Ultima modifica 09.01.2020

Struttura Chimica

L'acido erucico è rappresentato dalla formula 22:1 ω-9. Stiamo quindi parlando di un acido grasso monoinsaturo a 22 atomi di carbonio, in cui l'unico doppio legame si colloca tra il nono e il decimo atomo di carbonio a partire dall'estremità metilica.


Acido erucico

Fonti Alimentari

L'acido erucico è tipico dei semi delle Brassicacee, una grande famiglia di piante erbacee a cui appartengono, tra l'altro, la colza - da cui si ricava un olio importante nel settore alimentare e industriale - e la senape, i cui semi sono l'ingrediente tipico della mostarda.

Rischi per la Salute

L'acido erucico è salito alla ribalta della cronaca negli anni '70, quando una serie di studi condotti su giovani animali mammiferi ne sancì la tossicità a dosaggi elevati. In particolare, l'acido erucico si dimostrò cardiotossico, con un aumento dei depositi lipidici nel cuore degli animali da esperimento.

Da allora i coltivatori si impegnarono a selezionare semi a basso tenore di acido erucico, producendo una varietà - poi ribattezzata canola - particolarmente povera di grassi saturi e acido erucico. Nel contempo, altre varietà di colza destinate all'industria chimica e meccanica furono selezionate in modo da aumentare il contenuto in acido erucico dell'olio, importante - ad esempio - per il suo elevato potere lubrificante e la resistenza alle alte temperature.

Oggi, la concentrazione massima consentita di acido erucico negli oli e nei grassi alimentari (margarina) è del 5%. In quello di canola questa percentuale oscilla tra lo 0,3 e l'1,2%, mentre sale fino al 30-50% nel tradizionale olio di colza.

Sconsigliato ai bambini più piccoli, perché incapaci di metabolizzarlo in maniera adeguata, l'acido erucico assunto alle dosi a cui siamo comunemente esposti è tutt'altro che pericoloso per la salute.

Se prendiamo l'olio di canola, ad esempio, l'abbondante presenza di acidi grassi monoinsaturi, unitamente alla bassa concentrazione in grassi saturi e acido erucico, ne fanno una buona scelta alimentare, leggermente penalizzata dal non trascurabile contenuto in acidi grassi trans.