Gli oli di semi più comuni
Gli oli di semi sono oli ottenuti da frutti o da semi di piante ed alberi diversi dall'ulivo. Questi prodotti vengono utilizzati prima di tutto in campo alimentare, ma trovano applicazioni anche in quello cosmetico (olio di germe di grano, di avocado...), nell'industria chimica (in modo particolare in quella delle vernici), ed in quella farmaceutica (ad esempio come veicolo per alcuni farmaci, nella preparazione delle flebo per nutrizione parenterale ecc.)
Articoli di approfondimento:
Oltre all'ulivo, numerose altre specie vegetali hanno semi (70%) o frutti (30%) con un contenuto in olio tale da renderne conveniente l'estrazione. Vediamo le principali;
PIANTA |
PARTE UTILIZZATA |
PRODOTTI |
Girasole |
Seme intero |
Olio alimentare, margarina |
Arachide |
Seme intero |
Olio alimentare, margarina |
Cartamo |
Seme intero |
Olio alimentare, margarina |
Seme intero |
Olio alimentare, margarina, prodotti da forno |
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Colza |
Seme intero |
Olio alimentare, margarina |
Frutto |
Margarina, prodotti da forno, cosmetici |
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Palma |
Frutto (polpa) |
Margarina, prodotti da forno, cosmetici |
Germe |
Olio alimentare, margarina |
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Frumento |
Germe |
Prodotti dietetici, cosmetici |
Vinaccioli |
Seme |
Olio alimentare, margarina |
A causa della produzione estensiva delle
colture erbacee e della maggiore produttività e resa, gli oli di semi sono
meno costosi dell'olio di oliva e, seppur con caratteristiche organolettiche inferiori, sono adatti al
consumo crudo. In genere non sono adatti per la frittura, poiché l'elevata temperatura li decompone
velocemente; esistono tuttavia eccezioni, come l'olio di arachidi e quello di variatà selezionate con maggior contenuto in acido oleico.
Estrazione dell'olio dai Semi
Le fasi iniziali del processo produttivo sono preparative, dal momento che tutti questi alimenti derivano dal terreno e possono quindi essere contaminati da terriccio e foglie; di conseguenza è necessario eseguire un lavaggio ed una setacciatura preliminare. Una volta ottenuto il seme pulito si effettua una sgusciatura e/o una decorticazione e/o una depellicolazione, in base al tipo di seme che stiamo considerando. L'arachide, per esempio, dev'essere sgusciata e depellicolata.
A questo punto si esegue una macinazione e/o una laminazione. Per semi ad elevato contenuto lipidico si esegue una macinazione, in modo da ridurre il seme in frammenti, che devono comunque essere abbastanza spessi; infatti se i semi sono ridotti a farina, tendono poi ad impastarsi quando vengono sottoposti a pressatura per ottenere l'olio. La laminazione, invece, viene operata soprattutto sui semi a minor contenuto lipidico, che vengono ridotti in scagliette molto simili per facilitare l'entrata del solvente e la successiva estrazione.
Segue la fase di riscaldamento / condizionamento. In genere questi semi macinati o laminati vengono trattati con vapore umido, che li rende più morbidi facilitando l'estrazione dell'olio ed aumentandone la rese.
A questo punto il processo si divide.
Se abbiamo un seme ad elevato contenuto lipidico si esegue una pressatura iniziale, con delle presse continue simili a quelle viste per l'olio di oliva. Da questo processo si ottiene un olio grezzo che dev'essere rettificato; tutti gli oli di semi devono essere rettificati, in quanto la semplice estrazione porta a difetti del prodotto: o perché ha dei colori troppo marcati (l'olio di palma è marrone), o perché presenta dei sapori o degli adori sgradevoli, o ancora per l'elevata acidità.
Il pannello che rimane da questa pressatura, cioè il materiale solido, viene frantumato e sottoposto ad un'estrazione con solvente, in quanto contiene ancora una minima percentuale di olio non estraibile per semplice pressatura. Lo stesso dicasi per i semi che hanno una bassa concentrazione lipidica o che sono molto piccoli, come quelli di cotone, per i quali è impossibile operare la pressatura. Similmente a quanto avviene per le sanse, in questi casi si passa quindi direttamente all'estrazione con solvente. Il solvente più utilizzato è l'esano, attraverso un processo simile a quello visto per le sanse. L'esano scioglie la componente lipidica, ed il prodotto ottenuto viene sottoposto a distillazione in modo da separare il solvente e riutilizzarlo per l'estrazione dell'olio di semi. Il prodotto ottenuto è ovviamente un olio grezzo che dovrà poi essere rettificato.
Anche l'estrazione con solvente può essere fatta in impianti continui o discontinui.
In quelli discontinui si utilizza la macerazione del materiale in esano, in quelli continui il passaggio controcorrente dei semi e dell'esano.

Processi di raffinazione o rettifica degli oli di semi »