Ultima modifica 01.03.2019

Gli alimenti simbiotici rientrano a pieno titolo nella categoria dei prodotti funzionali, a cui appartengono tutti quegli alimenti in grado di svolgere una o più azioni benefiche per l'organismo e di influenzare positivamente lo stato di benessere psico-fisico dell'uomo. SimbioticiQueste caratteristiche devono essere sostenute da studi scientifici, atti a dimostrare che l'alimento o uno o più dei suoi componenti possano effettivamente migliorare lo stato di salute generale e contribuire a ridurre il rischio di patologie. Tali "benefit" devono essere evidenti ed apprezzabili già alle dosi comunemente assunte come alimenti.
Tornando ai nostri simbiotici,  questo aggettivo spetta a quegli alimenti, farmaci o integratori, contenenti una miscela di prebiotici e di probiotici. Più in particolare si tratta di prodotti contenenti microrganismi probiotici vivi e vitali in grado di esercitare un'azione positiva sulla microflora intestinale e promuovere di riflesso il benessere del consumatore. Allo stesso tempo, i simbiotici contengono ingredienti non digeribili dall'uomo, ma fermentabili da parte dei batteri probiotici presenti nel lume intestinale, di cui stimolano la crescita e l'attività, favorendo il riequilibrio della microflora intestinale.
L'associazione di probiotici e prebiotici rappresenta, probabilmente, la migliore strategia di integrazione, perché migliora da un lato la sopravvivenza degli organismi probiotici (aumenta la shelf life del prodotto) e fornisce allo stesso tempo un substrato specifico alla flora batterica residente.

 

Alimenti in cui sono simultaneamente presenti microrganismi probiotici e substrati prebiotici vengono comunemente indicati come SIMBIOTICI.
Alcuni esempi:


La lista dei potenziali effetti benefici dei simbiotici sulla salute umana è piuttosto lunga. Si va dal miglioramento dell'intolleranza al lattosio,  all'aumentato assorbimento di alcuni minerali (calcio, ferro e magnesio), passando per un miglioramento della selettività della mucosa intestinale che concorre a determinare gli ulteriori benefici ascritti ai simbiotici, come l'effetto ipocolesterolemizzante, immunostimolante e ipotrigliceridemizzante, normalizzante sulla funzionalità intestinale (motilità, assorbimento, selettività e secrezione), protettivo contro infiammazioni e infezioni a carico dell'intestino, terapeutico contro la diarrea da antibiotici ed antitumorale. Questi effetti dei simbiotici pongono le basi per tutta una serie di altre attività benefiche ad essi riconducibili ma ancora in attesa di conferma. Va detto, peraltro, che gli effetti terapeutici dipendono moltissimo dal tipo di batteri probiotici contenuti nel simbiotico e dalla loro concentrazione (nettamente superiore nei simbiotici venduti in farmacia -in quanto vero e proprio presidio terapeutico registrato come specialità medicinale- rispetto a quelli commercializzati come integratore o alimento funzionale -destinati ad individui sani, non registrati, ma semplicemente notificati al ministero della sanità-).