Nuovo regolamento imballaggi: addio all'insalata in busta?

Nuovo regolamento imballaggi: addio all'insalata in busta?
Ultima modifica 09.05.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Regolamento Imballaggi: cos'é?
  3. Cosa prevede il regolamento
  4. Obiettivi del Regolamento Imballaggi
  5. Materiale riciclato: quali requisiti
  6. Imballaggi compostabili o riutilizzabili: le regole
  7. Etichettature: nuove disposizioni
  8. Il parere di Coldiretti

Introduzione

Fa discutere il nuovo Regolamento sugli imballaggi dell'Unione Europea che porterà, dopo la sua approvazione, all'eliminazione di numerose confezioni utilizzati nella grande distribuzione per il confezionamento degli alimenti. Basti pensare alle buste di insalata , i cestini di fragole, le confezioni di pomodorini e zucchine, gli agrumi o le patate nella rete, ma anche le bottiglie di vino. Coldiretti insorge e denuncia un pesante colpo sulle abitudini di consumo ma anche sul Made in Italy e la difficoltà dei produttori.  

Regolamento Imballaggi: cos'é?

La proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio sarà applicabile in tutti i Paesi membri. Il 30 novembre 2022 la Commissione ha pubblicato una proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, con l'obiettivo di prevenire e ridurre i rifiuti di imballaggio, rendere tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell'UE riciclabili, e aumentare l'uso di plastica riciclata.

Il prossimo step. La proposta sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio verrà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell'ambito della procedura legislativa ordinaria. Al Parlamento Europeo, la proposta sarà materia della commissione ambiente-ENVI.

Cosa prevede il regolamento

  • Obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio negli Stati membri
  • Obblighi di riutilizzo o di ricarica in settori come vendita al dettaglio e ristorazione;
  • Riduzione dell'imballaggio eccessivo e superfluo;
  • Definire i criteri di progettazione degli imballaggi per aumentare i tassi di riciclaggio;
  • Obbligo di compostaggio vantaggioso per l'ambiente, per alcuni tipi di imballaggi;
  • Sistema obbligatorio di restituzione della cauzione per le bottiglie di plastica e le lattine di alluminio;
  • Etichette su tutti gli imballaggi per facilitare la corretta differenziazione dei rifiuti da parte dei consumatori ed etichette corrispondenti sui cassonetti.

Obiettivi del Regolamento Imballaggi

• Prevenire e ridurre i rifiuti di imballaggio, anche attraverso un maggior numero di sistemi di riutilizzo e di ricarica;
• Rendere tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell'UE riciclabili in modo economicamente vantaggioso entro il 2030;
• Aumentare l'uso di plastica riciclata negli imballaggi in sicurezza.

Materiale riciclato: quali requisiti

All'interno della testo sulla proposta di Regolamento Imballaggi, l'articolo 6 è dedicato al riciclo degli stessi. In particolare si richiede che tutti gli imballaggi siano riciclabili e stabilisce quali requisiti devono essere soddisfatti in due fasi:
 A partire dal 1° gennaio 2030, gli imballaggi dovranno essere conformi ai criteri di progettazione per il riciclaggio;
• A partire dal 1° gennaio 2035, i requisiti saranno ulteriormente adattati per garantire che gli imballaggi riciclabili siano anche sufficientemente ed efficacemente raccolti, selezionati e riciclati su scala.

I criteri per il riciclo e la metodologia verranno stabiliti dalla Commissione europea (sulla base dei parametri e i tipi di imballaggio).

Imballaggi compostabili o riutilizzabili: le regole

La proposta del Regomento Imballaggi prevede, tra gli altri, che alcuni imballaggi siano compostabili entro due anni dall'entrata in vigore del regolamento. La categoria in questione, comprende, ad esempio: le cialde di caffè, le bustine di tè, le etichette adesive applicate a frutta e verdura e le borse di plastica leggere.

Gli altri imballaggi, per i quali è stata concessa flessibilità agli Stati membri, potranno essere riciclati. L'elenco degli imballaggi che devono essere compostabili potrà essere aggiornato dalla Commissione.

Il Regolamento, inoltre, definisce i requisiti secondo i quali gli imballaggi possono essere considerati come riutilizzabili, ossia che sono stati progettati e immessi sul mercato con l'obiettivo di essere riutilizzati un numero massimo di volte. 

Etichettature: nuove disposizioni

L' Articolo 11 del Regolamento introduce i requisiti sull'etichettatura degli imbalaggi. In particolar modo si prevede che:
entro 42 mesi dall'entrata in vigore del Regolamento, gli imballaggi siano contrassegnati da un'etichetta contenente informazioni sulla loro composizione, al fine di facilitare la selezione da parte dei consumatori. A partire da 48 mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento, gli imballaggi dovranno recare un'etichetta sulla riutilizzabilità degli imballaggi e un codice QR che fornisca ulteriori informazioni sulla riutilizzabilità degli imballaggi.

Entro il 1° gennaio 2028, su tutti i contenitori per la raccolta dei rifiuti di imballaggio dovranno essere apposte etichette che consentano la raccolta differenziata di ogni materiale, per indirizzare gli utenti nel differenziare nel recipiente corretto.

Il parere di Coldiretti

"Così come strutturato il regolamento andrebbe colpire i due settori del Made in Italy più esportati all'estero: il vino e l'ortofrutta -spiega Coldiretti- Se le vendite di vino sui mercati stranieri hanno sfiorato nel 2022 la quota record di 8 milioni di euro in valore, quelle di ortofrutta hanno raggiunto i 5,7 miliardi, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat, ai quali si aggiungono altri 4,8 miliardi di ortofrutta trasformata, quella più esposta ai cambiamenti in fatto di packaging."

Coldiretti ha evidenziato come l'esigenza di assicurare una maggiore sostenibilità dei consumi, sia primaria, ma quanto il testo del Regolamento Imballaggi possa penalizzare il mercato, chiedendo dunque di correggere l'attuale proposta, eliminando i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il peso di 1,5 chili e ricalibrando le misure per il settore vinicolo

"La proposta di regolamento sugli imballaggi presentata dalla Commissione Europea – rileva Coldiretti – imporrebbe, tra le altre cose, l'eliminazione delle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue. Una scelta che apre ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, così come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Basti pensare al cestino di fragole, alle insalate in busta, alla frutta confezionata: sono tra le abitudini degli italiani, con il pericolo di ridurne il consumo, già calato dell'8% per la frutta e del 10% per gli ortaggi nel 2022."

Per quanto riguarda il vino, invece, il Regolamento andrebbe a modificare la riduzione del peso delle bottiglie. "La direttiva impone poi – spiega Coldiretti – la standardizzazione delle bottiglie per il vino e la riduzione del loro peso, eliminando di fatto il formato magnum ma anche le tipologie più "importanti", come ad esempio quelle necessarie per i grandi vini invecchiati, dal Barolo all'Amarone. Dal 1° gennaio 2030, il 10% delle bevande alcoliche immesse sul mercato deve inoltre utilizzare imballaggi inseriti in sistemi di riuso ma dal 1° gennaio 2040 tale soglia salirà al 25% dei prodotti immessi sul mercato. Per i vini, ad eccezione dei vini spumanti, è prevista una soglia del 5% a partire dal 1° gennaio 2030 che salirà al 15% entro il 1° gennaio 2040."