Noci e Colesterolo
Ultima modifica 23.01.2020
INDICE
  1. Benefici contro il colesterolo alto
  2. Un alimento prezioso
  3. Noci sì, ma con moderazione!

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Benefici contro il colesterolo alto

Le noci rientrano a pieno titolo tra gli alimenti utili per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo ed il rischio cardiovascolare, purché - naturalmente - siano inserite nel contesto di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano. Numerosi, infatti, sono gli studi che hanno indagato e confermato i benefici ascrivibili ad una dieta ricca di noci; sebbene non manchino rare eccezioni in senso opposto, in base ai risultati di questi studi possiamo affermare che il consumo di 40-80 grammi di noci al giorno, in una dieta equilibrata, produce mediamente un calo dei livelli di colesterolo LDL (cattivo) di circa 8-12 mg/dL, mantenendo sostanzialmente invariati i valori del colesterolo buono.

Esaminando nel dettaglio le proprietà nutrizionali delle noci, tuttavia, ci accorgiamo come questo alimento possa risultare piuttosto utile nella riduzione del rischio cardiovascolare non solo abbassando il colesterolo ematico, ma anche agendo su altri fronti.

Un alimento prezioso

In termini nutrizionali, le noci sono particolarmente conosciute per l'elevato contenuto in grassi insaturi. Esaminando il profilo accidico dell'alimento secco (vedi tabella), notiamo infatti come i grassi saturi rappresentino meno del 5% del patrimonio lipidico totale; ottimo, invece, il contenuto in grassi polinsaturi della serie omega-sei, mentre discrete risultano le percentuali di omega-tre: nutrienti abbastanza rari nei comuni alimenti, ad eccezione del pesce e di alcuni oli vegetali (di noci, di canapa, di semi di lino e di canola).

Valori nutrizionali noci secche (100 g)
Energia 612 KCal
Carboidrati 12.05 g
Proteine 24.9 g
Lipidi totali 56.98
Grassi saturi, totali 1.306 g
Grassi monoinsaturi, tot. 10.425 g
Grassi polinsaturi, tot. 42.741 g
di cui omega-sei  
di cui omega-tre  
33.727 g
8.718 g
Colesterolo 0 mg
Vitamina E 3.85 mg

In vari studi, l'ottimale sinergia tra i grassi polinsaturi si è dimostrata utile nel ridurre i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL, senza incidere significativamente sui livelli di HDL o addirittura aumentandoli leggermente. Quest'ultimo effetto è supportato anche dal buon contenuto in acidi grassi monoinsaturi ed in particolare di acido oleico, lo stesso che porta molti nutrizionisti a consigliare l'olio di oliva in sostituzione dei normali oli di semi.

Un altro prezioso nutriente che abbonda nelle noci è l'amminoacido arginina, precursore dell'ossido nitrico, un potente vasodilatatore che contribuisce alla salute delle arterie mantenendole flessibili e prevenendo la formazione di coaguli. Anche la vitamina E, contenuta nelle noci in ottime quantità, potrebbe contribuire - in sinergia con arginina e grassi omega-3 - a contrastare la formazione delle placche aterosclerotiche, grazie alle note proprietà antiossidanti.

Infine, sempre nell'ottica di una riduzione dei livelli di colesterolo, potrebbe risultare assai importante il ruolo degli steroli vegetali (o fitosteroli) e delle fibre, dato che entrambi contribuiscono a ridurre l'assorbimento intestinale dei lipidi alimentari. Le fibre, inoltre, favoriscono l'insorgenza del senso di sazietà; per questo, le noci possono essere consumate come spuntino insieme ad una mela o ad un altro frutto fresco, oppure per condire l'insalata al posto del tradizionale olio di semi.

Noci sì, ma con moderazione!

A causa dell'elevato potere calorico, qualora si decidesse di aumentare il consumo di noci per abbassare i valori di colesterolo e promuovere la salute cardiovascolare, è essenziale consumare questo alimento in sostituzione - e non in aggiunta - di altri alimenti, ad esempio come spezza fame al posto dei tradizionali snack ipercalorici (patatine, brioche, dolciumi vari). Ricordiamo infatti che il grave sovrappeso e l'obesità rappresentano probabilmente i più fedeli alleati delle malattie cardiovascolari; pertanto, è fondamentale controllare il monte calorico della dieta evitando gli eccessi reiterati nel tempo.