Frutto della Passione - Maracujà - Granadilla

Ultima modifica 02.04.2020
INDICE
  1. Cos’è
  2. Proprietà Nutrizionali
  3. Dieta
  4. Cucina
  5. Botanica
  6. Descrizione

Cos’è

Cos'è il frutto della passione o maracujá?

Il frutto della passione è un frutto acidulo, dolce, profumato ed esotico, noto soprattutto per le sue caratteristiche organolettiche e gustative uniche nel loro genere.

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Anche noto come maracujá, appartiene sia al VII che al VI gruppo fondamentale degli alimenti – ricchi di vitamina C (acido ascorbico) e di pro-vitamina A (carotenoidi, retinolo equivalenti / RAE); abbondano anche: acqua, fibre, fruttosio e certi minerali – ad esempio il potassio ed il ferro (poco biodisponibile). Nel contesto dei frutti dolci aciduli, l'apporto energetico della maracujá si potrebbe definire di media entità. La maracujá gialla contiene piccole concentrazioni di glicosidi cianogenici.

Il frutto della passione è noto all'estero come: "passion fruit" o "passionfruit" (in inglese), "grenadille" o "fruit de la passion" (in francese), "lilikoʻi" (in hawaiano) e "mburukuja" (in guaraní).

Lo Sapevi che…

Il frutto della passione deve il suo nome dalla traduzione inglese del termine "passiflora" – a sua volta derivante dal latino. Questo sostantivo rappresenta l'evoluzione di quello che gli fu attribuito dai missionari del Vecchio Continente in Brasile, mentre cercavano di convertire gli indigeni al cristianesimo, ovvero "flor das cinco chagas", tradotto: "fiore delle cinque ferite" – per illustrare la crocifissione di Cristo.

Il nome maracujá invece, deriva da una parola guaranì che significa "vivaio di mosche".

Il ruolo dietetico della maracujá è lo stesso degli altri frutti. Si presta alla maggior parte dei regimi alimentari e può mostrare alcune controindicazioni prevalentemente in caso di sovrappeso, condizioni disagevoli ereditarie e patologie metaboliche.

Il frutto della passione viene mangiato fresco e ad oggi è ampiamente disponibile anche in Italia; può essere sottoposto a lavorazione per prolungarne la conservabilità – composte, gelatine e confetture. La maracujá viene spesso utilizzata per confezionare, aromatizzare o arricchire certe ricette, ad esempio yogurt, dessert al cucchiaio, torte e cocktail, sia alcolici che analcolici.

Il frutto della passione intero non ha un aspetto che si potrebbe definire "particolare" e, una volta tagliato, presenta una vaga somiglianza con il melograno. Ha forma globosa e dimensioni simili ad un mandarino. L'esocarpo (buccia) è color viola o giallo, a seconda della specie / sottospecie / varietà. Al taglio mostra un mesocarpo più chiaro, simile a quello degli esperidi (agrumi), ed all'interno sono racchiusi numerosi semi più o meno scuri, avvolti da un ricettacolo carnoso, traslucido e giallognolo; questo è considerato la porzione edule ed è pienamente responsabile delle caratteristiche organolettiche e gustative a dir poco inebrianti.

Il frutto della passione è della Famiglia botanica Passifloraceae, Genere Passiflora e specie edulis. Nativa dell'America Meridionale, è oggi coltivata in molte altre zone del pianeta a clima tropicale e sub tropicale.

Proprietà Nutrizionali

Proprietà nutrizionali del frutto della passione o maracujá

Le proprietà nutrizionali del frutto della passione o maracujá sono interessanti ma tutto sommato in linea con il relativo gruppo alimentare di appartenenza (VII-VI insieme fondamentale).

Ha un apporto energetico medio-elevato, fornito principalmente dalla concentrazione di zuccheri; le proteine e soprattutto i lipidi sono meno rilevanti, quasi marginali. I glucidi risultano prevalentemente solubili e sono composti dal monosaccaride fruttosio. Le proteine hanno basso valore biologico e gli acidi grassi risultano tendenzialmente insaturi polinsaturi.

Il frutto della passione contiene molte fibre alimentari, tuttavia racchiuse prevalentemente nella porzione legnosa dei semi – che in molti sputano. Colesterolo, lattosio e glutine sono assenti. Istamina, purine e amminoacido fenilalanina compaiono in quantità scarse o quasi nulle.

La maracujá è ricca di vitamina C (acido ascorbico) ma rappresenta, al tempo stesso, una generosa fonte di retinolo equivalenti (RAE, composti soprattutto da carotenoidi). Sono abbondanti – non in senso assoluto, ma relativamente al gruppo dei frutti e della verdura – anche le vitamine idrosolubili del gruppo B: riboflavina (vit B2), niacina (vit PP) e piridossina (B6).

In merito ai sali minerali, il frutto della passione sembra contenere prevalentemente potassio e ferro – anche se quasi per nulla biodisponibile. Discreto il contenuto di fosforo.

Le maracujá viola sono ricche di polifenoli; le varietà gialle invece, contengono prunasina e altri glicosidi cianogenici sia nella buccia che nel succo – ma in concentrazioni molto limitate.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/10/16/percentuale-macronutrienti-energetici-maracuja-orig.jpeg Redazione

Frutto della Passione

 

Valori nutrizionali per 100 g

Quantita'
Energia 97,0 kcal

Carboidrati totali

23,38 g

Amido

-g
Zuccheri Semplici 11,20 g
Fibre 10,4 g
Grassi 0,70 g
Saturi 0,06 g
Monoinsaturi 0,09 g
Polinsaturi 0,41 g
Colesterolo 0,0 mg
Proteine 2,20 g
Acqua 72,93 g
Vitamine  
Vitamina A equivalente 64,00 RAE
Beta-Carotene -µg
Luteina Zexantina -µg
Vitamina A -IU
Tiamina o vit B1 0,0 mg
Riboflavina o vit B2 0,13 mg
Niacina o vit PP o vit B3 1,50 mg
Acido Pantotenico o vit B5 -mg
Piridossina o vit B6 0,10 mg
Folati

14,0 µg

Vitamina B12 o cobalamina

-µg

Colina -mg
Vitamina C 30,0 mg
Vitamina D

0,0 µg

Vitamina E

0,02 mg

Vitamina K

-µg

Minerali  
Calcio 12,0 mg
Ferro 1,60 mg

Magnesio

-mg
Manganese -mg
Fosforo 68,0 mg
Potassio 348,0 mg
Sodio 28,0 mg
Zinco 0,10 mg
Floruro -µg

Dieta

Ruolo nella dieta del frutto della passione o maracujá

La "polpa" del frutto della passione – se così la vogliamo definire – si presta alla maggior parte dei regimi alimentari. In porzioni adeguate, è indicata anche nella dieta contro il sovrappeso e le patologie metaboliche; ciò nonostante, visto l'apporto energetico considerevole e derivante dai carboidrati, porzioni troppo abbondanti sono controindicate nell'obesità, nel diabete mellito tipo 2 e nell'ipertrigliceridemia.

Nessun componente della maracuja è in grado di compromettere la terapia nutrizionale contro l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia, l'intolleranza all'istamina, la celiachia, l'intolleranza al lattosio e la fenilchetonuria. Inoltre, essendo carente di purine, il frutto potrebbe essere utilizzato nella dieta contro l'iperuricemia e la calcolosi (litiasi) renale da acido urico; non bisogna tuttavia dimenticare che l'eccesso di fruttosio nella dieta è capace di ostacolare l'eliminazione di questo elemento indesiderato dal sangue.

Per la ricchezza in acqua e fibre solubili, la maracujá può aumentare la sensazione di pienezza – anche se il fruttosio, d'altro canto, non stimola tanto efficacemente il senso di sazietà quanto altri nutrienti (ad esempio il glucosio). Inoltre, le fibre solubili agiscono positivamente sul metabolismo modulando l'assorbimento – diminuzione dell'indice glicemico, riduzione della captazione di colesterolo – prevenendo la stipsi e tutte le complicanze ad essa collegate – emorroidi, ragadi anali, diverticolosi, diverticolite, prolasso anale, certe forme di tumore ecc. Va poi ricordato che le fibre, in particolare quelle solubili, sono anche ottimi prebiotici e nutrono efficacemente la flora batterica del colon.

Acqua e potassio, oltre a garantire lo stato di idratazione – precario soprattutto nello sportivo e nell'anziano – sono preziosi alleati nella terapia alimentare contro l'ipertensione arteriosa primaria.

La ricchezza in vitamina C, carotenoidi e polifenoli è molto utile per supportare l'azione difensiva dai radicali liberi. Inoltre, l'acido ascorbico è un fattore necessario alla sintesi del collagene, proteina diffusissima nel corpo umano, e contribuisce a supportare il sistema immunitario. I retinolo equivalenti invece, fungendo da provitamina A, supportano la funzione visiva, il differenziamento cellulare, la funzione riproduttiva ecc. Le vitamine del gruppo B, il ferro poco biodisponibile e il fosforo del frutto della passione contribuiscono al raggiungimento del fabbisogno generale, ma non in maniera tale da renderlo una fonte nutrizionale di primaria importanza.

La porzione media è indicativamente di 100-200g (100-200 kcal).

Cucina

Frutto della passione o maracujá in cucina

Oggi reperibile, anche se poco presente, nei negozi italiani, il frutto della passione sta pian piano prendendo piede per il suo caratteristico sapore, esaltato dall'immancabile fascino esotico. Più che per il frutto in sé, la maracujá è nota per il succo ricavato dalla sua polpa, che aggiunto a cocktail o ad altre bevande ne migliora in modo inconfondibile l'aroma ed il sapore.

Il frutto fresco, particolarmente digeribile, è destinato - oltre al consumo diretto - alla preparazione di marmellate, salse e dessert – spesso a scopo ornamentale – liquori e altre bevande alcoliche simili al vino. Alcuni sottoprodotti della lavorazione industriale, come le bucce e la porzione legnosa dei semi, sono invece impiegati, rispettivamente, per l'alimentazione animale e l'estrazione di olio.

Botanica

Cenni di botanica del frutto della passione o maracujá

Maracujá non è solo il nome del frutto della passione, ma anche delle piante che lo producono.

Appartenenti alla famiglia delle Passifloraceae, questi alberi sono del Genere Passiflora; la specie più diffusa e utilizzata a scopo alimentare è la P. edulis – detta anche "maracujá viola" – seguita dalla sottospecie P. edulis flavicarpa – invece nota come "maracujá gialla".

Il frutto della passione è un vegetale originario del continente sud americano – soprattutto del Brasile, Paraguay e Argentina Settentrionale – successivamente diffuso e coltivato in molti altri paesi a clima tropicale e subtropicale.

Oggi il frutto della passione è ampiamente coltivato in tutte le regioni tropicali e subtropicali del mondo. Negli Stati Uniti è prodotto in Florida e in California. In genere temono il freddo, anche se certe cultivar sono sopravvissute a leggere gelate dopo una potatura significativa delle aree colpite.

La maracujá gialla è auto-sterile, mentre quella viola è auto-compatibile. L'impollinazione dei fiori è più efficace se eseguita dall'ape carpentiere (Xylocopa violacea). Teme malattie virali – ad es il Potyvirus – Phytoplasma, batteri – ad es Pseudomonas syringae – e funghi – ad es Fusarium solani.

Descrizione

Descrizione del frutto della passione o maracujá

Non tutti sanno che, se da un lato il frutto della maracujá non è particolarmente bello, dall'altro origina da fiori dall'aspetto più che gradevole – tipici delle passiflore, ampiamente utilizzate a scopo ornamentale.

Il frutto della passione è molto profumato; di forma ovale o rotondeggiante e taglia medio - piccola, può raggiungere un diametro di 6-8 cm (e 7 di lunghezza) nella maracujá gialla, e di 3,5- 7 cm (e 4 - 9 di lunghezza) nella maracujá viola.

La buccia, non commestibile, è spessa e robusta, grinzosa a maturazione; il suo colore spazia dal giallo al viola scuro in base alla specie di appartenenza.

La polpa, abbondante, gelatinosa e profumata, di sapore dolce-acidulo e tonalità giallo-rosate, contiene numerosi semini eduli; per questa sua somiglianza con il frutto del melograno (in lingua spagnola "granada") la maracujá è nota anche come "granadilla".

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer