindi avere importanti ruoli extracellulari.

Differenze tra nicotinammide riboside, niacina e niacinammide

Sebbene sia una forma di vitamina B3, la nicotinammide riboside possiede proprietà uniche che la distinguono dalle altre due forme: niacina o acido nicotinico e nicotinammide o niacinammide.

In un esperimento condotto su topi, ognuna di queste vitamine ha mostrato effetti unici sul NAD + epatico; tuttavia, la nicotinammide riboside ha prodotto il maggior aumento di NAD +.

La conversione delle tre vitamine B3 in NAD + avviene tramite percorsi biosintetici diversi: grazie all'enzima nicotinammide fosforibosiltransferasi (Nampt), alle due chinasi riboside nicotinammidiche (NRK1 e NRK2).

Studi sugli animali hanno dimostrato che questi enzimi rispondono in modo diverso all'età e allo stress. In cavie affette da cardiomiopatia dilatativa, l'espressione dell'mRNA di NRK2 è aumentata, mentre l'espressione dell'mRNA di Nampt è diminuita. Un aumento simile nell'espressione di NRK1 e NRK2 è stato osservato nei neuroni centrali e periferici danneggiati.

La nicotinammide riboside non attiva il recettore accoppiato alle proteine ​​G GPR109A e pertanto non innesca arrossamenti nell'uomo, neppure a dosi fino a 2000 mg / die.

Fonti

Cibi ricchi di vitamina PP

L'assunzione di vitamina PP biodisponibile avviene da fonti alimentari sia animali che vegetali, come latte, carne, pesce (ad esempio tonno, salmone ecc), uova e leguminose (ad esempio fagioli)

I semi dei cereali, invece, non sono fonti di niacina biodisponibile; per questo, nella sua forma non coenzimatica detta niacina "libera", viene usata in rafforzamento a certi alimenti di ampio consumo come le farine o i cereali per la prima colazione.

Le popolazioni occidentali hanno un'assunzione media di vitamina B3 al di sopra della razione media raccomandabile.

Fonti alimentari di niacina e nicotinammide

La niacina e la nicotinammide si trovano in una grande varietà di alimenti grezzi e trasformati, tra cui i cereali fortificati, carne di varie fonti animali, prodotti della pesca, vegetali e spezie, semi oleosi, funghi e lieviti.

Tra le fonti alimentari con il più alto contenuto di niacina per 100 g di parte edibile ricordiamo:

Carni e prodotti della pesca:

Cibi vegetali, funghi e spezie:

I cereali fortificati per la colazione hanno tra i più alti contenuti di niacina (più di 20 mg / 100 grammi). Le farine integrali, come quelle di grano, riso, orzo o maispasta e pane compresi – hanno un contenuto di niacina compreso tra 3 e 10 mg / 100 g.

Razione Consigliata

Razione consigliata di niacina

I LARN consigliano 6,6 mg di niacina ogni 1000 kcal di energia, con un minimo di 19 mg / die per l'uomo e di 14 mg / die per la donna. Per la gestante e per la nutrice è previsto, rispettivamente, un aumento di 1 e 3 mg/die.

La "National Academy of Medicine" – in passato "US Institute of Medicine (IOM) – ha aggiornato gli "Estimated Average Requirements" (EAR) e le "Recommended Dietary Allowances" (RDA) per la vitamina B2 nel 1998.

La "European Food Safety Authority" (EFSA) fa riferimento all'insieme collettivo di informazioni come "Dietary Reference Values" (DRV), con "Population Reference Intake" (PRI) anziché RDA e "Average Requirement" anziché EAR.

Per le donne (comprese quelle in gravidanza o in allattamento), uomini e bambini, il PRI è 1,6 mg di niacina per megajoule (MJ) di energia consumata. Poiché la conversione è 1 MJ = 238.8 kcal, un adulto che consuma 2388 kcal dovrebbe assumere 16 mg di niacina. Questo è paragonabile alle RDA statunitensi. La niacina UL è fissata a 10 mg / die, che è inferiore al valore degli Stati Uniti. L'UL si applica alla niacina come integratore consumato in una sola dose e inteso ad evitare la reazione di arrossamento della pelle. Questo spiega perché il PRI può essere superiore all'UL.

Sia il DRI che il DRV descrivono le quantità necessarie come equivalenti di niacina (NE), calcolate come 1 mg di NE = 1 mg di niacina o 60 mg di aminoacido triptofano essenziale. Questo perché l'amminoacido viene utilizzato per sintetizzare la vitamina.

Carenza

Carenza nutrizionale di vitamina B3

L'ipovitaminosi da vitamina PP è oggi rara nei paesi sviluppati, ma non impossibile negli alcolisti. I sintomi includono nausea e vomito, lesioni della pelle e della bocca, anoressia, dolore addominale, anemia, mal di testa e affaticamento generale. Gli studi hanno indicato che, in pazienti con pellagra alcolica, la carenza di niacina può essere un fattore importante che influenza sia l'insorgenza che la gravità di questa condizione. I pazienti con alcolismo manifestano tipicamente un aumento della permeabilità intestinale, con conseguenti esiti negativi per la salute.

La carenza di vitamina B3 è invece frequente nelle avitaminosi pandemiche frequenti nei paesi sottosviluppati, in associazione a deficit di vitamina C (acido ascorbico), vitamina B1 (tiamina), vitamina D (calciferolo) e vitamina A (retinolo). Inoltre, tende a verificarsi in aree in cui si consuma mais come alimento base, poiché è l'unico cereale a basso contenuto di niacina biodisponibile. Una tecnica di cottura chiamata "nixtamalization", cioè pretrattamento con ingredienti alcalini, aumenta la biodisponibilità della niacina.

È stato dimostrato che una lieve carenza di niacina rallenta il metabolismo, causando una ridotta tolleranza al freddo.

L'avitaminosi specifica da niacina può causare un quadro clinico chiamato pellagra. Anche nota come malattia delle tre "D", si caratterizzava per l'insorgenza di dermatite, diarrea e demenza, nonché lesioni della collana di Casal sul collo inferiore, iperpigmentazione, ispessimento della pelle, infiammazione della bocca e della lingua, disturbi digestivi, amnesia, delirio e infine morte, se non curata.

I sintomi psichiatrici comuni della carenza di niacina comprendono irritabilità, scarsa concentrazione, ansia, affaticamento, irrequietezza, apatia e depressione.

Malattia di Hartnup

La malattia di Hartnup è una malattia nutrizionale ereditaria che provoca carenza di niacina. Questa condizione fu identificata per la prima volta negli anni '50 dalla famiglia Hartnup a Londra. È dovuto a un deficit intestinale e renale, che rende difficile l'assorbimento del triptofano negli alimenti (un aminoacido essenziale che viene utilizzato per sintetizzare la niacina). La condizione risultante è simile alla pellagra, compresi i sintomi di arrossamento, desquamazione cutanea e sensibilità alla luce solare. Come trattamento per questa condizione viene somministrata niacina per via orale in dosi comprese tra 40-200 mg / die, con una buona prognosi se identificata e trattata in tempo.

La sintesi di niacina è carente anche nella sindrome carcinoide, a causa della diversione metabolica del triptofano quale precursore della serotonina.

Integratori e Farmaci

L'integrazione alimentare o la terapia farmacologica a base di vitamina PP vengono prescritte soprattutto in caso di carenza diagnosticata.

Nel 2016 la niacina ha costituito il farmaco classificato al 277° posto tra i più prescritti negli Stati Uniti, con oltre un milione di prescrizioni. La nicotinammide è inclusa nell'elenco dei medicinali essenziali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i più sicuri ed efficaci necessari in un sistema sanitario.

In Europa, la niacina costituisce anche un additivo alimentare, riconoscibile dalla sigla E375.

Niacina VS Nicotinammide

Sebbene la niacina e la nicotinammide (niacinammide) siano identiche nella loro attività vitaminica, la nicotinammide non ha gli stessi effetti farmacologici (modificanti i lipidi) della niacina. Quando la niacina lega un gruppo -amide (formando niacinammide), non è più in grado di ridurre colesterolo e provocare arrossamenti cutanei.

Integrazione alimentare e terapia farmacologica a base di niacina o nicotinammide

La niacina trova anche applicazione nella lotta al colesterolo alto (ipercolesterolemia) e il rischio cardiovascolare. D'altro canto, sembra efficace nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari solo in coloro che non seguono terapie farmacologiche a base di statine, mentre chi assume tali farmaci non trova alcun vantaggio.

La niacina è stata anche utilizzata in aggiunta ad altri farmaci ipolipemizzanti. Le revisioni sistematiche non hanno riscontrato alcun effetto sulle malattie cardiovascolari o sulla morte, nonostante l'aumento del colesterolo HDL, e hanno riportato effetti collaterali tra cui un aumento del rischio di diabete.

In forma di crema ad uso topico, la nicotinammide – per il suo effetto antinfiammatorio – è usata per curare l'acne.

La nicotinamide aumenta la biosintesi delle ceramidi nei cheratinociti umani in vitro e migliora la barriera di permeabilità epidermica in vivo. È stato riscontrato che l'applicazione di nicotinammide topica al 2% per 2 e 4 settimane è efficace nel ridurre il tasso di escrezione di sebo. È stato anche dimostrato che previene l'attivazione indotta da Cutibacterium del recettore TLR-2, determinando una down-regolazione della produzione di interleuchina-8 pro-infiammatoria.

La nicotinammide a dosi da 500 a 1000 mg / die riduce il rischio di tumori della pelle, diversi dal melanoma, nei soggetti ad alto rischio.

Tossicità ed Effetti Collaterali

Tossicità della vitamina B3

Il limite di tossicità per la vitamina PP è fissato a 35 mg / die. Quantità di soli 30 mg possono scatenare arrossamenti cutanei, a partire dal viso, talvolta accompagnati da secchezza della pelle, prurito, parestesia e mal di testa.

La conseguenza più grave dell'ipervitaminosi PP è la tossicità epatica, che si verifica a dosi > 2 g / die. A dosi comprese tra 3-9 g / die può insorgere epatite fulminante con necessità di trapianto di fegato.

Altri effetti avversi sono: intolleranza al glucosio, iperuricemia, edema maculare e cisti maculari.

Effetti collaterali della somministrazione di niacina

Gli effetti avversi più comuni della niacina a dosi relativamente basse (50–500 mg / die) sono flushing (sensazione di calore, arrossamento, prurito o formicolio), mal di testa, dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea, vomito, rinite, prurito ed eruzione cutanea. Questi possono essere ridotti al minimo riducendo i dosaggi iniziali, aumentandoli gradualmente ed evitando la somministrazione a stomaco vuoto.

Gli effetti collaterali acuti della terapia con niacina ad alte dosi (1-3 g / die) – usata nel trattamento delle iperlipidemie come il colesterolo alto – comprendono inoltre ipotensione, affaticamento, intolleranza al glucosio e resistenza all'insulina, bruciore di stomaco, visione offuscata o compromessa ed edema maculare.

Nell'uso a lungo termine, gli effetti collaterali della terapia con niacina – ed anche con nicotinammide – ad alte dosi includono disfunzione epatica (associata a affaticamento, nausea e perdita di appetito), epatite e insufficienza epatica acuta.

L'uso a lungo termine della niacina a dosi di 2 g / die aumenta significativamente il rischio di emorragia cerebrale, ictus ischemico, ulcerazione e sanguinamento gastrointestinale, diabete (aumento della glicemia pari a 5-10%; insorgenza della patologia nell'arco di 3,6 anni dal 4,9% al 5,5%), dispepsia e diarrea.

Sono stati segnalati un aumento del tempo di protrombina e una riduzione della conta piastrinica; pertanto, questi devono essere attentamente monitorati nei pazienti che assumono anticoagulanti.

La niacina in dosi utilizzate per abbassare i livelli di colesterolo è stata associata a difetti alla nascita in animali da laboratorio, con possibili conseguenze anche sull'uomo. Si raccomanda quindi di consultare il medico prima di procedere con l'assunzione in caso di gestazione.

Controindicazioni all’assunzione di niacina

La niacina è controindicata nei casi di malattia epatica attiva, transaminasi sieriche elevate persistenti, ulcera peptica attiva o sanguinamento arterioso.

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Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer