
Introduzione
Il percorso dell'Unione europea per vietare l'utilizzo di nuovi imballaggi dovrebbe concludersi entro il 2030, quando tutti gli imballaggi, in ogni singolo Paese membro, dovranno essere riciclabili e riutilizzabili. Cosa potremmo non trovare più nei supermercati è già scritto nel testo in via di discussione.
Nuovo regolamento europeo sugli imballaggi
Il nuovo regolamento in materia di imballaggi dell'UE prende il nome di "Packaging and Packaging Waste Regulation", ed è stato pensato dalla Direzione generale dell'Ambiente (DG ENV), che sviluppa e attua le politiche della Commissione. Le norme in esso contenute hanno l'obiettivo primario di ridurre gli imballaggi, ma soprattutto di uniformare le regole normative tra i Paesi membri.
Per proseguire con l'iter che porterà all'attuazione piena delle nuove norme, mancano ancora gli emendamenti finali. Ciò che l'UE intende vietare sono quegli imballaggi superflui che causano seri danni all'ambiente. Il primo requisito, dunque, sembra essere quello di valutare il rapporto tra utilità/inquinamento. A questo si aggiunge poi un altro passaggio cruciale, quello relativo alla raccolta differenziata che dovrà essere effettuata dai Paesi europei al 90% per tutti i materiali da imballaggio. Oltre alla platica, anche legno, metalli ferrosi, alluminio, vetro, cartone, e carta.
Imballaggi vietati quando il regolamento entrerà in vigore
- Imballaggi monouso per condimenti, conserve, salse, panna da caffè e zucchero
- Vaschette, bustine, scatole e vassoi.
- Confezioni che contengono prodotti ortofrutticoli che non superano 1,5kg di merce (vassoi, contenitori, reti, sacchetti)
- Flaconi che contengono meno di 50 ml di liquido e meno di 100 gr di peso (come ad esempio i set di cortesie negli alberghi)
- Prodotti monouso per gli alimenti e le bevande
- Stoviglie in plastica: vassoi, piatti, bicchieri usa e getta
- Sacchetti, lamine e scatole.
I prodotti vietati porteranno una sorta di rivoluzione sia nel settore della grande distribuzione, ma anche e soprattutto in quello della ristorazione e nel comparto alberghiero.
Pro e Contro
In vista dell'attuazione del nuove regolamento imballaggi, ovviamente si valutano i pro e contro dei prodotti "messi al bando". Il nodo dell'inquinamento ambientale: in Europa si stima che si utilizzino materiali vergini per il 40% in plastica e il 50% in carta solo destinati agli imballaggi, che rappresentano il 36% dei rifiuti solidi urbani.
Gli imballaggi riciclabili o riutilizzabili consentiti, comporteranno le conseguenti restrizioni alla commercializzazione di alcuni prodotti, e ciò avrà un notevole impatto economico sulle aziende produttrici. Non andrebbero fatte denominazioni generalistiche; i contenitori delle merci, usati nel modo corretto, possono evitare la proliferazioni di batteri e/o malattie.
Tra quanto entrerà in vigore il regolamento imballaggi di plastica dell'UE?
La Commissione europea ha fissato una data entro la quale garantire che tutti gli imballaggi siano riutilizzabili o riciclabili: entro il 2030. Termine entro cui tutti i Paesi membri dovranno attuare politiche volte a ridurre gli imballaggi, e quindi i rifiuti prodotti.
La proposta ha ricevuto un primo sì da parte dell'UE e dovrà essere discussa nuovamente dal Consiglio in assemblea plenaria (tra il 20 e il 23 novembre), per poter proseguire con l'iter legislativo.