World Aids Day: #BastaTantoCosì per proteggersi

World Aids Day: #BastaTantoCosì per proteggersi
Ultima modifica 30.11.2020
INDICE
  1. 1 Dicembre World Aids Day: i numeri della malattia
  2. #BastaTantoCosì, al via la campagna di Durex e Anlaids
  3. Uso del preservativo: quanto ne sanno i giovani?
  4. L'importanza dell'educazione sessuale

1 Dicembre World Aids Day: i numeri della malattia

Promuovere l'educazione sessuale e sostenere la cultura della prevenzione contro le infezioni sessualmente trasmissibili è il primo passo fondamentale per contrastare la diffusione dell'infezione da HIV. Si tratta di una malattia in cui il sistema immunitario si indebolisce progressivamente, fino a consentire l'insorgenza di gravi infezioni opportunistiche e cancro, trasmessa nella maggior parte dei casi durante i rapporti sessuali non protetti. Secondo gli ultimi dati forniti dall'ISS Istituto Superiore di Sanità, nel 2019 sono state effettuate 2.531 nuove diagnosi di infezione da HIV. Numeri che posizionano l'Italia appena al di sotto della media europea. La fascia d'età è quella tra i 25 e i 29 anni. I numeri sono fortunatamente in calo negli ultimi due anni: nel 2018 le nuove diagnosi da HIV erano state 2.847; nel 2017 circa 4.000.

La prevenzione è l'arma più efficace. Secondo una recente ricerca Durex-Skuola.net solo 1 giovane su 2 utilizza il preservativo, mentre oltre il 60% prova vergogna nell'acquisto. Tra le cause principali: la scarsa consapevolezza dovuta alla precocità dell'attività sessuale (73% tra i 14 e i 17 anni) e il ruolo educativo, spesso carente, di famiglie e istituzioni. 

 

Come si trasmette il virus da HIV

L'Hiv si può trasmettere solo attraverso liquidi biologici di persone con Hiv inconsapevoli o non in terapia antiretrovirale efficace:

L'infezione si verifica quando il virus, presente nei liquidi di una persona affetta da Hiv, non in terapia antiretrovirale efficace, entra in contatto con l'altra persona, attraverso ferite della pelle o lesioni anche non visibili delle mucose.

Le vie di trasmissione sono:

  • sessuale: attraverso rapporti (eterosessuali o omosessuali) non protetti da un efficace metodo di prevenzione come il profilattico;
  • ematica: scambio di siringhe o condivisione di strumenti per l'uso di sostanze psicoattive; trasfusioni di sangue contaminato
  • verticale: da madre a neonato durante la gravidanza, al momento del parto e, più raramente, attraverso l'allattamento al seno.

HIV e Aids non sono la stessa cosa

HIV e Aids non sono la stessa cosa, ma sono fortemente correlati. L'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una malattia provocata dall'HIV, un virus che aggredisce il sistema immunitario umano. Nelle persone affette da AIDS il sistema immunitario non è più in grado di difendere l'organismo dalle malattie. Le persone che contraggono il virus HIV (sieropositive) non sono malate di AIDS, anche se sono destinate a diventarlo, in assenza di cure adeguate con farmaci antiretrovirali, fondamentali quanto una diagnosi tempestiva dell'infezione da HIV.

#BastaTantoCosì, al via la campagna di Durex e Anlaids

L'infezione da HIV si contrasta con la conoscenza. Sensibilizzare sull'importanza di una sessualità sempre più consapevole e protetta, promuovendo l'uso del preservativo come unico dispositivo anticoncezionale in grado anche di prevenire le
infezioni sessualmente trasmissibili. Questo l'obiettivo di Durex, leader nel mercato del benessere sessuale e "ambasciatore del sesso sicuro" che, in collaborazione con ANLAIDS, prima Associazione Italiana nata per fermare la diffusione del virus HIV e dell'AIDS, lancia la campagna #BastaTantoCosì, giunta alla sua seconda edizione con l'Ambassador Frank Matano. 

In occasione del World Aids Day, Durex ribadisce l'importanza di un gesto gesto semplice come l'utilizzo di un preservativo. 
"Basta poco, basta tanto così per evitare rischi e proteggersi." Nell'ambito dell'iniziativa, il brand si impegnerà ad
effettuare una donazione iniziale di ben 91.000 preservativi (1.000 per ogni anno di storia del brand) ad ANLAIDS, prevedendo una seconda fase nella quale si arriverà alla donazione di un preservativo per ogni nuovo follower reclutato entro il 1° dicembre dalla pagina Instagram Durex.

Uso del preservativo: quanto ne sanno i giovani?

L'utilizzo del preservativo non è una pratica ancora consolidata in Italia. Una recente indagine realizzata da Durex e Skuola.net, su un campione di oltre 15.000 giovani tra gli 11 e i 24 anni, fa emergere alcuni dati che fotografano le abitudini di prevenzione dei ragazzi: il 50% non utilizza il preservativo. Le motivazioni hanno spesso a che fare con il background culturale e una sostanziale impreparazione. Con i genitori non si parla: meno del 60% è solito parlarne con i genitori, che solo per il 26% consigliano il condom per la prevenzione. 

Il preservativo è visto come un contraccettivo. Un dispositivo utilizzato dai giovani soprattutto per evitare gravidanze indesiderate e soltanto, in seconda battuta, le malattie sessualmente trasmissibili. La sua funzione, quindi, è vista più di tipo 'contraccettivo'. Ne è riprova il fatto che il mancato utilizzo è soprattutto legato all'impiego di altri metodi anti-gravidanza, pillola contraccettiva in primis.

 

L'importanza dell'educazione sessuale

L'educazione sessuale, poi, svolge un ruolo cruciale: il 35% degli intervistati ha partecipato a corsi nei quali sono stati affrontati
argomenti già conosciuti, quindi poco utili. Tutto ciò comporta una maggiore impreparazione sul tema da parte dei più
giovani, che non si rivolgono più agli esperti (2% chiede informazioni al consultorio, 3% a sessuologo o psicologo, 5% a ginecologo o andrologo) ma, al contrario, ricorrono a internet come principale fonte di "educazione e informazione" (il 50% del campione), con il rischio, sempre più alto, di esposizione a fake news e comportamenti sbagliati.