Cioccolato e Polifenoli Antiossidanti
Ultima modifica 30.10.2020

Proprietà del Cioccolato

Antiossidanti per contrastare invecchiamento e danno cellulare provocato dai raggi UV

Il cioccolato fondente sta vivendo una forte rivalutazione in campo medico e salutistico. Perfino gli oncologi suggeriscono di aggiungere il cioccolato tra gli alimenti da consumare per scongiurare malattie importanti.

cioccolato antiossidante Shutterstock

Il cioccolato, parliamo di quello fondente, è costituito da cacao, burro di cacao e zucchero o saccarosio, ed è proprio nel cacao che sono contenute centinaia di sostanze diverse: se ne contano più di 400. Tra le più note si ricordano la caffeina e la teobromina, due sostanze eccitanti presenti in minime quantità; la fenilalanina ed il triptofano (aminoacido essenziale precursore della serotonina); il magnesio ed il fosforo.

Ma tra tutte le sostanze del cacao quelle più importanti sono i polifenoli, con l'epicatechina in testa. I polifenoli sono antiossidanti naturali contenuti già in elevate quantità nella fava del cacao e conservate in percentuali varie nel prodotto che ne deriva, il cioccolato. Gli antiossidanti giocano un ruolo fondamentale nell'eliminazione dei radicali liberi che sono i responsabili della perossidazione a livello cellulare. Ciò che consegue a forti stress ossidativi è lo sviluppo di alcune malattie e l'invecchiamento dei tessuti.

In Italia è stato recentemente proposto un nuovo prodotto, il nome commerciale è Oxicoa, ed è un cioccolato naturalissimo che conserva la quasi totalità degli antiossidanti della fava di Theobroma cacao. La differenza rispetto ad un cioccolato standard sta nel processo di lavorazione, soprattutto nelle fasi di fermentazione e tostatura della fava stessa. Il risultato è che Oxicoa contiene fino a tre volte la quantità di polifenoli riscontrabile nel fondente tradizionale. Per fare qualche esempio con alimenti ritenuti efficaci "spazzini" di radicali liberi 10 g di Oxicoa hanno il potere antiossidante di tre bicchieri colmi di mirtilli (365 g), o due tazze di tè verde (367 g) o a un anguria di 3 chili (dati USDA: United States Department of Agricolture).

Il cioccolato ricco di polifenoli diviene così un piacevole alimento che aiuta a restare in salute, e considerata la sua spiccata attività biochimica, consente un consumo giornaliero ridotto, che consente tranquillità da un punto di vista calorico: 10 grammi equivalgono a 50 kcal, pressappoco come mezza mela. Il supercioccolato si presenta in forma di chicchi ed è possibile richiederlo in farmacia, parafarmacia ed erboristeria, oppure su alcuni siti internet.

Valori Nutrizionali del Cioccolato

Tabella 1 Valori nutrizionali del cioccolato ad alto contenuto di flavonoidi utilizzato nello studio

 

Valori nutrizionali per 100g

Commenti

Valore
energetico

502 Kcal

Approssimativamente 100 Kcal per 20g

Zuccheri

23.3g

Mono e disaccaridi. Nessuna aggiunta di dolcificanti

Fibre

19.1g

Basate su una combinazione di inulina, frutto-oligosaccaridi e destrine resistenti

Grassi

38.1g

7.62g di grassi per una porzione di 20g

Flavonoidi
ORAC (anal.)

Min.3%
50900 (509/g)

Min. 600mg di flavonoidi per una porzione di 20g
Min. 10.000 ORAC per una porzione di 20g

Ricerca Scientifica

Rif.Bibl.: J Cosmet Dermatol. 2009 Sep;8(3):169-73. Eating chocolate can significantly protect the skin from UV light. Williams S, Tamburic S, Lally C.

Uno studio recente condotto dalla London University of the Arts e pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology, ha dimostrato che l'azione antiossidante del cioccolato ricco di polifenoli ha notevoli effetti benefici sulla pelle, in quanto agisce come fotoprotettore nei confronti dei raggi UV. Tale proprietà è stata testata su un gruppo di 15 persone che ha assunto quotidianamente per 12 settimane una porzione del cioccolato ricco di polifenoli. Un secondo gruppo assumeva una pari porzione ma di cioccolato povero in queste sostanze.

Dopo 12 settimane di consumo regolare, i due gruppi venivano quindi sottoposti ad una lieve esposione ai raggi UV e i ricercatori registravano la minima dose (di raggi UV) che provocasse un eritema (MED, Minimal Erithema Dose). Risultato: il gruppo del cioccolato ricco in polifenoli aveva bisogno di una dose più che doppia di raggi UV, rispetto al gruppo di controllo del cioccolato standard, affinché sorgesse un eritema (scottatura). Infatti sono proprio i raggi ultravioletti a provocare la liberazione di radicali liberi a livello della pelle.

Altre cause responsabili della liberazione di radicali liberi sono il fumo, lo stress fisico derivante dal lavoro muscolare, la pressione psichica e l'inquinamento. Quindi il cioccolato va a rafforzare quel concetto piuttosto recente secondo cui per prendersi cura della pelle è opportuno farlo non solo dall'esterno - in questo caso l'industria cosmetica gode di una lunga e gloriosa tradizione - ma anche dall'interno, con alimenti o integratori dotati di proprietà che si riflettono anche sulla superficie del nostro corpo. Idealmente possiamo quindi pensare al cibo degli dei come ad una dolce crema che assapora.

Autore

Riccardo Borgacci
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer