Alcol: Assorbimento e Metabolismo - Come viene Smaltito
Assorbimento
Assorbimento dell'alcol etilico
L'etanolo viene assorbito per diffusione semplice a livello dello stomaco e dell'intestino tenue.
La quantità assorbita dipende unicamente dal volume ingerito, quindi - entro le capacità di assorbimento del nostro organismo - tutto l'alcol assunto riesce a oltrepassare facilmente le pareti del tubo digerente e a passare nel sangue.
La presenza di cibo nello stomaco, rallentando lo svuotamento gastrico, riduce la velocità di assorbimento dell'alcol. Per questa ragione si consiglia di consumare vino ai pasti e non a digiuno, in modo da dilazionare nel tempo gli effetti inebrianti della bevanda.
Non tutto l'alcol assunto viene ossidato, dal momento che una piccola aliquota, variabile dal 5 al 15%, viene eliminata con il respiro, il sudore e con le urine; la maggior parte, invece, viene metabolizzata a livello epatico.
Metabolismo
Destino metabolico dell'alcol etilico
Nel fegato, l'etanolo viene ossidato ad acetaldeide, a sua volta ossidata ad acetato. Dopo questi primi due passaggi l'acetato esce dal fegato e viene veicolato dal sangue ad altri tessuti, dove, specialmente a livello cardiaco, viene attivato ad acetil-CoA.
A sua volta, l'acetil-CoA può entrare nel ciclo di Krebs e produrre energia - oppure, se presente in eccesso a causa di un'ubriacatura - essere trasformata in corpi chetonici. A partire dall'acetil-CoA possono formarsi anche acidi grassi che, uniti al glicerolo, formeranno trigliceridi da depositare come riserva energetica.
Dall'etanolo all'acetaldeide
L'ossidazione dell'etanolo per dare acetaldeide può avvenire in diversi modi.
Enzima alcoldeidrogenasi (ADH)
Il primo sistema è mediato da un enzima chiamato alcoldeidrogenasi (ADH) presente, oltre che a livello epatico, anche a livello gastrico, specie negli uomini. L'ADH è in grado di ossidare anche altri alcoli, comprese piccole quantità di metanolo (nel 1986 una partita di vini adulterati con questa sostanza causò la morte di 19 italiani).
Sistema microsomiale di ossidazione dell'etanolo (MEOS)
L'alcol può essere ossidato anche dal MEOS (sistema microsomiale di ossidazione dell'etanolo). Questo enzima è presente a livello del reticolo endoplasmico liscio degli epatociti, che si presenta ipertrofico negli alcolisti.
Enzima catalasi
Infine, esiste una terza via metabolica mediata dall'enzima catalasi. Si tratta comunque di un meccanismo di importanza marginale rispetto agli altri due.
Dall'acetaldeide all'acetato
Acetaldeide deidrogenasi (ALD)
Nell'ossidazione da acetaldeide ad acetato interviene un altro enzima, chiamato acetaldeide deidrogenasi (ALD). Tuttavia, quando l'apporto di alcol è elevato, il fegato non riesce a smaltire l'eccesso di etanolo e riversa in circolo anche l'acetaldeide, una sostanza tossica per l'intero organismo.
Tolleranza
La tolleranza all'alcol si può allenare?
Dipende. Esistono vie metaboliche dell'alcol che sfruttano enzimi geneticamente determinati e altre che si modificano sostanzialmente in base alla frequenza e all'entità dell'assunzione di etanolo.
Componente genetica non modificabile
E' interessante notare come esistano diversi isoenzimi sia dell'alcol deidrogenasi (ADH) che dell'acetaldeide deidrogenasi (ALD). Ancor più importante è il fatto che il corredo di tali isoenzimi sia dettato geneticamente. Verosimilmente, la predisposizione a bere e la tolleranza all'alcol del singolo individuo e di alcune popolazioni (gli orientali, generalmente, tollerano meno bene l'alcol rispetto agli occidentali) è spiegabile proprio sulla base di questa influenza genetica.
Meos
MEOS: aumenta con l'assunzione di alcol
Il MEOS è un sistema inducibile da parte dell'etanolo; in altre parole questo complesso enzimatico diventa mano a mano più potente quanto maggiore è l'assunzione di alcol. Infatti, l'ipertrofia del reticolo endoplasmico liscio negli epatociti è uno dei primi cambiamenti morfologici che hanno luogo negli alcolisti.
MEOS, alcol e farmaci
Va inoltre tenuto presente che il MEOS è un sistema aspecifico, capace di metabolizzare anche molti medicinali. Per questo motivo, l'alcolista, quando è sobrio, richiede un dosaggio più elevato di farmaci per ottenere lo stesso effetto terapeutico. Al contrario, quando un grosso bevitore assume farmaci in stato di ebbrezza, il principio attivo viene metabolizzato più lentamente e i suoi effetti, a parità di dose, sono nettamente maggiori (dal momento che medicinali ed etanolo competono per lo stesso sistema enzimatico). Inoltre gli effetti combinati delle due sostanze a livello cerebrale possono causare notevoli danni. Per tutti questi motivi, come riportato su tutti i foglietti illustrativi, va assolutamente evitata l'assunzione contemporanea di alcol e farmaci.