Ultima modifica 15.04.2020

Generalità

Cosa sono i disaccaridi?

I disaccaridi, o diolosidi, sono carboidrati costituiti dall'unione di due zuccheri semplici, a loro volta definiti monosaccaridi.


DISACCARIDE = MONOSACCARIDE + MONOSACCARIDE

Disaccaridi vegetali e animali

DisaccaridiIl saccarosio, prodotto dalle piante grazie alla fotosintesi, è costituito da una molecola di glucosio e da una di fruttosio.

Il maltosio è composto da due molecole di glucosio e generalmente deriva dall'idrolisi parziale delle più lunghe catene complesse di amido.

Nel latte di ogni mammifero ritroviamo invece il lattosio, uno zucchero formato dall'unione di glucosio e galattosio.

Tutte queste sostanze appartengono alla categoria dei disaccaridi, ma possono essere chiamate, più generalmente, zuccheri o carboidrati semplici. Il saccarosio, in particolare, non è altro che lo zucchero da cucina del linguaggio comune ed è particolarmente abbondante nella canna da zucchero e nella barbabietola.


I più comuni disaccaridi

Disaccaride

Unità 1

Unità2

Legame

Saccarosio

α D Glucosio

β D Fruttosio

α(1→2)

Lattulosio

β D Galattosio

β D Fruttosio

β(1→4)

Lattosio

β D Galattosio

α D Glucosio

β(1→4)

Maltosio

α D Glucosio

α D Glucosio

α(1→4)

Trealosio

α D Glucosio

α D Glucosio

α(1→1)α

Cellobiosio

β D Glucosio

β D Glucosio

β(1→4)


Caratteristiche

Proprietà chimico-fisiche dei disaccaridi

Al pari dei monosaccaridi che li costituiscono, generalmente i disaccaridi si solubilizzano in acqua e hanno un sapore dolce.

Il legame che tiene uniti i due monomeri è detto legame glicosidico e interessa il carbonio anomerico di un monosaccaride e un gruppo alcolico dell'altro, con eliminazione di una molecola d'acqua. A seconda che esso interessi l'OH anomerico in posizione alfa o beta, tale legame viene definito alfa o beta glicosidico. Posizione alfa significa che il gruppo ossidrilico legato a C1 è situato in posizione assiale, ovvero sotto il piano individuato dalla struttura della molecola, mentre posizione β indica che è situato sopra il piano dell'anello (in posizione equatoriale).

Classificazione

Come si possono classificare i disaccaridi?

Sulla base di:

  • Disponibilità: in questo articolo stiamo trattando solo i disaccaridi disponibili, ovvero quelli digeribili, ma esistono altri disaccaridi dai quali l'organismo umano non è capace di ricavare energia e che, se introdotti con la dieta, fungono principalmente da molecole prebiotiche.
  • Origine alimentare: animale o vegetale.
  • Tipo di monosaccaridi che li compongono: combinazioni di glucosio, fruttosio e galattosio.
  • Legami chimici: glicosidico di tipo alfa o beta, in posizione 2, 4 o 6, che determina la loro disponibilità e molte caratteristiche chimico-fisiche.
  • Potenziale riducente e non riducente: a seconda che il legame glicosidico interessi uno solo o entrambi gli OH anomerici (l'atomo di carbonio C1 prende il nome di carbonio anomerico).

Disaccaridi riducenti e non riducenti

Maltosio

Il maltosio, riportato in figura, è costituito dall'unione di due molecole di glucosio, tenute insieme da un legame α 1-4; si tratta di un disaccaride riducente, in quanto il legame interessa soltanto un OH anomerico (quello del glucosio, che si trova sotto il piano molecolare ed è quindi di tipo alfa).


Disaccaride

Saccarosio

Nell'immagine sottostante è rappresentato il disaccaride saccarosio, costituito dall'unione di una molecola di glucosio con una di fruttosio; questa volta si tratta di uno zucchero non riducente, in quanto il legame - di tipo 1-2 α, Β diglicosidico - interessa entrambi gli OH anomerici (nel fruttosio il carbonio anomerico è il C2).

Saccarosio

Lattosio

Più in basso si mostrano i due monosaccaridi, il glucosio e il galattosio, che uniti da un legame di tipo Β 1-4 danno origine al lattosio, uno zucchero riducente.

Lattosio

Digestione

Come avviene la digestione dei disaccaridi?

Il legame glicosidico può essere scisso per idrolisi con acidi diluiti oppure mediante specifici enzimi. Questi ultimi si trovano a livello della mucosa intestinale, in particolare nell'orletto a spazzola.

Il più famoso, poiché la sua assenza porta a una fastidiosa intolleranza a latte e latticini, è chiamato lattasi. Come suggerisce il nome, a questo enzima è affidata la digestione del lattosio, che viene scisso nei due monosaccaridi che lo costituiscono, glucosio e galattosio.

Un altro esempio è dato dall'enzima saccarasi, che idrolizza disaccaridi come il maltosio e il saccarosio.

Fonti

Quali sono le fonti alimentari dei disaccaridi?

Le fonti alimentari dei disaccaridi sono principalmente le seguenti:

  • Fonti di lattosio: latte animale, di qualunque genere (con differenze significative nelle percentuali), e umano. Il lattosio rimane anche nei derivati, in concentrazione inversamente proporzionale all'eventuale fermentazione dei batteri lattici; lo yogurt così come i formaggi freschi (stracchino, squacquerone, philadelphia ecc) ne contengono poco, ma possono essere comunque scarsamente tollerati dalle persone che soffrono di un deficit intestinale molto rilevante di lattasi. I formaggi stagionati sono invece più sicuri perché poverissimi di lattosio (ad esempio il grana padano e il parmigiano reggiano). Il lattosio può essere rimosso dal latte aggiungendo artificialmente l'enzima lattasi e ottenendo il latte delattosato.
  • Saccarosio: tra i cibi naturali è abbondante solo nel miele e in certe linfe, come quella d'acero. D'altro canto, le fonti principali di saccarosio nella dieta umana sono costituite dagli alimenti che contengono zucchero da tavola, ricavato dalla lavorazione della barbabietola da zucchero e dalla canna da zucchero.
  • Maltosio: è raro negli alimenti naturali. Viene spesso aggiunto, in forma sintetica, nelle ricette dei prodotti da forno (pane e derivati) o nei dolci (torte ecc). Si forma in grandi quantità nell'intestino durante la digestione dell'amido.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer