Proteine e sana alimentazione

Ultima modifica 28.02.2020

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AMINOACIDI ESSENZIALI

AMINOACIDI NON ESSENZIALI

Fenilalanina Alanina
Isoleucina (a) Arginina (c)
Leucina (a)

Asparagina

Lisina Aspartato
Metionina Cisteina (b)

Treonina

Glicina (c)
Triptofano Glutammato

Valina (a)

Glutammina (c)
  Istidina

 

Prolina (c)

Serina
  Tirosina (b)

Taurina (c)*
a. aminoacidi ramificati
b. aminoacidi semiessenziali
c. aminoacidi condizionatamente essenziali

Funzioni degli aminoacidi

-costruire le proteine corporee (funzione "principe" degli amminoacidi);

-formare composti azotati funzionali, che svolgono numerose e svariate funzioni;

-essere catabolizzati per fornire energia (l'organismo non ama utilizzare questi nutrienti a scopo energetico, tuttavia, in caso di necessità, tale via metabolica può attivarsi in maniera importante; l'unica eccezione è rappresentata dai muscoli, dove una piccola aliquota di amminoacidi viene continuamente catabolizzata a scopo energetico. In ogni caso il loro catabolismo è meno efficiente di quello dei lipidi e dei glucidi, almeno per quanto concerne la resa in ATP; infatti, il il processo di deamminazione e la conseguente eliminazione dell'azoto sotto forma di urea, ha un costo energetico non trascurabile).

Aminoacido precursore Prodotto Funzione

Arginina Ossido nitrico

Vasodilatazione, trasmissione degli impulsi nervosi, difese immunitarie

Cisteina, Glicina,

Acido glutammico

Glutatione Potente azione antiossidante
Cisteina Taurina

Sintesi degli acidi biliari, trasmissione degli impulsi nervosi, stabilizzazione delle membrane cellulari; presunto effetto ergogenico ed antiossidante

Lisina Carnitina

Trasporto degli acidi grassi a lunga catena all'interno dei mitocondri

Fenilalanina

Catecolamine

Tiroxina

Neurotrasmettitori

Ormone tiroideo

Triptofano

Niacina

Serotonina

Vitamina PP (pellagra preventing)

Neurotrasmettitore

 

Le proteine sono complete (ad alto valore biologico) se contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità e proporzione adeguata per l'organismo.

Le diete che forniscono proteine incomplete, anche se adeguate come apporto calorico,

possono indurre uno stato di malnutrizione. Per questo motivo l'alimentazione dev'essere curata, non solo sotto l'aspetto calorico, ma anche nella composizione qualitativa degli alimenti che la costituiscono.

In linea di massima, le proteine animali sono complete, mentre quelle vegetali non lo sono. I cereali, per esempio, contengono poca lisina, mentre i legumi sono poveri di metionina. Tuttavia la semplice associazione di questi due alimenti (pasta e fagioli) è in grado di fornire un pasto completo dal punto di vista proteico.

Consumo dietetico raccomandato (RDA) di proteine in adolescenti e adulti:

Quota proteica raccomandata giornalmente UOMINI DONNE
Adolescenti Adulti Adolescenti Adulti

Grammi di proteine per Kg di peso corporeo 0,9 0,8 0,9 0,8
Grammi al giorno in relazione al peso medio* 59,0 56,0 50,0 44,0

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(*) per gli adolescenti: maschi 65,8 kg; femmine 55,7 kg.

per gli adulti: maschi 70,0 kg; femmine 56,8 kg

FONTE DATI: INRAN

 

Il fabbisogno proteico varia in base alle diverse condizioni, fisiologiche o patologiche, del soggetto. Aumenta, per esempio, durante la crescita, in gravidanza, durante l'allattamento, in seguito a traumi, ustioni, emorragie, interventi chirurgici e altri stress psicofisici. Anche gli atleti hanno bisogno di un maggiore apporto proteico nella loro dieta.

Lo stress fa aumentare il fabbisogno di proteine, andando a stimolare la secrezione di ACTH da parte dell'adenoipofisi. Quest'ormone, detto adrenocorticotropo, aumenta la produzione di cortisolo a livello della corteccia surrenale. Tra le varie funzioni del cortisolo, vi è anche quella di aumentare il catabolismo proteico. Gli amminoacidi derivanti dalla demolizione delle proteine vengono in gran parte indirizzati alla gluconeogenesi epatica, con lo scopo di sintetizzare il glucosio che cervello e globuli rossi utilizzeranno a scopi energetici.

Negli sportivi, il fabbisogno proteico è maggiore, in quanto necessario all'aumento o al mantenimento delle masse muscolari, al rimpiazzo delle proteine catabolizzate per produrre energia e per compensarne l'usura. In sportivi di medio livello sottoposti ad esercizio intenso, l'apporto proteico non dovrebbe comunque superare gli 1,8-2 g/Kg massa corporea/die.