Intolleranza al Lattosio
Cos'è
Cos'è l'intolleranza al lattosio?
L'intolleranza al lattosio è una condizione in cui il consumo di latte e latticini provoca una reazione non allergica che si manifesta con disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolore crampiforme e saltuaria diarrea.
Cause comuni di intolleranza al lattosio
La causa è da ricercare nella mancanza o nella riduzione degli enzimi deputati alla digestione del lattosio, cioè dello zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati, deve fisiologicamente dovrebbe essere scisso in due unità più semplici o monosaccaridi.
Questi enzimi, presenti nell' "orletto a spazzola" delle cellule intestinali e chiamati lattasi, sono deputati alla scissione del lattosio nei due zuccheri che lo costituiscono: il galattosio ed il glucosio.
Il galattosio è essenziale per la formazione delle strutture nervose nel bambino, il glucosio rappresenta il substrato energetico primario dell'organismo.
In alcuni e rari casi, l'intolleranza al lattosio può essere dovuta non tanto alla carenza di lattasi, quanto alla deficienza degli enzimi proteolitici necessari alla digestione delle proteine del latte.
Epidemiologia
Quali popolazioni soffrono maggiormente di intolleranza al lattosio?
Il problema dell'intolleranza al lattosio è più diffuso tra gli asiatici e gli orientali, mentre gli europei sono generalmente più resistenti rispetto alle altre popolazioni.
Prevalenza media di deficit di lattasi nelle varie etnie | |
Gruppo etnico | Deficit di lattasi (%) |
Svedesi | 2 |
Europei | 4 |
Svizzeri | 10 |
Nord-americani caucasici | 12 |
Finlandesi | 18 |
Portoricani | 21 |
Italiani | 40* |
Israeliani | 61 |
Messicani | 71 |
Afro-americani | 75 |
Africani neri | 75 |
Arabi | 81 |
Australiani aborigeni | 85 |
Eschimesi | 88 |
Africani aborigeni | 89 |
Cinesi | 93 |
Tailandesi | 98 |
Americani indiani | 100 |
* le prevalenze sono maggiori nelle regioni meridionali rispetto alle settentrionali |
Sintomi
Sintomi comuni dell'intolleranza al lattosio
In presenza di un deficit congenito o acquisito di lattasi, lo zucchero del latte non può essere digerito e a livello intestinale, essendo osmoticamente attivo, si accumula richiamando liquidi nel lume intestinale.
Questo effetto, associato alla sua fermentazione da parte dalla flora microbica locale, dà origine ai fenomeni tipici dell'intolleranza al lattosio (meteorismo, flatulenza, diarrea, nausea, spossatezza ecc.).
Cibi che più comunemente contengono lattosio
Tali sintomi compaiono rapidamente nel momento in cui si ingeriscono cibi che contengono questo zucchero; ad esempio: latte (tutti quelli di origine animale), ma anche ricette che lo contengono o derivati: creme, panna, burro non chiarificato, formaggi freschi e bevande a base di latte.
Per approfondire: Sintomi Intolleranza al LattosioForme Diverse
Classificazione delle intolleranze al lattosio
L'intolleranza al lattosio può essere primaria oppure secondaria e transitoria.
Intolleranza al lattosio primaria
Nel primo caso l'organismo non produce le lattasi per un difetto genetico e, per questo motivo, i sintomi dell'intolleranza si manifestano già nella prima infanzia.
Intolleranza al lattosio secondaria o transitoria
Se a livello genetico non esistono deficit specifici, l'intolleranza al lattosio può comunque esistere in forma transitoria o secondaria, per la temporanea non disponibilità dell'enzima.
Infezioni o lesioni del tratto gastrointestinale e variazioni dietetiche repentine sono i più comuni fattori causali alla base di tale condizione.
La lattasi, infatti, è considerata un enzima inducibile, capace cioè di aumentare numericamente in rapporto alla stimolazione del suo substrato.
In altre parole, quando la dieta prevede soltanto una modesta e saltuaria introduzione di latte e latticini, la stimolazione alimentare può rappresentare uno stimolo insufficiente per una sintesi di lattasi adeguata alle temporanee necessità.
Anche la malattia celiaca, a causa del processo degenerativo che interessa la superficie intestinale deputata all'assorbimento dei nutrienti, può essere alla base di una intolleranza al lattosio.
Nota: la celiachia è comunque statisticamente correlata all'intolleranza al lattosio.
Diagnosi
Diagnosi dell'intolleranza al lattosio
Qualora si sospetti un'intolleranza al lattosio, questa può essere facilmente smascherata dal cosiddetto test del respiro o breath test.
Tramite questo esame si valuta la concentrazione di idrogeno nell'aria espirata dopo un carico di lattosio.
Dal momento che la fermentazione dello zucchero indigerito produce idrogeno che viene prontamente riassorbito dalle pareti intestinali ed eliminato con la respirazione, in caso di intolleranza al lattosio si osserva un picco di concentrazione di idrogeno nell'aria espirata.
Per approfondire: Test del respiro o breath testTerapia
In presenza di una intolleranza secondaria al lattosio il primo approccio è quello di ridurre il consumo di latte e latticini, soprattutto per quel che concerne le porzioni, per poi aumentarle progressivamente in modo da stimolare la produzione di lattasi.
Per consentire l'utilizzo di latte anche a tutti coloro che soffrono di intolleranze nei suoi confronti, in commercio sono presenti latti delattosati in cui il lattosio si trova, per la maggior parte (70-75%), già scisso in glucosio e galattosio.
In alternativa, ci si può "accontentare" dei latti vegetali come il latte di soia, il latte di riso, il latte d'avena ecc.
Anche lo yogurt e simili, come il latticello o il kefir, o lo skyr grazie alla fermentazione del lattosio operata dai fermenti che contengono, sono generalmente ben tollerati.
Infine, chi soffre di intolleranze al lattosio, può beneficiare del consumo di probiotici (yogurt "speciali", fermenti lattici liofilizzati ecc.).
Per approfondire: Farmaci per Curare l'Intolleranza al Lattosio