Ultima modifica 12.03.2019

Oggigiorno, sono stati allestiti industrialmente, attraverso varie tappe, a partire dal latte vaccino, dei latti formulati sempre più perfezionati, in modo da essere il più possibile simili chimicamente al latte umano e rispondere al meglio alle esigenze digestive e nutrizionali del piccolo lattante, cioè il bimbo dei primi 4/6 mesi, il tutto sul modello del lattante al seno. Per tale ragione, questi vengono chiamati anche latti adattati o latti per lattanti.

In mancanza del latte materno, i latti adattati rappresentano, nella pratica attuale, l'unica valida alternativa per l'alimentazione nei primi 4-6 mesi di vita. Il comitato ESPGAN per la nutrizione ha fornito per essi precise indicazioni di composizione  sia per quanto riguarda i macro che i micronutrienti, alle quali si sono adeguate le varie ditte produttrici.

I latti adattati sono disponibili in confezioni sia in polvere, da ricostruire in acqua oligominerale al 13-14%, sia già pronti allo stato liquido, e danno sicura garanzia sia sul piano della composizione che della sterilità. Essi sono generalmente indicati con il numero 1 accanto al nome commerciale (Aptamil, Humana, Eulac, Formulat, Mellin, Nativà, Milumil, Nidina, Nursilat, Nutrilac, Nutrilon premium, Premium, Primigiorni, Transilat, Similac, Vivena). Molti sono integrati con carnicina e taurina; alcuni con acidi grassi polinsaturi a lunga catena (EPA, DHA). Tutti sono integrati con aggiunta di vitamine, in particolare la D, tuttavia, nonostante i grandi progressi compiuti, la composizione chimica del latte adattato è ancora differente sotto vari aspetti da quella del latte umano ed è particolarmente carente nei fattori della difesa immunitaria.



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