Allergie Alimentari: Sintomi, Diagnosi, Cura
Sintomi
Quali sono i sintomi delle allergie alimentari?
Per approfondire: Sintomi Allergie Alimentari
La sintomatologia delle allergie alimentari è piuttosto variabile per localizzazione ed intensità; coinvolge tipicamente l'apparato gastrointestinale, quello respiratorio e la cute.
I mastociti, che in seguito all'interazione con le IgE rilasciano istamina (molecola responsabile di molti effetti associati alla manifestazione allergica), sono infatti particolarmente abbondanti a livello di organi come naso, gola, polmoni, pelle e tratto gastro-intestinale.
I segni e i sintomi di allergia alimentare, che fortunatamente sono fastidiosi ma non sempre così pericolosi, insorgono mediamente da pochi minuti fino ad un'ora dopo il termine del pasto.Non solo tra soggetti diversi, ma anche per la stessa persona, possono variare da lievi a gravi. Pur avendo sofferto solamente di uno o più attacchi allergici leggeri, esiste la possibilità di incappare una reazione anche grave o gravissima.
I sintomi delle allergie alimentari possono essere così riassunti:
- Vomito e/o crampi allo stomaco
- Orticaria
- Fiato corto
- Respiro sibilante
- Tosse ripetitiva
- Shock o collasso circolatorio
- Raucedine con problemi di deglutizione
- Gonfiore della lingua, che influenza la capacità di parlare o respirare
- Polso debole
- Colorazione pallida o bluastra della pelle
- Vertigini o sensazione di svenimento
- Anafilassi.
Nota: le reazioni allergiche possono influenzare contemporaneamente diverse parti del corpo, ad esempio lo stomaco e la pelle, con dolori e crampi addominali associati a rash cutaneo.
Cos'è l'anafilassi?
L'anafilassi è la conseguenza più temibile di un'allergia alimentare è lo shock anafilattico, che nelle forme più gravi può condurre all'occlusione delle vie respiratorie, al coma ed alla morte dell'individuo e necessita, per questo, di un intervento precoce con epinefrina o adrenalina.
Sintomi più comuni di un allergia alimentare |
Sintomi associati allo shock anafilattico o anafilassi |
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Sintomi più frequenti nei bambini
Nei bambini allergici, le reazioni più frequenti (70%) riguardano l'apparato gastrointestinale, ma possono verificarsi anche disturbi cutanei (24%) e respiratori (6%). La conseguenza più temibile è lo shock anafilattico, che spesso può essere scatenato da quantità minime di alimento.
Tempo di Insorgenza
Dopo quanto tempo compaiono i sintomi?
La maggior parte dei sintomi per allergia alimentare compare entro due ore dall'ingestione; spesso sono sufficienti in pochi minuti o addirittura secondi. In alcuni rari casi, la reazione può essere tardiva e comparire da quattro a sei ore dopo.
Reazioni allergiche tardive
Le reazioni allergiche tardive si manifestano principalmente nei bambini sotto forma di eczema cutaneo. Interessano:
- I soggetti colpiti da una rara forma allergica alla carne rossa causata dal morso della zecca
- I soggetti affetti dalla FPIES (food protein-induced enterocolitis syndrome), una grave reazione gastrointestinale che si verifica da due a sei ore dopo l'ingestione di latte, soia, cereali e alcuni cibi solidi. Riguarda soprattutto i neonati in fase di svezzamento. La FPIES determina vomito e diarrea (anche sanguinolenta) ripetuti che possono indurre lo stato di disidratazione.
Allergie e Sovrappeso
Le allergie alimentari fanno ingrassare?
La credenza secondo cui le allergie alimentari favorirebbero il sovrappeso e l'obesità non trova alcun fondamento scientifico. Caso mai, per ragioni comportamentali e non metaboliche è vero il contrario; infatti la limitazione delle scelte alimentari è nota da tempo come una delle più efficaci strategie per combattere il sovrappeso.
I topi alimentati in modo automatico, secondo meccanismi "self service", rispondono in modo diverso a seconda del numero di cibi a disposizione. Quando il topolino viene alimentato con un solo tipo di cibo, anche se particolarmente gradito, è perfettamente in grado di sospenderne l'assunzione. Al contrario quando lo stesso animale può scegliere tra cibi vari ed appetibili, mangia più del necessario ed ingrassa.
Diagnosi
Diagnosi delle allergie alimentari
La diagnosi di allergia alimentare si basa su test clinici di varia natura e su un'attenta analisi della storia clinica del paziente. In generale, si preferisce iniziare con test cutanei, valutando la comparsa di reazioni allergiche dopo somministrazione sotto cute di antigeni di diversa natura. Una volta individuato l'alimento o il tipo di allergene in questione, si possono fare dei test specifici in vitro, come il RAST o l'ELISA, per scoprire quali sono i frammenti proteici responsabili dell'allergia.
Le tecniche diagnostiche a disposizione sono oggi numerose, con diverso grado di complessità ed in continua evoluzione, al fine di ottenere metodi innovativi dotati di maggiore attendibilità ed affidabilità. In molti casi, infatti, la ricerca dell'allergene viene ostacolata da vari fattori, primo tra tutti quello della co-sensibilizzazione.
Complicazioni della diagnosi
Allergie alimentari non diagnosticabili
Sempre più frequenti sono le persone allergiche che risultano negative ai comuni test diagnostici; questo fenomeno si registra in modo particolare quando l'individuo è sensibile a sostanze diverse, ma in misura lieve, e manifesta, per questo, reazioni allergiche solo quando viene esposto contemporaneamente a più allergeni. Da sottolineare, inoltre, che queste allergie danno una sintomatologia attenuata, complicandone ulteriormente l'individuazione.
Cottura dei cibi e allergie alimentari
Può anche succedere che una persona sia allergica all'alimento crudo ma non a quello cotto, dal momento che molti allergeni, essendo di natura proteica, sono inattivati dal calore. Attenzione però, la cottura non è generalmente sufficiente a rendere innocuo un alimento. Gli allergeni possono essere di vari tipi; se l'allergia riguarda un peptide molto sensibile alla denaturazione è più probabile che la cottura sia efficace. Al contrario, se il segmento proteico è molto resistente (e abbondante), o se la cottura non è intensa o prolungata, non protegge in alcun modo dal pericolo di reazione allergica.
Complessità della ricetta e additivi alimentari
Un altro fattore che può complicare l'identificazione diagnostica dell'allergene è rappresentato dall'utilizzo di alimenti complessi, cioè costituiti da molti ingredienti ed additivi alimentari.
Una volta diagnosticata l'allergia, l'alimento o gli alimenti in questione devono essere eliminati dalla dieta.
Cura e terapia
Per approfondire: Farmaci antiallergici
Cura e terapia delle allergie alimentari
Dieta di esclusione
Come anticipato, la terapia dell'allergia alimentare si basa sull'eliminazione dalla dieta dell'alimento a cui il soggetto è sensibilizzato. Questo particolare regime alimentare, definito dieta di esclusione, non deve necessariamente durare tutta la vita in quanto, soprattutto nei bambini piccoli, la sintomatologia tende a scomparire con il passare del tempo.
Farmaci contro la reazione allergica
In presenza di un'allergia importante, il dottore può prescrivere epinefrina iniettabile, che la persona allergica deve portare con sé per fronteggiare l'eventuale comparsa di uno shock anafilattico.
Allergie alimentari con basso grado di severità possono essere controllate attraverso l'utilizzo di antistaminici, da assumersi dopo l'esposizione all'allergene per attenuare le manifestazioni indesiderate.